Dottore, cercherò di riassumere il più brevemente possibile il problema che mi affligge ormai da sei mesi:
l'8 di settembre sono stato buttato giù mentre guidavo la mia moto che, sfortunatamente, mi è caduta sull'avampiede schiacciandolo (pesa 210kg).
Subito dopo l'incidente, con il piede dolorante e molto gonfio, sono stato portato al pronto soccorso dove le radiografie hanno escluso fratture e mi è stata data una prognosi di 6 giorni con ghiaccio, artrosilene, airtal e veclam rm.
dopo una settimana il piede restava gonfio e dolorante e così è rimasto per almeno un mese e mezzo, sgonfiandosi molto lentamente. In questo periodo sono stato costretto a muovermi con le stampelle che ho abbandonato completamente solo dopo due mesi, pur avendo comunque difficoltà ad articolare l'alluce e continuando a zoppicare.
dopo 20 giorni dall'incidente, per via del perdurare del forte gonfiore ho rifatto le radiografie che hanno escluso nuovamente fratture.
dopo 25 giorni ho fatto una visita ortopedica che ha attribuito la mia difficoltà ad articolare l'alluce all'edema e mi ha prescritto esclusivamente riposo e ghiaccio.
dopo due mesi,lasciate le stampelle, ricomincio ad andare in bici ma il dolore è presente, anche se diminuito, e zoppico ancora.
dopo tre mesi ricomincio a correre (pratico atletica leggera e corsa in montagna a livello agonistico), il dolore è ancora presente ma riesco a correre stringendo i denti e recupero anche un decente stato di forma, nel giorno successivo al'allenamento però il dolore aumenta e zoppico ancora.
dopo quasi 5 mesi i dolori sono ancora persistenti ed a volte molto fastidiosi, diminuisco gli allenamenti fino a smettere del tutto.
rifaccio una nuova visita ortopedica (da uno specialista diverso dalla prima) e mi viene prescritta una risonanza magnetica per individuare il problema.
il risultato della risonanza è questo:
Lesione osteocondrale della testa del primo metatarso di circa mm 5,2 aree di iperintensità di segnale in stir a carico del primo metatarso, verosimilmente in rapporto con iperemia ed edema intraspongioso. si suggerisce valutazione specialistica e controllo RM tra tre mesi circa.
Ovviamente tornerò dall'ortopedico che mi ha prescritto la RM ma, se possibile, volevo un suo parere su questa lesione che, di fatto, è fortemente invalidante visto che, oltre a non poter praticare più le mie attività sportive, mi crea difficoltà a camminare (zoppico vistosamente) e nella mia professione di Guida Ambientale Escursionistica.
Mi scuso per la prolissità ma sei mesi di fastidi sono difficili da sintetizzare.
Grazie
l'8 di settembre sono stato buttato giù mentre guidavo la mia moto che, sfortunatamente, mi è caduta sull'avampiede schiacciandolo (pesa 210kg).
Subito dopo l'incidente, con il piede dolorante e molto gonfio, sono stato portato al pronto soccorso dove le radiografie hanno escluso fratture e mi è stata data una prognosi di 6 giorni con ghiaccio, artrosilene, airtal e veclam rm.
dopo una settimana il piede restava gonfio e dolorante e così è rimasto per almeno un mese e mezzo, sgonfiandosi molto lentamente. In questo periodo sono stato costretto a muovermi con le stampelle che ho abbandonato completamente solo dopo due mesi, pur avendo comunque difficoltà ad articolare l'alluce e continuando a zoppicare.
dopo 20 giorni dall'incidente, per via del perdurare del forte gonfiore ho rifatto le radiografie che hanno escluso nuovamente fratture.
dopo 25 giorni ho fatto una visita ortopedica che ha attribuito la mia difficoltà ad articolare l'alluce all'edema e mi ha prescritto esclusivamente riposo e ghiaccio.
dopo due mesi,lasciate le stampelle, ricomincio ad andare in bici ma il dolore è presente, anche se diminuito, e zoppico ancora.
dopo tre mesi ricomincio a correre (pratico atletica leggera e corsa in montagna a livello agonistico), il dolore è ancora presente ma riesco a correre stringendo i denti e recupero anche un decente stato di forma, nel giorno successivo al'allenamento però il dolore aumenta e zoppico ancora.
dopo quasi 5 mesi i dolori sono ancora persistenti ed a volte molto fastidiosi, diminuisco gli allenamenti fino a smettere del tutto.
rifaccio una nuova visita ortopedica (da uno specialista diverso dalla prima) e mi viene prescritta una risonanza magnetica per individuare il problema.
il risultato della risonanza è questo:
Lesione osteocondrale della testa del primo metatarso di circa mm 5,2 aree di iperintensità di segnale in stir a carico del primo metatarso, verosimilmente in rapporto con iperemia ed edema intraspongioso. si suggerisce valutazione specialistica e controllo RM tra tre mesi circa.
Ovviamente tornerò dall'ortopedico che mi ha prescritto la RM ma, se possibile, volevo un suo parere su questa lesione che, di fatto, è fortemente invalidante visto che, oltre a non poter praticare più le mie attività sportive, mi crea difficoltà a camminare (zoppico vistosamente) e nella mia professione di Guida Ambientale Escursionistica.
Mi scuso per la prolissità ma sei mesi di fastidi sono difficili da sintetizzare.
Grazie