Non ci sono due ruote ma merita comunque

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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MetalDave

Biker ciceronis
3/4/08
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Ivrea(TO)
www.davespace.it

olivia 73

Biker tremendus
7/10/07
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Cupra Marittima (AP)
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Un racconto dell'Ultra Trail del Monte Bianco, una corsa di 166Km in montagna con 9400m di dislivello, di solito la si fa a piedi in 6 o 7 giorni o in bici...beh ci fanno una gara di corsa, quello che vi linko è il racconto di un ragazzo appassionato che l'ha corsa quest'anno, a me ha davvero emozionato...questi sono davvero dei superatleti.

http://www.runningpassion.it/news/ultra-trail-mont-blanc-il-racconto-194200


cavoli!!!!..pensa al 60 enne!!!!!:celopiùg:
 
eh ... lo so ...
per chi non lo conoscesse , Olmo si chiama Marco :

Marco Olmo è un ultramaratoneta, nato l’8 ottobre 1948, ad Alba, in provincia di Cuneo ed oggi residente nel paesino di Robilante.
Dopo le scuole elementari per ragioni economiche abbandona gli studi e diviene contadino e poi boscaiolo; quindi a 20 anni autista di Tir, a 28 operatore di movimento, attività che espleta fino all’età di 53 anni, prima della pensione; approda alla corsa all’età di 26 anni, poi pratica anche lo sci di fondo con la partecipazione alla Marcialonga e la vittoria nella gara internazionale “3 rifugi”; nel 1996 scopre il deserto, divenendo uno dei più grandi specialisti delle corse estreme;

questo il suo curriculum (qui aggiornato al 2005):
Gran Raid Du Cro-Magnon (Italia-Francia) nel 2001-2002, 2003, 2004, 2005 , (annullata nel 2006 ) , 2007 , 2008;
Desert Marathon (Libia): 1° nel 1998, 1999, 2000. 5° nel 2002;
nei Dieci Comandamenti (Egitto) 1° nel 2001;
Verdon Trail (Francia): 1° nel 1999, 3° nel 2000 e 4° nel 2001;
Marathon des Sables: 3° nel 1996, 3° nel 1997, 4° nel 1999, 7° nel 2000, 4 ° nel 2002, 6° nel 2003, 7° nel 2004, 8° nel 2005;
Desert Cup (Giordania): 1° nel 2000, 2001, 2002 e 2003.
Non ha mai corso un gara sui 42,195 km, ma sulla mezza maratona vanta un ottimo 1h17’. E’ tesserato nel G. S. Roata Chiusani.

Afferma: “A me piace correre. E correre nel deserto è la cosa più immediata che ci possa essere. Il deserto era lì prima del tartan e delle strade di New York, quindi una corsa nel deserto è più naturale della New York City Marathon”. Ricorda la frase di C. De Foucald: “Chi va nel deserto non è più lo stesso”.
Quindi il deserto è il luogo dove si possono conoscere ambienti prima non conosciuti, e sperimentare situazioni nuove, ed al contempo conoscere meglio sé stessi. In fondo chiunque vive tali esperienze, ne custodisce memorie indimenticabili, altamente gratificanti e costruttive come atleta ed in generale come persona. Tra queste gare quella per lui più suggestiva è il Grand Raid Du Cro-Magnon, poi la Desert Cup che si corre nel Mali più che in Giordania, gara dove il suo amico milanese Paolo Cubani nel vederlo vincere signorilmente, lo ha definito un “antico cavaliere solitario”. Fiero di avere ottenuto i suoi successi con il sudore della fronte, pur provando una certa amarezza per la mancanza di inviti alle gare, in quanto non ha sponsor, preferendo non sfruttare le amicizie, poiché ciò non rientra nel suo modo di intendere la vita. Si considera appartenente alla schiera di italiani denominata “nuovi poveri”.

Pur apprezzando la solitudine, rifugge l’immagine che alcuni gli attribuiscono di “orso cuneese”, riconoscendosi nella categoria di coloro che partecipano alle gare nel deserto per sopravvivenza, piuttosto che per spirito di avventura. Ma si accorge che negli accampamenti nel deserto si trova bene con la gente.
Non ha un tecnico allenatore al suo fianco e non fa’ uso di tabelle particolari, preferendo affidarsi al suo istinto. Il suo allenamento attualmente prevede 1h30’-2h di corsa giornaliera, prevalentemente su terreno collinare. In vicinanza di gare lunghe come le ultramaratone, si prepara aggiungendo sedute anche di 5h di corsa, alternata al cammino, sempre su percorsi ondulati, che facilmente trova nel paese nel quale risiede. E’ persuaso che una buona condizione fisica ha come corrispondenza una “testa” efficiente; asserisce con convinzione che la corsa è una vera e propria “medicina”.
Per quanto riguarda i suoi dati fisici, Marco è alto 1,81 cm e pesa 66 kg. Ha appena 34-35 battiti al minuto a riposo, ed un aspetto da longilineo “onesto faticatore”.
 

bambasoft

Biker infernalis
27/9/05
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Grande Olmo......
a 45 anni fanno piacere queste notizie......
ho ancora qualche annetto per menare voi giovincelli :augustin: al bar, naturalmente....:smile:
 

olivia 73

Biker tremendus
7/10/07
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Cupra Marittima (AP)
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...la cosa che sconvolge è che a 60 anni hai ancora lo spirito di "superarsi"..mi sconvolge non xchè credo che lui sia "attempiato" (assolutamente no!!) ma xchè siamo abituati ad atleti costosissimi (vedi calcio!!!!!) che a 35 anni vanno in pensione!!!:nunsacci:
 
E per chi leggesse questa discussione ma fosse a digiuno di Ultra , incollo un poco di spiegazione su cosa sono quelle corsette che Marco ha vinto .

La Marathon des Sables ("Maratona delle Sabbie") è una corsa sulla distanza di 240 km che si svolge interamente nel Sahara marocchino.

La manifestazione dura una settimana, con sei frazioni (quindi una media di 80 km ... al giorno ... apiedi ... nel deserto ! )e un giorno di riposo. I partecipanti percorrono la lunghezza della gara in completa autosufficienza alimentare ; lungo il percorso c’è un ristoro ogni 10 km dove i partecipanti possono ritirare la razione personale di acqua giornaliera (nove litri) : e quella deve bastarti per lavarti , bere e cucinare . Non ti viene dato niente altro : alla partenza dei 240 km devi avre sulle spalle il necessario per una settimana .

il Grand Raid du Cro-magnon è una gara di montagna di circa 104 km, con 5.400 metri di dislivello positivo e -6.400 metri di dislivello negativo e quota massima a circa 2500 metri . La partenza è prevista il sabato 14 giugno a Limone, in Piemonte e l’arrivo, il giorno successivo in Francia, a Cap d´Ail Côte d´Azur , accanto a Montecarlo . Tappa unica : chi arriva primo vince . E Olmo le ha vinte tutte .

La "Jordan Desert Cup" ha la peculiarità di essere una corsa a piedi non stop di 168 chilometri in autosufficienza alimentare: tutto ciò che serve al concorrente è contenuto nel suo zaino, a parte l'acqua che viene distribuita ai check point ogni tredici chilometri. Da Petra a Wadi Rum in un colpo solo, attraverso uno dei più bei deserti del mondo.
 

olivia 73

Biker tremendus
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E per chi leggesse questa discussione ma fosse a digiuno di Ultra , incollo un poco di spiegazione su cosa sono quelle corsette che Marco ha vinto .

La Marathon des Sables ("Maratona delle Sabbie") è una corsa sulla distanza di 240 km che si svolge interamente nel Sahara marocchino.

La manifestazione dura una settimana, con sei frazioni (quindi una media di 80 km ... al giorno ... apiedi ... nel deserto ! )e un giorno di riposo. I partecipanti percorrono la lunghezza della gara in completa autosufficienza alimentare ; lungo il percorso c’è un ristoro ogni 10 km dove i partecipanti possono ritirare la razione personale di acqua giornaliera (nove litri) : e quella deve bastarti per lavarti , bere e cucinare . Non ti viene dato niente altro : alla partenza dei 240 km devi avre sulle spalle il necessario per una settimana .

il Grand Raid du Cro-magnon è una gara di montagna di circa 104 km, con 5.400 metri di dislivello positivo e -6.400 metri di dislivello negativo e quota massima a circa 2500 metri . La partenza è prevista il sabato 14 giugno a Limone, in Piemonte e l’arrivo, il giorno successivo in Francia, a Cap d´Ail Côte d´Azur , accanto a Montecarlo . Tappa unica : chi arriva primo vince . E Olmo le ha vinte tutte .

La "Jordan Desert Cup" ha la peculiarità di essere una corsa a piedi non stop di 168 chilometri in autosufficienza alimentare: tutto ciò che serve al concorrente è contenuto nel suo zaino, a parte l'acqua che viene distribuita ai check point ogni tredici chilometri. Da Petra a Wadi Rum in un colpo solo, attraverso uno dei più bei deserti del mondo.


tu hai mai fatto maratone di questo tipo????...o x te sarebbe un sogno???...è che sai tutto di Olmo:spetteguless:
 
tu hai mai fatto maratone di questo tipo????...o x te sarebbe un sogno???...è che sai tutto di Olmo:spetteguless:

direi piuttosto un incubo ...
ho visto foto di piedi scarnificati dalla sabbia e dalle vesciche , immagini di gente in preda alle convulsioni per il colpo di calore (l'opposto dell'assideramento : l'organismo non riesce più a regolare la temperatura del corpo e rischi la morte ) e per la disidratazione perchè se aspetti d bere quando senti la sete allora sei f-o-t-t-u-t-o
E poi ci vogliono parecchie migliaia di euro per partecipare alla Sabbie .
Quella più umana e la 100 del Sahara a tappe
http://www.100kmdelsahara.com/

Poi all massimo "so" cosa cercare su wikipedia :loll:
 

Classifica mensile dislivello positivo