reali...4000 scarsi il lungo e 3000 il corto... però siccome è pubblicizzata come la gara più potente del mondo abbondano in tutto...anche con la iscrizionedichiarato:
86 km .... 4500 mt
60 km .... 3200 mt
reali...4000 scarsi il lungo e 3000 il corto... però siccome è pubblicizzata come la gara più potente del mondo abbondano in tutto...anche con la iscrizionedichiarato:
86 km .... 4500 mt
60 km .... 3200 mt
Per fare "fiato" senz'altro il podismo, la bdc la vedo già più limitata su una gara come la Hero (ho la bdc e non ho mai fatto la Hero). I ritmi sono diversi, non credo che ci si presenti alla Hero von un 34 davanti...e inoltre, le "skill" in discesa con la mtb le ottieni facendo mtb. Poi è ovvio, se vai sul post della Hero ti rendi conto che vi partecipano persone che non tengono minimanente conto della preparazione "perché tanto io mica devo vincere", e allora se devi farla a piedi puoi prepararla anche facendo spinning. Per come la penso io, mi sembra difficile poterla percorrere secondo le proprie abilità...Francamente mi sembra una visione un po riduttiva e sminuente di podismo e bdc, ampiamente contestabile.
Poi é senz'altro vero che la mtb richiede una preparazione tecnica particolare
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...un po riduttiva e sminuente di podismo e bdc, ampiamente contestabile...
1) per il dolore alle mani prova delle manopole più cicciotte, dovresti trovare giovamento; anche un buon setup della forcella aiuta.Riprendo il topic che avevo aperto a suo tempo per ringraziare tutti quelli che mi hanno risposto e per chiedere qualche consiglio (temo vi tedierò al lungo!).
Ho dedicato le ultime 4 settimane ad allenarmi. Ho alternato, tutti i giorni, uscite di corsa ad uscite in mtb con due obiettivi: stare a lungo in sella e fare percorsi impegnativi (per me). In bici ho alternato due percorsi, con iniziavano con: 1) 9 km di salita, dislivello 650 mt, con 1,5 km di salita in fuoristrada impegnativo (sterrato, sassi e gradoni di roccia), 2) 18 km di salita, dislivello 1300 mt (ma niente sterrato). I due percorsi poi erano seguiti da una aggiunta di km di saliscendi (asfalto) per una percorrenza complessiva di circa 25 e 65 km rispettivamente.
Ora gradualmente, con il mio fido compagno di sventura, inizieremo ad allungare percorrenze e dislivelli, fino a sommare i due percorsi. L'idea è di fare una uscita nel weekend lunga (come consigliato sopra i 50 km e con dislivello 1500-2000 mt), alternata ad altri due allenamenti settimanali.
Ora però sono incappato negli inconvenienti del principiante.
1) Formicolii a mani e piedi. Per le mani ormai ci convivo da alcuni anni. Causa alcune protrusioni discali in zona cervicale, mi si addormentano le dita delle mani, anche quando corro o guido lo scooter. Con la bici idem. Non mi crea grosse noie (mi basta di tanto in tanto aprire e chiudere i pugni e mi passa) ma mi domandavo se posso fare qualche modifica alla bici (manopole diverse?) per minimizzare la cosa.
Per i piedi invece è una cosa nuova e assai più fastidiosa, che mi preoccupa un poco. Nel percorso lungo, alla fine dei 18 km di salita (gli ultimi 6 sono tostarelli, con pendenze fino al 16%), il formicolio alle dita dei piedi si trasforma in dolore vero e proprio. Non mi sono mai fermato, ma il dolore era tale che staccavo il piede dal fermo SPD e pedalavo di tallone (dopo 3-4 minuti il dolore si riduceva sensibilmente). Questa cosa la devo risolvere, perchè è l'unica cosa (inattesa) che mi ha messo davvero in difficoltà. il formicolio (poi dolore) è localizzato nella zona di pressione della placchetta, e si verifica sulle lunghe salite dove (presumo) non dò tregua alla vascolarizzazione delle dita, causa pressione continua in spinta. La bici è settata a dovere (almeno presumo) per altezza, inclinazione sella, etc. Il fondello è un Gore. Ho pensato siano le scarpe: uso delle Scott da XC ma piuttosto morbide (indice rigidità 6). Devo cambiare scarpa per un modello + rigido che distribuisca la pressione in modo più uniforme sulla pianta del piede? mi consigliate qualche scarpa?
2) dolore al sedere. Alla fine di salite lunghe o dopo molti km (oltre i 40) il sedere mi fa male. E' solo una questione di abitudine oppure è il sintomo di qualcosa che non va?
3) modifiche bici. La mia bici (scott scale 910, 2019) è in configurazione originale. Il mio compagno (ha una full) mi dice di sostituire il manubrio con uno più largo in carbonio (non sono convinto) e mettere un regisella telescopico. Mi consigliate qualche modifica in particolare?
grazie ancora!
Scarpe con suola morbida richiedono pedali con base di appoggio ampio. Io ho delle Shimano Am5 (stiffness 6) abbinate a dei pedali XT Trail. Più la base di appoggio del pedale è risicata più serve una suola rigida per evitare flessioni della suola. Inoltre occhio a non tirare troppo i lacci per evitare un'eccessiva compressione del collo del piede.ok, grazie. Misuro il diametro delle manopole che ho e ne cerco un paio più largo. In merito alla rigidità, per la questione formicolii meglio un modello di gomma rigida oppure morbida?
Le scarpe che ho sono comode e la pianta del piede ci sta bene. Le placchette le ho regolate seguendo le varie indicazioni trovate in rete (video e tutorial), prendendo i riferimenti sui metatarsi e sull'allineamento con il ginocchio. Forse (ho pensato io) sono un modello troppo morbido (in effetti ci si cammina proprio bene) e questo non aiuta a distribuire in modo uniforme la pressione della pedalata. Sempre restando in casa Scott ho adocchiato le MTB Team Boa (indice rigidità 8), forse un pò più serie e performanti delle mie attuali (Scott Sport Trail, indice rigidità 6).
Mi sembra veramente azzardato, francamente rischi di farla diventare una via crucis (nel senso che ti porti proprio la bici in spalla)Ora le domande che vi pongo sono le seguenti:
- Mantenendo una uscita soltanto di MTB a settimana, ma lasciando invariato il resto dell'allenamento, è secondo voi possibile tentare la HERO (la 60 km) nel 2020 chiudendola entro il tempo massimo previsto?
Sulla base della mia esperienza, per la corta direi che 3 uscite a settimana sono necessarie, delle quali almeno una con dislivello tra i 2000 ed i 2500, almeno a partire da marzo. I primi anni dedicavo parte dell'inverno (diciamo gennaio/febbraio esclusivamente al fondo lento, tanti tanti km in pianura e zero salita, ma francamente non sono sicuro che per la hero siano proprio necessari: gli ultimi due anni ho fatto dislivello anche in inverno ed ho visto risultati migliori.- In caso affermativo, che tipo di uscite dovrei fare? In caso negativo, come dovrei modificare il mio allenamento?
Anche se non e' una gara molto tecnica, comunque un po di manico bisogna averlo: direi che le uscite fuoristrada sono assolutamehte necessarie, sia per la salita che per la discesa. Non serve un fondo particolarmente disastrato, lo sterrato va bene.- Non avendo esperienza di fuoristrada (mi preoccupa la discesa più che altro), è assolutamente necessario che lavori in questo senso oppure meglio concentrare tutto sul fattore resistenza?
Il rullo mi ha aiutato tanto, sopratutto per fare SFR e per compensare le giornate di pioggia. Anche io ho un tacx, ottimo strumento, te lo consiglio senz'altro.- L'acquisto di un rullo TACX potrebbe aiutarmi nella preparazione, considerando che vicino casa posso fare tutti i km che voglio ma di salite non ce ne sono di particolarmente lunghe e impegnative?
Ciao ragazzi, ho letto questo post decisamente interessante e vi chiedo qualche consiglio.
Ho fatto la DSB (o meglio, mi sono ritirato dopo Monte Elmo) quest'anno: non avevo pedalato mai da maggio a luglio a causa di una condrite al ginocchio, però venivo da vari trekking in sudamerica (quindi fiato eccellente). Le salite mi esaltano, la domanda fondamentale è: a discese la hero com'è? Soprattutto rispetto alla DSB? Grazie per chi risponde :)