Sono riuscito a fare questo giro, ideato sulla carta molto tempo fa ma realizzato solo sabato scorso
perché una volta era brutto, e una volta era freddo e una volta non veniva nessuno
stavolta eravamo in 3 . numero perfetto per divertirsi
Lorenzo e Tiziano mi hanno accompagnato .. fino a ortive è tanta strada anche se si è già in montagna .da Zoldo bisogna fare 3 passi dolomitici e tante curve e se uno non ama stare tanto in macchina è una sofferenza .ma ne vale la pena soprattutto adesso che cè poco traffico e la stagione turistica è solo agli inizi
Ma veniamo al giro .si parte da Ortisei inutile cercare un parcheggio gratuito non ce ne sono ..4 alla cabinovia di Seceda e buonanotte . (qua ci sarebbe da discutere sulle politiche comunali ..ma le auto le vogliono limitare o solo spremere? Vista anche la famosa faccenda della multa di qualche anno fa .. lasciamo perdere gli inevitabili punti interrogativi che sorgono sempre visitando queste bellissime valli ma nelle quali i locals ti fanno capire che sei il benvenuto solo se stai poco tempo e paghi )
Insomma lasciamo perdere e partiamo in salita su asfalto verso il rif. Rasciesa. La salita è abbastanza dura ma sempre pedalabile, metà asfaltata (fino a circa 1700 m di quota) e poi sterrata con fondo molto buono ma con ghiaino fino che non consente di alzarsi sui pedali senza far slittare la ruota. Il risultato è che per un bel po bisogna spingere il rapportino sul ripido e sudare abbondantemente ..si arriva ad un bivio a quota 1900 m: a sx sale la salita diretta al rif. Rasciesa, molto sconnessa, a dx continua invece la stradina principale verso il passo Brogles.
Consiglio di fare come noi e andare a dx si arriva in breve allarrivo della seggiovia monoposto e si gira poi a sx per percorrere il sentiero 35 fino al rif. Rasciesa (chiuso per restauri ma pare che lo sia da molti anni e che non siano andati molto avanti con i lavori ..)
Dal rifugio si può prendere il sentiero 31 tecnico e divertente (lo si raggiunge pedalando in diagonale leggermente in salita sul prato verso est) che va verso est e raggiunge la strada precedentemente lasciata in zona Fradoies (vedi carta Tabacco) a quota 2150. Si riprende a pedalare sulla strada sterrata fino al passo.
Già dai 2000 m di quota si esce dal bosco e il panorama è di massimo rilievo: giusto di fronte a noi le Odle con pinnacoli e pareti strapiombanti verso la Val di Funes, e dallaltra parte della Valle il fantastico gruppo Sassolungo Sassopiatto che fa pensare alle grandi imprese alpinistiche di Comici (per i nostalgici) e di Rabanser (per i fortissimi di oggi) e compagni
Lideale sarebbe venire qui una di quelle giornate di settembre limpide limpide per vedere distintamente anche le pareti e i canaloni (che si fanno dinverno con la tavola) più lontani del Sella e anche della Marmolada .
Tornando a pedalare si raggiunge il Passo Brogles, punto più alto del giro e dove ci si può fermare a fare foto, mangiare, bere (ciulare ..se si è in dolce compagnia ) visto che il praticello invita
Poi comincia la discesa .discesa molto interessante: si scende infatti per il sentiero n. 5 che inizia come facile single track su prato ..poi nel bosco diventa un po più tecnico con qualche sasso e molte radici ma in molti punti è stato sistemato con canalette di legno e altri tronchetti di sostegno .(piccoli droppetti possibili)
Dal punto in cui sulla carta diventa sentiero tratteggiato anziché continuo (quota 1908, a dx si può scendere per la più facile sterrata) il sentiero offre passaggi più tecnici, ripidi con radici e alcuni a fondo sassoso smosso ..poi anche tratti a fondo roccioso di porfido con grossi sassi fissi divertenti se si ha un po di escursione anche dietro ..(tipo le discese delle funivie di Bolzano per intenderci)
Si arriva in località Mareufer-Furnes (vicino alla stazione intermedia della cabinovia-funivia di seceda) e si continua su sentiero verso Puent, poi un pezzo di strada fino a Martin da qui si scende lungo la pista da sci (ma forse abbiamo cannato il sentiero) fino a Val dAnna dove cè un bel ristorantino che merita una pausa birra
Da qui al parcheggio il sentiero è fin troppo facile e frequentato da pedoni ..
Varianti:
- si può salire direttamente al rif. Rasciesa ma la salita è molto sconnessa
- forse è interessante esplorare il Troi Paian
- è possibile scendere in Val di Funes ma allora sarebbe meglio un giro di 2 gg perché il rientro sarebbe lungo e noioso
- sono da esplorare anche le zone di Seceda raggiungibili pedalando da S. Cristina o con gli impianti (da ortisei si può prendere limpianto con la bici, da S. Crisitna non so) in particolare sulla carta sembra molto interessante la discesa 6-6a da Sedceda a S. Giacomo - Ortisei
stavolta eravamo in 3 . numero perfetto per divertirsi
Lorenzo e Tiziano mi hanno accompagnato .. fino a ortive è tanta strada anche se si è già in montagna .da Zoldo bisogna fare 3 passi dolomitici e tante curve e se uno non ama stare tanto in macchina è una sofferenza .ma ne vale la pena soprattutto adesso che cè poco traffico e la stagione turistica è solo agli inizi
Ma veniamo al giro .si parte da Ortisei inutile cercare un parcheggio gratuito non ce ne sono ..4 alla cabinovia di Seceda e buonanotte . (qua ci sarebbe da discutere sulle politiche comunali ..ma le auto le vogliono limitare o solo spremere? Vista anche la famosa faccenda della multa di qualche anno fa .. lasciamo perdere gli inevitabili punti interrogativi che sorgono sempre visitando queste bellissime valli ma nelle quali i locals ti fanno capire che sei il benvenuto solo se stai poco tempo e paghi )
Insomma lasciamo perdere e partiamo in salita su asfalto verso il rif. Rasciesa. La salita è abbastanza dura ma sempre pedalabile, metà asfaltata (fino a circa 1700 m di quota) e poi sterrata con fondo molto buono ma con ghiaino fino che non consente di alzarsi sui pedali senza far slittare la ruota. Il risultato è che per un bel po bisogna spingere il rapportino sul ripido e sudare abbondantemente ..si arriva ad un bivio a quota 1900 m: a sx sale la salita diretta al rif. Rasciesa, molto sconnessa, a dx continua invece la stradina principale verso il passo Brogles.
Consiglio di fare come noi e andare a dx si arriva in breve allarrivo della seggiovia monoposto e si gira poi a sx per percorrere il sentiero 35 fino al rif. Rasciesa (chiuso per restauri ma pare che lo sia da molti anni e che non siano andati molto avanti con i lavori ..)
Dal rifugio si può prendere il sentiero 31 tecnico e divertente (lo si raggiunge pedalando in diagonale leggermente in salita sul prato verso est) che va verso est e raggiunge la strada precedentemente lasciata in zona Fradoies (vedi carta Tabacco) a quota 2150. Si riprende a pedalare sulla strada sterrata fino al passo.
Già dai 2000 m di quota si esce dal bosco e il panorama è di massimo rilievo: giusto di fronte a noi le Odle con pinnacoli e pareti strapiombanti verso la Val di Funes, e dallaltra parte della Valle il fantastico gruppo Sassolungo Sassopiatto che fa pensare alle grandi imprese alpinistiche di Comici (per i nostalgici) e di Rabanser (per i fortissimi di oggi) e compagni
Lideale sarebbe venire qui una di quelle giornate di settembre limpide limpide per vedere distintamente anche le pareti e i canaloni (che si fanno dinverno con la tavola) più lontani del Sella e anche della Marmolada .
Tornando a pedalare si raggiunge il Passo Brogles, punto più alto del giro e dove ci si può fermare a fare foto, mangiare, bere (ciulare ..se si è in dolce compagnia ) visto che il praticello invita
Poi comincia la discesa .discesa molto interessante: si scende infatti per il sentiero n. 5 che inizia come facile single track su prato ..poi nel bosco diventa un po più tecnico con qualche sasso e molte radici ma in molti punti è stato sistemato con canalette di legno e altri tronchetti di sostegno .(piccoli droppetti possibili)
Dal punto in cui sulla carta diventa sentiero tratteggiato anziché continuo (quota 1908, a dx si può scendere per la più facile sterrata) il sentiero offre passaggi più tecnici, ripidi con radici e alcuni a fondo sassoso smosso ..poi anche tratti a fondo roccioso di porfido con grossi sassi fissi divertenti se si ha un po di escursione anche dietro ..(tipo le discese delle funivie di Bolzano per intenderci)
Si arriva in località Mareufer-Furnes (vicino alla stazione intermedia della cabinovia-funivia di seceda) e si continua su sentiero verso Puent, poi un pezzo di strada fino a Martin da qui si scende lungo la pista da sci (ma forse abbiamo cannato il sentiero) fino a Val dAnna dove cè un bel ristorantino che merita una pausa birra
Da qui al parcheggio il sentiero è fin troppo facile e frequentato da pedoni ..
Varianti:
- si può salire direttamente al rif. Rasciesa ma la salita è molto sconnessa
- forse è interessante esplorare il Troi Paian
- è possibile scendere in Val di Funes ma allora sarebbe meglio un giro di 2 gg perché il rientro sarebbe lungo e noioso
- sono da esplorare anche le zone di Seceda raggiungibili pedalando da S. Cristina o con gli impianti (da ortisei si può prendere limpianto con la bici, da S. Crisitna non so) in particolare sulla carta sembra molto interessante la discesa 6-6a da Sedceda a S. Giacomo - Ortisei