Prezzo errato!

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chef

Biker novus
21/12/10
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Torino
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Vi raconto che cosa mi è successo nella speranza che qualcuno di voi che sta leggendo possa darmi qualche consiglio.
Ho comprato una bici in un negozio on-line in Germania effetuando il pagamento con bonifico bancario.Via mail mi arriva qualche giorno dopo la notifica del mio ordine e dopo altri due o tre giorni sempre per mail mi inviano la conferma d'ordine in cui specificano il modello dalla bici da me comprata, il prezzo e l'avvenuto pagamento tramite bonifico bancario.
Fin qui tutto ok, se non fosse che dopo altri due giorni il mio ordine viene cancellato dicendomi che c'e stato un errore del software nell'inserimento del prezzo per cui la bici che ho comprato per poco piu di mille euro ne costa invece 2600. Dopo qualche altra mail chiaritoria mi propongono o la stassa bici a 1800 euro circa o la restituzione della somma da me pagata.
La mia domanda è:
Il contratto di vendita che ho stipulato ha valore?
E' nei miei diritti che mi venga inviata quella bici a quella somma dichiarata in fase d'ordine?
Grazie.
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
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mazzano (BS)
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non conosco il diritto internazionale, ma la caparra confirmatoria solitamente perfeziona il contratto con l'obbligo del venditore di consegnare la merce oppure raddoppiare la caparra. il tuo pagamento dovrebbe potersi considerare caparra e quindi ti spetterebbe un risarcimento pari a circa 2000euro.
ma un avvocato sarà più preciso di me. spero di aver ragione. in bocca al lupo.
p.s.: increscioso comportamento. a quel punto dato l'errore loro dovevano modificare l'annuncio immediatamente ma inviarti comunque il materiale acquistato.
 

cybern

Biker perfektus
12/9/06
2.886
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Genova
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ti ci vuole un'esperto di diritto internazionale e devi leggerti tutte le condizioni contrattuali presenti su quel sito. a mio avviso, ti conviene riprenderti i soldi o, se la nuova richiesta economica e' comunque inferiore al valore della bici e se lo ritieni opportuno, pagare la differenza.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
12.241
186
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35
Torino
www.picasawebweb.com
Insisti, minacciando di far ricorso ad un'associazione dei consumatori, sottolineando che il prezzo di fatturazione è quello e non possono cambiarlo.
Non so esattamente cosa prescriva la legge al riguardo, ma se non sbaglio il prezzo pubblicato sul sito è quello che fa fede. Se per di più ti hanno già mandato la fattura, beh l'errore è loro.

A me è capitata in passato una cosa analoga. Dapprima mi hanno proposto uno sconto, poi minacciando il ricorso ad un'associazione dei consumatori hanno rimediato al loro errore spendendo quanto comperato.

Anche al supermercato il prezzo che fa fede è sempre quello esposto ed in caso non corrisponda con quello alla cassa, devono vendere alla cifra esposta. Lo stesso vale per i negozi online.
Per di più se ti hanno già emesso la fattura e tu hai già pagato...
 

AugNight

Biker perfektus
23/5/09
2.927
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Montecchio Maggiore
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Insisti, minacciando di far ricorso ad un'associazione dei consumatori, sottolineando che il prezzo di fatturazione è quello e non possono cambiarlo.
Non so esattamente cosa prescriva la legge al riguardo, ma se non sbaglio il prezzo pubblicato sul sito è quello che fa fede. Se per di più ti hanno già mandato la fattura, beh l'errore è loro.

A me è capitata in passato una cosa analoga. Dapprima mi hanno proposto uno sconto, poi minacciando il ricorso ad un'associazione dei consumatori hanno rimediato al loro errore spendendo quanto comperato.

Anche al supermercato il prezzo che fa fede è sempre quello esposto ed in caso non corrisponda con quello alla cassa, devono vendere alla cifra esposta. Lo stesso vale per i negozi online.
Per di più se ti hanno già emesso la fattura e tu hai già pagato...

Ecco io valuterei bene l'ultima frase....
Pagato...Fatturato... quindi la merce e' gia' divenuta di tua proprieta'.
Devono quindi mandartela e basta.
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
3.266
54
0
mazzano (BS)
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Non è che nelle clausole di vendita c'è qualche postilla, come avviene nei cataloghi, che recita: "salvo errori di stampa"?

Shambhala
quello copre il venditore nel caso il cliente desideri acquistare un prodotto al prezzo errato. nel caso in oggetto il problema è sorto DOPO che il contratto di vendita era perfezionato. quella clausola è sicuramente invalida.
 

locolcia

Biker forumensus
24/4/08
2.022
2
0
lombardia
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Insisti, minacciando di far ricorso ad un'associazione dei consumatori, sottolineando che il prezzo di fatturazione è quello e non possono cambiarlo.
Non so esattamente cosa prescriva la legge al riguardo, ma se non sbaglio il prezzo pubblicato sul sito è quello che fa fede. Se per di più ti hanno già mandato la fattura, beh l'errore è loro.

A me è capitata in passato una cosa analoga. Dapprima mi hanno proposto uno sconto, poi minacciando il ricorso ad un'associazione dei consumatori hanno rimediato al loro errore spendendo quanto comperato.

Anche al supermercato il prezzo che fa fede è sempre quello esposto ed in caso non corrisponda con quello alla cassa, devono vendere alla cifra esposta. Lo stesso vale per i negozi online.
Per di più se ti hanno già emesso la fattura e tu hai già pagato...

Straquoto!
Anche perchè nel momento in cui loro hanno accettato il tuo bonifico, come mi sembra sia stato fatto, hanno accettato il contratto, diverso era se bloccavano il bonifico e ti mandavano la mail dicendo dell'errore, quindi ti devono inviare la merce a quella cifra.stop.

Certo loro tentano in quel modo di recuperare la situazione, visto il grave errore, ma non hanno diritto a pretendere la differenza o salvarsi facendo la restituzione dei soldi.

Insomma mi sembra che abbiano fatto ben due errori, non uno:
1) pubblicazione sul sito di un prezzo errato
2) accettazione del pagamento, e quindi solitamente si intende perfezionato l'acquisto, quindi concluso.

Buona fortuna!
facci sapere!
Ciao!
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
28.901
1.891
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Cimino
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Bike
reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
la questione potrebbe essere controversa e soggetta ad interpretazioni visto che il contratto di compravendita si perfeziona "semplicemente" con l'accordo tra le parti, indipendentemente dal pagamento del prezzo o dalla metodologia operativa dello stesso...se è fuori di dubbio che l'acquirente "in buona fede" abbia aderito ad un'offerta pubblica perfezionando quindi il contratto, a mio avviso potrebbe essere invocata dalla parte venditrice la grossolanità dell'errore commesso in sede di esposizione del prezzo che sembrerebbe, nel caso in specie, veramente "troppo conveniente" e quindi facilmente riscontrabile.
In definitiva è possibile che la controparte possa tentare di percorrere la strada della nullità del contratto per carenza proprio del requisito fondamentale che è "l'accordo tra le parti".
Anche se tutto ciò è facilmente superabile (a mio avviso) da parte dell'acquirente adendo le vie legali, la questione potrebbe comportare dei disagi e delle "rotture di coglioni" notevoli per tutto quello che comporta in ordine al disbrigo della pur semplice pratica legale.
Il mio personale consiglio è (purtroppo o per fortuna) di addivenire ad un accordo con il venditore che può appunto essere un grosso sconto su quello che si è acquistato o creduto di acquistare in perfetta buona fede. :celopiùg:

p.s.
un ulteriore motivo di riflessione è il seguente: se davvero si sono sbagliati grossolanamente ad esporre il prezzo siamo sicuri che approfittare della situazione costituisca un "diritto del consumatore" o non invece un accanimento nei confronti di un imprenditore che (anche lui) ha moglie e figli come tutti gli altri?


respect.
 
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locolcia

Biker forumensus
24/4/08
2.022
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lombardia
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la questione potrebbe essere controversa e soggetta ad interpretazioni visto che il contratto di compravendita si perfeziona "semplicemente" con l'accordo tra le parti, indipendentemente dal pagamento del prezzo o dalla metodologia operativa dello stesso...se è fuori di dubbio che l'acquirente "in buona fede" abbia aderito ad un'offerta pubblica perfezionando quindi il contratto, a mio avviso potrebbe essere invocata dalla parte venditrice la grossolanità dell'errore commesso in sede di esposizione del prezzo che sembrerebbe, nel caso in specie, veramente "troppo conveniente" e quindi facilmente riscontrabile.
In definitiva è possibile che la controparte possa tentare di percorrere la strada della nullità del contratto per carenza proprio del requisito fondamentale che è "l'accordo tra le parti".
Anche se tutto ciò è facilmente superabile (a mio avviso) da parte dell'acquirente adendo alle vie legali, la questione potrebbe comportare dei disagi e delle "rotture di coglioni" notevoli per tutto quello che comporta in ordine al disbrigo della pur semplice pratica legale.
Il mio personale consiglio è (purtroppo o per fortuna) di addivenire ad un accordo con il venditore che può appunto essere un grosso sconto su quello che si è acquistato o creduto di acquistare in perfetta buona fede. :celopiùg:

p.s.
un ulteriore motivo di riflessione è il seguente: se davvero si sono sbagliati grossolanamente ad esporre il prezzo siamo sicuri che approfittare della situazione costituisca un "diritto del consumatore" o non invece un accanimento nei confronti di un imprenditore che (anche lui) ha moglie e figli come tutti gli altri?


respect.

Può essere anche quello che dici tu per quanto riguarda la prima parte, ma per l'ultima io presuppongo sempre la buona fede di chi acquista e comunque ripeto anche loro han fatto due errori, il primo ci può stare ma è poi possibile che ti accorgi del Grosso Errore dopo aver ricevuto il bonifico? e tieni conto che un bonifico ci mette 4-5gg lavorativi per essere incassato...quindi tutta la comprensione anche per il venditore ma come si suol dire perseverare è diabolico....
Poi alla fine ci si può anche mettere d accordo, ma prima bisogna far rispettare i propri diritti...
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
4.809
14
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Paperopoli
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Bike
_
Vi dico la mia. Ma penso ci sia un fondamento di legge, ho letto qualcosa in proposito in passato ma dovrei cercare(*).

E' possibile sempre rescindere un contratto unilateralmente pagandone i danni per quanto scritto nel contratto in eventuali clausole oppure in base a quanto prescrive la legge (il doppio della caparra, danni derivanti dal fatto che magari l'acquirente ha nel frattempo acquistato accessori per la bici che stava per arrivare, etc. etc.).

Mi sembra che la cosa qui sia applicabile. E spiego perchè, ovvero le ragioni che permettono la rescissione da una parte e che sono ragionevoli.
Se uno ha fatto un contratto e per varie ragioni si accorge che ci perde, ma ci perde tanto (la legge ricordo contemplasse il caso di eccessiva onerosità magari sopravvenuta successivamente...), troppo, può decidere di rescindere il contratto ed addivenire ad un accordo. Dovrei cercare ma la "eccessiva onerosità" mi sembra sia quantificata in % del valore dell'oggetto del contratto(*).

Il caso mi sembra questo. Se ha un errore nel sistema è molto probabile che vendendo così ci perda e molto(*). Una vendita che presuppone una perdita non può avere senso per cui ci sarebbe qualche tornaconto nascosto quindi la legge dà una mano.

Ma veniamo al caso in questione. Mi sembra che anzichè pagare i danni dopo magari azioni legali, etc. il venditore (che sa di avere torto) abbia subito offerto un cospicuo sconto oppure la restituzione del versato. Tieni conto che il Venditore potrebbe facilmente dimostrare che ad esempio paga lui la bici 1500 euro e che vendere a te a 1000 euro significa perdere 500 euro. In questo caso, fatte le sue valutazioni (spese per la controversia, perdita di un cliente, etc. etc) può preferire recedere(*).

Se non hai subito un danno (tipo ci contavi per Natale, hai già comprato dell'abbigliamento da bici o accessori perchè pensavi di ricevere la bici a breve, etc.) ti consiglio di valutare la restituzione dei soldi o cercare di spuntare un'offerta ancora migliore (prova ad offrire una cifra intermedia tra quella che hai pagato e quella che ti ha offerto dicendo che la bici l'avresti presa ma c.ca 1000 euro o giù di lì e che quindi lontano assai dai 1000 euro non puoi andare... spingiti insomma al limite del prezzo di costo!).

Considera pure che la caparra, che non è l'anticipo il quale può semplicemente essere restituito, dovrebbe essere un massimo del valore del contratto (7% se non ricordo male(*)) per cui ove pure si configurasse che i tuoi 1000 euro sono una caparra (ma secondo me verrebbe considerato come anticipo ove non scritto diversamente) avresti il doppio del 7% sul valore del contratto quindi non certo 2000 euro ma molto, molto meno). Ci sarebbe poi da discutere se il contratto è stato perfezionato o meno. Per questo tipo di acquisto la cosa potrebbe perfezionarsi alla consegna della merce(*).

(*) sarebbe utile avere il consiglio di un biker avvocato... non ne abbiamo tra gli amici del forum?
 

chef

Biker novus
21/12/10
20
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0
Torino
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Intanto grazie a tutti per i consigli e i pareri.
Effettivamente la questione è complicata più di quanto mi aspettassi. Ho chiesto un parere ad un amico avvocato il quale mi ha consigliato di mandare una mail rivendicando la validità del mio contratto e chiedendo la spedizione del bene in questione, in caso contrario mi sarei mosso per vie legali.
La risposta in sostanza e stata: "il contaratto è nullo a causa di un palese errore di scrittura in cui e ovvio che il prezzo sia errato per l'enorme differenza tra quello giusto di mercato e quello pubblicato" questo per la legge tedesca. Continua con "Abbiamo cercato di venirle in contro con un enorme sconto o la restituzione della somma da lei pagata........lei si aggrappa a tale errore per avere un prodotto sotto costo e causare un danno a terzi quindi a noi; piu una serie di consigli morali che non sto a citare. In sostanza "ci faccia pure causa o ci dica cosa fare con i soldi".

Sono disarmato! Il bello e che ho comprato quella bici (per mia moglie) semplicemente perchè era la biammortizzata meno cara tra quelle della misura che cercavo (sono un novizio di questo sport e forse sto pagando la mia inesperienza).

Faccio acquisti on-line per due motivi:
- per risparmiare
- ho per prodotti altrimenti difficilmente reperibili
Come faceva per me ad essere ovvio che il prezzo di mercato non fosse corretto? Allora ogni volta che trovo un prezzo scontato devo farmi venire dei dubbi?
E per di più in definitiva sono io che faccio un torto a loro.
Mi sento davvero preso per il c....... (naso).
Incredibile!!!
 

locolcia

Biker forumensus
24/4/08
2.022
2
0
lombardia
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Intanto grazie a tutti per i consigli e i pareri.
Effettivamente la questione è complicata più di quanto mi aspettassi. Ho chiesto un parere ad un amico avvocato il quale mi ha consigliato di mandare una mail rivendicando la validità del mio contratto e chiedendo la spedizione del bene in questione, in caso contrario mi sarei mosso per vie legali.
La risposta in sostanza e stata: "il contaratto è nullo a causa di un palese errore di scrittura in cui e ovvio che il prezzo sia errato per l'enorme differenza tra quello giusto di mercato e quello pubblicato" questo per la legge tedesca. Continua con "Abbiamo cercato di venirle in contro con un enorme sconto o la restituzione della somma da lei pagata........lei si aggrappa a tale errore per avere un prodotto sotto costo e causare un danno a terzi quindi a noi; piu una serie di consigli morali che non sto a citare. In sostanza "ci faccia pure causa o ci dica cosa fare con i soldi".

Sono disarmato! Il bello e che ho comprato quella bici (per mia moglie) semplicemente perchè era la biammortizzata meno cara tra quelle della misura che cercavo (sono un novizio di questo sport e forse sto pagando la mia inesperienza).

Faccio acquisti on-line per due motivi:
- per risparmiare
- ho per prodotti altrimenti difficilmente reperibili
Come faceva per me ad essere ovvio che il prezzo di mercato non fosse corretto? Allora ogni volta che trovo un prezzo scontato devo farmi venire dei dubbi?
E per di più in definitiva sono io che faccio un torto a loro.
Mi sento davvero preso per il c....... (naso).
Incredibile!!!


Bah, alla fine della storia sta a te decidere se prenderla comunque con un buon sconto, perchè dal prezzo di 2600, quello alla fine vero, son scesi a 1800 che non è affatto male (30% di sconto) o farti ridare i soldi.....
insomma a questo punto valuta, anche su altri siti, se in effetti questa mtb a 1800 è un buon affare...
Alla fine tu dici che ci hai messo "poco più di mille euro" ma se in effetti su tutti gli altri siti o negozi la vendono a 2600 o giù di lì e la porteresti a casa a 1800 ripeto non è affatto male...
Ciao!
 

andrea541970

Biker marathonensis
15/8/07
4.188
36
0
Sicily
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Mi sembra che la cosa qui sia applicabile. E spiego perchè, ovvero le ragioni che permettono la rescissione da una parte e che sono ragionevoli.
Se uno ha fatto un contratto e per varie ragioni si accorge che ci perde, ma ci perde tanto (la legge ricordo contemplasse il caso di eccessiva onerosità magari sopravvenuta successivamente...), troppo, può decidere di rescindere il contratto ed addivenire ad un accordo. Dovrei cercare ma la "eccessiva onerosità" mi sembra sia quantificata in % del valore dell'oggetto del contratto(*).

Il caso mi sembra questo. Se ha un errore nel sistema è molto probabile che vendendo così ci perda e molto(*). Una vendita che presuppone una perdita non può avere senso per cui ci sarebbe qualche tornaconto nascosto quindi la legge dà una mano.

Ma veniamo al caso in questione. Mi sembra che anzichè pagare i danni dopo magari azioni legali, etc. il venditore (che sa di avere torto) abbia subito offerto un cospicuo sconto oppure la restituzione del versato. Tieni conto che il Venditore potrebbe facilmente dimostrare che ad esempio paga lui la bici 1500 euro e che vendere a te a 1000 euro significa perdere 500 euro. In questo caso, fatte le sue valutazioni (spese per la controversia, perdita di un cliente, etc. etc) può preferisce recedere(*).

.................////
quoto,
ti conviene prendere la bike al prezzo super scontato (quello che ti ha proposto il venditore).
:i-want-t:
 

tarcy

Biker assatanatus
18/10/03
3.266
54
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mazzano (BS)
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certo, insistere potrebbe essere controproducente. ma affinchè la legge dichiari la "palese enorme differenza" il sito avrebbe dovuto evidenziare ad esempio euro 260,00 (anzichè 2600,00). sinceramente sono praticamente certo che il venditore sarebbe obbligato a rendere la caparra doppia. è pur vero che potrebbe essere conveniente per te acquistare comunque la bici ad euro 1800,00 come proposto.
e lasciamo stare i "padri di famiglia" perchè mi sembra evidente che un danno di euro 800,00 causato all'acquirente sia ben maggiore di un danno da 1600,00 sul fatturato di un negozio.
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
4.809
14
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Paperopoli
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Bike
_
... Ho chiesto un parere ad un amico avvocato il quale mi ha consigliato di ...
Pur senza consoscere la legge italiana nè tanto meno quella tedesca mi sembra di averci preso sul discorso di poter venire meno ad un contratto palesemente dannoso per una delle due parti a causa di un errore.

Quindi, giusto per non lasciare le cose in sospeso, visto che hai un amico avvocato, gli hai esposto le mie considerazioni? Ne saprà più di me e penso che sia a te che a tutti gli altri possa interessare quando e con che risarcimento chi venda possa recedere.

A me di recente è capitato di fare un affare pagando una bici dal Decathlon al 50% dove è chiaro che al costo della bici il mercato offriva solo i due cerchi e mi piacerebbe capire, visto che guarda caso sto cercando l'occasione per la seconda bike per mia moglie:celopiùg:, che succede se trovo l'affare, lo blocco e capita quello che è successo a te!
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
4.809
14
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Paperopoli
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_
...sinceramente sono praticamente certo che il venditore sarebbe obbligato a rendere la caparra doppia...
se è quanto pagato è classificabile come "caparra". L'anticipo o acconto è un'altra cosa e può essere restituito pari pari. Sicuramente non è scritto da nessuna parte che quanto versato era una "caparra" per la quale anche e me risulta che deve essere restituita in misura doppia. Mi sembra poi che di legge la caparra è una % massima dell'importo cioè anche se verso 900 euro di caparra su un totale di 1000 euro la legge riconosce come caparra solo una % massima dei 1000 euro (se non erro il 7% ma non trovo i riferimenti di legge) ed il resto è acconto. Quindi ricevi il doppio della caparra (se non sbaglio la % solo 2x70=140 euro) più il restante acconto ("solo" 760 euro = 900-140 euro). Quindi non ricevevi 1800 euro indietro... Altra cosa è la valutazione di altri danni ma qui tocca fare causa...








P.S. Ripeto mi piacerebbe avere il parere di un avvocato biker... (gli avvocati non amano "pedalare" ?)
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
28.901
1.891
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Cimino
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reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
anche qui è da vedere...ci sono due tipologie di caparra:

La caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.) è la più frequente e corrisponde alla antica consuetudine di consegnare all'altra parte una somma di denaro (o altre cose fungibili) a conferma del vincolo assunto. Se la parte che ha concesso la caparra si rende inadempiente, l'altra parte può recedere dal contratto e trattenere la caparra. Se inadempiente è la parte che ha ricevuto la caparra, l'altra parte può sempre recedere e richiedere il doppio di quanto versato.
Si tratta in entrambi i casi di facoltà concessa all'interessato che può comunque insistere per l'adempimento, e richiedere il risarcimento per l'ulteriore danno subito.
Diversa è invece la funzione della caparra penitenziale (art. 1386 c.c.) che rappresenta il corrispettivo del diritto di recesso, stabilito convenzionalmente. Chi decide di recedere deve dare all'altra parte quanto pattuito a titolo di caparra penitenziale e l'altra parte non potrà chiedere altro.



Francamente però non mi sembra che la fattispecie di cui ci si occupa sia riconducibile ad una di queste due categorie.


 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
4.809
14
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Paperopoli
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_
...ci sono due tipologie di caparra:
La caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.) è la più frequente e corrisponde alla antica consuetudine di consegnare all'altra parte una somma di denaro (o altre cose fungibili) a conferma del vincolo assunto. Se la parte che ha concesso la caparra si rende inadempiente, l'altra parte può recedere dal contratto e trattenere la caparra. Se inadempiente è la parte che ha ricevuto la caparra, l'altra parte può sempre recedere e richiedere il doppio di quanto versato.
Si tratta in entrambi i casi di facoltà concessa all'interessato che può comunque insistere per l'adempimento, e richiedere il risarcimento per l'ulteriore danno subito.
Diversa è invece la funzione della caparra penitenziale (art. 1386 c.c.) che rappresenta il corrispettivo del diritto di recesso, stabilito convenzionalmente. Chi decide di recedere deve dare all'altra parte quanto pattuito a titolo di caparra penitenziale e l'altra parte non potrà chiedere altro.
Grazie per l'approfondimento (direi che ce l'abbiamo l'avvocato biker!!!)


Francamente però non mi sembra che la fattispecie di cui ci si occupa sia riconducibile ad una di queste due categorie.
Perfettamente d'accordo con te. Quindi mi sembra che il venditore si sia comportato bene offrendo la restituzione dei soldi versati (non è una caparra) o un supersconto e questo per evitare di andare in giudizio (dove per carità potrebbe anche avere torto ma ne dubito) e non perdere un cliente. Però capisco il nostro amico e quanto sia deluso. Io sinceramente mi farei restituire i soldi (la cifra offerta per quanto buona è troppo lontana da quanto pensava di spendere per la bici...).
 

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