Il fine settimana ritorno a casa. Ci metteremo d'accordo per un uscita dopo il 23, meglio la mattina o pomeriggio presto.KTM ha scritto:x me si potrebbe anche fare, l'unico problema è che fino al 23 di settembre lavoro tutti i gg escluso il sabto e la domenica dall 9 di mattina fino alle 18 di sera....e un giro del genere occupa 1 bel po di tempo...il che vorrebbe dire tornare a caso con il buio...e questo nn vàHard_Climber ha scritto:Visto che c'e' qualche salitomane,, perche' non ci mettiamo d'accordo per un'uscitina su alcune di queste salitelle?
Le conosco quasi tutte.
Il mio giro preferito e' via Giulia, viale al Cacciatore e 100 m dopo l'ultimo tornante prendo la rampa a destra che arriva fino allo spiazzo del Farneto( credo)
Poi trasferimento alla sella di Longera e discesa fino a S. Dorligo della Valle, salita al valico di Prebenico, ritorno a Prebenico e discesa su Crociata. Da qui ascesa per la sterrata che riporta a Prebenico. Ritorno a Dolina e salita a Pesec per S.Lorenzo. Da Pesec ritorno a Trieste oppure si puo' salire al Cocusso per il sentiero 3 prendendolo da Grozzana.
Una domanda. Da Bottazzo ho visto che e' possibile salire al Monte Carso per qualche sentiero: sono percorribili in MtB?
Pendenze di Via Baiardi
- Creatore Discussione Hard_Climber
- Data di inizio
Ieri fatta con Teooooo salita di ... non mi ricordo ... Contovello ... Conconello ... insomma quella che va dalla fontana di Barcola alla curvona in alto di Strada del Friuli
Discesa per via Bonomea, disco Julie posteriore: viola
La prossima ? forse Scala Santa
ciauz
Discesa per via Bonomea, disco Julie posteriore: viola
La prossima ? forse Scala Santa
ciauz
quando facevo Scala Santa o bonomea per andare al mare, anni fa, mi si vetrificavano i cantilever.
giù per SS arrivavo al tornante (la curva è a sx, ma a dx c'è il cortile di un condominio, fondo cementato) coi freni che facevano "csssshhhh" e finivo in giardino della casa di cui sopra.
lasciavo raffreddare e poi via giù l'ultimo pezzo.
ora come ora scendo solitamente per Moreri per fare in su Scala Santa (23 minuti).
tanto tempo?poco tempo?
considerate tre cose:
1) mi professo ciclo-escursionista, sono lento ma inesorabile .
2) un mio amico, che abita a Roiano e fa SS quotidianamente per pedalare in Carso, ce ne mette 16 mediamente
3) il mio amico Gianni (si può citare, nome e cognome o c'è la privacy???) che è stato campione regionale di mtb ed ha fatto il record sulla Cavalcata Carsica lungo il segnavia CAI n.3 "alta via del Carso", su per Scala santa ci impiega 13'40".
essere a dieci minuti dal suo tempo non è male, considerando che lui fa 100 km al dì, per allenamento, ed io li percorro in una settimana-10 gg.
se volete un giro delle erte lo faccio volentieri, pur se l'allenamento non è più quello di una volta.
il mio indirizzo e mail è [email protected] oppure [email protected].
comunque tengo d'occhio il forum a scadenze di 2-3 gg.
ciao ciao
giù per SS arrivavo al tornante (la curva è a sx, ma a dx c'è il cortile di un condominio, fondo cementato) coi freni che facevano "csssshhhh" e finivo in giardino della casa di cui sopra.
lasciavo raffreddare e poi via giù l'ultimo pezzo.
ora come ora scendo solitamente per Moreri per fare in su Scala Santa (23 minuti).
tanto tempo?poco tempo?
considerate tre cose:
1) mi professo ciclo-escursionista, sono lento ma inesorabile .
2) un mio amico, che abita a Roiano e fa SS quotidianamente per pedalare in Carso, ce ne mette 16 mediamente
3) il mio amico Gianni (si può citare, nome e cognome o c'è la privacy???) che è stato campione regionale di mtb ed ha fatto il record sulla Cavalcata Carsica lungo il segnavia CAI n.3 "alta via del Carso", su per Scala santa ci impiega 13'40".
essere a dieci minuti dal suo tempo non è male, considerando che lui fa 100 km al dì, per allenamento, ed io li percorro in una settimana-10 gg.
se volete un giro delle erte lo faccio volentieri, pur se l'allenamento non è più quello di una volta.
il mio indirizzo e mail è [email protected] oppure [email protected].
comunque tengo d'occhio il forum a scadenze di 2-3 gg.
ciao ciao
oggi ho fatto in su via dei moreri/via degli olmi (se non sbaglio il nome di quest'ultima via).
che salita ca@@uta! :???:
che salita ca@@uta! :???:
nooooo, c'è anche wankelmania?!
ma qua st'inverno si scoreggia per scaldarci tra di noi, tanto è tutta una famiglia di voltinoti.
ma qua st'inverno si scoreggia per scaldarci tra di noi, tanto è tutta una famiglia di voltinoti.
FedericoZ ha scritto:
riesumo questo antichissimo thread:
via dei Bbaiardi a Trieste è la strada che faccio ad ogni uscita per guadagnare il carso evitando il più possibile di stare in mezzo al traffico.
misurate con un una app-clinometro e il cellulare appoggiato sulla canna della bici, per cui misurazione non straordinariamente accurata, le rampe più ripide (cementate) arrivano a 38-39% di pendenza.
alla fine della via, dopo l'attraversamento della strada per Opicina, il giro continua su per via del Sommaco, poi su per un sentierino dal fondo via via più sconnesso (Sentiero CAI N. 2). L'obiettivo naturalmente è raggiungere il bordo del ciglione carsico, che si attraversa sotto le antenne in corrispondenza del Valico di Trebiciano, e scendere dall'altra parte per poi perdersi per il carso. Per cui si cotinua a salire e dopo l'incricio con il sentiero N. 18 che gira intorno al Globoiner, si arriva alla parte più dura, non tanto per le pendenze quanto per il fondo sconnesso. Lì servirebbe averne ancora per mantenere velocità e "galleggiare" sulla ghiaia e superare le asperità. Nelle uscite di maggior successo sono arrivato a una 20ina di metri dalla "salvezza", ma ad oggi, dopo parecchi tentativi, non sono mai riuscito a superare quell'ultimo strappo in sella.
Ora la condizione sta anche scendendo a la panza aumentando. urge stimolo psicologico: c'èqualche triestino cui interessi la sfida?
:)
via dei Bbaiardi a Trieste è la strada che faccio ad ogni uscita per guadagnare il carso evitando il più possibile di stare in mezzo al traffico.
misurate con un una app-clinometro e il cellulare appoggiato sulla canna della bici, per cui misurazione non straordinariamente accurata, le rampe più ripide (cementate) arrivano a 38-39% di pendenza.
alla fine della via, dopo l'attraversamento della strada per Opicina, il giro continua su per via del Sommaco, poi su per un sentierino dal fondo via via più sconnesso (Sentiero CAI N. 2). L'obiettivo naturalmente è raggiungere il bordo del ciglione carsico, che si attraversa sotto le antenne in corrispondenza del Valico di Trebiciano, e scendere dall'altra parte per poi perdersi per il carso. Per cui si cotinua a salire e dopo l'incricio con il sentiero N. 18 che gira intorno al Globoiner, si arriva alla parte più dura, non tanto per le pendenze quanto per il fondo sconnesso. Lì servirebbe averne ancora per mantenere velocità e "galleggiare" sulla ghiaia e superare le asperità. Nelle uscite di maggior successo sono arrivato a una 20ina di metri dalla "salvezza", ma ad oggi, dopo parecchi tentativi, non sono mai riuscito a superare quell'ultimo strappo in sella.
Ora la condizione sta anche scendendo a la panza aumentando. urge stimolo psicologico: c'èqualche triestino cui interessi la sfida?
:)
Ultima modifica:
Ciao.
Dopo l'incrocio con il sentiero 18, prosegui dritto in verticale (quasi) o giri a sinistra sul 18, arrivando alle antenne di Conconello?
Passeggiata de Rin si è rovinata tanto con anni di incuria e di maltempo e soprattutto il primo strappo ha un fondo migliorabile, devi intivare dove mettere le ruote per non perdere contatto col terreno, mi ricorda un poco il tratto dei sassi blu sul sentiero 5 che porta alla vetta del Lanaro.
La Via del Latte (il sentiero 2), cavolo, se lo riesci a fare in su, hai una buona gamba!
20 anni fa quand'ero giovane era a scalini e da fare in su...Boh, forse con una moto da trial ci sarei riuscito.
Ti ammiro!
Dopo l'incrocio con il sentiero 18, prosegui dritto in verticale (quasi) o giri a sinistra sul 18, arrivando alle antenne di Conconello?
Passeggiata de Rin si è rovinata tanto con anni di incuria e di maltempo e soprattutto il primo strappo ha un fondo migliorabile, devi intivare dove mettere le ruote per non perdere contatto col terreno, mi ricorda un poco il tratto dei sassi blu sul sentiero 5 che porta alla vetta del Lanaro.
La Via del Latte (il sentiero 2), cavolo, se lo riesci a fare in su, hai una buona gamba!
20 anni fa quand'ero giovane era a scalini e da fare in su...Boh, forse con una moto da trial ci sarei riuscito.
Ti ammiro!