non da soli non in notturna

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Biker tremendus
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roma
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Bh

un pensiero di umana solidarietà a Marco D’Angelo, 47enne ciclista di San Giovanni in Persiceto, ed alla sua famiglia...mi ha fatto ricordare quando io da solo mi son rotto sei costole su un dosso ma per fortuna in strada frequentata e agevolmente raggiunto dall'ambulanza;
un'altra volta invece in notturna da solo sull'aurelia tra la spezia e pisa...sono sopravvissuto ma oggi non lo consiglio a nessuno.
 

Gianz

Biker marathonensis
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Fatto pensiero abbastanza simile la primavera scorsa mentre salivo per un strada chiusa al traffico veicolare per motivi legati all'inverno da poco finito. Ad un certo punto, mentre pedalavo in salita, vedo auto dei carabinieri, un paio di agenti e, poco discosto, un lenzuolo che copriva una persona. Al suo fianco, posata sul guard rail, la sua ebike.
La strada di per sè è facile: asfaltata, frequentata da gente che andava a fare legna con il trattore e qualche ciclista di passaggio, perfettamente transitabile (è la strada che da Posina porta a Passo Xomo), ma questa signora ha avuto, a quanto sembra, un malore.
Sono passato a fianco al lenzuolo, ho salutato mentalmente la persona deceduta, e ho tirato dritto... e subito cominci a pensare:" E se fosse successo a te, che giri sempre da solo?", oltre ai pensieri relativi ai famigliari di quella persona, e alla persona stessa, magari uscita per farsi una bella escursione piacevole. Mah...
 

bgcarlo

Biker ciceronis
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Anche io faccio escursioni notturne in solitaria. Non in posti così isolati, ma comunque in luoghi dove se capita qualcosa basta ed avanza. Ci penso, ma poi la voglia di libertà e l’adrenalina prendono il sopravvento. R.I.P.


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Big Steak One

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Ex Giant Dirt-E 2+ - Merida One Sixty 2 - Turbo Kenevo Expert 2020

un pensiero di umana solidarietà a Marco D’Angelo, 47enne ciclista di San Giovanni in Persiceto, ed alla sua famiglia...mi ha fatto ricordare quando io da solo mi son rotto sei costole su un dosso ma per fortuna in strada frequentata e agevolmente raggiunto dall'ambulanza;
un'altra volta invece in notturna da solo sull'aurelia tra la spezia e pisa...sono sopravvissuto ma oggi non lo consiglio a nessuno.
Fatto pensiero abbastanza simile la primavera scorsa mentre salivo per un strada chiusa al traffico veicolare per motivi legati all'inverno da poco finito. Ad un certo punto, mentre pedalavo in salita, vedo auto dei carabinieri, un paio di agenti e, poco discosto, un lenzuolo che copriva una persona. Al suo fianco, posata sul guard rail, la sua ebike.
La strada di per sè è facile: asfaltata, frequentata da gente che andava a fare legna con il trattore e qualche ciclista di passaggio, perfettamente transitabile (è la strada che da Posina porta a Passo Xomo), ma questa signora ha avuto, a quanto sembra, un malore.
Sono passato a fianco al lenzuolo, ho salutato mentalmente la persona deceduta, e ho tirato dritto... e subito cominci a pensare:" E se fosse successo a te, che giri sempre da solo?", oltre ai pensieri relativi ai famigliari di quella persona, e alla persona stessa, magari uscita per farsi una bella escursione piacevole. Mah...
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R.I.P. a entrambi

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mach1

Biker superioris
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Esco sempre da solo. In genere comunico a qualcuno la zona dove vado. Rientro in una categoria troppo dotata per girare coi principianti assoluti e troppo scarsa per non essere da zavorra ai biker capaci, ergo mi è difficile trovare compagni, non che ne abbia mai realmente cercati.
In più mi piace avere la mia organizzazione, prendermi i miei tempi, fermarmi quando voglio fermarmi, ascoltare i miei pensieri mentre pedalo e così via, per me la bici a volte diventa quasi un esperienza meditativa/contemplativa, ergo il cerchio si restringe ancora di più.

Se mi piglia un infarto, che capiti di giorno o di notte non mi cambia molto, anzi di notte col fresco anzichè sotto il sole che picchia magari rischi anche di meno. A seconda della gravità i soccorsi possono essere efficaci se si prestano nel giro di minuti e anche di giorno capita di non incrociare persone per mezz'ore o più in posti poi dove non prende nemmeno il telefono.

lo stesso per le strade, fatte di giorno e di notte. Di notte c'è meno traffico, se arriva una macchina la senti da lontano e vedi i fari che si avvicinano, hai tutto il tempo di fermarti a bordo strada e farla passare, poi se hai luci e giubbotto rifrangente sei persino più visibile che di giorno. Di giorno ti arrivano alla schiena senza che te ne accorgi, sono meno concentrati, distratti dal panorama, dal traffico, dal telefonino e han tutti fretta di arrivare dove devono andare.

sono molto fatalista, se deve succede succede. Come può succedere mentre sono a casa da solo sul divano a guardare il tour.
 
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vassanam

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Maderno
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la zoppa
I maledetti compagni non lavorano il Sabato, al contrario del sottoscritto, e la Domenica spesso gareggiano; quindi esco quasi sempre in solitaria. cerco di girare in zone battute e se mi gira i fare un trail poco frequentato cerco di prendere meno rischi possibili; ergo, se ci sono parti tecniche con un minimo di rischio e /o esposte vado in fuorisella "a lato".
Per quanto riguarda un possibile malore lì lascio al destino, che altro potrei fare. Dovesse capitare, come dicono dalle mie parti, "l'era la so ura".
 
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bgcarlo

Biker ciceronis
9/11/13
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Esco sempre da solo. In genere comunico a qualcuno la zona dove vado. Rientro in una categoria troppo dotata per girare coi principianti assoluti e troppo scarsa per non essere da zavorra ai biker capaci, ergo mi è difficile trovare compagni, non che ne abbia mai realmente cercati.
In più mi piace avere la mia organizzazione, prendermi i miei tempi, fermarmi quando voglio fermarmi, ascoltare i miei pensieri mentre pedalo e così via, per me la bici a volte diventa quasi un esperienza meditativa/contemplativa, ergo il cerchio si restringe ancora di più.

Se mi piglia un infarto, che capiti di giorno o di notte non mi cambia molto, anzi di notte col fresco anzichè sotto il sole che picchia magari rischi anche di meno. A seconda della gravità i soccorsi possono essere efficaci se si prestano nel giro di minuti e anche di giorno capita di non incrociare persone per mezz'ore o più in posti poi dove non prende nemmeno il telefono.

lo stesso per le strade, fatte di giorno e di notte. Di notte c'è meno traffico, se arriva una macchina la senti da lontano e vedi i fari che si avvicinano, hai tutto il tempo di fermarti a bordo strada e farla passare, poi se hai luci e giubbotto rifrangente sei persino più visibile che di giorno. Di giorno ti arrivano alla schiena senza che te ne accorgi, sono meno concentrati, distratti dal panorama, dal traffico, dal telefonino e han tutti fretta di arrivare dove devono andare.

sono molto fatalista, se deve succede succede. Come può succedere mentre sono a casa da solo sul divano a guardare il tour.

Sono come te. Da un anno a questa parte esco anche con un gruppo. Anche io come te sono forte per quelli scarsi e scarso per quelli forti. Non posso che parlare bene del mio gruppo, ci si aspetta e ci si diverte. Ma da soli è la vera libertà a 360 gradi. Certo, succede qualcosa anche di giorno possono essere problemi grandi. Qualche sera fa ero in un posto isolato (ma non come quello di questo tread) erano le 21,20 praticamente quasi buio pesto. Salita tosta fuoristrada... sento una serie di tonfi al cuore che in altre situazioni mi avrebbero fatto correre al pronto soccorso. Ho fatto finta di nulla, ho tirato dritto e dopo 30” tutto passato. Zero problemi. Non è stato per niente piacevole ma mi sono detto: se deve essere amen non posso farci nulla. Incosciente? Forse si...
Per quanto riguarda il traffico su asfalto giorno o sera anche qui la penso come te. Sono ben attrezzato con due bei fari tosti lupine fronte e retro più uno sul casco e 1 batteria di scorta. Se mi mettono sotto è perché li abbaglio, non perché non mi vedono.


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frenco

Edonista della MTB
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Fuel ex8
Però le probabilità si possono alterare a nostro favore. Visita agonistica, cardio, idratazione, protezioni, doppio telefono con doppio localizzatore sempre attivo... Il mio cuore è più stressato quelle rare volte che esco in gruppo, e tengo un ritmo un po' forzato, che quando son da solo e vado come mi sento.
 
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gipipa

Biker tremendus
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specy enduro - mondraker kaiser - haibike lt8 dh8
magari in questo caso non sarebbe cambiato nulla, ma effettivamente girare da soli sarebbe da evitare. metterci assieme pure la notturna crea una combinazione molto pericolosa.
 

valerio_vanni

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I maledetti compagni non lavorano il Sabato, al contrario del sottoscritto, e la Domenica spesso gareggiano; quindi esco quasi sempre in solitaria. cerco di girare in zone battute e se mi gira i fare un trail poco frequentato cerco di prendere meno rischi possibili; ergo, se ci sono parti tecniche con un minimo di rischio e /o esposte vado in fuorisella "a lato".

Anch'io per organizzazione generale della vita non ho mai la possibilità di girare con altri. Il risultato è che giro quasi solo sull'asfalto. Si trovano salite e discese in grado di sfruttare tutto il 3x9, fortunatamente abito sui monti ;-)
Però, ecco... mi piacerebbe girare più fuoristrada.
 
F

fi

Ospite
Io esco sempre e solo in solitaria.
E non è una scelta, o é così o non esco proprio. Ultimamente sto uscendo al crepuscolo perché solo allora posso.
L'unica cosa che posso fare per tutelarmi è condividere con altri la posizione via cell, ma potendo, uscirei volentieri con altri e magari di giorno.

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vassanam

Biker cesareus
23/6/10
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la zoppa
Anch'io per organizzazione generale della vita non ho mai la possibilità di girare con altri. Il risultato è che giro quasi solo sull'asfalto. Si trovano salite e discese in grado di sfruttare tutto il 3x9, fortunatamente abito sui monti ;-)
Però, ecco... mi piacerebbe girare più fuoristrada.
eh che peccato però...una mountainbike ha senso se usata nel suo ambiente naturale, altrimenti il divertimento é a metà... :(
 

Vietto

Biker cesareus
16/11/15
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MDE Damper, Marino Custom
Anche io come altri per carenza di tempo e soprattutto impossibilità di organizzarmi con anticipo esco il l'80% delle volte da solo, fin che esco su strada... Poco male, ma per i monti un po' meno... Condivido posizione con Garmin e oso molto meno rispetto a quando sono in compagnia

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mach1

Biker superioris
27/5/13
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un altro in trentino di giorno e accompagnato
come già detto se succede succede, in questo caso l'unica cosa a cui sono serviti i compagni è stato avvertire i soccorsi di andare a recuperare il corpo
 

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