Le protezioni: un utile acquisto per la nostra sicurezza

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Non bisogna però dimenticare la sicurezza attiva,cioè evitare di cadere o saper cadere evitando gravi conseguenze.
Per il resto condivido le gestione delle protezioni come da tabella,bisogna utilizzare il massimo sopportabile per svolgere un certo tipo di attività.
 

Danybiker88

Redazione
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Scusate se rompo, ma mi pare che nell'elenco delle protezioni essenziali manchino gli occhiali: non è che servono per proteggersi dal sole! O forse non avete mai preso un calabrone in un occhio, o anche solo un sassolino scagliato dalla ruota di chi vi precede?

Riguardo le protezioni per le gambe non sono molto esperto, ma tra le poche che ho provato del tipo rigido ne conosco almeno due (Fox e Ufo) con cui si pedala senza problemi (ci ho fatto anche 1000m di dislivello in salita non continui) fatto salvo l'ovvio problema del caldo. Quindi volevo capire come mai tutto questo interesse per le sole ginocchiere di tipo morbido, se hanno qualche altro vantaggio oltre a quello del minore ingombro nello zaino (o fuori).

Idem per le gomitiere: ho provato le POC morbide (si fa per dire), ma non mi sono sembrate più leggere nè più confortevoli delle Fox rigide.

Vero, gli occhiali o la mascherina sono altrettanto importanti: un ramo, una pietra, un insetto nell'occhio possono essere pericolosi.

I vantaggi delle ginocchiere corte morbide sono che in salita le abbassi sulla caviglia, liberando il ginocchio. E' un'operazione che puoi fare anche senza fermarti, continuando a pedalare, ma che ti libera l'articolazione e migliora la ventilazione sul ginocchio.

Le ginocchiere lunghe con parastinchi, che possiedo ed uso, sono scomodissime da pedalare, soprattutto per il caldo ma anche perchè bloccano l'articolazione. Si può ovviare aprendo i due lacci superiori, ma comunque caldo lo tengono lo stesso. Con le morbide invece posso partire direttamente in salita con le ginocchiere sulle caviglie (è quasi come non averle) e tirarle su o giù all'occorrenza, senza dovermi fermate tutte le volte per il vesti/spoglia.
Un indubbio vantaggio per i giri con molti saliscendi.

Sta solo dicendo che con molta attenzione e prudenza si evitano tantissimi rischi spesso inutili.
Negli ultimi anni sembra che scendere a rotta di collo o viaggiare sempre più veloci sia diventato l'unico modo per divertirsi.
Francamente mi diverto tantissimo anche andando a due all'ora e trialeggiando giù per le discese, invece di scendere a 50 km/h.

Sul trialistico servono eccome le protezoni: le cadute alle basse velocità in mezzo alle pietre sono la situazione in cui le protezioni svolgono al meglio il proprio lavoro. Sul veloce è facile distorcersi qualcosa, ma sul tecnico al 90% il trauma è da impatto puro e semplice.

Bravo Antiruggine, mi hai proprio tolto le parole di bocca!
Aggiungo inoltre, che non è obbligatorio, oltre che scendere come pazzi, fare discese ultra-accidentate e ultra-pericolose, quando mi capita di farle scendo dalla bicicletta. Altra cosa che va evitata è mettere i pedali a incastro. Io, nonostante la iper-prudenza, sarei caduto diverse volte se non avessi i pedali liberi che mi hanno consentito diverse volte di mettere il piede a terra, tutte le volte che ho perso l'equilibrio a bassa velocità (ad alta velocità non è mai successo, anche perchè nei tratti pericolosi vado pianissimo o al limite piano). Con questo non voglio dire che non si possa cadere anche andando piano ed essendo iperprudenti,la sfiga è sempre in agguato, però è decisamente più difficile!

Sul fatto che andare piano significhi non cadere o non farsi male, ti devo contraddire. Ho visto parecchia gente tranquillissima ed iperprudente farsi male a causa di un imprevisto. Pensi di essere in sicurezza, poi esce fuori un ramo, una pietra che non avevi visto, una lastra di ghiaccio sotto le foglie e sei per terra.
Il fatto di non essere preparati ne' psicologicamente, ne' fisicamente e tecnicamente ad un recupero o ad una caduta, spesso è la causa di infortuni. La scarsa velocità poi è un'ulteriore aggravante in queste situazioni.

Sinceramente poi mettersi paletti del tipo "qui scendo a piedi", "questo sentiero non lo faccio", "qui è troppo pericoloso", "devo andare piano se no mi faccio male", "i pedali con gli agganci sono pericolosi" (migliaia di persone li usano senza problemi!) non mi sembra un bel modo di vivere la mtb che dovrebbe essere in primis libertà, relax e divertimento.
Se uno non vuole/non può farsi male, meglio piuttosto bardarsi, magari più del necessario, ma vivere la mtb senza troppi stress.

che ne pensate delle ginocchiere e gomitiere della nukeproof? mi sembra che ilr apporto qualità prezzo sia buono. meglio le 661?

Ho le gomitiere. Molto comode, leggere e poco ingombranti. In compenso non proteggono per niente l'avambraccio ne' dalle cadute ne' dai rovi. Ottime protezioni leggere insomma, ma ci sono modelli più protettivi.
 
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Antiruggine

Ospite
Sul trialistico servono eccome le protezoni: le cadute alle basse velocità in mezzo alle pietre sono la situazione in cui le protezioni svolgono al meglio il proprio lavoro. Sul veloce è facile distorcersi qualcosa, ma sul tecnico al 90% il trauma è da impatto puro e semplice.



Sul fatto che andare piano significhi non cadere o non farsi male, ti devo contraddire. Ho visto parecchia gente tranquillissima ed iperprudente farsi male a causa di un imprevisto. Pensi di essere in sicurezza, poi esce fuori un ramo, una pietra che non avevi visto, una lastra di ghiaccio sotto le foglie e sei per terra.
Il fatto di non essere preparati ne' psicologicamente, ne' fisicamente e tecnicamente ad un recupero o ad una caduta, spesso è la causa di infortuni. La scarsa velocità poi è un'ulteriore aggravante in queste situazioni.

Sinceramente poi mettersi paletti del tipo "qui scendo a piedi", "questo sentiero non lo faccio", "qui è troppo pericoloso", "devo andare piano se no mi faccio male", "i pedali con gli agganci sono pericolosi" (migliaia di persone li usano senza problemi!) non mi sembra un bel modo di vivere la mtb che dovrebbe essere in primis libertà, relax e divertimento.
Se uno non vuole/non può farsi male, meglio piuttosto bardarsi, magari più del necessario, ma vivere la mtb senza troppi stress.

Perdonatemi, ma dal discorso che fate sembra che sia più facile cadere e farsi male andando piano, piuttosto che forte.
Sta diventando un discorso per partito preso.

Converrai con me che fare una pietraia ad una velocità per la quale, anche un impuntamento con conseguente blocco immediato della bici, permette di mettere istintivamente il piede a terra e restare in piedi sia sicuramente più sicuro che fare la STESSA pietraia a 20 km/h come un superman.

L'utilità delle protezioni comunque trascende la velocità media del pilota, su questo siamo d'accordo.

Io le protezioni ho intenzione di comprarle e l'ho già detto, però, guarda un po', da quando vado in bici seriamente (il 1998 mi pare) non mi sono MAI fatto male, ne' sono MAI caduto, mentre mi pare che qui ci sia una buona quantità di persone che, minimo, si è fratturata un osso.

Il discorso che facevamo è che anche questo è diventanto (fortunatamente non per tutti) uno sport estremo, uno sport in cui si deve dare sempre il massimo, essere sempre ai limiti ecc ecc..
Tutte cose che mi ricordano tanto le pubblicità ed il modo di vivere che oggi, i mass media cercano di far passare per normale.
E' diventato tutto più veloce.. a partire dalle macchine con sempre più cavalli alla pausa pranzo che dura sempre meno..
Ma qui si va Ot.. :hahaha:


E p.s.
In merito all'ultima frase posso garantirti che ti sbagli. Io quando esco non mi metto a leggere le indicazioni che ho segnato nella mia agenda: "non percorrere discese con pendenza superiore al 25%", "non percorrere tratti con pietre di diamtero superiore ai 15 cm" ecc..

Io esco e vado ovunque voglia andare. Se un tratto non lo so fare scendo e vado a piedi.
Cosa mi frega di bardarmi per poi rischiare di rompermi qualcosa lo stesso?
Perchè così sono più libero?
Per me vale proprio il contrario..
Io vado in mtb, non faccio all mountain, all cazzi e all mazzi.. esco di casa e vado dove riesco. Ho preso un mezzo che costasse poco, faccio quello che mi consente di fare in sicurezza e basta.
Non mi frega nulla di arrivare al limite tecnico della bici.. appena ne sfrutterò il 30%.
Quello che conta per me non è migliorarmi per andare sempre più veloce...

Io voglio solo andare in bicicletta.. del resto non mi frega nulla.
 

monorotula

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Sinceramente poi mettersi paletti del tipo "qui scendo a piedi", "questo sentiero non lo faccio", "qui è troppo pericoloso", "devo andare piano se no mi faccio male", "i pedali con gli agganci sono pericolosi" (migliaia di persone li usano senza problemi!) non mi sembra un bel modo di vivere la mtb che dovrebbe essere in primis libertà, relax e divertimento.
....

Questo mi pare un punto di vista decisamente personale; mtb vuol dire tante cose, e a molti potrà sembrare stupefacente ma sono in tanti a divertirsi praticando determinati percorsi con un approccio tale da non doversi sentire in imbarazzo senza le protezioni addosso.
 

anthony

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Questo mi pare un punto di vista decisamente personale; mtb vuol dire tante cose, e a molti potrà sembrare stupefacente ma sono in tanti a divertirsi praticando determinati percorsi con un approccio tale da non doversi sentire in imbarazzo senza le protezioni addosso.
Capisco quello che vuoi dire e lo condivido, ognuno fa quello che gli piace e si sente di fare ma penso converrai che il ragionamento non mi servono le protezioni perchè vado piano o il sentiero è facile può riservare delle sorprese....
 

monorotula

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Capisco quello che vuoi dire e lo condivido, ognuno fa quello che gli piace e si sente di fare ma penso converrai che il ragionamento non mi servono le protezioni perchè vado piano o il sentiero è facile può riservare delle sorprese....

Certo, ma si tratta di valutare onestamente la probabilità di incappare in una di queste sorprese, perchè se si avvicina ad esempio alla probabilità che hai di cadere per le scale della metropolitana non ti rimane che andare al lavoro con le protezioni.
In questa valutazione devi anche considerare che le protezioni non ti trasformano in iron man; le probabilità di rimanere offeso rimangono comunque elevate se pratichi un tipo di mtb ad alto rischio, come ha ben testimoniato danybiker poco sopra.
 

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Io credo che danybiker intendesse dire non che andando piano è più probabile farsi male, ma che non è comunque escluso e che quindi una protezione male non fa. Ovvio che non sia obbligatoria ne tantomeno necessaria, è solo un consiglio.

Un mio amico, l'opposto del freerider spaccamondo, uno che nel dubbio scende, che pedala da una vita, si è rotto un femore in un tratto pianeggiante e tranquillissimo mentre chiacchierava con un compagno. Le protezioni non lo avrebbero salvato ma era per ribadire che la prudenza non sempre e comunque salva e che l'imprevisto (nella fattispecie un sabbione in curva) può essere dietro l'angolo.
 

anthony

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Certo, ma si tratta di valutare onestamente la probabilità di incappare in una di queste sorprese, perchè se si avvicina ad esempio alla probabilità che hai di cadere per le scale della metropolitana non ti rimane che andare al lavoro con le protezioni.
In questa valutazione devi anche considerare che le protezioni non ti trasformano in iron man; le probabilità di rimanere offeso rimangono comunque elevate se pratichi un tipo di mtb ad alto rischio, come ha ben testimoniato danybiker poco sopra.
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Non si può dire che con la prudenza si elimina completamente il rischio. Lo si riduce, ma un imprevisto può sempre capitare, dai.
(E spesso ci si fa male sui sentieri che si conoscono meglio, perché c'è questa supponenza istintiva).
Uno dei migliori freeclimber al mondo è morto sulle pareti di arrampicata dietro casa, che avrà fatto mille volte. Scali un 9a e ti spatasci in casa? sì, può capitare.
Se sei imbragato e legato, puoi cadere senza farti (molto) male.
Salire libero come una lucertola è più bello, sei più libero... sarai più prudente, ma non hai una seconda possibilità se sbagli.

In bici idem, con le dovute proporzioni di pericolo, è irresponsabile e irreale credere che non ci possa essere un imprevisto.

Per assurdo un paio di volte ho ringraziato le gomitiere, dopo essere scivolato a piedi con la bici per mano su un pezzo in cui per prudenza non ero passato in sella.

Poi se ti corazzi sei molto più libero e spensierato, cioè stai concentrato, sei prudente, ma scendi più tranquillo (a qualsiasi velocità), perché sai che i piccoli imprevisti, che la prudenza non può contemplare, presumibilmente possano essere ovattati da un'imbottitura.
Non avere il terrore di cadere aiuta un sacco la concentrazione.
È giusto avere paura di cadere, sennò si è degli incoscienti, ma adeguando la velocità al proprio livello e stanchezza, si riduce il rischio e con le protezioni si riduce al minimo il rischio di farsi male.


Credo che ciascuno di noi abbia milioni di esempi di situazioni in cui una protezione ci abbia salvato da un trauma o il non averla ci abbia fatto subire un bel colpo.

Un conto è dire "ammetto il rischio" un altro conto è dire "sono così prudente e tranquillo che non mi capiterà mai niente". ;-)
 
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Antiruggine

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Ma chi ha mai detto il contrario...

Evidentemente continuate a capire quello che volete capire.
La chiudo qui.
 

Danybiker88

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Questo mi pare un punto di vista decisamente personale; mtb vuol dire tante cose, e a molti potrà sembrare stupefacente ma sono in tanti a divertirsi praticando determinati percorsi con un approccio tale da non doversi sentire in imbarazzo senza le protezioni addosso.

Certamente, quello che intendevo dire è che andare in bici con la continua paura di cadere e farsi male, non è un buon modo di vivere il nostro sport, qualsiasi disciplina si pratichi. Se uno ha questo problema psicologico, dovrebbe imho lavorarci sopra per superarlo, indipendentemente che pratichi XC, escursionismo, enduro o DH.
A maggior ragione chi gira per puro divertimento, chi pratica cicloescursionismo o giri tranquilli per puro passatempo, non dovrebbe andare in bici con questo continuo tipo di stress.

E sempre in quest'ottica lo scendere "nudi", senza protezioni addosso, con il continuo terrore di farsi male è abbastanza assurdo.
Eppure sono tanti i riders che girano con la costante paura di cadere, che rinunciano a passaggi o sentieri difficili per la paura di farsi male, peccato che poi non indossano nessuna protezione.
Alla domanda "Perchè non indossi protezioni?" loro rispondono "Eh beh, ma io vado tranquillo..."
A me sembra un totale controsenso, eppure sono tante le persone che ragionano a questo modo. :nunsacci:

Riprendendo il tuo intervento, è evidente che per alcune discipline determinate protezioni siano più un impiccio che un reale vantaggio. Bisogna sempre ponderare il fattore rischio ed il fattore comodità/performance.
Casco e guanti non danno particolare fastidio e non usarli espone ad un rischio piuttosto elevato. E' quindi il caso di indossarli sempre. Altre protezioni sono invece più fastidiose e non sono così indispensabili per la sicurezza. Si può quindi valutare, a seconda della disciplina e/o del percorso, se indossarle o meno.

Poi se ti corazzi sei molto più libero e spensierato, cioè stai concentrato, sei prudente, ma scendi più tranquillo (a qualsiasi velocità), perché sai che i piccoli imprevisti, che la prudenza non può contemplare, presumibilmente possano essere ovattati da un'imbottitura.
Non avere il terrore di cadere aiuta un sacco la concentrazione.
È giusto avere paura di cadere, sennò si è degli incoscienti, ma adeguando la velocità al proprio livello e stanchezza, si riduce il rischio e con le protezioni si riduce al minimo il rischio di farsi male.

...ed aggiungerei aiuta a rimanere morbidi, dinamici e ad evitare le cadute. Molto spesso è proprio la paura a farci cadere, perchè nel nostro subconscio non riusciamo a vedere altra via d'uscita dalla situazione di pericolo se non la caduta. E' un blocco psicologico che un po' tutti, chi più chi meno, abbiamo.
 
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Antiruggine

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Certamente, quello che intendevo dire è che andare in bici con la continua paura di cadere e farsi male, non è un buon modo di vivere il nostro sport, qualsiasi disciplina si pratichi. Se uno ha questo problema psicologico, dovrebbe imho lavorarci sopra per superarlo, indipendentemente che pratichi XC, escursionismo, enduro o DH.
A maggior ragione chi gira per puro divertimento, chi pratica cicloescursionismo o giri tranquilli per puro passatempo, non dovrebbe andare in bici con questo continuo tipo di stress.


:smile::smile::smile:

Questa è anche più grossa di quella di prima.

Ora prenoto subito un appuntamento dallo psicologo.
 

AlfreDoss

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Questa è anche più grossa di quella di prima.

Ora prenoto subito un appuntamento dallo psicologo.
Io credo che Dany abbia ragione, è logico che se ad uno piace osare e migliorarsi l'apporto anche psicologico di indossare le protezioni fa tanto. Ovvio che se ad uno piace uscire tranquillo e non ha voglia di esagerare non sono indispensabili, ma solo consigliabili.
Ps. Sul fatto che tu non sia mai caduto ne mai fatto male, oltre ad avere molta prudenza ti si deve riconoscere anche una grandissima dose di C**o!
 

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