cmq sulla torque in arrivo al posto degli avid code vorrei montare gli hope tech m4
mi dai un tuo parere sui 2 impianti in questione e sulla mia scelta potenziale
grazie
Diciamo che passeresti da un impianto molto potente e a mio giudizio anche molto modulabile ad un impianto molto modulabile ma decisamente poco potente.
Io arrivo dalle moto e non si può proprio paragonare la potenza e la precisione di frenata con impianto radiale con uno tradizionale....non pensavo si sentisse la differenza anche sulle bici e invece da quando sono passato dagli avid ai
formula non torno più indietro manco morto....gli avid non sai mai come frenano e se frenano...dalla partenza a dove devi arrivare non frenano mai uguali e poi quel effetto spungna proprio non mi và....coi formula la frenata e si secca ma almeno è precisa e sempre uguale....cosa non da poco visto che freni si prendono in mano quando servono e non per tutta la pista....per la modulabilità bisogna farci un pò la mano ma dopo è bello poter contare su di un freno costante nelle sue prestazioni.....e se questo viene dato dal impianto radiale....... Allora mai più senza...
Sulla Torque utilizzo i nuovi The One con pompante radiale e trovo anch'io funzionino veramente molto bene.
Devo però dire che alla fine anche i vecchi The One non radiali comunque funzionavano altrettanto bene.
Quale dei due sia meglio è difficile da stabilire...
Per questo come conclusione dell'articolo ho voluto sottolineare che radiale non vuol dire migliore a tutti i costi, perchè il buon funzionamento di un impianto dipende da come è realizzato in generale.
Non capisco una cosa:
Quale raggio? I raggi del disco sono infiniti e vanno in tutte le direzioni!
Edit:'spetta spetta, forse ci sono... intendi nel senso che sono perpendicolari all'asse della ruota?
Intendevo dire che sono paralleli ad un raggio generico nel senso che gli assi delle viti giacciono su di un piano parallelo al disco. In pratica esiste un raggio del disco parallelo alle viti.
Questo significa che le viti lavorano a trazione.
Nell'attacco IS invece le viti sono perpendicolari al piano del disco, quindi lavorano a taglio.
Comunque il posizionamento delle viti è abbastanza inifluente. Quello che fa la differenza, come detto, è che tutta la pinza è posizionata all'interno dell'attacco, senzo code o parti sporgenti.
1) Citare i Gustav perche' possono "flettere" e' come criticare una Ducati perche' non ha il portacenere. Questi freni sono stati a lungo il riferimento assoluto come potenza frenante: vorra' dire qualcosa ?
Potenza non vuol dire precisione di frenata... I Gustav erano ottimi freni per i loro tempi, oggi imho esiste di meglio.
2)
Magura ha pompanti radiali da almeno cinque anni, e altre case pure. Non vedo tutta sta novita'.
Nelle moto esistono da ancora più anni. La soluzione dei pompanti radiali non è certo una novità, ma negli ultimi tempi sta prendendo piede tra numerosi produttori. In quel senso è una novità.
4) Il vero problema NON e' radiale o tengente o desmodromico MA l'affidabilita' del sistema, gatzo.
NON E' POSSIBILE avere impianti che vanno a singhiozzo, che necessitano di spurgo a ogni luna calante, che ti piantano in asso proprio quando li hai bisogno. NON con impianti che vengono venduti al costo equivalente di una-due settimane di stipendio. NB.: formula stessa fino a poco tempo fa aveva a listino gli Oro che NON erano radiali
Senza dubbio l'affidabilità è fondamentale, ma l'affidabilità dipende dalle caratteristiche costruttive dell'impianto, più che dalla posizione del pompante.
Qui si parla di pinze e pompanti radiali, cercando di capire cosa sono e quali possono essere i vantaggi. L'affidabilità è un discorso a parte e va valutata caso per caso.
6) IMHO potremo fare hairsplitting sulla resa di una pinza tangente piuttosto che cosecante quando avremo un governo di onesti e un lavoro onesto per tutti. Fino a quella data, more riding (eventually dropping on the head of any politician) and less hairsplitting or dickpullin'.
Il Tech Corner è una rubrica di approfondimento tecnico. In molti sono interessati a sapere come funzionano le cose e spesso sapere che cosa sta dietro a nomi altisonanti e figli del marketing permette di fare delle scelte intelligenti negli acquisti.