Lesione osteocondrale del metatarso (post-incidente)

Lupo73

Biker serius
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Messina
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Dottore, cercherò di riassumere il più brevemente possibile il problema che mi affligge ormai da sei mesi:

l'8 di settembre sono stato buttato giù mentre guidavo la mia moto che, sfortunatamente, mi è caduta sull'avampiede schiacciandolo (pesa 210kg).

Subito dopo l'incidente, con il piede dolorante e molto gonfio, sono stato portato al pronto soccorso dove le radiografie hanno escluso fratture e mi è stata data una prognosi di 6 giorni con ghiaccio, artrosilene, airtal e veclam rm.

dopo una settimana il piede restava gonfio e dolorante e così è rimasto per almeno un mese e mezzo, sgonfiandosi molto lentamente. In questo periodo sono stato costretto a muovermi con le stampelle che ho abbandonato completamente solo dopo due mesi, pur avendo comunque difficoltà ad articolare l'alluce e continuando a zoppicare.

dopo 20 giorni dall'incidente, per via del perdurare del forte gonfiore ho rifatto le radiografie che hanno escluso nuovamente fratture.

dopo 25 giorni ho fatto una visita ortopedica che ha attribuito la mia difficoltà ad articolare l'alluce all'edema e mi ha prescritto esclusivamente riposo e ghiaccio.

dopo due mesi,lasciate le stampelle, ricomincio ad andare in bici ma il dolore è presente, anche se diminuito, e zoppico ancora.

dopo tre mesi ricomincio a correre (pratico atletica leggera e corsa in montagna a livello agonistico), il dolore è ancora presente ma riesco a correre stringendo i denti e recupero anche un decente stato di forma, nel giorno successivo al'allenamento però il dolore aumenta e zoppico ancora.

dopo quasi 5 mesi i dolori sono ancora persistenti ed a volte molto fastidiosi, diminuisco gli allenamenti fino a smettere del tutto.

rifaccio una nuova visita ortopedica (da uno specialista diverso dalla prima) e mi viene prescritta una risonanza magnetica per individuare il problema.

il risultato della risonanza è questo:

Lesione osteocondrale della testa del primo metatarso di circa mm 5,2 aree di iperintensità di segnale in stir a carico del primo metatarso, verosimilmente in rapporto con iperemia ed edema intraspongioso. si suggerisce valutazione specialistica e controllo RM tra tre mesi circa.

Ovviamente tornerò dall'ortopedico che mi ha prescritto la RM ma, se possibile, volevo un suo parere su questa lesione che, di fatto, è fortemente invalidante visto che, oltre a non poter praticare più le mie attività sportive, mi crea difficoltà a camminare (zoppico vistosamente) e nella mia professione di Guida Ambientale Escursionistica.

Mi scuso per la prolissità ma sei mesi di fastidi sono difficili da sintetizzare.

Grazie
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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Purtroppo è un problema di non facile soluzione e gestione e capisco il fastidio che riporti,ben chiarito dalla risonanza.
E' opportuno che ti faccia vedere da un ortopedico specializzato nel trattamento del piede,per valutare come trattare la situazione in cui ti trovi. Non escludo,anche se forse in seconda battuta, un trattamento chirurgico.Tienimi informato sull'evoluzione
 

Lupo73

Biker serius
4/8/09
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Messina
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Innanzitutto grazie per la risposta al mio messaggio precedente, dopo la risonanza ho fatto due visite con due specialisti diversi e con due esiti differenti:

Il primo non si è accontentato della RM, ritenendo forse non sufficiente la lesione riscontrata come causa della rigidità e del dolore all'articolazione, e mi ha prescritto una TAC al piede (che sinceramente, se non strettamente necessaria, vorrei evitare). Mi ha vietato la corsa e consentito la bici, riservandosi comunque una diagnosi definitiva a consultazione della TAC e prospettandomi l'eventualità di un intervento chirurgico.

Il secondo invece ha ritenuto il dolore e la rigidità perfettamente compatibili e giustificati dalla lesione riscontrata dalla RM, mi ha detto che, allo stato attuale delle cose, non vede alcun intervento da fare e mi ha prescritto, per ridurre l'edema e mobilizzare l'articolazione, un ciclo di chinesiterapia e magnetoterapia, la realizzazione di un plantare su calco in gesso e un mese e mezzo di farmaci integratori di glucosamina (Flexart Plus). Non mi ha vietato di correre e mi ha detto che stare fermo non aiuta l'articolazione irrigidita a sbloccarsi. Dopo un mese e mezzo di quest terapia si valuteranno i risultati e si ripeterà la RM.

a questo punto non so chi dei due seguire, ho iniziato a prendere le bustine di Flexart ma non ancora la fisioterapia, di certo vorrei evitare una TAC non necessaria.
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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Difficile che la TAC possa dire di più della RM.
In linea di massima seguirei il secondo collega,anche se,personalmente,ho sempre molti dubbi sull'efficacia degli integratori a causa della ridottissima quantità che arriva dove serve.Comunque,al massimo non fa nulla.
 

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