Partecipare alla Hero Dolomiti partendo da zero (o quasi).....

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jbar

死神 Shinigami
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Donzelli 1964
Francamente, suggerirei di mantenere un profilo realista: corsa e bdc sono sport diversi dalla mtb. E non di poco.
Innanzi tutto, la MTB è uno sport individuale nel vero senso della parola: tu e la bici + la preparazione atletica e la tecnica di guida.
In BDC puoi spesso contare su qualcuno che ti dia una mano, nel podismo la tecnica è comunque limitata. Le strade sono sempre abbastanza prevedibili, la tenuta di strada non è un fattore così rilevante (al netto di non scendere dal mont ventoux senza freni).
In MTB ci sono varianti oltre all'andare in salita e scendere: la tenuta di strada è un fattore rilevante, le linee lo sono, dove rifocillarsi lo è.
La tecnica per far bene tutte queste cose insieme non è banale e richiede un allenamento costante.

La filippica sopra per dire che qualsiasi uscita in MTB è fattibile: dipende in quali condizioni la si vuol fare.
A mio parere, una gara dura come la Hero richiede la giusta preparazione: vuol dire, sostanzialmente, D+ costanti con pendenze adeguate da subito... Altrimenti, sarebbero 60 KM di sofferenza, crampi, nausea (che di per se' non è scontato che non averle ugualmente)... insomma, un viaggio dantesco...
 
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Andre76

Biker novus
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Francamente mi sembra una visione un po riduttiva e sminuente di podismo e bdc, ampiamente contestabile.
Poi é senz'altro vero che la mtb richiede una preparazione tecnica particolare

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Billo

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Nella Fucina di eroi.
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Francamente mi sembra una visione un po riduttiva e sminuente di podismo e bdc, ampiamente contestabile.
Poi é senz'altro vero che la mtb richiede una preparazione tecnica particolare

Inviato dal mio SM-N950F utilizzando Tapatalk
Per fare "fiato" senz'altro il podismo, la bdc la vedo già più limitata su una gara come la Hero (ho la bdc e non ho mai fatto la Hero). I ritmi sono diversi, non credo che ci si presenti alla Hero von un 34 davanti...e inoltre, le "skill" in discesa con la mtb le ottieni facendo mtb. Poi è ovvio, se vai sul post della Hero ti rendi conto che vi partecipano persone che non tengono minimanente conto della preparazione "perché tanto io mica devo vincere", e allora se devi farla a piedi puoi prepararla anche facendo spinning. Per come la penso io, mi sembra difficile poterla percorrere secondo le proprie abilità...

F.A.M.
 

jbar

死神 Shinigami
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Donzelli 1964
...un po riduttiva e sminuente di podismo e bdc, ampiamente contestabile...

E lo è... riportavo solo la mia opinione, dopo aver passato più di qualche anno correndo 4/5 maratone all'anno ed essere passato successivamente alla BDC amatoriale, sempre in ambito agonistico, ma senza pretese di vittoria. Poi 2 anni fa ho cambiato squadra e mi hanno introdotto alla MTB, quest'anno prima stagione agonistica ibrida off/on road e impressioni a corredo.
That's it.
 

eleaticus

Biker novus
Ciao,
Ho partecipato a due edizioni della Hero, entrambe percorso lungo.
Per chi è pratico in mtb, il percorso non è particolarmente tecnico, e il corto è più “umano” e godibile del lungo...
tuttavia ci sono due problemi grossi:
Le tante salite, in proporzione alla distanza percorsa, che difficilmente in condizioni diverse (a meno che non abiti sulle alpi o sotto l’Etna) riesci a replicare.
La tecnicità del percorso non riguarda solo il tipo di fondo, che non è particolarmente difficile, ma le condizioni ambientali, mutevoli e spesso estenuanti, con cambi di temperatura e di meteo improvvisi.
Nonostante la tua ottima preparazione fisica, con un allenamento a settimana la vedo dura. Sei avvantaggiato dal punto di vista aerobico, ma hai bisogno di due cose fondamentali: forza nelle gambe(tanta) che il podismo non ti da, e tecnica di mtb, che non significa saper portare la bicicletta, ma si tratta di fare esperienza, soprattutto nello stare con tanta gente.... fidati, pedalare da solo non è come pedalare ingorgati con 3/4000 persone intorno...
Dedicherei almeno 3 uscite a settimana di MTb di cui una lunga sopra i 50 km con almeno 1500/2000 m di dislivello (non tutte le settimane però) e tanto tanto sterrato. Farei anche delle granfondo di mtb nei mesi che mancano prima della fine dell’anno proprio per prendere confidenza con il mondo a due ruote.
 

whybob71

Biker serius
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Scott Scale 910 2019
Riprendo il topic che avevo aperto a suo tempo per ringraziare tutti quelli che mi hanno risposto e per chiedere qualche consiglio (temo vi tedierò al lungo!).
Ho dedicato le ultime 4 settimane ad allenarmi. Ho alternato, tutti i giorni, uscite di corsa ad uscite in mtb con due obiettivi: stare a lungo in sella e fare percorsi impegnativi (per me). In bici ho alternato due percorsi, con iniziavano con: 1) 9 km di salita, dislivello 650 mt, con 1,5 km di salita in fuoristrada impegnativo (sterrato, sassi e gradoni di roccia), 2) 18 km di salita, dislivello 1300 mt (ma niente sterrato). I due percorsi poi erano seguiti da una aggiunta di km di saliscendi (asfalto) per una percorrenza complessiva di circa 25 e 65 km rispettivamente.
Ora gradualmente, con il mio fido compagno di sventura, inizieremo ad allungare percorrenze e dislivelli, fino a sommare i due percorsi. L'idea è di fare una uscita nel weekend lunga (come consigliato sopra i 50 km e con dislivello 1500-2000 mt), alternata ad altri due allenamenti settimanali.

Ora però sono incappato negli inconvenienti del principiante.
1) Formicolii a mani e piedi. Per le mani ormai ci convivo da alcuni anni. Causa alcune protrusioni discali in zona cervicale, mi si addormentano le dita delle mani, anche quando corro o guido lo scooter. Con la bici idem. Non mi crea grosse noie (mi basta di tanto in tanto aprire e chiudere i pugni e mi passa) ma mi domandavo se posso fare qualche modifica alla bici (manopole diverse?) per minimizzare la cosa.
Per i piedi invece è una cosa nuova e assai più fastidiosa, che mi preoccupa un poco. Nel percorso lungo, alla fine dei 18 km di salita (gli ultimi 6 sono tostarelli, con pendenze fino al 16%), il formicolio alle dita dei piedi si trasforma in dolore vero e proprio. Non mi sono mai fermato, ma il dolore era tale che staccavo il piede dal fermo SPD e pedalavo di tallone (dopo 3-4 minuti il dolore si riduceva sensibilmente). Questa cosa la devo risolvere, perchè è l'unica cosa (inattesa) che mi ha messo davvero in difficoltà. il formicolio (poi dolore) è localizzato nella zona di pressione della placchetta, e si verifica sulle lunghe salite dove (presumo) non dò tregua alla vascolarizzazione delle dita, causa pressione continua in spinta. La bici è settata a dovere (almeno presumo) per altezza, inclinazione sella, etc. Il fondello è un Gore. Ho pensato siano le scarpe: uso delle Scott da XC ma piuttosto morbide (indice rigidità 6). Devo cambiare scarpa per un modello + rigido che distribuisca la pressione in modo più uniforme sulla pianta del piede? mi consigliate qualche scarpa?
2) dolore al sedere. Alla fine di salite lunghe o dopo molti km (oltre i 40) il sedere mi fa male. E' solo una questione di abitudine oppure è il sintomo di qualcosa che non va?
3) modifiche bici. La mia bici (scott scale 910, 2019) è in configurazione originale. Il mio compagno (ha una full) mi dice di sostituire il manubrio con uno più largo in carbonio (non sono convinto) e mettere un regisella telescopico. Mi consigliate qualche modifica in particolare?

grazie ancora!
 

Railspike

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Trek Fuel Ex 8
Riprendo il topic che avevo aperto a suo tempo per ringraziare tutti quelli che mi hanno risposto e per chiedere qualche consiglio (temo vi tedierò al lungo!).
Ho dedicato le ultime 4 settimane ad allenarmi. Ho alternato, tutti i giorni, uscite di corsa ad uscite in mtb con due obiettivi: stare a lungo in sella e fare percorsi impegnativi (per me). In bici ho alternato due percorsi, con iniziavano con: 1) 9 km di salita, dislivello 650 mt, con 1,5 km di salita in fuoristrada impegnativo (sterrato, sassi e gradoni di roccia), 2) 18 km di salita, dislivello 1300 mt (ma niente sterrato). I due percorsi poi erano seguiti da una aggiunta di km di saliscendi (asfalto) per una percorrenza complessiva di circa 25 e 65 km rispettivamente.
Ora gradualmente, con il mio fido compagno di sventura, inizieremo ad allungare percorrenze e dislivelli, fino a sommare i due percorsi. L'idea è di fare una uscita nel weekend lunga (come consigliato sopra i 50 km e con dislivello 1500-2000 mt), alternata ad altri due allenamenti settimanali.

Ora però sono incappato negli inconvenienti del principiante.
1) Formicolii a mani e piedi. Per le mani ormai ci convivo da alcuni anni. Causa alcune protrusioni discali in zona cervicale, mi si addormentano le dita delle mani, anche quando corro o guido lo scooter. Con la bici idem. Non mi crea grosse noie (mi basta di tanto in tanto aprire e chiudere i pugni e mi passa) ma mi domandavo se posso fare qualche modifica alla bici (manopole diverse?) per minimizzare la cosa.
Per i piedi invece è una cosa nuova e assai più fastidiosa, che mi preoccupa un poco. Nel percorso lungo, alla fine dei 18 km di salita (gli ultimi 6 sono tostarelli, con pendenze fino al 16%), il formicolio alle dita dei piedi si trasforma in dolore vero e proprio. Non mi sono mai fermato, ma il dolore era tale che staccavo il piede dal fermo SPD e pedalavo di tallone (dopo 3-4 minuti il dolore si riduceva sensibilmente). Questa cosa la devo risolvere, perchè è l'unica cosa (inattesa) che mi ha messo davvero in difficoltà. il formicolio (poi dolore) è localizzato nella zona di pressione della placchetta, e si verifica sulle lunghe salite dove (presumo) non dò tregua alla vascolarizzazione delle dita, causa pressione continua in spinta. La bici è settata a dovere (almeno presumo) per altezza, inclinazione sella, etc. Il fondello è un Gore. Ho pensato siano le scarpe: uso delle Scott da XC ma piuttosto morbide (indice rigidità 6). Devo cambiare scarpa per un modello + rigido che distribuisca la pressione in modo più uniforme sulla pianta del piede? mi consigliate qualche scarpa?
2) dolore al sedere. Alla fine di salite lunghe o dopo molti km (oltre i 40) il sedere mi fa male. E' solo una questione di abitudine oppure è il sintomo di qualcosa che non va?
3) modifiche bici. La mia bici (scott scale 910, 2019) è in configurazione originale. Il mio compagno (ha una full) mi dice di sostituire il manubrio con uno più largo in carbonio (non sono convinto) e mettere un regisella telescopico. Mi consigliate qualche modifica in particolare?

grazie ancora!
1) per il dolore alle mani prova delle manopole più cicciotte, dovresti trovare giovamento; anche un buon setup della forcella aiuta.
2) dolore al sedere passa con le uscite facendo il cosiddetto "callo" alle ossa ischiatiche. Gore usa fondelli della Elastic Interface (mi embra si chiami così l'azienda che li produce); ho due loro salopette e zero problemi di comodità.
3) reggisella telescopico aiuta nelle discese. Manubrio in carbonio non è necessario. La larghezza (in più o in meno va a gusti).
4) le tacchette sono posizionate in modo giusto? La largheza della pianta dei tuoi piedi e delle scarpe che usi sono compatibili?
 

whybob71

Biker serius
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ok, grazie. Misuro il diametro delle manopole che ho e ne cerco un paio più largo. In merito alla rigidità, per la questione formicolii meglio un modello di gomma rigida oppure morbida?
Le scarpe che ho sono comode e la pianta del piede ci sta bene. Le placchette le ho regolate seguendo le varie indicazioni trovate in rete (video e tutorial), prendendo i riferimenti sui metatarsi e sull'allineamento con il ginocchio. Forse (ho pensato io) sono un modello troppo morbido (in effetti ci si cammina proprio bene) e questo non aiuta a distribuire in modo uniforme la pressione della pedalata. Sempre restando in casa Scott ho adocchiato le MTB Team Boa (indice rigidità 8), forse un pò più serie e performanti delle mie attuali (Scott Sport Trail, indice rigidità 6).
 

Railspike

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ok, grazie. Misuro il diametro delle manopole che ho e ne cerco un paio più largo. In merito alla rigidità, per la questione formicolii meglio un modello di gomma rigida oppure morbida?
Le scarpe che ho sono comode e la pianta del piede ci sta bene. Le placchette le ho regolate seguendo le varie indicazioni trovate in rete (video e tutorial), prendendo i riferimenti sui metatarsi e sull'allineamento con il ginocchio. Forse (ho pensato io) sono un modello troppo morbido (in effetti ci si cammina proprio bene) e questo non aiuta a distribuire in modo uniforme la pressione della pedalata. Sempre restando in casa Scott ho adocchiato le MTB Team Boa (indice rigidità 8), forse un pò più serie e performanti delle mie attuali (Scott Sport Trail, indice rigidità 6).
Scarpe con suola morbida richiedono pedali con base di appoggio ampio. Io ho delle Shimano Am5 (stiffness 6) abbinate a dei pedali XT Trail. Più la base di appoggio del pedale è risicata più serve una suola rigida per evitare flessioni della suola. Inoltre occhio a non tirare troppo i lacci per evitare un'eccessiva compressione del collo del piede.
Controllerei per sicurezza anche la posizione in sella.
Per le manopole io utilizzo delle Ritchey Trail che sono in silicone, belle cicciotte.
 

Billo

Biker spectacularis
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che tu voglia fare la Hero o solo una girata dietro casa, con codesti fastidi immagino che ogni giro non sia godibile al 100 %...
ti consiglio di rivolgerti ad un biomeccanico che perlomeno, dovrebbe metterti in sella in base alle tue misure fisiche, migliorando (credo) la postura in sella...
 

giusepbe

Biker novus
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KTM
Ciao
rispondo sotto sulla base della mia esperienza delle 4 Hero fatte, con una situazione di partenza apparentemente molto simile alla tua (provenienza dal running).

Ora le domande che vi pongo sono le seguenti:
- Mantenendo una uscita soltanto di MTB a settimana, ma lasciando invariato il resto dell'allenamento, è secondo voi possibile tentare la HERO (la 60 km) nel 2020 chiudendola entro il tempo massimo previsto?
Mi sembra veramente azzardato, francamente rischi di farla diventare una via crucis (nel senso che ti porti proprio la bici in spalla)

- In caso affermativo, che tipo di uscite dovrei fare? In caso negativo, come dovrei modificare il mio allenamento?
Sulla base della mia esperienza, per la corta direi che 3 uscite a settimana sono necessarie, delle quali almeno una con dislivello tra i 2000 ed i 2500, almeno a partire da marzo. I primi anni dedicavo parte dell'inverno (diciamo gennaio/febbraio esclusivamente al fondo lento, tanti tanti km in pianura e zero salita, ma francamente non sono sicuro che per la hero siano proprio necessari: gli ultimi due anni ho fatto dislivello anche in inverno ed ho visto risultati migliori.

- Non avendo esperienza di fuoristrada (mi preoccupa la discesa più che altro), è assolutamente necessario che lavori in questo senso oppure meglio concentrare tutto sul fattore resistenza?
Anche se non e' una gara molto tecnica, comunque un po di manico bisogna averlo: direi che le uscite fuoristrada sono assolutamehte necessarie, sia per la salita che per la discesa. Non serve un fondo particolarmente disastrato, lo sterrato va bene.

- L'acquisto di un rullo TACX potrebbe aiutarmi nella preparazione, considerando che vicino casa posso fare tutti i km che voglio ma di salite non ce ne sono di particolarmente lunghe e impegnative?
Il rullo mi ha aiutato tanto, sopratutto per fare SFR e per compensare le giornate di pioggia. Anche io ho un tacx, ottimo strumento, te lo consiglio senz'altro.

Se devo darti un solo consiglio secco: fai tanta salita su sterrato.
Ciao ed in bocca al lupo, bellissima avventura.
 

whybob71

Biker serius
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Scott Scale 910 2019
grazie dei consigli.

Qualcuno ha una tabella di allenamento (3 allenamenti settimanali) che potrei seguire? sul sito ufficiale ricordo ci fossero, ma non le trovo +.
 

divincodino

Biker novus
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carnielli
Ciao ragazzi, ho letto questo post decisamente interessante e vi chiedo qualche consiglio.
Ho fatto la DSB (o meglio, mi sono ritirato dopo Monte Elmo) quest'anno: non avevo pedalato mai da maggio a luglio a causa di una condrite al ginocchio, però venivo da vari trekking in sudamerica (quindi fiato eccellente). Le salite mi esaltano, la domanda fondamentale è: a discese la hero com'è? Soprattutto rispetto alla DSB? Grazie per chi risponde :)
 

emilio78

Biker cesareus
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Rivergaro
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Ciao ragazzi, ho letto questo post decisamente interessante e vi chiedo qualche consiglio.
Ho fatto la DSB (o meglio, mi sono ritirato dopo Monte Elmo) quest'anno: non avevo pedalato mai da maggio a luglio a causa di una condrite al ginocchio, però venivo da vari trekking in sudamerica (quindi fiato eccellente). Le salite mi esaltano, la domanda fondamentale è: a discese la hero com'è? Soprattutto rispetto alla DSB? Grazie per chi risponde :)

la DSB non presenta alcuna difficoltà tecnica se rapportata alla Hero dove non vi è nulla di impossibile ma cmq richiede capacità tecniche superiori.

devi valutare in base alle tue capacità cosa ritieni più nelle tue corde, x come sono fatto io rifarei la DSB xè il ritiro è un'onta che va lavata... :cassius:
 

whybob71

Biker serius
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Scott Scale 910 2019
Riprendo il topic che avevo aperto per aggiornamento e chiedere qualche consiglio.
Dall'estate ho iniziato ad allenarmi con due uscite settimanali in mtb, continuando con corsa (3 uscite di qualità e qualche gara) e palestra.
Ho risolto problemi di dolori a piedi e sedere mettendo a punto la bici a dovere e facendo alcune modifiche (scarpe, sella, etc).
Quando non posso uscire utilizzo il rullo (Tacx Flux 2) con allenamenti brevi (60-90 minuti) ma intensi. Da gennaio passo a tre allenamenti a settimana.

Ora mi domando una cosa: una valutazione della mia FTP può darmi una idea di come sono messo e che margini di miglioramento posso avere?
 

Billo

Biker spectacularis
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1 Front race-1 Front enduro-1 BDC
la valutazione della FTP ha senso se poi hai dei pedali che misurano i watt e comunque sei seguito da un trainer che può consigliarti al meglio...altrimenti mi sa che l'allenamento "fai da te" non possa sortire l'effetto desiderato (mia opinione).
 

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