Primo problema a causa della batteria non rimovibile...

[Moebius]

Qualche giorno fa ho fatto il giro di Fanes-Senes partendo da S. Vigilio di Marebbe. Ho allargato il giro classico includendo anche la forcella Lerosa, arrivando a Ra Stua verso le 5 del pomeriggio.

A Ra Stua avevo bisogno di ricaricare la batteria, dovendo affrontare ancora la val Salata per tornare a S. Vigilio. Dato che avevo fatto lo stesso giro l'anno scorso ed avevo ricaricato alla malga, non pensavo che avrei avuto problemi, e invece...

Come noto la Rotwild non ha la batteria rimovibile; avevo con me il caricabatterie (piuttosto leggero) e ben 25 m (!) di prolunga, ad ogni buon conto.
Ho chiesto al gestore dove avrei potuto ricaricare, e questi mi ha indicato sgarbatamente una presa nel corridoio. Ho quindi svolto la prolunga e l'ho attaccata dove indicato.
Il gestore si è precipitato e, in modo alquanto scortese, mi ha detto che non potevo attaccare una prolunga perchè "era molto pericoloso"... Mi ha detto di portare dentro la batteria e nascondere il tutto vicino alla presa. Quando gli ho fatto presente (molto gentilmente) che non potevo staccare la batteria, mi ha detto che allora era impossibile e di andarmene.
Ho tentato di far presente che la prolunga potevo farla uscire dalla finestra o dal vano dei servizi elettrici, e che gli altri turisti nemmeno l'avrebbero vista. Nulla da fare.

Ho dovuto ridiscendere a Cortina e tornare a S. Vigilio in pulmino-taxi, per la modica spesa di 140 euro.

Non c'è bisogno di aggiungere che al Ra Stua d'ora in avanti passerò senza fermarmi e senza consumare nulla, e che non mancherò di scrivere una protesta all'Ufficio del Turismo e alle Regole d'Ampezzo.
In Alto Adige una cosa del genere non sarebbe mai successa.

Evidentemente al "signore" in questione, che mi dicono essere noto per la maleducazione ed il malgarbo, sta andando troppo bene...

Prodotti MTB scontati

 

[Bar O]

porca miseria!
solidarietà!
allora qui
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=342241
è andata bene!

 

[Moebius]

Ho già ricaricato tante volte in giro, e senza mai il minimo problema prima di questo episodio. In Alto Adige è la norma, visto che ormai si vedono in giro più e-bike delle muscolari.

In Val Venosta ho visto, in più di un'occasione, la trave per parcheggiare le bici (appendendole per la sella) e a fianco una colonnina di prese...

Al rifugio Comici addirittura ci sono i cavi con l'attacco batteria, purtroppo solo Bosch, e non c'è neppure bisogno di portarsi il caricatore!

 

[Nicotrev]

E pensare che in molti Rifugi (anche piccoli) in Alto Adige ormai ci sono prese multiple all'esterno a disposizione di chi vuol caricare la batteria.

Qui, siamo all'Alpe di Siusi, ed avevano addirittura il gruppo elettrogeno

 

[Lanfur]

Eh, i malgari del bellunese quando si impuntano sono più irremovibili della batteria di una Rotwild :) ma se gli giuri che la loro ricotta affumicata non ha rivali ti saranno amici per sempre.

 

[Bar O]

ho visto personalmente una ciabatta di alimentazione elettrica che usciva dalla finestra di un istituto religioso sull'Aventino a disposizione dei bisognosi che devono ricaricare il cell,ma anche un elettrociclista a volte appartiene alla categoria...

 

[Moebius]

Ho ricevuto per email le scuse sia dall'ufficio del turismo di Cortina che dalle Regole d'Ampezzo... ma niente offerte di rimborso delle spese (come del resto mi aspettavo).

L'ente Parco si dice ben intenzionato verso le e-mtb:

Questa occasione, anche se spiacevole, ci invita a migliorare il servizio offerto ai ciclisti possessori di bici elettriche, strumenti che un questi anni recentissimi stanno avendo una diffusione sempre maggiore. Per il prossimo futuro dovremo senz'altro dotarci di colonnine o punti di appoggio per l'alimentazione elettrica dei veicoli, da posizionare nei pressi dei rifugi della nostra zona.

...mentre l'Ufficio del Turismo scarica il barile:

nessun rifugio è obbligato a darle la possibilità di ricaricare la batteria della bici elettrica, è a discrezione del proprietario o gestore della struttura.

Logico che non è obbligato. Si tratterebbe di un servizio ad un certo tipo di utenza. Forse hanno un problema di eccesso di turismo in questa zona...

Quindi... in attesa che le promesse vengano mantenute evitate il Ra Stua e non fate affidamento sulla possibilità di ricaricare nei rifugi veneti!

 

[@lby64]

Ho ricevuto per email le scuse sia dall'ufficio del turismo di Cortina che dalle Regole d'Ampezzo... ma niente offerte di rimborso delle spese (come del resto mi aspettavo).

L'ente Parco si dice ben intenzionato verso le e-mtb:


...mentre l'Ufficio del Turismo scarica il barile:
Logico che non è obbligato. Si tratterebbe di un servizio ad un certo tipo di utenza. Forse hanno un problema di eccesso di turismo in questa zona...

Quindi... in attesa che le promesse vengano mantenute evitate il Ra Stua e non fate affidamento sulla possibilità di ricaricare nei rifugi veneti!

Da Veneto ed e-biker piena solidarietà!
Io frequento l'Altopiano di Asiago patria del filo spinato anti turisti da 40 anni! Sin da allora mi auguravo che ci fosse una rottamazione della vecchia classe gestionale turistica ma vedo che siamo ancora fermi. Soli quest'anno devo dire ho visto l'emergere di gestori più giovani e consapevoli. Speriamo bene x il futuro altrimenti non potranno poi lamentarsi di venir soppiantati dalle multinazionali del turismo come sta x accadere x le nostre spiagge. Un caro saluto.
Alberto

 

[cocos]

Ho ricevuto per email le scuse sia dall'ufficio del turismo di Cortina che dalle Regole d'Ampezzo... ma niente offerte di rimborso delle spese (come del resto mi aspettavo).

L'ente Parco si dice ben intenzionato verso le e-mtb:


...mentre l'Ufficio del Turismo scarica il barile:
Logico che non è obbligato. Si tratterebbe di un servizio ad un certo tipo di utenza. Forse hanno un problema di eccesso di turismo in questa zona...

Quindi... in attesa che le promesse vengano mantenute evitate il Ra Stua e non fate affidamento sulla possibilità di ricaricare nei rifugi veneti!

Premesso che a generalizzare sbagli, hai toccato comunque un tasto dolente delle montagne venete ovvero scarsa attitudine ad abbracciare le novità. Bike Park pochi ed in ritardo, rifugi che vivono più di rendita sulla bellezza dell'ambiente che altro; molti operatori parecchio scontrosi ed impreparati al turismo (magari obbligarli a parlar inglese per statuto....).
Tanti montanari che si arrogano diritti di proprietà su concessioni demaniali impedendo accesso o comunque sviando sentieri.... Insomma molta troppa ignoranza in un mondo in cui anche il turismo necessita di preparazione e cultura scolastica..... Così facendo magari la mucca fa più latte, ma poi a chi vendi i tuoi prodotti se fai scappare il consumatore?
Mah!

 

[vmaxpower]

Ho ricevuto per email le scuse sia dall'ufficio del turismo di Cortina che dalle Regole d'Ampezzo... ma niente offerte di rimborso delle spese (come del resto mi aspettavo).

L'ente Parco si dice ben intenzionato verso le e-mtb:


...mentre l'Ufficio del Turismo scarica il barile:
Logico che non è obbligato. Si tratterebbe di un servizio ad un certo tipo di utenza. Forse hanno un problema di eccesso di turismo in questa zona...

Quindi... in attesa che le promesse vengano mantenute evitate il Ra Stua e non fate affidamento sulla possibilità di ricaricare nei rifugi veneti!

Amico,
io andrei piano con le generalizzazioni, vero che in Veneto siamo forse più indietro sull'ospitalità turistica, ma, ogni volta che mi fermo su qualche malga/rifugio in quota, trovo sempre qualche e-bike in rifornimento, e, per causa di forza maggiore, giro prevalentemente in Veneto.
Poi, in piena stagione, far passare una prolunga per mezza struttura con un viavai continuo di gente, non mi sembra un fastidio da poco.
Basta che uno ci inciampi e poi vediamo cosa succede!
Ciò non toglie che c'è sempre modo per risolvere, con un po' di disponibilità ed educazione.

Ps: parecchi gestori dicono che devono organizzarsi, perché, con loro sorpresa, il fenomeno delle e-bike e conseguente richiesta di servizi dedicati è esploso quest'anno.
Magari l'anno prossimo andrà meglio!

 

[Moebius]

Amico,
io andrei piano con le generalizzazioni, vero che in Veneto siamo forse più indietro sull'ospitalità turistica, ma, ogni volta che mi fermo su qualche malga/rifugio in quota, trovo sempre qualche e-bike in rifornimento, e, per causa di forza maggiore, giro prevalentemente in Veneto.
Poi, in piena stagione, far passare una prolunga per mezza struttura con un viavai continuo di gente, non mi sembra un fastidio da poco.
Basta che uno ci inciampi e poi vediamo cosa succede!
Ciò non toglie che c'è sempre modo per risolvere, con un po' di disponibilità ed educazione.

Ps: parecchi gestori dicono che devono organizzarsi, perché, con loro sorpresa, il fenomeno delle e-bike e conseguente richiesta di servizi dedicati è esploso quest'anno.
Magari l'anno prossimo andrà meglio!

E le generalizzazioni quali sarebbero? Io ho detto "non fate affidamento"... non che sicuramente ogni gestore veneto si rifiuterà di lasciarvi ricaricare e vi caccerà in malo modo. "Non fate affidamento" vuol dire, almeno da me, "non affidatevi ciecamente alla speranza"...

Poi, anche sul discorso di "far passare una prolunga per mezza struttura" si potrebbe discuterne: si trattava di 1 metro di corridoio e c'erano molte possibilità alternative (se ci fossero state, appunto, disponibilità ed educazione, che invece latitavano). Ma il punto non era questo.

 

[cap24]

Ammazza......capirai che organizzazione ci vuole, una prolunga e una ciabatta..non credo che il rifugio non abbia una presa elettrica in un posto accessibile dove non c'è pubblico, ciò che è successo a moebius è mancanza totale di disponibilità verso il prossimo in difficoltà .penso che se fosse rimasto a piedi per strada con l'auto e avesse incontrato la stessa persona avrebbe ricevuto lo stesso trattamento, purtroppo non tutti hanno l'empatia per aiutare gli altri.

Ciauz.

 

[steu851]

Rimane il fatto che sacrificare la rimovibilità della batteria per fini puramente estetici non mi pare una grande idea, oltre al discorso ricarica (mi è capitato di ricoverarla per la notte in un locale privo di prese) c'è il discorso portabici, 3 kg in più da caricare sono una rogna, e poi mi chiedo che impermeabilità abbia, io una volta mi son fatto 4 ore di viaggio sotto la pioggia battente, ed una volta arrivato l'ho dovuta lasciare un'altra ora sotto al diluvio, tolto display e batteria il giorno dopo era asciutta e non ho avuto problemi

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[Moebius]

Rimane il fatto che sacrificare la rimovibilità della batteria per fini puramente estetici non mi pare una grande idea, oltre al discorso ricarica (mi è capitato di ricoverarla per la notte in un locale privo di prese) c'è il discorso portabici, 3 kg in più da caricare sono una rogna, e poi mi chiedo che impermeabilità abbia, io una volta mi son fatto 4 ore di viaggio sotto la pioggia battente, ed una volta arrivato l'ho dovuta lasciare un'altra ora sotto al diluvio, tolto display e batteria il giorno dopo era asciutta e non ho avuto problemi

Aspettavo infatti commenti di questo genere...

In compenso non devo fare i conti con batterie che ballano nella loro sede, falsi contatti, serrature che si bloccano, contatti che si ossidano.
Per quanto riguarda l'impermeabilità... a parte che la lavo con il getto da giardino senza (ovviamente) rimuovere la batteria ma nemmeno il display, l'altro giorno mi sono preso un bel nubifragio con la bici sul portabici per oltre un'ora, in autostrada, e di problemi nessuno.

 

[iceburn]

La batteria rimovibile è utile anche nel dover prendere un aereo. Generalmente non si può imbarcare una e-bike con la batteria montata, bisogna metterla nel bagaglio a mano.

 

[baffosardi]

Aggiungo che le batterie soffrono il freddo e caldo prolungato..quindi se lasciate sulla bici piu' giorni inattive in condizioni estreme in garage ne soffrono.
Io la mia bosch son contento di portarla in casa quando non la uso per un po...senza contare il fattore furti, una bici senza batteria e' molto meno appetibile anche nel box...