Petizione per l'accesso regolamentato allo Sciliar

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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enry

Biker infernalis
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Dolomiti (quando non lavoro in pianuraccia)
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Specy
Non possiamo stare senza quel giro...quindi:

Petizione per la regolamentazione della frequentazione con la MTB dei sentieri n. 4 e 1 nel Parco Naturale dello Sciliar - Catinaccio

Premessa

Crediamo fortemente nell’uso della bicicletta, in qualsiasi ambito.

È un mezzo salutare, economico, a inquinamento zero. La mountain bike, in particolare, ci fa divertire e provare grandi emozioni, immersi nella natura.

In alcuni casi però l’utilizzo delle biciclette sui tracciati alpini non è ben visto e ancora oggi vigono alcuni divieti, spesso motivati più dal timore del disturbo arrecato agli escursionisti a piedi che dall’impatto ambientale che può essere provocato sui sentieri.

Certo, se passano tante biciclette, il sentiero si rovina… poco… mediamente… tanto… dipende…come si rovina se passa una mandria di bovini o molti escursionisti che creano anche le “scorciatoie”.

In ogni caso è evidente che l’impatto ambientale delle MTB sia di gran lunga inferiore a quello che si può riscontrare in altri ambiti, nei quali l’ambiente montano è stato modificato e artificializzato in modo molto significativo, al fine dello sviluppo turistico ed economico.

Di conseguenza è nostra opinione che la soluzione del problema, se presente, non sia nell’istituzione di divieti generalizzati ed assoluti. Al contrario, la regolamentazione dell’attività in luoghi e tempi stabiliti, associata alla manutenzione dei sentieri e all’incentivo dell’uso di un mezzo non inquinante e silenzioso come la bicicletta, può costituire una ulteriore e cospicua fonte di sviluppo turistico a basso impatto ambientale per tutte le zone montane.


In un ambito come quello di un Parco Naturale, a nostro avviso, l’utilizzo della MTB deve essere visto come l’escursionismo, l’arrampicata, l’alpinismo, la frequentazione delle vie ferrate, la gestione sostenibile dei pascoli e dei boschi, dei rifugi, lo scialpinismo o lo sci da fondo, ovvero attività turistiche e produttive in ambiente naturale a bassissimo impatto ambientale e risorse economiche sostenibili.


Si pensi a quanti benefici un territorio come quello dolomitico potrebbe trarre da uno sviluppo ben regolamentato e sostenibile della MTB: diversificazione dell’offerta turistica, ricadute economiche anche nei mesi meno redditizi, valorizzazione degli impianti di risalita anche nella stagione estiva ecc.

Pensiamo ad un altro esempio. Moltissime stazioni sciistiche italiane fanno promozione con immagini di sciatori in neve fresca, ma poi mettono i divieti. Questo è un controsenso che oltralpe non si verifica. Risultato dei divieti da noi? Sempre più gente va fuoripista. Perché? Semplice: è più bello e divertente della pista. I sentieri sono più belli e divertenti delle strade forestali. E il mercato l’ha capito da anni, con il boom prima degli snowboard, poi degli sci larghi per la stagione invernale e delle bici biammortizzate d’estate. Basta solo guardare i numeri dei forum in internet e si capisce di cosa stiamo parlando.

Il turismo montano è molto evoluto…la scelta è: chiudersi di fronte alle novità o incanalarle nel verso giusto?

È opportuno se non necessario e indispensabile regolamentare queste “nuove” forme di frequentazione della montagna e fare formazione ambientale anche verso un pubblico, come è quello dei giovani, che cerca prioritariamente il divertimento ma che può essere coinvolto in temi molto importanti come ad esempio il rispetto del percorso che tanto li fa divertire.

Il Giro dello Sciliar

Il “Giro dello Sciliar” è stato (ci piacerebbe poter ancora dire “è”) per molti anni uno degli itinerari più belli, spettacolari e ambiti delle Dolomiti e delle Alpi, per l’unicità del paesaggio, per la logica del percorso, per la godibilità ciclistica del tracciato. Un itinerario così particolare nell’ambito della bicicletta fuoristrada può essere paragonato ad altre “mecche” come il Goldseeweg dello Stelvio, lo Slick Rock a Moab……….

…..percorsi tutelati e regolamentati ….

Alla luce di questi esempi riteniamo che precludere totalmente la percorrenza con la bici dei sentieri n. 4 e n.1 non sia corretto né utile.



Proposta di regolamentazione dei sentieri n. 4 e 1

Sulla base di quanto sopra esposto chiediamo la possibilità di una regolamentazione alla percorrenza con la bicicletta del sentiero n. 4 dal Rif. Alpe di Tires al Rif. Bolzano e del sentiero n. 1 dal Rif. Bolzano ai Laghetti di Fiè, come indicato nella cartografia allegata. Proponiamo la seguente regolamentazione:

- Periodo dell’anno di divieto: dal 15.07 al 31.08

- Giorni della settimana di divieto: domenica e festivi

- Numero massimo di frequentatori con la bicicletta in un giorno: 50

- Eventuale ticket di costo moderato (suggeriamo 3 € max a persona) a favore della manutenzione dei sentieri n. 4 e n. 1

- Sottoscrizione di un regolamento di comportamento che preveda andatura a velocità moderata e rispetto degli escursionisti a piedi


Restiamo quindi in attesa di Vs. cortese riscontro in merito alla proposta, per la quale si possono discutere eventuali modifiche.


Distinti Saluti


I portatori di interesse:

…..

…..

…..



questa è solo una bozza, sono ben accette correzioni, suggerimenti ecc...per arrivare a una versione finale alla fine dell'estate da presentare al Parco, con il numero massimo possibile di sottoscrizioni
 

Frodo

Biker perfektus
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a mio avviso non si capisce bene se il divieto è assoluto tra il 15/07 e il 31/08, mentre è limitato alla domenica e festivi per il resto dell'anno, o se (come credo sia da interpretare) il divieto è limitato alla domenica e festivi tra il 15/07 e il 31/08, mentre l'accesso è libero per il resto dell'anno.

Per il resto mi trovate perfettamente d'accordo
 

GB

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a mio avviso non si capisce bene se il divieto è assoluto tra il 15/07 e il 31/08, mentre è limitato alla domenica e festivi per il resto dell'anno, o se (come credo sia da interpretare) il divieto è limitato alla domenica e festivi tra il 15/07 e il 31/08, mentre l'accesso è libero per il resto dell'anno.

Per il resto mi trovate perfettamente d'accordo

Sono d'accordo anch'io :-)
Per il resto molto ben scritto: mi e' piaciuto molto il riferimento allo sci fuori pista. Complimenti !
 

enry

Biker infernalis
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Dolomiti (quando non lavoro in pianuraccia)
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Per fare in modo che sia accettata ho pensato di escludere completamente il periodo con il maggior numero di escursionisti a piedi....anche perché se si trova gente bisogna fermarsi in sacco di volte e non è divertente neanche per noi
A me sembrava chiaro...ma in caso lo riscrivo meglio
 
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Frodo

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Per fare in modo che sia accettata ho pensato di escludere completamente il periodo con il maggior numero di escursionisti a piedi....anche perché se si trova gente bisogna fermarsi in sacco di volte e non è divertente neanche per noi
A me sembrava chiaro...ma in caso lo riscrivo meglio
mmm ... allora non mi piace ... vale solo per voi ... :espulso!:
 

Frodo

Biker perfektus
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nel senso che chi come me si fa ogni anno 800km per venire a pedalare in dolomiti e dintorni nel 99,99% dei casi viene su tra il 15 di luglio e il 31 di agosto ;-)
 

Frodo

Biker perfektus
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Ma per una volta fare le ferie prima o dopo no? Anche perché la maggior parte dei giri dolomitici se li fai in quel periodo hai comunque troppa gente sui sentieri....per non parlare del casino che c'è in strada
Dai che le ferie le fan tutti tra luglio e agosto per cataste di motivi ...
Il sentiero lo feci anni addietro quanto era ancora consentito: partii dal Passo Sella alle 8:00, rifugio Bolzano, Fiè, ovovia e rietro per il Comici. Un pò di gente c'era, ma nè più nè meno quello che si trova in giro normalmente.
 

Frodo

Biker perfektus
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Ok, ma il mio caso personale sposta di molto il fatto che l'accesso regolamentato al sentiero con esclusione dei mesi di luglio e agosto sia, di fatto, utile solo per i locali e limitrofi?
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Per fare in modo che sia accettata ho pensato di escludere completamente il periodo con il maggior numero di escursionisti a piedi....
A me sembrava chiaro...ma in caso lo riscrivo meglio
...allora sarebbe un buon motivo per cominciare a uscire dalla solita "italianità" no?




Però capisci che è anche il periodo in cui molti bikers hanno la possibilità di essere in ferie e usufruire di quei giorni per fare questo giro e sopratutto nei Wkend con comodo e senza orari impossibili...personalmente non lo vieterei,ma lo farei a periodi alterni (giorni si,giorni no,giorni pari giorni dispari ecc.),per fare in modo che tale periodo sia frequentato da entrambe le categorie e con più guadagno,per chi imporrà tale tiket...ricordo che purtroppo con l'avvento di Renzie e jobsact le ferie non son più a favore di chi lavora,ma dei titolari,prima di questo 1 settimana spettava al lavoratore la scelta del periodo in cui fare questa sua settimana di diritto,ora è l'azienda che decide come e se fartele fare le ferie,proprio questa settimana a me le han rifiutate con quasi 7 mesi di preavviso,io lavoro e la moglie è in ferie...quindi non è tanto questione di prima o dopo (anche perchè in quei periodi fa anche meno caldo e non a tutti i bikers piace il freddo dei 2000mt e oltre),ma è proprio questione di possibilità,se l'azienda ti dice ti do 2 settimane ad Agosto e 2 a fine Settembre...col piffero che vengo su a fine Settembre,anche se mi si dice che le temperature sono ancora gradevoli...magari nevica in quota...;-)

Non è che suoni bene questa ''italianità''...
 

Pier88

Biker grossissimus
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Per me parlare di date ora come ora è inutile, tocca vedere se le approvano, se cambiano il periodo o addirittura se approvano l'intera petizione.

Detto questo, sono d'accordo con tutto quello che c'è scritto sopra ;)
 

enry

Biker infernalis
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Dolomiti (quando non lavoro in pianuraccia)
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Specy
bene, abbiamo accertato che l'esclusione totale del periodo è troppo restrittiva
modifico

Petizione per la regolamentazione della frequentazione con la MTB dei sentieri n. 4 e 1 nel Parco Naturale dello Sciliar - Catinaccio

Premessa

Crediamo fortemente nell’uso della bicicletta, in qualsiasi ambito.

È un mezzo salutare, economico, a inquinamento zero. La mountain bike, in particolare, ci fa divertire e provare grandi emozioni, immersi nella natura.

In alcuni casi però l’utilizzo delle biciclette sui tracciati alpini non è ben visto e ancora oggi vigono alcuni divieti, spesso motivati più dal timore del disturbo arrecato agli escursionisti a piedi che dall’impatto ambientale che può essere provocato sui sentieri.

Certo, se passano tante biciclette, il sentiero si rovina… poco… mediamente… tanto… dipende…come si rovina se passa una mandria di bovini o molti escursionisti che creano anche le “scorciatoie”.

In ogni caso è evidente che l’impatto ambientale delle MTB sia di gran lunga inferiore a quello che si può riscontrare in altri ambiti, nei quali l’ambiente montano è stato modificato e artificializzato in modo molto significativo, al fine dello sviluppo turistico ed economico.

Di conseguenza è nostra opinione che la soluzione del problema, se presente, non sia nell’istituzione di divieti generalizzati ed assoluti. Al contrario, la regolamentazione dell’attività in luoghi e tempi stabiliti, associata alla manutenzione dei sentieri e all’incentivo dell’uso di un mezzo non inquinante e silenzioso come la bicicletta, può costituire una ulteriore e cospicua fonte di sviluppo turistico a basso impatto ambientale per tutte le zone montane.


In un ambito come quello di un Parco Naturale, a nostro avviso, l’utilizzo della MTB deve essere visto come l’escursionismo, l’arrampicata, l’alpinismo, la frequentazione delle vie ferrate, la gestione sostenibile dei pascoli e dei boschi, dei rifugi, lo scialpinismo o lo sci da fondo, ovvero attività turistiche e produttive in ambiente naturale a bassissimo impatto ambientale e risorse economiche sostenibili.


Si pensi a quanti benefici un territorio come quello dolomitico potrebbe trarre da uno sviluppo ben regolamentato e sostenibile della MTB: diversificazione dell’offerta turistica, ricadute economiche anche nei mesi meno redditizi, valorizzazione degli impianti di risalita anche nella stagione estiva ecc.

Pensiamo ad un altro esempio. Moltissime stazioni sciistiche italiane fanno promozione con immagini di sciatori in neve fresca, ma poi mettono i divieti. Questo è un controsenso che oltralpe non si verifica. Risultato dei divieti da noi? Sempre più gente va fuoripista. Perché? Semplice: è più bello e divertente della pista. I sentieri sono più belli e divertenti delle strade forestali. E il mercato l’ha capito da anni, con il boom prima degli snowboard, poi degli sci larghi per la stagione invernale e delle bici biammortizzate d’estate. Basta solo guardare i numeri dei forum in internet e si capisce di cosa stiamo parlando.

Il turismo montano è molto evoluto…la scelta è: chiudersi di fronte alle novità o incanalarle nel verso giusto?

È opportuno se non necessario e indispensabile regolamentare queste “nuove” forme di frequentazione della montagna e fare formazione ambientale anche verso un pubblico, come è quello dei giovani, che cerca prioritariamente il divertimento ma che può essere coinvolto in temi molto importanti come ad esempio il rispetto del percorso che tanto li fa divertire.

Il Giro dello Sciliar

Il “Giro dello Sciliar” è stato (ci piacerebbe poter ancora dire “è”) per molti anni uno degli itinerari più belli, spettacolari e ambiti delle Dolomiti e delle Alpi, per l’unicità del paesaggio, per la logica del percorso, per la godibilità ciclistica del tracciato. Un itinerario così particolare nell’ambito della bicicletta fuoristrada può essere paragonato ad altre “mecche” come il Goldseeweg dello Stelvio, lo Slick Rock a Moab……….

…..percorsi tutelati e regolamentati ….

Alla luce di questi esempi riteniamo che precludere totalmente la percorrenza con la bici dei sentieri n. 4 e n.1 non sia corretto né utile.



Proposta di regolamentazione dei sentieri n. 4 e 1

Sulla base di quanto sopra esposto chiediamo la possibilità di una regolamentazione alla percorrenza con la bicicletta del sentiero n. 4 dal Rif. Alpe di Tires al Rif. Bolzano e del sentiero n. 1 dal Rif. Bolzano ai Laghetti di Fiè, come indicato nella cartografia allegata. Proponiamo la seguente regolamentazione:

- Divieto di percorrenza in bicicletta solo nel periodo 15.07 - 31.08, esclusi 2 giorni infrasettimanali, come ad esempio martedi e giovedi, per consentire ai turisti in ferie di percorrerlo

- Numero massimo di frequentatori con la bicicletta in un giorno: 35


- Eventuale ticket di costo moderato (suggeriamo 3 € max a persona) a favore della manutenzione dei sentieri n. 4 e n. 1

- Sottoscrizione di un regolamento di comportamento che preveda andatura a velocità moderata e rispetto degli escursionisti a piedi


Restiamo quindi in attesa di Vs. cortese riscontro in merito alla proposta, per la quale si possono discutere eventuali modifiche.


Distinti Saluti


I portatori di interesse:

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adesso me lo firmate? come facciamo ad avere l'ufficialità delle firme?
 

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P..ricordo che purtroppo con l'avvento di Renzie e jobsact le ferie non son più a favore di chi lavora,ma dei titolari,prima di questo 1 settimana spettava al lavoratore la scelta del periodo in cui fare questa sua settimana di diritto,ora è l'azienda che decide come e se fartele fare le ferie,
L'unico intervento del cosiddetto Jobs Act sulle ferie è quello che regolamenta la cessione a titolo gratuito tra dipendenti, ed nel codice civile (che non è cambiato nel frattempo) c'è sempre stato scritto che le ferie le decide il datore di lavoro secondo "legge, usi ed equità". Se qualcosa è cambiato probabilmente è nei CCNL.

Detto questo, che in Italia la maggioranza delle ferie si svolge in un periodo ben preciso è evidente a tutti e difficile da contestare. Io posso/debbo fare le ferie anche fuori da questo periodo canonico, ma molti non possono.
 
Ultima modifica:

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L'unico intervento del cosiddetto Jobs Act sulle ferie è quello che regolamenta la cessione a titolo gratuito tra dipendenti, ed nel codice civile (che non è cambiato nel frattempo) c'è sempre stato scritto che le ferie le decide il datore di lavoro secondo "legge, usi ed equità". Se qualcosa è cambiato probabilmente è nei CCNL.

Detto questo, che in Italia la maggioranza delle ferie si svolge in un periodo ben preciso è evidente a tutti e difficile da contestare. Io posso/debbo fare le ferie anche fuori da questo periodo canonico, ma molti non possono.


Secondo ciò che mi disse il responsabile Fiom,fino a qualche tempo fa,le ferie (40 ore) poteva sceglierle il lavoratore,come e quando farle,dando largo preavviso (io ho dato addirittura più di 6 mesi!!!),in modo che l'azienda si organizzi per attuare una sua sostituzione durante la mancanza...ma è molto più comodo dire di no e infatti non tutti possono e sono la stragrande maggioranza...;-)
 

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Secondo ciò che mi disse il responsabile Fiom,fino a qualche tempo fa,le ferie (40 ore) poteva sceglierle il lavoratore,come e quando farle,dando largo preavviso (io ho dato addirittura più di 6 mesi!!!),in modo che l'azienda si organizzi per attuare una sua sostituzione durante la mancanza...ma è molto più comodo dire di no e infatti non tutti possono e sono la stragrande maggioranza...;-)
Non so dirti se nel contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici (immagino sia quello il tuo ambiente, visto che citi la FIOM) ci siano stati cambiamenti a tal proposito. Può essere, quello di cui sono sicuro è che non ci sono stati cambiamenti legislativi nè nel Codice Civile nè ai decreti legislativi che recepiscono la normativa comunitaria in merito, per cui il Jobs Act non c'entra nulla.
Lo scrivo per essere precisi, che tanto il punto del discorso è chiaro: la grande maggioranza dei dipendenti non può scegliere quando andare in ferie e che chiudere alle bici per l'intera stagione estiva è poco meno che vietare toutcourt.
 

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