Nuovi Divieti Ai Biker

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Tano

Biker tremendus
So per certo che la Regione Piemonte sta portando a compimento una legge o qualcosa di simile che più che regolamentare l'uso della mtb nei parchi porterà, probabilmente, ad un divieto del loro utilizzo.
Non solo, anche il Comune di Torino sta cercando di andare in direzioni che potrebbero portare a catastrofiche ripercussioni sulla pratica della mtb su tutto il suo territorio. Il cancro di Trento si sta allargando? Lasceremo che accada? Chi fa qualcosa?
Non c'è un minuto da perdere, cerchiamo di capire e facciamoci sotto. Subito!
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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Non è per tirare acqua al mio mulino, ma Freemtb è nata proprio per questo, con l'intenzione di creare un sindacato (mamma che brutta parola) di appassionati di Mountainbike,che faccia da controparte quando succedono queste cose.
Un esempio la DIMB associazione tedesca di mountainbikers per i divieti in trentino ha raccolto 5000 firme IN GERMANIA!!! risultato: deroghe in tutta la zona del lago di Garda.
Ma a noi non basta, perchè i tedeschi vanno sul lago, noi in tutto il trentino e in tutta Italia!. Se la cosa vi può interessare contattatemi, Ciao :-o :-o :-o :-o
 

sCurra

Biker superis
penso sia solo questione di mentalità con cui si affronta il problema. ad esempio in Valle d'Aoste a li da voi noi biker (di qualunque estrazione) siamo visti come una risorsa; sulla collina di Torino cacciatori e contadini ci vedono solo come un fastidio, mentre nessuno comprende che il movimento si sta espandendo e che potrebbe essere una risorsa per la valorizzazione di zone attualmente trascurate dai "turisti".
 

Tano

Biker tremendus
Dallas ha scritto:
Non è per tirare acqua al mio mulino, ma Freemtb è nata proprio per questo, con l'intenzione di creare un sindacato (mamma che brutta parola) di appassionati di Mountainbike,che faccia da controparte quando succedono queste cose.
Un esempio la DIMB associazione tedesca di mountainbikers per i divieti in trentino ha raccolto 5000 firme IN GERMANIA!!! risultato: deroghe in tutta la zona del lago di Garda.
Ma a noi non basta, perchè i tedeschi vanno sul lago, noi in tutto il trentino e in tutta Italia!. Se la cosa vi può interessare contattatemi, Ciao :-o :-o :-o :-o
Devi tirare acqua al tuo mulino! Solo se ci mette insieme avremo voce e forza per fare sentire che la mtb, comunque vada intesa, è una realtà, sportiva, turistica, commerciale.
Freemtb è uno splendido esempio, mi pare l'unico al momento, perchè no.
Fate sentire ancora di più la vostra voce. Datene le migliori ragioni.
Come può Freemtb, in questo caso specifico, venire in aiuto?
Se ci sono precise risposte, credo certo, che il movimento piemontese mtb (roba non da poco) non abbia alcun problema a fare gruppo unico.
A quale gruppo, anzi, a quale grande gruppo vogliamo fare riferimento? Sarà la Federeazione Ciclismo, sarà Freemtb, sarà un nuovo soggetto.
Fatemelo capire tutti. Facciamoci sotto non c'è migliore occasione.
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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Tano ha scritto:
Devi tirare acqua al tuo mulino! Solo se ci mette insieme avremo voce e forza per fare sentire che la mtb, comunque vada intesa, è una realtà, sportiva, turistica, commerciale.
Freemtb è uno splendido esempio, mi pare l'unico al momento, perchè no.
Fate sentire ancora di più la vostra voce. Datene le migliori ragioni.
Come può Freemtb, in questo caso specifico, venire in aiuto?
Se ci sono precise risposte, credo certo, che il movimento piemontese mtb (roba non da poco) non abbia alcun problema a fare gruppo unico.
A quale gruppo, anzi, a quale grande gruppo vogliamo fare riferimento? Sarà la Federeazione Ciclismo, sarà Freemtb, sarà un nuovo soggetto.
Fatemelo capire tutti. Facciamoci sotto non c'è migliore occasione.
FreeMTB è nata da poco, si stà sviluppando pianino perchè tutti quelli che ne fanno parte hanno lavoro e famiglia, è nata da una passione comune e dal fatto che si cominciano a vedere e sentire un po' troppi comuni che decidono di vietare ai bikers i sentieri.
Bisogna inanzitutto cercare di dare sempre il buon esempio, il nostro gruppo è più orientato al Freeride, ma questo non vuol dire niente, anzi, a me portarmi dietro la carta della barretta non mi pesa, forse al crosscountrista si quindi un modo di vivere la MTB in armonia con l'ambiente, sappiamo tutti che le mountainbike in certi casi possono rovinare i sentieri, ma non credo che a parte certi tipi di fondo creino danni così rilevanti, basta cercare di limitarsi nelle frenate esagerate (quando non servono), e poi le gomme costano.
Secondo, il covivere con gli escursionisti a piedi, se ci sono sentieri altamente frequentati, è quasi ovvio almeno per me evitarli o al limite farli in periodi in cui gli escursionisti sono di meno e comunque (a parte quelli che ce l'hanno col mondo intero) io non ho mai avuto problemi con nessuno, un saluto a volte due chiacchiere e nessuno si lamentava anzi ci ammirava.
Quindi questi divieti mi sanno un po' dettati anche dalla poca conoscenza delle problematiche, che comunque possono variare da zona a zona.
FreeMTB vorrebbe cercare di organizzare il maggior numero di biker dal Crosscountrista al Downhiller, dal frerider all'cicloamatore della domenica, che magari usa la mtb solo in ferie e si ritrova un mucchio di divieti.
Come associazione che cosa possiamo fare: cercare di crescere come numero in modo di cominciare a "contare qualcosa" e poi avere un portavoce in ogni regione che ci tenga aggiornati su questi divieti, se serve, incontrare chi istituisce i divieti per capire i motivi e portare avanti un discorso propositivo, chiudete dei sentieri, bene, datecene altri oppure riservatene alcuni ai bikers (noi lo stiamo proponendo alla provincia di TN) eventualmente gestendone anche la manutenzione.
Provando poi a far capire alle amministrazioni comunali come sfruttare il movimento Mountainbike creando dei bikepark laddove già ci sono impianti di risalita che magari in estate lavorano poco, penso che l'impatto ambientale che ci sarebbe costruendo qualche rampa dei drop passerelle ecc, sia una cosa minima.
Per info, non fatevi problemi a contattarmi
[email protected]
Ciao Adriano:prost:
 

Tano

Biker tremendus
In particolare, qualcuno sa veramente cosa stia facendo la FCI sezione fuori strada del Piemonte? Secondo voi prenderà seriamente in considerazione il freeride oppure prevarrà un superato modo di vedere la mtb?
Scusate se faccio tante domande e probabilmente conosco già le risposte, ma credo che questo sia un modo per creare interesse.
 

Tano

Biker tremendus
Dallas ha scritto:
FreeMTB è nata da poco, si stà sviluppando pianino perchè tutti quelli che ne fanno parte hanno lavoro e famiglia, è nata da una passione comune e dal fatto che si cominciano a vedere e sentire un po' troppi comuni che decidono di vietare ai bikers i sentieri.
Bisogna inanzitutto cercare di dare sempre il buon esempio, il nostro gruppo è più orientato al Freeride, ma questo non vuol dire niente, anzi, a me portarmi dietro la carta della barretta non mi pesa, forse al crosscountrista si quindi un modo di vivere la MTB in armonia con l'ambiente, sappiamo tutti che le mountainbike in certi casi possono rovinare i sentieri, ma non credo che a parte certi tipi di fondo creino danni così rilevanti, basta cercare di limitarsi nelle frenate esagerate (quando non servono), e poi le gomme costano.
Secondo, il covivere con gli escursionisti a piedi, se ci sono sentieri altamente frequentati, è quasi ovvio almeno per me evitarli o al limite farli in periodi in cui gli escursionisti sono di meno e comunque (a parte quelli che ce l'hanno col mondo intero) io non ho mai avuto problemi con nessuno, un saluto a volte due chiacchiere e nessuno si lamentava anzi ci ammirava.
Quindi questi divieti mi sanno un po' dettati anche dalla poca conoscenza delle problematiche, che comunque possono variare da zona a zona.
FreeMTB vorrebbe cercare di organizzare il maggior numero di biker dal Crosscountrista al Downhiller, dal frerider all'cicloamatore della domenica, che magari usa la mtb solo in ferie e si ritrova un mucchio di divieti.
Come associazione che cosa possiamo fare: cercare di crescere come numero in modo di cominciare a "contare qualcosa" e poi avere un portavoce in ogni regione che ci tenga aggiornati su questi divieti, se serve, incontrare chi istituisce i divieti per capire i motivi e portare avanti un discorso propositivo, chiudete dei sentieri, bene, datecene altri oppure riservatene alcuni ai bikers (noi lo stiamo proponendo alla provincia di TN) eventualmente gestendone anche la manutenzione.
Provando poi a far capire alle amministrazioni comunali come sfruttare il movimento Mountainbike creando dei bikepark laddove già ci sono impianti di risalita che magari in estate lavorano poco, penso che l'impatto ambientale che ci sarebbe costruendo qualche rampa dei drop passerelle ecc, sia una cosa minima.
Per info, non fatevi problemi a contattarmi
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Ciao Adriano:prost:

Ma veramente? C'è ancora qualcuno nel mondo mtb che crede che una mtb freeride o un fantomatico movimento di freeriders possano creare danni ad un sentiero o più in generale all'ambiente naturale?
Certo che se si passa su un prato erboso, sia che si vada a piedi che in mtb con gomme da 1.90 che 3.0 si lascia comunque un segno e che se i passaggi sono tanti si forma poi un sentiero. Certo è che se si organizza una gara di dowhill e, specie se il fondo è molle, quel percorso risulterà in qualche modo "provato" da questo evento che tuttavia è occasionale.
Ma quando un freerider passa in bosco (se ci riesce), piuttosto che in una pietraia, piuttosto che in una carrareccia o un sentiero tracciato è sicuramente una cosa diversa e produce proprio effetti diversi.
Ma veramente c'è ancora qualcuno che dice di conoscere la MTB e che ancora non lo lo sa? Se non lo sanno chi ci amministra, i politici può anche accadere, ma se non lo sa chi in mtb ci va...
Bisogna fare in modo che si sappia come stanno veramente le cose almeno tra di noi e soprattutto non creare divisioni altrimenti siamo veramente fottuti.
Un sentiero, se c'è, è perchè qualcuno lo usa.
Anche nei boschi gli animali selavatici con loro passaggio creano dei veri e propri sentieri, poi vacche, pecore e capre tracciano veri e propri camminamenti solcati in areee più o meno protette.
Ma qualcuno se ne rende conto, chi parla si è mai fermato un attimo a pensarci.
Ormai gli animali selvatici sono stati massicciamente soppressi e dove ora sono presenti lo sono perchè sono stati reintrodotti e protetti in aree specifiche e controllate.
Ma allora si vuole sopprimere i freerider come è stato fatto con gli animali!
E' come voler vietare alle lepri di correre allegre nelle natura.
Il passaggio di un freerider come di 10 in un'area libera di bosco o di pietraia produce esattamente il risultato di 1 o 10 caprioli liberi in natura.
E' vero si tratta piuttosto di non fare i cinghiali e quindi, se necessario, eventualmente regolamentare nelle modalità più democratiche, rispettando le realtà e soprattutto i cittadini tutti.
Dovremmo sapere, e chi non lo sa dovrebbe documentarsi, che sono proprio i biker dalle ruote più strette quelli che, per inesperienza ed uso improprio dei freni, quelli che creano maggiori danni ad un sentiero; e questo si badi bene, non lo dico per creare divisione nel mondo mtb, ma per chiarire perchè è un semplice dato di fatto.
Sono tante le cose, è possibile che non si riesca a far capire in Italia, nonostante gli spendidi vicini e grandi esempi francesi di Le Gets, Les Orres, Les Deux Alp,e poi lo stessi esempi in Austria, Svizzera, Slovenia, che il Freeride è una realtà per mille ragioni di ordine sportivo,turistico,economico,produzione di lavoro, ecc.
Una realtà di cui non si può non tenere conto e prima o poi qualcuno vorrà e dovrà tenerne conto.
Forse bisognerà avere la solita pazienza, tutta italiana, aspettare le briciole come i piccioni, aspettare che i nostri vicini di casa, che sono attenti e recepiscono facilmente da tutto il mondo, facciano prima di noi tutto e come sempre è accaduto si prendano tutto.
Io credo invece che si debba fare qualcosa e sto cercando di farlo, bisogna almeno farsi sentire e subito.
 

squalofoll

Biker popularis
9/1/06
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Val Susa
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Dove si puo trovare qualcosa da leggere in merito alla legge della regione piemonte?
Sinceramente bisognerebbe capire meglio.
Pensate che l'anno scorso hanno asfaltato una parte della strada del colle delle finestre (in pieno parco naturale) per fare passare il giro d'italia e ora vogliomo vietare le mtb?
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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Bolzano
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squalofoll ha scritto:
Dove si puo trovare qualcosa da leggere in merito alla legge della regione piemonte?
Sinceramente bisognerebbe capire meglio.
Pensate che l'anno scorso hanno asfaltato una parte della strada del colle delle finestre (in pieno parco naturale) per fare passare il giro d'italia e ora vogliomo vietare le mtb?
documentate ragazzi, di solito quando si esce c'è sempre una macchina fotografica, oltre ai drop, fotografiamo anche queste cose, sentieri allargati per far passare le auto o per fare impianti di risalita, ma sopratutto cerchiamo di unirci tutti dai Freeriders ai crosscountristi, dai downhillers agli amatori:prost:
 

Tano

Biker tremendus
monorotula ha scritto:
E dove sta scritto che i bikers con le ruote strette sono meno esperti e non sanno usare i freni?
Infatti non sta scritto da nessuna parte, ma andrebbe scritto!
No, dai, sto scerzando.
Se vogliamo iniziare polemizzare lo si può anche fare, ma qui si tratta più che altro di capire, di sapere e soprattutto di restare uniti.
Lo volete capire che in Piemonte l'opportunità è solo questa! Se ci lasciamo sfuggire l'occasione siamo veramente fottuti.
Forse non si è capito bene:
tra breve (non si sa quando), ma tra non molto, vi sarà una legge regionale(lg.32) approvata per il riordino dei parchi e anche il Comune di Torino si sta occupando del medesimo argomento.
Al momento vi sono buoni ragioni di pensare che il freeride, come è avvenuto nella provincia di Trento, non solo non verrà tenuto in considerazione, ma verrà vietato; oppure se tutto andrà nel migliore delle ipotesi andrà delimitato ed inquadrato in appositi percosi. un po come le riserve di caccia alla quaglia, un po come qualcuno voleva fare con lo snowboard.
Chissà quali saranno poi i limiti per quanto riguarda il cosiddetto cross country. Viene coinvolta una intera realtà che non si conosce.

La questione adesso è:
Al momento chi si è interfacciato con la Regione?
Cosa è stato detto?
Cosa è stato recepito?

E' questo il punto, e, se in qualce modo ci interessa, abbiamo il diritto di conoscerlo prima possibile.
Dobbiamo muoverci. Subito!
 

loiety

Biker superis
16/5/05
325
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piemonte
web.tiscali.it
squalofoll ha scritto:
Dove si puo trovare qualcosa da leggere in merito alla legge della regione piemonte?
Sinceramente bisognerebbe capire meglio.
Pensate che l'anno scorso hanno asfaltato una parte della strada del colle delle finestre (in pieno parco naturale) per fare passare il giro d'italia e ora vogliomo vietare le mtb?
Io ho un po' frugato il sito della regione e dei parchi, e non ho trovato nulla. Se uno vuole può chiedere lumi all'URP ...
http://www.regione.piemonte.it/governo/urp/index.htm
In linea teorica nei parchi, fuori dai sentieri, non si potrebbe andare nemmeno a piedi, almeno in certe zone ....
 

Tano

Biker tremendus
La mia intenzione è quella di creare interesse a questo argomento e stimolare il mondo freeride.
Siamo una realtà, una precisa realtà in piena espansione, ma costituita da cani sciolti senza alcun coordinamento e possibilità di contatto, fatta esclusione per strumenti come questo forum.
Posso sicuramente, a questo punto, approfondire un po' l'argomento.
E' stato approvato un disegno di legge da parte della Giunta Regionale del Piemonte (la prima regione italiana ad occuparsene). Questo si rende necessario in quanto tutte le regioni si devono adeguare quanto prima alla legge quadro in materie di aree protette - la legge 394/91 - Questo Testo Unico, che abrogherà tutte le leggi esistenti, è stato trasmesso al Consiglio Regionale il quale da adesso in poi attraverso discussioni, consultazioni, ecc. dovrà poi proseguire le procedure per renderla infine legge definitiva.
Questo T.U. riguarderà tutte le aree naturali e quindi, per quanto ci riguarda, tutti i percorsi presenti e futuri tanto cari alle MTB. Aree protette, parchi, riserve, colline, montagne, prati, ecc. Tutto insomma.
Una commissione tecnica composta essenzialmente da studiosi di scienze naturali ha contribuito alla stesura del T.U. nel recepire le direttive della legge 394. Ovviamente nessun richiamo diretto viene fatto a proposito delle MTB perchè lo scopo è appunto la salvaguardia del patrimonio e non propio di gestione del territorio dal punto di vista sportivo.
Quiesto tipo di connessioni verranno demandate ai vari enti territoriali che, appunto presenti sul territorio, dovranno saper gestire.
Questo è il punto.
Al momento pare che nessuno o almeno pochi, più o meno privatamente, abbia presentato precise richieste per quanto riguarda una visione seria e completa della realta della MTB, e quindi che comprenda anche il freeride, e il downhill.
Bisogna capire se è necessario e meglio fare qualcosa subito, perchè comunque ne abbiamo anche il diritto, oppure aspettare che sia legge approvata e vedere cosa succederà e cosa eventualmente ci è rimasto.
Secondo me è necessario interessarsi subito, fare sapere che esistiamo. Eccome se esistiamo e siamo in tanti!
Datemi ragione di pensarla così.
Esprimete la vostra opinione.
La vostra opinione, condivisa, sarà quella che verrà portata sul tavolo di discussione di questa legge.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Torino
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Tano ha scritto:
La mia intenzione è quella di creare interesse a questo argomento e stimolare il mondo freeride.
Siamo una realtà, una precisa realtà in piena espansione, ma costituita da cani sciolti senza alcun coordinamento e possibilità di contatto, fatta esclusione per strumenti come questo forum.
Posso sicuramente, a questo punto, approfondire un po' l'argomento.
E' stato approvato un disegno di legge da parte della Giunta Regionale del Piemonte (la prima regione italiana ad occuparsene). Questo si rende necessario in quanto tutte le regioni si devono adeguare quanto prima alla legge quadro in materie di aree protette - la legge 394/91 - Questo Testo Unico, che abrogherà tutte le leggi esistenti, è stato trasmesso al Consiglio Regionale il quale da adesso in poi attraverso discussioni, consultazioni, ecc. dovrà poi proseguire le procedure per renderla infine legge definitiva.
Questo T.U. riguarderà tutte le aree naturali e quindi, per quanto ci riguarda, tutti i percorsi presenti e futuri tanto cari alle MTB. Aree protette, parchi, riserve, colline, montagne, prati, ecc. Tutto insomma.
Una commissione tecnica composta essenzialmente da studiosi di scienze naturali ha contribuito alla stesura del T.U. nel recepire le direttive della legge 394. Ovviamente nessun richiamo diretto viene fatto a proposito delle MTB perchè lo scopo è appunto la salvaguardia del patrimonio e non propio di gestione del territorio dal punto di vista sportivo.
Quiesto tipo di connessioni verranno demandate ai vari enti territoriali che, appunto presenti sul territorio, dovranno saper gestire.
Questo è il punto.
Al momento pare che nessuno o almeno pochi, più o meno privatamente, abbia presentato precise richieste per quanto riguarda una visione seria e completa della realta della MTB, e quindi che comprenda anche il freeride, e il downhill.
Bisogna capire se è necessario e meglio fare qualcosa subito, perchè comunque ne abbiamo anche il diritto, oppure aspettare che sia legge approvata e vedere cosa succederà e cosa eventualmente ci è rimasto.
Secondo me è necessario interessarsi subito, fare sapere che esistiamo. Eccome se esistiamo e siamo in tanti!
Datemi ragione di pensarla così.
Esprimete la vostra opinione.
La vostra opinione, condivisa, sarà quella che verrà portata sul tavolo di discussione di questa legge.

Scusa e chi si farà carico di tutto ciò. e sotto quale firma?
 

loiety

Biker superis
16/5/05
325
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piemonte
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Tano ha scritto:
L
Questo T.U. riguarderà tutte le aree naturali e quindi, per quanto ci riguarda, tutti i percorsi presenti e futuri tanto cari alle MTB. Aree protette, parchi, riserve, colline, montagne, prati, ecc. Tutto insomma.
Una commissione tecnica composta essenzialmente da studiosi di scienze naturali ha contribuito alla stesura del T.U. nel recepire le direttive della legge 394. Ovviamente nessun richiamo diretto viene fatto a proposito delle MTB perchè lo scopo è appunto la salvaguardia del patrimonio e non propio di gestione del territorio dal punto di vista sportivo.
Quiesto tipo di connessioni verranno demandate ai vari enti territoriali che, appunto presenti sul territorio, dovranno saper gestire.
Questo è il punto.
beh, ho capito perchè frugando con il motore di ricerca con parole chiave di tipo ciclistico non ho trovato nulla ...
Si bisogna capire quando ci sono le audizioni delle commissioni ...
In ogni caso se si tratta di aree protette riguarda comunque porzioni limitate di territorio
Dico con orrore che forse l'unico che potrebbe venire in soccorso è un personaggio inviso ai bikers ... l'asfaltatore del colle delle finestre
 

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