Passaggio a spd: il pedale non fa la pedalata

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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millenovecentottantadue

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yeti SB150 - production privee Shan
Ciao,
secondo me dopo una sola uscita con spd è già tanto se non hai dato una pizza in terra da fermo, come succede a molti (me compreso quando avevo iniziato a usarli).
Quindi prova 2-3-4 volte e vedrai che la differenza si inizierà a sentire, fino a diventare molto evidente.

buonasera, perdonami per il disturbo, faccio Enduro da 3 anni (compreso qualche garetta) e settimana scorsa ho deciso di passare a pedali con aggancio...

Prima uscita un disastro, caduto su una pietraia tecnica in partenza, scivolato su del fango e finito contro una pianta...
Morale a terra e voglia di piangere a parte, quanto ci vuole mediamente per capirne i benefici? non so se mollare e tornare ai flat o continuare...

grazie in anticipo per l'eventuale risposta...
 

millenovecentottantadue

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secondo me dopo una sola uscita con spd è già tanto se non hai dato una pizza in terra da fermo, come succede a molti (me compreso quando avevo iniziato a usarli).
Quindi prova 2-3-4 volte e vedrai che la differenza si inizierà a sentire, fino a diventare molto evidente.

Inoltre, prova a pedalare alzandoti sui pedali, magari in salita col giusto rapporto, prima con dei flat lisci e poi con gli spd; vedrai che con gli spd il piede tira su il pedale quasi da solo, e a livello di potenza erogata è davvero un altro mondo.

Poi non è che dentro all'spd c'è un motorino... la gamba deve esserci e deve abituarsi a tirare oltre che spingere. ;-)


Non sono esperto di biomeccanica, ma credo che per tirare su la gamba si faccia lavorare soprattutto il quadricipite femorale (coscia anteriore). Quindi nel caso andrebbe esercitato quello. Spero di non dire castronerie però...



buonasera, perdonami per il disturbo, faccio Enduro da 3 anni (compreso qualche garetta) e settimana scorsa ho deciso di passare a pedali con aggancio...

Prima uscita un disastro, caduto su una pietraia tecnica in partenza, scivolato su del fango e finito contro una pianta...
Morale a terra e voglia di piangere a parte, quanto ci vuole mediamente per capirne i benefici? non so se mollare e tornare ai flat o continuare...

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Biker nirvanensus
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Non è che ci vuol tempo a capirne i benefici.
Ma piuttosto che bisognerebbe prendersi un poco di tempo per imparare ad usarli, agganciando e sganciando, su percorsi facili.
Aumentando gradualmente la complessità delle uscite
 

nic.ge

Biker extra
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Si beh è chiaro che se con poca abitudine allo sgancio mi butto giù da una pietraia, sarà più facile scoraggiarsi perché là sopra le cadute fanno più male di quelle nel cortile di casa.
L'automatismo psicologico che ti fa sganciare senza pensare, ma a livello di riflesso inconscio, arriva dopo un tempo soggettivo, io ci avevo messo un paio di mesi ma senza assillo e inoltre mi ero messo in testa di farcela a costo di fare trail più facili per un po' di tempo.
Tieni le molle al minimo e vedrai che sganci anche tirando forte il piede verso l'alto. Anche questo è un aiuto psicologico non da poco. [emoji3]
 

sideman

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Prima uscita un disastro, caduto su una pietraia tecnica in partenza, scivolato su del fango e finito contro una pianta...
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"propriocerttiva"
il cervello deve imparare a dare l'imput in automatico a farti sganciare....si raggiunge col tempo e con l'abitudine

Non mi pare tu sia nella condizione giusta per poter imparare, cosi di botto poi su percorsi difficili...come detto si impara lentamente e meglio farlo su percorsi facili, per ultimi le discese.
Consiglio sempre a chi vuole usare gli spd di buttarcisi subito, appena iniza ad andare in MTB, cosi i percorsi saranno più facili e si impara tutto insieme.
Al tuo livello è tutto molto più difficile anche perchè la pazienza non c'è, volendo giustamente fare discese ecc...

Però una volta imparato, non te ne stacchi più (in tutti i sensi). Io ad esempio nei trail in discesa se non sono attaccato ho paura a farli, da attaccato invece mi sento tutt'uno con la bike (un pò come lo snowboard) e mi riesce tutto più semplice.
Abitudine
 
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tricycle

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Se vuoi la pedalata “rotonda” non montare corone “ovali”[emoji854][emoji854][emoji854]
 

sideman

Biker pazzescus
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Monta tacchette sh56.

Non le ho mai provate ma per me uno che fa discesa seria con le 56 si ammazza al primo trail. Io non le metterei nemmeno sotto tortura sapendo che mi si possono sganciare solo nel portarmi la bici dietro o in compressione col rilascio successivo...
Poi magari mi sbaglio...


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Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Ti sbagli, non danno problemi di sgancio accidentale. Io sono abituato alle classiche con sgancio esterno, quando uso le 56 non mi accorgo della differenza. Ho 5 paia di scarpe alcune con 56 altre con 51 se ben ricordo, quelle nere, e manco mi accorgo quali sto usando se uso la modalitá sgancio standard.
 
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mirko.pagliai

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buonasera, perdonami per il disturbo, faccio Enduro da 3 anni (compreso qualche garetta) e settimana scorsa ho deciso di passare a pedali con aggancio...

Prima uscita un disastro, caduto su una pietraia tecnica in partenza, scivolato su del fango e finito contro una pianta...
Morale a terra e voglia di piangere a parte, quanto ci vuole mediamente per capirne i benefici? non so se mollare e tornare ai flat o continuare...

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Io ho sempre usato diversi flat, inclusi quelli con i pin per scendere sulle sassaie.

Un anno fa ho preso gli SHIMANO pd-t421 Click 'R, con scarpa escursionistica e li ho montati il giorno prima di partire per il cammino di Santiago (980km alla fine con allunghi e deviazione).
Mi sono trovato molto, molto bene: 80-120km al giorno con questi pedali e non sono mai caduto. Quando sentivo di aver paura in alcune discese sconnesse, staccavo al volo e giravo il pedale (che però, devo essere sincero, oggettivamente è peggio, perché quei pedali sul lato flat sono perlopiù pedali da bici da città, si scivola facilmente anche su discese battute, però era evidentemente una questione soggettiva, legata alla paura).

Come inizio è andata benone. Qualcuno dirà che quel pedale è pessimo, pesante e sembra un mattone, e forse è vero, però come avvicinamento all'spd ha fatto il suo, almeno nel suo caso.

Un mese fa sono passato a un spd puro, sempre alternato agli altri flat che ho, a seconda di quello che voglio fare. Alla prima uscita ho fatto attenzione ogni volta che era necessario mettere il piede a terra, finché dopo una quindicina di km volevo prendere qualcosa dallo zaino, ero sovrappensiero ho fatto per poggiare il piede a terra e sono caduto sul ginocchio.
Poi non è più accaduto, anche se è solo un mese di 3-4 uscite settimanali spesso con gli spd.

Direi che ci vuole un po' di pazienza e che ognuno, in fin dei conti, fa la sua esperienza. Ma l'esperienza si fa pedalando e quindi, in conclusione, direi che hanno ragione tutti quelli che hanno consigliare di pedalare, pedalare e pedalare con gli spd:-)
 

Gianz

Biker marathonensis
28/6/07
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Valdagno (VI)
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Il discorso della "pedalata rotonda" credo sia abbastanza particolare. C'ho pensato spesso anch'io, poi alla fine ho scoperto che sui tratti tecnici particolarmente schifosi, tipo pietraie smosse o percorsi molto ripidi, dove è facile fermarsi e sganciare improvvisamente, beh, lì non riesci a "sviluppare" la pedalata, come magari invece succede su tratti più tranquilli. Inoltre spesso questi tratti difficili hanno la capacità di spezzarti i polmoni, facendoti sputare quanto ne rimane, non riuscendo a percorrere tratti lunghissimi, ma dovendoti fermare ogni tanto a rifiatare. Sulla BDC o sulla gravel, beh, lì riescono a sviluppare il massimo ma, appunto, sono percorsi con caratteristiche molto diverse.
Ho tutt'ora un rapporto amore/odio con gli SPD, pur usandoli da diversi anni. Da un anno ho cominciato a fare MTB molto più "scassata" rispetto a prima, con percorsi più tecnici e lì niente, il pedale SPD mi permette in certe occasioni il superamento di determinati ostacoli, ma in certe altre mi lascia una completa mancanza di fiducia.

A suo tempo avevo trovato questo sito:
https://90rpm.blogspot.com/2015/10/pedalare-flat-e-pedalare-clipless.html
in cui si spiega che la pedalata rotonda è fondamentalmente un concetto abbastanza sopravvalutato. Non so quanto sia affidabile, però alcuni concetti sembrano interessanti.


Monta tacchette sh56.

Non le ho mai provate ma per me uno che fa discesa seria con le 56 si ammazza al primo trail. Io non le metterei nemmeno sotto tortura sapendo che mi si possono sganciare solo nel portarmi la bici dietro o in compressione col rilascio successivo...
Poi magari mi sbaglio...

Ecco, le Sh56 mi hanno permesso di vincere la paura dello sgancio nella maggior parte delle situazioni: il pensiero del piede che non si sgancia non rimane più in "background" nella mia mente, perchè bene o male riesci a sganciare anche tirando verso l'alto. Però in discesa ho rischiato di farmi malissimo, solo perchè ho ruotato il piede per controllare la direzione della bici facendo sganciare la scarpa, rischiando di perdere appoggio ed equilibrio. In alcune situazioni è davvero facilissimo, pure troppo, sganciare inavvertitamente, tipo spostando il peso da una parte all'altra del piede, o ruotando appena la caviglia. Certe volte in discesa ho la sensazione non di stare agganciato ai pedali, ma stare appoggiato ad una cosa a punta, che potrebbe tradirmi da un minuto all'altro. Fortuna ho preso pedali doppia azione con pin sull'altro lato: quando proprio non ce la faccio più con gli spd, ecco che uso il pedale sull'altro lato. Credo sia il caso di indurire un po' di più il meccanismo di chiusura, che avevo regolato quasi al minimo quando usavo le SH51.
Probabilmente la pedalata sarà meno efficace, meno rotonda, ma mi sono accorto che sono riuscito a passare punti in cui amici con gli spd hanno dovuto mollare e sganciare, mentre io sono passato, lento e sbilanciato, ma sui pedali.
 
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DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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buonasera, perdonami per il disturbo, faccio Enduro da 3 anni (compreso qualche garetta) e settimana scorsa ho deciso di passare a pedali con aggancio...

Prima uscita un disastro, caduto su una pietraia tecnica in partenza, scivolato su del fango e finito contro una pianta...
Morale a terra e voglia di piangere a parte, quanto ci vuole mediamente per capirne i benefici? non so se mollare e tornare ai flat o continuare...

grazie in anticipo per l'eventuale risposta...

Ma scusa la domanda, ma cosa ti aspetti di trovare negli SPD? Se mastichi un po' di inglese ti consiglio di leggere il "Manifesto della rivoluzione Flat" di James Wilson (lo scarichi gratis da www.bikejames.com). A me ha aperto gli occhi su tanti aspetti della pedalata in MTB ma soprattutto che esercizi fare per migliorarla!. Anche nel canale YT di MTB cult hanno fatto dei video tutorial. Dico questo perché molti che provano i flat li abbandonano... perché la prova dura troppo poco. Ci vogliono almeno 10-12 uscite prima di trarre delle conclusioni. Già se impari a pedalare tenendo il piede SEMPRE centrale (sfruttando l' ARCO tra tallone e metatarso) è fantastico! Se cerchi studi scentifici sul perché la tacchetta degli SPD va sul metatarso...non ce ne sono. Anche il discorso della pedalata rotonda, anche a livello di pro è scientificamente provato che non rende di più. La miglior pedalata è quella che riesci a fare nel modo più naturale possibile, di solito spingendo giù con una gamba per volta il più forte possibile poiché la pedalata parte dai fianchi. Poi se uno ha problemi di flessibilità o stabilità deve correggerli in palestra, non in bici. Molte volte è colpa del cavaliere, non del cavallo. L'unico beneficio degli SPD? Che si "ricordano" la posizione (sbagliata) dove metti i piedi.
 

sideman

Biker pazzescus
19/9/05
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Ma scusa la domanda, ma cosa ti aspetti di trovare negli SPD? Se mastichi un po' di inglese ti consiglio di leggere il "Manifesto della rivoluzione Flat" di James Wilson (lo scarichi gratis da www.bikejames.com). A me ha aperto gli occhi su tanti aspetti della pedalata in MTB ma soprattutto che esercizi fare per migliorarla!. Anche nel canale YT di MTB cult hanno fatto dei video tutorial. Dico questo perché molti che provano i flat li abbandonano... perché la prova dura troppo poco. Ci vogliono almeno 10-12 uscite prima di trarre delle conclusioni. Già se impari a pedalare tenendo il piede SEMPRE centrale (sfruttando l' ARCO tra tallone e metatarso) è fantastico! Se cerchi studi scentifici sul perché la tacchetta degli SPD va sul metatarso...non ce ne sono. Anche il discorso della pedalata rotonda, anche a livello di pro è scientificamente provato che non rende di più. La miglior pedalata è quella che riesci a fare nel modo più naturale possibile, di solito spingendo giù con una gamba per volta il più forte possibile poiché la pedalata parte dai fianchi. Poi se uno ha problemi di flessibilità o stabilità deve correggerli in palestra, non in bici. Molte volte è colpa del cavaliere, non del cavallo. L'unico beneficio degli SPD? Che si "ricordano" la posizione (sbagliata) dove metti i piedi.
Ma scusa la domanda, ma cosa ti aspetti di trovare negli SPD? Se mastichi un po' di inglese ti consiglio di leggere il "Manifesto della rivoluzione Flat" di James Wilson (lo scarichi gratis da www.bikejames.com). A me ha aperto gli occhi su tanti aspetti della pedalata in MTB ma soprattutto che esercizi fare per migliorarla!. Anche nel canale YT di MTB cult hanno fatto dei video tutorial. Dico questo perché molti che provano i flat li abbandonano... perché la prova dura troppo poco. Ci vogliono almeno 10-12 uscite prima di trarre delle conclusioni. Già se impari a pedalare tenendo il piede SEMPRE centrale (sfruttando l' ARCO tra tallone e metatarso) è fantastico! Se cerchi studi scentifici sul perché la tacchetta degli SPD va sul metatarso...non ce ne sono. Anche il discorso della pedalata rotonda, anche a livello di pro è scientificamente provato che non rende di più. La miglior pedalata è quella che riesci a fare nel modo più naturale possibile, di solito spingendo giù con una gamba per volta il più forte possibile poiché la pedalata parte dai fianchi. Poi se uno ha problemi di flessibilità o stabilità deve correggerli in palestra, non in bici. Molte volte è colpa del cavaliere, non del cavallo. L'unico beneficio degli SPD? Che si "ricordano" la posizione (sbagliata) dove metti i piedi.

Infatti tutti i cilcisti da corsa, tutti i pro che fanno competizioni XC, la metà di chi fa gare di enduro usano le tacchette perchè non si ricordano dove appoggiare il piede...
:-|
 

picca

Biker dantescus
24/6/14
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Non le ho mai provate ma per me uno che fa discesa seria con le 56 si ammazza al primo trail. Io non le metterei nemmeno sotto tortura sapendo che mi si possono sganciare solo nel portarmi la bici dietro o in compressione col rilascio successivo...
Poi magari mi sbaglio...


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Io le uso Sid...ormai da diversi anni, e credimi, regolate per bene non si sganciano mai...
il vizio (sbagliato) di tirar su la bici dai pedali ogni tanto ce l'ho anch'io, ma non ho mai subito sganci inattesi (che si, in effetti, sarebbero pericolosi).
 

nic.ge

Biker extra
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Per la mia esperienza con le SH51, secondo me se regolate morbide staccano anche con movimenti del piede più forti che non sia necessariamente il classico "tallone in fuori". Mi è capitato spesso di perdere l'equilibrio ma riuscire a staccarmi ugualmente tirando forte il piede.

Sul concetto di pedalata rotonda con i flat, so che esistono studi su come bisognerebbe tenere l'angolo di caviglia per riprodurre la rotondità anche con i flat. Sono studi a che a me lasciano sempre un po' perplesso, perché le poche volte che ho tempo per divertirmi in bici l'idea di portarmi il goniometro per determinare il miglior angolo di caviglia a seconda della posizione del pedale mi farebbe passare la voglia. C'è chi si applica, ha in un certo senso la mia ammirazione, io semplicemente preferisco divertirmi in un altro modo.

In ogni caso è vero anche che la rotondità di pedalata è un concetto un po' più importante dove c'è tanto da pedalare (soprattutto salita) e non troppo sconnesso. In bdc è un dogma, in MTB... dipende, almeno per me.
 
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DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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Infatti tutti i cilcisti da corsa, tutti i pro che fanno competizioni XC, la metà di chi fa gare di enduro usano le tacchette perchè non si ricordano dove appoggiare il piede...
:-|
Non proprio, e comunque chi fa gare corre per vincere e guadagnarsi la pagnotta e si fa male con cognizione di causa come in tutti gli sport professionistici (vedi posizione della schiena). Io invece corro in MTB per divertirmi e stare in forma. Prova a vedere la pedalata come un esercizio fisico da palestra, tipo uno squat o prova a stare su una pedana d'equilibrio: nessuno ti consiglierà mai di appoggiare i piedi sul METATARSO ma bensì sui TALLONI, cioè di sfruttare l'appoggio di TUTTO L'ARCO del piede.
I pedali a sgancio stanno al biker pro come la cintura sta al sollevatore di pesi: tutti e due i dispositivi danno un qualcosa in più che per loro può fare la differenza in una gara, ma per noi comuni mortali non cambiano niente...
Purtroppo nei pedali a sgancio c'è tanta letteratura che tenta di spiegare da anni (a torto) i vantaggi e non parla mai dei problemi che causano, mentre il problema dei pedali flat è che i produttori non includono nessuna guida su come sfruttare gli innumerevoli vantaggi reali (sia per la nostra salute che per le performance) (e qui ti viene in aiuto la comunità)
Se guardi il mondo gravity poi noterai che "stranamente" i pedali a sgancio e le scarpe si stanno "flattizzando": basi di appoggio maggiori, canali delle tacchette sempre più lunghe verso il centro. E certi pedali flat (a torto) hanno la base concava per l'appoggio del metatarso. Per fortuna che c'è almeno Sam Hill che va forte applicando nel modo corretto i flat...
Se guardi al BMX l'UCI ha bandito i pedali a sgancio fino ad una certa età, e già questo dovrebbe far riflettere.
 

DG_MTBiker

Biker serius
20/10/18
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Comunque il mio consiglio per chi ha aperto il thread è quello di NON CREDERE a tutto quello che viene scritto (anche da me) ma PROVARE e applicarsi coi video del canale YouTube di MTBCult "Flat VS SPD" perché secondo me non ha esplorato tutte le sue potenzialità di biker. Tra l'altro sono video fatti bene ed in italiano, che è merce rara.
 

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