Mini-raduno, tanti bikers, divertimento enorme

Spirit In The Sky

Biker assatanatus
31/12/08
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Aotearoa
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Miniraduno Autunnale '09 - 11 ottobre

I tormenti del sabato pomeriggio per scegliere l'abbigliamento adatto, confrontando le previsioni del tempo e le temperature previste dai più autorevoli siti in internet. Un controllo alla bicicletta, ritirata poche ore prima dal meccanico, lo zaino è pronto... ci sarà tutto ?
La serata in compagnia di Bacco mi aiuta a scogliere i miei dubbi sull'abbigliamento in breve tempo al rientro a casa; maglietta si, maglione no, giaccone si, caschetto no... no forse è meglio andare a dormire.
La sveglia puntata ad un orario così mattiniero che il mio cell mi chiede se devo prendere l'aereo per partire per le vacanze oppure vedere il GP del Giappone con Schumacher in pole davanti ad Hakkinen che potrebbe bissare il titolo '98... mah sarà ancora quella birra di troppo che mi fa sbagliare decennio!
Qualche ora di sonno ed alle 5 e mezza suona la sveglia, bip bip "cazzo la Ferrari!" No che az dico! "Farò tardi ?" Ma no, ancora cinque minuti...
Una volta in piedi provo a far colazione per accumulare energie preziose da spendere poi sui pedali, ma l'alcool che è ancora nello stomaco mi impedisce di andare oltre il secondo biscotto.
Ritrovo con un amico in un parcheggio vicino casa mia fissato alle 7.10, sono li alle 7.05 ma mi sta già aspettando.
Arrivati ad Introbio il bulbo di mercurio è fermo sulla settima linea sopra lo zero.
Dopo la registrazione l'attesa per la partenza è condita da battiti di denti e lagnosi "dai quando partiamo ?"
Qualche bikers imprudente scende dalla scalinata senza casco per sfuggire al tedio, interrotto solo dal discorso sul pic-nic "chi ha il coltello per il salame?" "siamo in 3, ci basteranno 2 fiaschi rosso ?" "quanti gradi è la grappa ?"

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Dopo il discorso iniziale di Pixel (chi l'ha sentito ?), il vigile locale parte per fare da apripista per circa 4 metri ed il gruppo, spinto dall'impazienza e dal freddo, si accoda a lui senza guide, ignorando una delle norme appena sottoscritte. :arrabbiat:
Pixel ci raggiunge ma mugugni e borbotti sono tanti e proseguiamo da soli per piazzarci al sole a fare le lucertole.

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Solo dopo qualche minuto possiamo finalmente partire!
Per la ciclabile andiamo spediti ma serve un pò di salita per scaldarci. Giunti Margno siamo al bivio e iniziano dei discorsi da pensionati al bar tipo "questa salita è impossibile" - "se sali in funivia poi su prendi freddo" - "ah non siamo già arrivati?" - "8/10%, pezzi al 20 forse 30 o 40 ma nulla di fisicamente impossibile, è solo psicologia, la gamba non conta" - "questa salita è una stupidata, ci sono solo due strappetti duri".
L'ultima è uscita dalla bocca del sottoscritto che dopo essersi fermato alla fontana a dare indicazioni in sostituzione dello staff, si è destreggia in una salita in stile Pantani ed una volta ripreso i primi... TAC, le foto!

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Salendo incrociamo i freerider che scendono dalla rotondità, e qualcuno di noi invidia i discesisti. Per chi sale, il fondo smosso abbinato alle pendenze rende la pedalata infausta; non ci sono discese, nemmeno pianura per cui solo i grandi pedalatori riescono a salire, mentre i meno allenati sono costretti a spingere.

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La salita cementata prima di arrivare al rifugio è veramente tosta, tanto che i grandondisti, con l'indicatore in riserva cercano invano sul cambio una corona più piccola del 22 o un pignone più grande... maledetta shimano!

Qualcuno all'arrivo al rifugio dice di aver visto la madonna... ma alla fine era solo biancaneve!

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Di tutti gli sforzi della mattina siamo però ripagati dalla splendida vista che si gode dal Pian delle Betulle e dal clima gradevole.

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La cortesia della ristoratrice non è quella tipica valsassinese ma pare più qualcosa alla crudelia demon. Passiamo il capitolo pranzo, il pic-nic era er mejo!
Qualcuno collauda l'erba scivolosa e la prontezza di riflessi dopo aver alzato un pò il gomito, noi granfondisti mettiamo nuavamente alla prova i nostri arti inferiori un pò più scarichi di acido lattico, ma con lo stomaco pieno e il tasso alcolemico oltre la soglia consentita. :arrabbiat:
La salita si fa sempre più difficile ma i panorami mozzafiato riescono a distaccarci un pò dalla fatica che inizia a prendere il sopravvento.

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Dopo una bella discesa veloce sento parlare di un pezzo a spinta. Il "pezzo" a spinta è una vera e propria via crucis ma siamo disposti a portare su i nostri mezzi per poi... (qualcuno inizia a fare il pessimista sulla discesa) ...scendere!!!
Le scarpe con le tacchette non aiutano di certo dei bikers già provati ed il sentiero scavato rende ancor più ardua questa ascesa. Ad un certo punto il cielo si copre e temiamo il peggio ma la giornata resta splendida e l'arrivo in vetta ci lascia una sensazione favolosa!

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Siamo talmente in alto che ci sembra di poter toccare le nuvole, avvolti dalle splendide cime della valsassina. L'attesa dei più lenti fa indispettire qualcuno, mentre i più saggi contemplano il panorama.
Adesso le montagne parlano, o sono i rumorini di qualche stomaco in fase digestiva ?

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Si prosegue sulle creste delle maestose montagne lecchesi, qualcuno canta, ci si ferma ancora un pò ed inizia la tanto sospirata discesa.
Siamo a circa 2000m ed il sentiero è veramente stretto ed un poco
scavato, qualcuno non si fida a fare la discesa ed il gruppo si allunga.

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Inizia la discesa un pò più tosta, per i miei gusti perfetta, difficile e tecnica senza pendenze estreme. Me la godo appieno!
Ad un certo punto, in un tratto più difficile vedo di fronte a me un biker che scende ma la bici s'impunta, come un gatto salta giù e si aggrappa ad un masso. Non so chi sia ma voto 10 al gesto atletico! Il 99% delle persone nella stessa situazione avrebbe riportato diversi lividi per la caduta.
Scendiamo ancora e troviamo diversi sentieri, ognuno fa la sua strada, ma tutti giungono al punto di ritrovo con gli amici del giro am.

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L'ultimo tratto di discesa del giro granfondo è una cementata, un pò viscida e con delle cunette che ci permettono di divertirci un pò con qualche saltino; poi c'è sempre chi esagera e pizzica una gomma:smile:
Un ultimo sentiero ci riporta in paese ad Introbio.
Ignari del fatto che faremo 2 o 3 ore di coda in macchina, ci stringiamo le mani e ci diamo appuntamento al prossimo miniraduno.
Un ringraziamento speciale a Pixel, al team di MTB & Natura ASD, al supporto meccanico offerto da porfi, a MG66 che mi ha scarrozzato ed a tutti i bikers che hanno partecipato al miniraduno.
E' stato il mio primo miniraduno ma sono sicuro che non sarà l'ultimo!

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Per tute le foto in alta risoluzione andate qui: http://it.zooomr.com/photos/spiritinthesky/[url]http://it.zooomr.com/photos/spiritinthesky/[/URL]
(Consiglio di ordinarle dalla più recente e partire dal fondo in modo da avere una visione cronologica)
 
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Reactions: pixel and pirexx

pasticca

Biker extra
20/9/08
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viterbo
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Ciao Spirit , racconto divertente ed immagini eloquenti sulla bellezza dei posti e la difficolta' nel raggiungerli , ma poi comunque ripagati dai panorami .

saluti luca
 

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