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Se si parte da San Teodoro, si può fare un buon riscaldamento lungo la statale 125 in direzione Nuoro (la strada è trafficata e non ha banchine laterali). Dopo 4,5 Km, giunti in località Buddittòglju, si lascia la statale e si piega a destra per via Aresula. Superate le poche case del villaggio, si piega a sinistra (via Lu Carrulu Ecchiu) per passare sotto alla superstrada per Nuoro e affacciarsi all'imbocco della vallata che si spinge fino alle falde del monte. Presso il ponte si trova una fontana: è l'ultima possibilità di fornirsi d'acqua.
Ne si prosegue nella valle in leggera salita (5%). La vegetazione non è di conforto, la bassa macchia non fa ombra e spesso lascia il posto al granito rosato. In compenso si è soli nella natura, assieme al falo che nei suoi volteggi lievi sembra irridere noi, impiantati al suolo, a vincere la legge di gravità. C'è un'altra fontanella, ma non sempre getta acqua, poi si scorge un vero "muro". Sono i cinque tornanti (alcuni in cemento) che a 329 metri d'altezza vincono un arcigno diaframma di roccia. Alcuni tratti arrivano al 20% di pendenza.
Scollinando si passa un cancello e, dopo circa 1,5 Km si arriva a un bivio che entra nella parte superiore della valle, la più remota e selvaggia. Entrambe le direzioni sono invitanti. quella di destra percorre un ruvido vallone e con altri tornanti guadagna la vedetta della Forestale. vale per il panorama che si gode fino a Olbia con le altre isolette che le fanno da satelliti. Bisogna però salire altri 300 metri in meno di 2 km.
Stando a sinistra, invece, si scende, ma di poco. Si rasenta la caserma forestale di Pitriscioni e si prosegue fino in vetta, ma il fondo sassoso risulta ben presto impraticabile anche ai migliori pedalaltori. Conviene allora tenere a sinistra (la diramazione si trova circa un chilometro dopo Pitrisconi a quota 394m) lungo la "gippabile" che aggira un dosso erboso, insospettabilmente cosparso di pozze e laghetti, e si lancia in una forsennata discesa nella forra più profonda. La strada è obbligata, occorre anche superare un canello chiuso e proseguire in sempre più ampie radure, sul versante opposto della valle percorsa all'andata. C'è ancora un accenno di salita che culmina con un bivio. A destra si approda veloci a Buddittoglju e alla strada del ritorno a San Teodoro.
Info: Cellulare 0039.338.3755404
Se si parte da San Teodoro, si può fare un buon riscaldamento lungo la statale 125 in direzione Nuoro (la strada è trafficata e non ha banchine laterali). Dopo 4,5 Km, giunti in località Buddittòglju, si lascia la statale e si piega a destra per via Aresula. Superate le poche case del villaggio, si piega a sinistra (via Lu Carrulu Ecchiu) per passare sotto alla superstrada per Nuoro e affacciarsi all'imbocco della vallata che si spinge fino alle falde del monte. Presso il ponte si trova una fontana: è l'ultima possibilità di fornirsi d'acqua.
Ne si prosegue nella valle in leggera salita (5%). La vegetazione non è di conforto, la bassa macchia non fa ombra e spesso lascia il posto al granito rosato. In compenso si è soli nella natura, assieme al falo che nei suoi volteggi lievi sembra irridere noi, impiantati al suolo, a vincere la legge di gravità. C'è un'altra fontanella, ma non sempre getta acqua, poi si scorge un vero "muro". Sono i cinque tornanti (alcuni in cemento) che a 329 metri d'altezza vincono un arcigno diaframma di roccia. Alcuni tratti arrivano al 20% di pendenza.
Scollinando si passa un cancello e, dopo circa 1,5 Km si arriva a un bivio che entra nella parte superiore della valle, la più remota e selvaggia. Entrambe le direzioni sono invitanti. quella di destra percorre un ruvido vallone e con altri tornanti guadagna la vedetta della Forestale. vale per il panorama che si gode fino a Olbia con le altre isolette che le fanno da satelliti. Bisogna però salire altri 300 metri in meno di 2 km.
Stando a sinistra, invece, si scende, ma di poco. Si rasenta la caserma forestale di Pitriscioni e si prosegue fino in vetta, ma il fondo sassoso risulta ben presto impraticabile anche ai migliori pedalaltori. Conviene allora tenere a sinistra (la diramazione si trova circa un chilometro dopo Pitrisconi a quota 394m) lungo la "gippabile" che aggira un dosso erboso, insospettabilmente cosparso di pozze e laghetti, e si lancia in una forsennata discesa nella forra più profonda. La strada è obbligata, occorre anche superare un canello chiuso e proseguire in sempre più ampie radure, sul versante opposto della valle percorsa all'andata. C'è ancora un accenno di salita che culmina con un bivio. A destra si approda veloci a Buddittoglju e alla strada del ritorno a San Teodoro.
Info: Cellulare 0039.338.3755404