Novità gravel

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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maurocip

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Focus Raven Lite v2018
Guardavo il loro sito e si stanno orientando sempre di più su ruote 650 al posto delle 700. A me la cosa non piace [emoji849]
evidentemente stanno cercando di prendere una nicchia più vicina a chi viene dalla MTB rispetto a chi viene dalla BDC...
per il mio modo di andare in bici, oltretutto avendo una 29" come MTB, non mi sognerei mai una gravel del genere, ma io uso la gravel come una BDC più robusta, su terreni troppo difficili ci vado in MTB
 
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vdisalvo

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o forse perché si riesce meglio a conciliare gomme più larghe e un carro più corto, in maniera da avere una bici più reattiva. Comunque anch'io la penso come voi, una cosa abbastanza senza senso (ma molto di tutto ciò è marketing, non ce lo dimentichiamo..).
 

Ruggero68

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Cannondale Topstone Sora 2019 / Cannondale Jekyll 2003 / DBR Axis TT Pro 1996
Personalmente questa Kona non dispiace,

Per come la vedo io siamo arrivati a chiudere il cerchio iniziato agli albori della mtb negli anni 80.
Prima vecchie bici schwimm da passeggio convertite, poi mtb rigide, poi ammortizzate prima davanti e poi dietro al finire degli anni 90, ora estremizzate con i nuovi standard 29, 27.5, 10 11 12 rapporti, ed infine si é ritornati alla buona e vecchia MTB rigida ... montandogli un manubrio da strada.
Voilà, il marketing é servito :-)
 

vdisalvo

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Voilà, il marketing é servito :-)

Quando, nel 1991, mi rubarono dalla cantina di casa la mia prima bici seria, da strada e con telaio in acciaio (beh, esisteva praticamente solo l'acciaio) costruito su misura, mi ricomprai una MTB (rigida ed in acciaio), su cui montai un manubrio da corsa. Ruote, ovviamente da 26", i freni erano cantilever e non potevi montare ruote diverse. Forcella rigida e trasmissione 7x3. Quella MTB l'ho usata, quasi solo su strada, per 20 anni. Non molto, perchè la mia passione era andare in montagna in ogni modo ed in ogni stagione, con la bicicletta ci facevo qualche viaggetto. Nel 2010 sono ritornato ad andare in bici in maniera più continua, e mi sono comperato una ciclocross, ma la parola gravel ancora non esisteva nel mercato della bicicletta. Quindi per me il marketing non è mai esistito :mrgreen::mrgreen:
 

sembola

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Che poi qualsiasi prodotto è SEMPRE anche marketing, compresa la prima mtb che senza il marketing di Sinyard sarebbe rimasta un giocattolo per hippie californiani...
 
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Singular Swift dropbar 29er, OnOne Inbred 29" 120mm, Simoncini Oh!SweetNuthin' allrounder, Bianchi Nth dropbar citybike
Wow un.sacco di spunti in quest'ultima pagina...
Innanzitutto, personalmente ritengo il formato 650b un'ottima soluzione in diverse occasioni. Partendo dal contesto già citato (650b con gomme da mtb in ambito gravel), non lo trovo per niente fuori luogo: se mi trovo spesso a pedalare su fondi sconnessi ma non tecnici, il maggior volume del copertoni può effettivamente essere un bel vantaggio, permettendo maggior comfort, controllo e, soprattutto se si montano gomme con carcassa leggera e tassellatura blanda, scorrevolezza, mantenendo una buona reattività grazie al contenimento delle masse periferiche rispetto ad una analoga gommatura su ruote 700c (insomma, evitando che la bici assuma un feeling più da mtb che da gravel bike). Geometria e posizione in sella rimangono sempre quelle di una bici stradale per strade sterrate...La ridotta capacità di scavalcamento degli ostacoli dovuta al minor diametro non mi pare un gran problema, a meno che non si vogliano affrontare percorsi più adatti ad una mtb -ma per come la vedo io non è questo il senso della cosa-, ed è comunque mitigata dal fatto che il copertone più grosso riporta il diametro complessivo a valori non troppo dissimili.
Un altro contesto dove le ruote da 650b sono un'ottima idea è quello stradale -e finalmente pare che in diversi se ne stiano ricordando, impacchettando sotto la categoria di "road plus" qualcosa che esisteva già molti decenni fa-. Utilizzando le 650b si può infatti mantenere geometrie e reattività tipiche di una bdc pur montando gomme ben più ampie delle classiche 23/25mm -diciamo tra i 42 e i 48mm. La maggiore sezione, se abbinata a copertoni morbidi e leggeri, permette di avere molto più grip e comfort, senza perdere in scorrevolezza. Una soluzione ideale per chi della bici da strada fa un uso prestazionale ma ricreativo (non agonistico insomma), magari con una certa propensione per i giri lunghi, con il vantaggio collaterale di non essere obbligati a fermarsi dove finisce l'asfalto. E volendo, con un ulteriore downsizing, si possono recuperare quelle vecchie ruote da 26" che da qualche anno giacciono inutilizzate in cantina, abbinarle a copertoni sui 2" poco tassellati e affrontare qualsiasi sterrato non eccessivamente tecnico ci si ponga davanti...
 
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Tipo così...
(Ogni scusa è buona per pubblicare una foto del mio gioiello...anche se sfocata!) IMG_20181121_192633.jpg
 
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Railspike

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Per chi dice meglio gomme da 28 su una gravel: provate a mettere delle gomme da ciccie slick, poi mi dite se è più o menocomoda di una da 32. Io ho su delle semislick da 47, pressione 2,5 bar anteriore e 2,7 bar posteriore. Vado sul velluto sul bitume con le varie buche del caso.
20181205_001516.jpg
 
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Nekro

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Per chi dice meglio gomme da 28 su una gravel: provate a mettere delle gomme da ciccie slick, poi mi dite se è più o menocomoda di una da 32. Io ho su delle semislick da 47, pressione 2,5 bar anteriore e 2,7 bar posteriore. Vado sul velluto sul bitume con le varie buche del caso.
Vedi l'allegato 265188

Sono d'accordo e aggiungo che anche dal punto di vista estetico rendono mille volte di più!
Come quando vedo delle mtb con dei copertoni stradali da 35 o giù di li, mi sanguinano gli occhi!
 

bigio65

ci provo
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Per chi dice meglio gomme da 28 su una gravel: provate a mettere delle gomme da ciccie slick, poi mi dite se è più o menocomoda di una da 32. Io ho su delle semislick da 47, pressione 2,5 bar anteriore e 2,7 bar posteriore. Vado sul velluto sul bitume con le varie buche del caso.
Vedi l'allegato 265188

Concordo in pieno, le ho smontate per l'inverno per provare qualcosa di diverso, ma non vedo l'ora di rimontarle.
Le hai prese da Paolo?
 

rockarolla

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Personalmente questa Kona non dispiace,

Per come la vedo io siamo arrivati a chiudere il cerchio iniziato agli albori della mtb negli anni 80.
Prima vecchie bici schwimm da passeggio convertite, poi mtb rigide, poi ammortizzate prima davanti e poi dietro al finire degli anni 90, ora estremizzate con i nuovi standard 29, 27.5, 10 11 12 rapporti, ed infine si é ritornati alla buona e vecchia MTB rigida ... montandogli un manubrio da strada.
Voilà, il marketing é servito :-)

Ecco, questo secondo me è un altro spunto interessante.
Premettendo che le gravel sarebbero ben altro (cioè bici da strada per strade non asfaltate), probabilmente il loro grande successo tra la platea dei mountain bikers si può spiegare proprio così: evolvendosi in mezzi tecnicamente sempre più capaci, le moderne mtb hanno man mano perso la capacità di affrontare giri lunghi su fondi non necessariamente difficoltosi, sono diventate più efficienti quando il gioco si fa difficile e le velocità si alzano (quindi parliamo necessariamente di discesa) ma anche più sgradevoli da pedalare nei trasferimenti e facili al limite della noia da guidare nelle situazioni meno tecniche o più lente. Insomma non sembrano essere progettate per essere godibili da pedalare.
Per la mia generazione di bikers, che ha iniziato ad andare in bici direttamente con la mtb nella seconda metà degli anni novanta, ma forse ancor più per quella precedente che almeno per quanto riguarda questo paese della mtb ha vissuto gli albori, le bici degli ultimi anni sono sicuramente divertenti, evolute, affidabili (almeno durante il ciclo vitale previsto) e veloci, ma mancano di quella capacità di portarti verso l'ignoto e dentro la natura senza necessità di preventivare ogni cosa tenendoti in sella per ore o giornate intere, semplicemente vagando tra colli e monti per il piacere di farlo pedalando a scendere come a salire, nel tecnico come sulle carrarecce.
È qui che alcune nuove tecnologie (in primis i freni a disco) hanno permesso di recuperare questi aspetti dotando mezzi in origine pensati per altro della minima dotazione indispensabile per essere portarti un po' ovunque (gomme ampie e tassellate, rapporti corti, freni efficienti e magari un manubrio adatto al fuoristrada anche tecnico). In parte questo fenomeno si era già visto in America con la diffusione del concetto di monstercross pochi anni prima che le gravel bikes diventassero una categoria concreta, ma è stato proprio l'evolversi di queste ultime -con passaggi ruota sempre più abbondanti, dischi che diventano uno standard anche in abbinamento alle leve da strada, trasmissioni monocorona o comunque adattabili ad avere rapporti corti, manubri sempre più svasati che fanno riscoprire il vecchio dirt drop- e l'affermarsi dello standard '27,5"' in ambito mtb -con sempre più ampia disponibilità di cerchi e copertoni adatti al fuoristrada nel fino a poco anni fa vetusto e dimenticato formato 650b- che si sono aperte le possibilità di avere nuovamente delle bici capaci di portarti in giro per lunghe ore su ogni fondo che capiti di incontrare, senza eccessivo timore di affrontare passaggi sconnessi ma neanche tratti di trasferimenti o cavalcate su sterratone e carrarecce. Che è un po' la stessa cosa che facevamo venti o trenta anni fa con le mtb dell'epoca, sicuramente più difficoltose da guidare nel tecnico ma sopportabili e addirittura spesso godibili anche sullo scorrevole.
 
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una nera e l'altra pure
Sono d'accordo e aggiungo che anche dal punto di vista estetico rendono mille volte di più!
Come quando vedo delle mtb con dei copertoni stradali da 35 o giù di li, mi sanguinano gli occhi!
Pensa che è quello che dicono gli stradisti "puri" alla vista di una gravel coi dischi :-x:


... evolvendosi in mezzi tecnicamente sempre più capaci, le moderne mtb hanno man mano perso la capacità di affrontare giri lunghi
Ma anche no, una frontina montata con gomme adeguate è capacissima di farti fare giri lunghi, e su quelli mediocorti o su terreni meno lisci è capace di tenere testa ad una gravel.
Per non dire che chi compera coscientemente una bici da enduro si presume che non sia interessato a farsi Monaco-Venezia su piste ciclabili magari sterrate. Poi se la compera "non coscientemente", senza avere percorsi di quel tipo che richiedono/consigliano un mezzo del genere ma per moda o per uniformarsi al gruppo è tutta un'altra storia, ma che si può estendere a qualsiasi tipologia di uso della bici...:prost:
 
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Ma anche no, una frontina montata con gomme adeguate è capacissima di farti fare giri lunghi, e su quelli mediocorti o su terreni meno lisci è capace di tenere testa ad una gravel.
Per non dire che chi compera coscientemente una bici da enduro si presume che non sia interessato a farsi Monaco-Venezia su piste ciclabili magari sterrate. Poi se la compera "non coscientemente", senza avere percorsi di quel tipo che richiedono/consigliano un mezzo del genere ma per moda o per uniformarsi al gruppo è tutta un'altra storia, ma che si può estendere a qualsiasi tipologia di uso della bici...:prost:

Aspè, mi è partito l'invio anzitempo, non avevo ancora finito di scrivere...!
 

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