Lo Zoo del Forum

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Che abitante del forum sei???

  • rottermaier

  • smanettone

  • vojtyla

  • só-tudo-mi

  • grammomaniaco

  • meccanico pro

  • conconi

  • biomeccanico schopenhaueriano

  • doris

  • cobram del fango smosso

  • pivello saputello

  • asciugone saputone

  • eterno indeciso

  • novizio studiato

  • motivatore operativo

  • crosta

  • BDS


I risultati saranno visibili solo dopo aver votato.

jbar

死神 Shinigami
26/3/19
638
630
0
milano
Visita sito
Bike
Donzelli 1964
POST riveduto e corretto (dal gemello BDC) - tempo di lettura dai 7 ai 75 minuti...

-------------------------------------------------------------------------------------

Il bar (del forum) é un luogo nel quale si passa il tempo, si ride, si scherza con goliardia e, previa frequentazione dell'ecosistema, si discute sulla classificazione dell'ambiente faunistico peculiare, leggendo qua e là tra le più svariate discussioni, di cui sotto un breve essay.

Ogni riferimento a user esistenti o a topic realmente scritti è puramente casuale. O forse no.

-------------------------------------------------------------------------------------

Chi è l'abitante medio del forum BDC?

Ebbene, ce ne sono alcuni, tutti stereotipati con una o più manie o tendenze, tutti accomunati da un unico denominatore comune: la bici. Tra le caratteristiche peculiari degli abitanti ve ne sono alcune condivise dalla grande maggioranza. Ad esempio, l'esemplare tipo del paese del pedale infangato non misura le distanza con il sistema metrico decimale, ma in dislivello: alla domanda: "quanto dista sbirulandia da casa tua?", lui risponderà: "mah, 734 D+, se prendo la nutria lunga (i.e. segmento strava)"...
Altra caratteristica é l'appetibilità sessuale scarsa: ai ferormoni e alle avances preferisce il profumo dello squirt e il rumore della ruota grassa sul sentiero.
Infine, la religiosa affezione allo sport: come un comunicando alla prima Eucarestia, non perde un weekend pedalato; quando non può, va in sofferenza, pensando a quanti D+ dovrà fare la settimana successiva per recuperare le medie perdute...

Al di là di ciò, esistono alcune famiglie i cui esemplari presentano, chi più chi meno, i tratti descritti sotto. Tra di esse, alcune, denominate divergenti, ne presentano più d'una simultaneamente. A oggi, queste sono quelle che sono riuscito a categorizzare. Ma sono sicuro di essermene dimenticata qualcuna, oppure che qualcuna sorgerà a breve: in fondo, il mondo non é sempre in evoluzione?

Il sig. rottermaier (aka, intifadista ciclopedalistico): ha l'altezzosa peculiarità di intervenire sempre e quasi esclusivamente per sostenere o fomentare la propria idea di ciclismo; non usa mai espressioni come "a mio parere", "secondo me", perché - nella sua concezione delle arti pedalatorie - lui é un portatore sano della verità del pedale. O sei con lui, o contro di lui - non esiste una via di mezzo. E se entri nella black list, ci rimani per sempre e qualunque cosa tu dica (giusta o errata), comunque sarà da lui bollata in modo piccato.
Per lui esiste solo il nero. O il bianco. O il rosso (nel senso del vino). Whatever. È anarchico per natura, nel senso che non ci sono leggi, trattati, documenti o bibbie che rispetti. Non discute, scrive sentenze. Se il suo credo é uno, é quello che vale - punto - e sta scritto nel suo personalissimo Vangelo apocrifo secondo S.Pedale. La declinazione di ciascuna bici sul globo terracqueo é una e unica: suggerirne un'alternativa scatena una reazione jihadista peggiore che portare un infedele alla Mecca. Popola spesso i vari forum cantilenando i suoi mantra, in una sua lingua peculiare - diversa da esemplare ad esemplare. Si dice che esistano parole chiave per aizzarlo (provare con: "telescopico", "alluminio", "rockrider", facendo molta attenzione).

Lo sheldon brown (aka, smanettone): rappresenta la nemesi del rottermaier. Se per quest'ultimo esiste una e una sola declinazione della bici (nei suoi componenti peculiari), costui, invece, non accetta per definizione le configurazioni standard. È sempre alla ricerca di un upgrade, della modifica. Compra le migliori ruote sul mercato? Gli cambia i raggi. Hanno i cuscinetti ceramici? Prova gli SKF. È risaputo che non riesca a passare una mezza stagione senza apportare una modifica alla bici (e non si parla dei materiali di consumo), sempre allo scopo di migliorare infinitesimalmente le prestazioni meccaniche e dinamiche del mezzo. È in lista come spalla alla prossima stagione di PIMP MY RIDE: non tanto per acquisire fama, quanto per smaltire gli esuberi in cantina.

Il vojtyla (aka, beato): ce ne sono pochi, giustamente, e sono stati elevati a questo rango a causa probabilmente della loro secolare saggezza mostrata nel forum. Citarli in una discussione é come citare il CODEX: qualsiasi loro espressione é accompagnata da cantiche di giubilo e sostegno. Andare contro le parole del beato scatena una gogna mediatica contro il petulante. Essere conosciuto da un vojtyla é equivalente a conoscere un assessore della propria città e avere un figlio da piazzare in comune.

Lo sheldon cooper (aka, só-tudo-mi): esemplari di queste specie si trovano un po' qua e un po' lá, ma si annidano soprattutto nelle stanze dei novelli. Si dice che sappiano a memoria i primi 15 decimali del pi greco e, di fatto, che conoscano qualsiasi informazione relativa a telai e affini. Anche i tuoi. Hai appena pesato il tuo reggisella? Il tuo telaio é quotato a 1,209KG? Sei convinto che l'o-ring sotto le tacchette delle tue scarpe abbia un peso irrilevante? Smentiranno. E non provare a dire che hai una bilancia di precisione a 2 decimali: non si fiderebbero di quella per pesare i muoni al CERN di Ginevra.

Il WWG (weight watcher guru, aka, grammomaniaco): la letteratura classica dettaglia ampiamente l'evoluzione dello smanettone in WWG: stesse caratteristiche, focus alla diminuzione del peso. Nel suo universo astrale, qualsiasi cosa inerente la dinamica della bici é funzionale alla forza gravitazionale. Non pedala nulla che stia al di sopra dei 8KG. Per evangelizzare i figli, dalle loro bici di scuola smonta cavalletto, portapacchi e qualsiasi orpello giudicato puramente estetico. Il suo sogno di consumo é pedalare sul Monte Huygens (catena Apenninus, Luna) con un triciclo da lattoniere (del secolo passato) - il cui peso, a quelle latitudini, sarebbe nullo - mandando poi selfie ai compagni di malattia che faticano sull'Ornella con i loro cancelli da 7-chili-e-7... In strada, é facilmente riconoscibile: sottopeso, in braghe e maniche corte anche in inverno (perché portare i gambali e i manicotti pesa), materiali di marche sconosciute, esoteriche o non ancora brevettate (si dice abbia contatti con la mala della NASA).

Il BDS (Bestia Da Soma; aka, sherpa delle due ruote): è la nemesi masochistica del grammomaniaco. Il peso, per lui, non è un fattore, ma la calda coperta di linus da portare con se' ovunque vada. Inutile dire che esce con lo zaino, ma di quelli da 65 litri full-cords, nel quale trovano posto, nell'ordine: occhiali da sole, da vista, da saldatore (vuoi mai che il telaio si rompa); dinamomentrica piccola, media e grande (e se devo ritoccare il movimento centrale?); copertone per fango, semislick e per rullo (vai che serva un riscaldamento); 1 litro di lattice, 1 litro di latte e biscotti (che sti prodotti downsized non si sa con cosa son fatti); mantellina antivento, antipioggia e termica sottozero (che se vai in montagna non si sa mai). Inutile dire che la sua bici sia un esempio in grande scala del coltellino svizzero: ogni anfratto è una sede dove riporre cose, avvitare contenitori, aggiungere oggetti. In caso di apocalisse zombie, è l'amico che tutti vorrebbero avere con se': può alimentarti, ricaricarti il cellulare, cambiarti i cuscinetti del mozzo e fissare i tasselli al cartongesso che tua moglie voleva in camera. Tutto arrivando in bici, dopo aver affrontato la cementata del Mottarone.

Il gadgettone (aka, meccanico pro): nella sua età cucciola é stato uno smanettone, ha smontato anche l'utumana della nonna per vedere se c'era nascosto l'oro di famiglia. Dopodiché, o perché era tradizione, o perché all'ITIS ha ripetuto 4 volte la 3a, o perché diversamente proletario, ha deciso di diventare un pro della chiave piatta e farsi pagare per le perizie ciclistiche. Nel bosco lo riconosci facile - come si dice al di là dell'oceano, "il ciabattino ha sempre le scarpe bucate": lo vedi pedalare cancelli spesso malandati, con il passo stanco e saccente di chi ne ha viste passare di ogni e si gode la sua special alla maniera rustica, conscio che potrebbe sistemarla, ma non lo fa per snobbismo. Lo spinge la passione e la conoscenza, che depleta sapientemente con le sue chiavi e alchimie. Le stesse che userebbe per seviziare l'ennesimo sprovveduto che entrando nel negozio chieda: "capo, mi ingrassi la catena?"

Il conconi (aka, personal trainer): si tratta di un vero e proprio cultore delle tabelle di allenamento. Ha studiato il 97% della letteratura ciclistica mondiale (il 3% mancante é stato scritto in magiaro antico, ma ha già fatto l'iscrizione al relativo corso di lingue per ovviare al problema), quindi é in grado di incrociare teorie, tecniche e stili di allenamento. Li applica presumibilmente su di se', ma si diverte a tormentare gli aspiranti mtbikers che abbordano il forum con domande ingenue, del tipo: "lavoro 15H/G x 6G/W, ho un'ora/G per le uscite: basta?", che normalmente scatena l'ira del conconi che, dopo aver decantato a memoria ezechiele 25.17, induce il richiedente ad abbandonare lo sport per un corso di uncinetto. Gli esemplari di questa specie suddividono le altre in tre categorie:
- fino a 2kKM/Y - la bici solo per far la spesa al supermercato, non sei degno di essere considerato un ciclista;
- dai 2k ai 10kKM/Y - OK per pianure, massimo cunette (non oltre 4 al dí), ma non azzardarti a superare il 6%: ernie, dolori indicibili e persino la gotta potrebbero venirti;
- oltre 10kKM/Y - OK, si intravede una speranza pedalistica.
Uscita minima tollerabile: 50KM. Distanza minima per definire "lungo" un lungo: 110KM.

Il raniero cotti borroni (aka, biomeccanico schopenhaueriano): si tratta di un'involuzione a X del conconi sopra. Alla letteratura classica preferisce calibro e livella laser, che sono i suoi strumenti di tortura preferiti, con i quali predica la sua teoria prediletta: "la schiena è un pendolo che oscilla tra dolore e noia". Domenica hai fatto la DSB e dichiari di aver un dolorino al malleolo? "la posizione della sella errata... sposta in avanti di 1.5mm, risolve!". Nell'ultima uscita hai preso in pieno un fagiano nel bosco del Ticino? "colpa del reggisella! abbassalo di 2.7mm e vedrai che migliori l'aerodinamica e la schiena tornerà a essere quella di un adolescente!".

Il doris (aka, promotore finanziario): si tratta di un esemplare diffuso peggio che gli gnu del Serengeti e cosí come questi va e viene tra le stanze dei forum. Appare tipicamente quando l'ennesimo sprovveduto cita, ad esempio: "Bella raga, ho visto una bianchi, una trek e una specy: qual'é la migliore?". Ora, in un contesto normale, ti aspetti che: A. il rispondente le abbia provate tutte e 3; B. che il rispondente valuti sommariamente dalle foto o in funzione del montaggio; C.che il rispondente ne scelga 1 tra le 3. Invece, eccolo alla carica: "lascia perdere, c'é la promo della ScassaBike (la marca cambia in funzione del tempo, delle offerte e delle mode: l'esemplare é sempre aggiornato, in tempo reale): te la offre nuova a poco più!" (...quasi il doppio). Peccato che il richiedente sia in cassa integrazione, con budget massimo di 500euro...

Il comp (aka, cobram del fango smosso): si tratta di una categoria di abitanti che, fin dalla tenera età di 3 anni, hanno imparato a competere con i mezzi a poche ruote senza motore. Passati dalle gare in triciclo agli elite, si dice che per rispondere ai novelli debbano assumere un antistaminico, giacchè scriver loro 2 messaggi consecutivi potrebbe causare uno sfogo allergico. La tematica infausta che più li attizza é (per esempio): "oh, pedalo da 3 mesi sulla ciclabile del naviglio. Sono pronto per la Easy Cup?" provare per credere... Ora si dilettano a partecipare a tutte le competizioni più o meno amatoriali, sempre coltello tra i denti, ricordando agli incauti internauti come "ai loro tempi" fossero elite o addirittura pro. Se li trovi sul trail ti accudiranno, tirandoti il collo, ma facendoti forza e sostenendoti, finché tu li saluterai al primo crocevia, non tanto perché dovevi prendere quella direzione, ma perché, alla frutta, non saresti mai tornato a casa vivo a quel ritmo...

Il justin bieber (aka, pivello saputello): lo scorso aprile ha comprato la sua prima mtb, un rullo, un casco e una capra (per farsi compagnia), dopo aver aperto 4 discussioni, di cui 2 doppie e una inutile. Da allora ha pedalato senza sosta, senza tabelle, senza un domani. Passa notti insonni, scrive sul forum vantando conoscenze di allenamento, biomeccanica, meccanica, alimentazione e offerte, performance. Se avesse consistenza, Veronica Roth lo scritturerebbe per il prossimo romanzo della serie Divergent: peccato che di consistenza ce ne sia poca e gli unici ad abboccare siano, appunto, i novizi (sebbene per poco tempo). Si tiene alla larga dalle altre bestie del forum, conscio, nella sua tronfia insipienza, che i pesci grossi (soprattutto quelli antichi) lo coprirebbero di insulti multimediali... In bici lo riconosci facilmente: sei seduto al naviglio di robecco a mangiare un gelato con i bimbi e arriva lui, scintillante, spesso sovrappeso, intonso, non una goccia di sudore, completo trek pro, scarpe fluo. Appoggia la full al muretto, se la rimira, pulisce una goccia di fango, maledicendo il comune che non pulisce la ciclabile, poi entra al bar a prendersi un cono grande da 3-euri-e-50 (perché ho bisogno di carboidrati, dirá); quando esce, lo senti bofonchiare che coi tubeless ha aumentato le sue medie di quasi 10kmh e che si sta preparando per la VSB del prossimo anno. Poi ti ricordi che sei coi bimbi e guardi dall'altra parte, prima che l'insulto, da multimediale, diventi fisico...

Lo scottie (aka, asciugone saputone): rappresenta l'involuzione adulta del pivello sopra. Si é adattato al punto da far categoria a se', nidificando nei negozi di biciclette o fuori dai bar frequentati dai pedalisti. È lì che posteggia la biga nel weekend, riempiendo gli spazi peggio che i cecidiozoi non paganti di x-factor, ed è lì che distribuisce insipienza ciclistica suggerendo combinazioni altezza_sella/copertoni/gonfiaggi bizzarre. I negozianti lo sopportano taciti, considerando che, causa conclamata inettitudine ciclomeccanica, garantisca loro una cedola pari al bond Olanda 32: basso, ma sicuro. Qualora lo trovassi per strada, ipotesi piuttosto rara nonostante millanti decinaia di km/GG, troverà una scusa per non allungare il giro in compagnia "perchè oggi non è giornata/mia figlia ha il catechismo/ho un dolore alla cervicale... e devo rientrare presto". Nonostante ciò, per incontrarlo basta dal bar o dal suo negoziante di fiducia: sarà là, più puntuale di paez al traguardo della hero!

L'amleto (aka, eterno indeciso): questo personaggio, novizio del forum, vive l'iniziale tribolazione pre-compera. Che si tratti di biciclette o copertoni, passa i suoi giorni elemosinando consigli per gli acquisti, salvo recedere sempre all'ultimo momento, per cambio opinione. Se esistesse, dovrebbe essergli somministrato lo spesalax. Il suo esordio è sistematicamente lo stesso: apre un post nel quale chiede ai naviganti un'opinione su due oggetti, diametralmente opposti tra loro. Riceve scoppole e carezze per le prime 3 pagine, barcamenandosi tra le risposte, poi, dal nulla, getta benzina sul fuoco aggiungendone un terzo e entropia alla conversazione . A questo punto, i naviganti abbandonano la discussione, intuendo il tentativo di phishing multimediale: il nostro soggetto qui compie una metamorfosi, trasformandosi nel peggior amico del novizio, somministrando risposte a chiunque chieda confronti tra oggetti pedalistici tra i 5 e i 6.000 euro e attengiandosi da grande conoscitore del mercato. Un po' un justin bieber senza gnocca (i.e.: bici), un po' scottie senza meccanico (i.e.: e chi lo tollererebbe, non compra mai nulla!), i suoi interventi sono coaì miseramente snobbati, come l'outlet Calzedonia durante i saldi estivi. Al punto che ha collezionato un solo like (dato da sua madre, per sbaglio) nonostante i suoi 984 post...

L'archimede (aka, novizio studiato): l'essere in questione è nuovo di zecca nel forum, tipicamente ha un cancello da stazione e vuol fare l'upgrade, è probabilmente un generazione Z, di quelli cresciuti sull'onda del "GU-GOL, ho un problema! Risolvi!". Ha una laurea, ottenuta forse in Albania con sussidio del Trota, e approccia il suo primo thread col fare: "mó je faccio er cucchiaio". Posta la petulanza enfatizzando a priori la sua ignoranza in materia, sebbene spesso tenda a contraddire, anziché ascoltare, i rispondenti, inserendo qua e là teorie estratte da siti più o meno attendibili. Sempre insoddisfatto, se qualcuno osa riprenderlo, non esita a citare il suo titolo di studio, come se nel forum ci fossero un branco di invertebrati dopati di riso integrale e aminoacidi ramificati. Ha un debole per la cinematica, tanto da essere il più fervoroso tra i supporter del peso minimo in salita: non si capacita di come una bici da 9KG e una da 8KG possano fare gli stessi tempi su salite di 10KM al 12% ed è inutile dirgli come le formule matematiche non tengano conto del clima o, più semplicemente, delle flatulenze corporali.

Il MoCiO (aka, motivatore operativo): rappresenta l'incarnazione domenicale lucchettiana (volley, generazione di fenomeni, 1994) applicata alle arti pedalistiche. Scena, atto primo: col gruppo decidi di fare il Dantercepies, arrivi sotto la salita e sai che dovrai buttare il cuore oltre l'ostacolo. I prossimi minuti saranno dediti alla fatica, sai che ci saranno compagni più arzilli, altri meno, ma siete consci di aver la fortuna di pedalare la storia e che il cronometro non vi farà perdere la hero, quindi potrete pure godere del paesaggio. Tutti, tranne uno. Il MOCIO. Spesso spronato dal contrappasso (in casa lo ascolta solo il cane, quando ha fame) e orientato dalle 100 regole NASA per PM, dedica il tempo a parlare ai compagni di (dis)avventura, motivandoli a scattare, ad aumentare il ritmo, a cambiare marcia, ad alimentarsi, a bere. Il risultato, ovviamente, é tragico. Dai, su, forza, bevi, dai...
KM 1, inizia con le sue perizie dedite all'asciugatura degli incauti compagni: quelli più lesti si sono già dati alla fuga. Dai, su, forza, mangia, dai...
KM 3, gli scaltri si sono fermati, dicendo che hanno dimenticato l'antivento e che sarebbero tornati a prenderlo (in realtà, scaleranno la montagna dall'altro versante). Dai, su, forza, manca poco, dai...
KM 5, sangue copioso dalle orecchie: hai provato varie tecniche zen, parlato mentalmente con il tuo animale guida e pregato la Madonna della neve. nulla. Il Mocio é sempre lí, imperterrito nei suoi consigli motivazionali, quasi avesse un motore elettrico per corde vocali. Dai, dai, forza, su...
KM 6, abbracci la quinta fase del lutto e decidi di prendere in mano la situazione. Scali un rapporto, sali sui pedali, spingi come se un molosso stesse per azzannarti le caviglie. Z6 fissa, ormai il "dai, su..." é dietro, davanti a te solo il caldo abbraccio dell'infarto. Dolce. Silenzioso... silenzioso... silenzioso...
SVEGLIA! Porca paletta, neppure l'autoipnosi è servita!

Il crosta (aka, cascatore provetto): figlio degli anni del boom, anima e core della generazione X o, al massimo, Y il crosta nasce da una saltafoss, di quelle con le molle finte sugli steli della forcella, e su questa inizia a tatuarsi cicatrici, saltando giù da qualsiasi dislivello, sia esso un marciapiede, una rampa raffazzonata con l'asse da stiro della zia e un paio di forati, o la scala della cantina. Le porta fieramente e le ricorda con la stessa romantica affezione mostrata da demi moore per patrick swayze in ghost, con fanghi d'argilla, ma senza il tornio. Passato dalle BMX alle 26 in ferro battuto, ora si diletta nei bike park su endurone piene di tecnologia meccanica/idraulica, sebbene ami pensare alle sue capacità discesistiche applicate alla vecchia saltafossi, se solo non fosse da 16.
Molti lo chiamano "vil-neuv" (se non sei generazione X, non provare a capire) per il fatto che sia sempre al limite, sia pedalando sui trail di finale, sia sulla rampa del garage con l'olandese e le borse dell'eurospin nel cestino: perchè se non esce sangue e le fratture non sono esposte, non sei andato in bici davvero.

Il CoViBiker (aka, pedalatore post-Covid): nessuno, nemmeno il più fervoroso tra i sensitivi, avrebbe potuto prevederne la nascita. Si tratta di un fenomeno totalmente nuovo, strano, imprevedibile. Di una forma di vita che si sta moltiplicando tra i sentieri della bassa anche peggio del virus che l'ha creato. E' un mammifero sovrappeso, che da maggio 2020 cinge d'assedio i trail piatti e poco tecnici della valle del Ticino, facilmente riconoscibile causa completini spesso improponibili, mezzi di recente acquisto, oppure improbabili, passo lento e insicuro, tendenza all'assembramento nonostante i divieti. Però, il vero metro INDISCUTIBILE per riconoscerlo sul campo è la posizione dei piedi, sempre e comunque a PAPERA. Come detto, popola bellamente i sentieri nel bosco per mancanza di opzioni: fino a ieri l'altro era un frequentatore fisso di tutti gli outlet zonali, di cui conosceva pure il nome dei venditori. Oppure si abbuffava in trattoria, passava giornate all'Eurospin o, solo saltuariamente, pedalava i suoi 5-6 km sulle alzaie o sulle bianche lato canale. Ora che han chiuso tutto e che nel periodo FEB/MAR/APR20 ha imparato: A) a farsi la bistecca e le patate, B) a fare il pane e le torte, C) a pedalare sul rullo ... ha deciso si riversare la sua vita inane verso il bosco, incontrandosi con i simili e affollandolo peggio che il GRA all'ora di punta. E rendendo la vita dei vecchi pedalatori locali un inferno.
Nota per i naviganti: qualora lo incontraste, cosa probabile, soprattutto durante il weekend, inutile mandarlo a c**re: si muove in gruppo (come gli GNU), è mediamente ignorante (come gli GNU), è totalmente preparato agli impropri e alle file (da buon consumatore compulsivo... come gli GNU) e non rispetta altro che la legge del branco (come gli GNU)...

---------------------------------------------------------------------

Qualsiasi commento sarà benvenuto, cosí come qualsiasi eventuale mancanza potrà essere aggregata.
Ricordate che si tratta di un Bar... e di trivialità! Scatenate l'inferno!
 
Ultima modifica:

Cimpy_Babbano

Mascotte da cavalletto
3/8/18
2.230
1.282
0
Web
Visita sito
Bike
Rockrider 340 come prima MTB. Per sbaglio Riverside 900 e ora RR520+RR560
Grande!

Mancano almeno il cascatore provetto (se non escono sangue o fratture, non sei andato in bici), il pedalatore ingenuo (la vittima perfetta per i rappresentanti di almeno 3 o 4 categorie da te descritte) e lo sherpa delle due ruote (di cui sono chiaramente un rappresentante - in pratica, l'opposto masochista del grammomaniaco)...
 

Classifica mensile dislivello positivo