Io voterei 75% contrari , non oltre 25% a favore
Durante il periodo 1919/1921 ci furono mobilitazioni contadine e tumulti con occupazioni di fabbriche operate da persone di sinistra e poi scontri violenti tra socialisti e popolari di Don Sturzo da una parte e camice nere dall'altra. Ci sono infinite testimonianze di prepotenze fatte a scopo intimidatorio contro persone non schierate ne a destra ne a sinistra ,
Se Mussolini avesse avuto davvero largo consenso le squadre armate non avrebbero avuto motivo di esistere
Se rileggi quanto ho scritto non ho mai fatto riferimento alla presa del potere, il primo intervento riguardava un'affermazione (a mio parere errata) sull' "indignazione del paese" all'emanazione delle leggi razziali, che avvenne nel 1938, non nel 1919-1921. Non ci fu indignazione da parte del paese, ed anche la posizione di Pio XI di aperta critica non era condivisa dall' intera alta (e spesso, bassa) gerarchia ecclesiastica.
Non è certo in dubbio che negli anni precedenti e seguenti la presa del potere non ci fosse un ampio consenso, nè che ci fossero ampie e gravi violenze. Ma neppure che ampie fasce della popolazione (praticamente tutti, esclusi i comunisti ed i socialisti) fossero fortemente spaventate dal "pericolo rosso" e favorevoli ad un ritorno all'ordine sociale dello statu quo. Ma lo ripeto, io non mi riferisco al 1919-1921 ma al 1938.
Come ho scritto in precedenza non si può fare un'analisi sociologica in due righe, e questo vale anche per le analisi storiche. Per di più parliamo di analisi storiche che per lungo tempo sono partite da tesi preconfezionate, riconducibili sotto le categoria "italiani brava gente" o "italiani vittime innocenti" a seconda della parte politica di riferimento, cosa che ha prodotto una convergenza di interessi verso il fare finta che il regime sia stato un incidente di percorso del quale il paese non aveva alcuna responsabilità, e non il frutto di una "cultura popolare" che nella pancia ama essere comandata da un padrone. Che ci fa tornare alla questione della cultura e della conoscenza e del dileggio imperante di queste.
