una brutta
http://www.mountwild.it/mw/news/displaynews.php?idnews=74
Marmolada sfregiata!
Gravi danni al ghiacciaio per la costruzione della funivia
Mountain Wilderness denuncia l'ennesimo attacco all'ambiente e chiede l'intervento della magistratura. La provincia di Trento risponde: "Blocchiamo subito i lavori"
Sconcertante, osceno, offensivo quanto sta accadendo questa estate in Marmolada.
Come è risaputo la società sciistica di Mario Vascellari ha ottenuto il via libera alla ricostruzione del devastante terzo tronco della funivia della Marmolada, fino a Punta Rocca, e quest'esate sono inziati i lavori che interessano anche la parte trentina del ghiacciaio, l'area SIC (Siti di Importanza Comunitaria).
Nostri amici alpinisti usciti dalla via "Don Quixote" sulla parete sud della Regina delle Dolomiti ci hanno inviato queste sconvolgenti foto su come si sta procedendo, sulla totale mancanza di rispetto della risorsa glaciale.
Le foto illustrano in modo drammatico la preoccupante assenza di cultura sia da parte delle ditte esecutrice che del comittente.
I danni provocati, mentre da venti giorni lo zero termico si è attestato attorno a quota 4.000', sono irrecuperabili.
Ma il dato più grave va ricercato nella totale inerzia degli enti pubblici deputati al controllo e rispetto di beni comuni, come è certamente un ghiacciaio, come è l'ambiente dolomitico.
Ci riferiamo al Comune di Rocca Pietore, alla Regione Veneto, al Comune di Canazei, alla Provincia Autonoma di Trento.
Le ruspe e le frese, come ben si vede, hanno inciso in profondità lo zoccolo glaciale, quindi il capitale storico del ghiacciaio ed i lavori stanno procedendo nella più totale anarchia e violenza.
Davanti ad una simile aggressione paesaggistica diventa semplicemente ridicolo parlare di aree SIC, è offesa rivolta agli abitanti delle Dolomiti parlare di Dolomiti patrimonio dell'umanità, perde qualunque valore il lavoro della Provincia di Trento indirizzato ad incentivare linee di sviluppo sostenibile nel gruppo della Marmolada.
Mountain Wilderness chiede l'immediato intervento della magistratua veneta e trentina perchè i lavori in quota vengano bloccati:
Chiediamo l'intervento urgente della Povincia di Trento e della Regione Veneto affinche i danni arrecati al ghiacciaio vengano ripristinati (per quanto possibile);
Chiediamo a tutti gli appassionati della montagna di riflettere davanti alla forza di queste immagini: siamo proprio convinti che il futuro della nostra montagna debba seguire queste pesanti tracce che interessi privati (Mario Vascellari e pochi albergatori) stanno imponendo?
Davanti a queste immagini c'è ancora qualcuno che osi o abbia l'indecenza solo di proporre il collegamento Pian dei Fiacconi con Punta Rocca?
Luigi Casanova
...e una buona
http://www.mountwild.it/mw/news/displaynews.php?idnews=75
Mountain Wilderness incassa un'altra amara "vittoria"
La Provincia di Trento blocca i lavori in Marmolada
Un´ordinanza a difesa del ghiacciaio
«Mai autorizzata la pista di cantiere», ma il danno ormai è fatto.
Dopo la denuncia dello sfregio al ghiacciaio della Marmolada inferto dai battipista e mezzi di movimento terra, i tecnici della Provincia di Trento il 4 agosto hanno confermato i contenuti della nostra presa di posizione e la giunta provinciale ha deciso di sospendere ogni attività lavorativa sul ghiacciaio.
Come ben descritto dalle foto è stata imposta al ghiacciaio, in assenza di autorizzazioni, una strada larga anche quattro metri, con scavo del fronte fino a tre metri di altezza, che parte da Serauta (2850) e arriva fino a Punta Rocca (3325). I danni provocati al ghiacciao in quest'area sono irreversibili, in troppi punti si è arrivati alla roccia sottostante e questo provocherà l'accelerazione della consunzione del ghiacciaio.
Per continuare i lavori di rifacimento del terzo tronco la ditta ora dovrà utilizzare le teleferiche e l'elicottero.
Ipocrita e arrogante la reazione della società Marmolada-Tofane Funivie: da 35 anni lavoriamo così, nessuno ha mai detto niente (non è vero, Mountain Wilderness ha sempre denunciato il degrado del ghiacciaio dovuto ai metodi di lavoro della società), gli ambientalisti hanno solo voluto farsi propaganda, la Provincia di Trento sbaglia nel bloccarci.
Molto triste ed un po' scontata anche la reazione del sindaco di Rocca Pietore (albergatore): gli ambientalisti sanno solo dire di No, mai una proposta.
Forse vale la pena di ricordare ancora una volta che MW è la promotrice del "patto per la Marmolada", un progetto di sviluppo turistico "sostenibile" per la Regina delle Dolomiti.
Con questa azione esemplare MW ha riportato l'attenzione dell'opinione pubblica sul ghiacciaio della Marmolada, sulla necessità di riqualificare la montagna, ha costretto il mondo politico ad interrogarsi sull'arroganza di certa imprenditoria e sulla serietà dell'ambientalismo alpino.
Sconcertà l'assenza di controlli preventivi dell'ente pubblico, sia in Veneto che in Trentino.
La nostra vigilanza in Marmolada rimarrà continua: per l'inverno 2006 stiamo preparando una serie di iniziative importanti che ci porteranno a liberare la Regina delle Dolomiti dal volo degli elicotteri.
Per vincere abbiamo bisogno dell'impegno straordinario di tutto l'ambientalismo nazionale e degli attivisti trentini e veneti.
Un sentito ringraziamento per questo successo va rivolto al nostro socio ed amico Ruggero Vaia, autore delle foto.
Luigi Casanova
http://www.mountwild.it/mw/news/displaynews.php?idnews=74
Marmolada sfregiata!
Gravi danni al ghiacciaio per la costruzione della funivia
Mountain Wilderness denuncia l'ennesimo attacco all'ambiente e chiede l'intervento della magistratura. La provincia di Trento risponde: "Blocchiamo subito i lavori"
Sconcertante, osceno, offensivo quanto sta accadendo questa estate in Marmolada.
Come è risaputo la società sciistica di Mario Vascellari ha ottenuto il via libera alla ricostruzione del devastante terzo tronco della funivia della Marmolada, fino a Punta Rocca, e quest'esate sono inziati i lavori che interessano anche la parte trentina del ghiacciaio, l'area SIC (Siti di Importanza Comunitaria).
Nostri amici alpinisti usciti dalla via "Don Quixote" sulla parete sud della Regina delle Dolomiti ci hanno inviato queste sconvolgenti foto su come si sta procedendo, sulla totale mancanza di rispetto della risorsa glaciale.
Le foto illustrano in modo drammatico la preoccupante assenza di cultura sia da parte delle ditte esecutrice che del comittente.
I danni provocati, mentre da venti giorni lo zero termico si è attestato attorno a quota 4.000', sono irrecuperabili.
Ma il dato più grave va ricercato nella totale inerzia degli enti pubblici deputati al controllo e rispetto di beni comuni, come è certamente un ghiacciaio, come è l'ambiente dolomitico.
Ci riferiamo al Comune di Rocca Pietore, alla Regione Veneto, al Comune di Canazei, alla Provincia Autonoma di Trento.
Le ruspe e le frese, come ben si vede, hanno inciso in profondità lo zoccolo glaciale, quindi il capitale storico del ghiacciaio ed i lavori stanno procedendo nella più totale anarchia e violenza.
Davanti ad una simile aggressione paesaggistica diventa semplicemente ridicolo parlare di aree SIC, è offesa rivolta agli abitanti delle Dolomiti parlare di Dolomiti patrimonio dell'umanità, perde qualunque valore il lavoro della Provincia di Trento indirizzato ad incentivare linee di sviluppo sostenibile nel gruppo della Marmolada.
Mountain Wilderness chiede l'immediato intervento della magistratua veneta e trentina perchè i lavori in quota vengano bloccati:
Chiediamo l'intervento urgente della Povincia di Trento e della Regione Veneto affinche i danni arrecati al ghiacciaio vengano ripristinati (per quanto possibile);
Chiediamo a tutti gli appassionati della montagna di riflettere davanti alla forza di queste immagini: siamo proprio convinti che il futuro della nostra montagna debba seguire queste pesanti tracce che interessi privati (Mario Vascellari e pochi albergatori) stanno imponendo?
Davanti a queste immagini c'è ancora qualcuno che osi o abbia l'indecenza solo di proporre il collegamento Pian dei Fiacconi con Punta Rocca?
Luigi Casanova
...e una buona
http://www.mountwild.it/mw/news/displaynews.php?idnews=75
Mountain Wilderness incassa un'altra amara "vittoria"
La Provincia di Trento blocca i lavori in Marmolada
Un´ordinanza a difesa del ghiacciaio
«Mai autorizzata la pista di cantiere», ma il danno ormai è fatto.
Dopo la denuncia dello sfregio al ghiacciaio della Marmolada inferto dai battipista e mezzi di movimento terra, i tecnici della Provincia di Trento il 4 agosto hanno confermato i contenuti della nostra presa di posizione e la giunta provinciale ha deciso di sospendere ogni attività lavorativa sul ghiacciaio.
Come ben descritto dalle foto è stata imposta al ghiacciaio, in assenza di autorizzazioni, una strada larga anche quattro metri, con scavo del fronte fino a tre metri di altezza, che parte da Serauta (2850) e arriva fino a Punta Rocca (3325). I danni provocati al ghiacciao in quest'area sono irreversibili, in troppi punti si è arrivati alla roccia sottostante e questo provocherà l'accelerazione della consunzione del ghiacciaio.
Per continuare i lavori di rifacimento del terzo tronco la ditta ora dovrà utilizzare le teleferiche e l'elicottero.
Ipocrita e arrogante la reazione della società Marmolada-Tofane Funivie: da 35 anni lavoriamo così, nessuno ha mai detto niente (non è vero, Mountain Wilderness ha sempre denunciato il degrado del ghiacciaio dovuto ai metodi di lavoro della società), gli ambientalisti hanno solo voluto farsi propaganda, la Provincia di Trento sbaglia nel bloccarci.
Molto triste ed un po' scontata anche la reazione del sindaco di Rocca Pietore (albergatore): gli ambientalisti sanno solo dire di No, mai una proposta.
Forse vale la pena di ricordare ancora una volta che MW è la promotrice del "patto per la Marmolada", un progetto di sviluppo turistico "sostenibile" per la Regina delle Dolomiti.
Con questa azione esemplare MW ha riportato l'attenzione dell'opinione pubblica sul ghiacciaio della Marmolada, sulla necessità di riqualificare la montagna, ha costretto il mondo politico ad interrogarsi sull'arroganza di certa imprenditoria e sulla serietà dell'ambientalismo alpino.
Sconcertà l'assenza di controlli preventivi dell'ente pubblico, sia in Veneto che in Trentino.
La nostra vigilanza in Marmolada rimarrà continua: per l'inverno 2006 stiamo preparando una serie di iniziative importanti che ci porteranno a liberare la Regina delle Dolomiti dal volo degli elicotteri.
Per vincere abbiamo bisogno dell'impegno straordinario di tutto l'ambientalismo nazionale e degli attivisti trentini e veneti.
Un sentito ringraziamento per questo successo va rivolto al nostro socio ed amico Ruggero Vaia, autore delle foto.
Luigi Casanova