Buonasera. Vi scrivo per confrontarmi con chi, possibilmente, abbia avuto un problema simile al mio, o comunque più esperto, riesca magari a capirci qualcosa di più, anche solo leggendo queste poche righe in merito.
Due settimane fa, dopo aver corso una granfondo di 44km e 1200m di dislivello circa, nel pomeriggio, andandomi a sedere su di una sedia alta (quelle classiche da bar) e piegando un po' la gamba mi viene un'improvvisa fitta al ginocchio sinistra, piuttosto dolorosa, che continua scendendo dalla sedia. Si ripeterà diverse volte durante l'arco della serata, così come pure l'indomani mattina, appena alzato dal letto, facendomi praticamente zoppicare per i primi passi, e ripresentandosi un altro paio di volte durante le prime decine di minuti della mattinata, per poi scomparire. Un dolore come "interno", non saprei individuare precisamente se decentrato sul lato esterno o interno del ginocchio, o se anteriormente o posteriormente. Ghiaccio, Voltaren e due Brufen (1/die), due giorni fermo e si riprendono gli allenamenti, tranquillamente. Domenica successiva altra gara, questa volta 18km e 550m circa di dislivello in XC. Tutto perfetto, senza problemi. L'indomani, lunedì mattina, giretto in mtb tranquillo, dopo qualche chilometro in salita torna il dolore, per la prima volta in bici, mentre pedalo. Continuo il giro con questo dolore che si presenta di tanto in tanto, a distanza di diversi minuti tra un "attacco" e l'altro. L'ultimo si presenta mentre sono in bici, durante il ritorno, dopodiché nient'altro, né sulla bici negli ultimi chilometri, né dopo. Di nuovo ghiaccio, un po' di Voltaren e due Brufen (sempre 1/die), anche se il dolore non si era più presentato dopo il giro, per prevenire un ritorno. Di nuovo due giorni di riposo e siamo ad oggi, senza più dolori presentatisi da lunedì mattina.
L'unica mia ipotesi sono le nuove scarpe e tacchette. Da anni ormai uso Crankbrothers Eggbeater, prima con scarpe DMT Taurus, adesso Diadora X Vortex Pro. Con quest'ultime sono sorte due differenze rispetto all'assetto precedente. Il primo riguarda la posizione delle tacchette, più indietro sulla suola (messe già al limite, più avanti non possono andare), anche se secondo parametri biomeccanici (posizione rispetto all'osso del metatarso) sono messe bene sulle Diadora, mentre erano sbagliate sulle DMT, troppo avanzate, nonché adesso decentrate in maniera differente, tenendo il piede parallelo alla bici, mentre prima con le DMT il tallone stava più interno, più vicino alla pedivella. L'altra differenza, sta nel fatto che sono passato da tacchette e suola molto consumati, che quindi davano libertà angolare estrema, a tacchette nuove e suola "strana", Diadora infatti usa un sistema con una placchetta di plastica su cui mettere la tacchetta, che è affiancata poi da due strisce in gomma gialla molto alta, tanto da superare in altezza la suola stessa della scarpa, facendo molto grip sul pedale, rendendo pertanto la rotazione della scarpa ancora più difficoltosa.
Il mio dubbio quindi, è che la posizione nuova sia stata di difficile adattamento, e che il ginocchio sia stato sforzato e messo sotto pressione a causa del notevole grip offerto dalla gomma che striscia sul pedale, facendo sì che la mia ricerca della naturale posizione del piede, essendo contrastata da quella resistenza, facesse infiammare qualche tendine o legamento, che a lungo andare ha creato questo problema, che ha iniziato a presentarsi dopo sforzi intensi (gare). Con queste scarpe ho finora corso 5 gare, le prime 3 senza problemi, le altre 2 senza problema durante, ma col problema successivamente ad esse.
Voi che ne dite? Esperienze simili? Ho pensato di riportare le tacchette in una posizione leggermente più simile a quella delle DMT (tallone più interno) e limare un po' la gomma, mentre non ho modo di portarle più avanti, anche se, come già detto, erano troppo avanzate prima sulle DMT, non adesso sulle Diadora...
Due settimane fa, dopo aver corso una granfondo di 44km e 1200m di dislivello circa, nel pomeriggio, andandomi a sedere su di una sedia alta (quelle classiche da bar) e piegando un po' la gamba mi viene un'improvvisa fitta al ginocchio sinistra, piuttosto dolorosa, che continua scendendo dalla sedia. Si ripeterà diverse volte durante l'arco della serata, così come pure l'indomani mattina, appena alzato dal letto, facendomi praticamente zoppicare per i primi passi, e ripresentandosi un altro paio di volte durante le prime decine di minuti della mattinata, per poi scomparire. Un dolore come "interno", non saprei individuare precisamente se decentrato sul lato esterno o interno del ginocchio, o se anteriormente o posteriormente. Ghiaccio, Voltaren e due Brufen (1/die), due giorni fermo e si riprendono gli allenamenti, tranquillamente. Domenica successiva altra gara, questa volta 18km e 550m circa di dislivello in XC. Tutto perfetto, senza problemi. L'indomani, lunedì mattina, giretto in mtb tranquillo, dopo qualche chilometro in salita torna il dolore, per la prima volta in bici, mentre pedalo. Continuo il giro con questo dolore che si presenta di tanto in tanto, a distanza di diversi minuti tra un "attacco" e l'altro. L'ultimo si presenta mentre sono in bici, durante il ritorno, dopodiché nient'altro, né sulla bici negli ultimi chilometri, né dopo. Di nuovo ghiaccio, un po' di Voltaren e due Brufen (sempre 1/die), anche se il dolore non si era più presentato dopo il giro, per prevenire un ritorno. Di nuovo due giorni di riposo e siamo ad oggi, senza più dolori presentatisi da lunedì mattina.
L'unica mia ipotesi sono le nuove scarpe e tacchette. Da anni ormai uso Crankbrothers Eggbeater, prima con scarpe DMT Taurus, adesso Diadora X Vortex Pro. Con quest'ultime sono sorte due differenze rispetto all'assetto precedente. Il primo riguarda la posizione delle tacchette, più indietro sulla suola (messe già al limite, più avanti non possono andare), anche se secondo parametri biomeccanici (posizione rispetto all'osso del metatarso) sono messe bene sulle Diadora, mentre erano sbagliate sulle DMT, troppo avanzate, nonché adesso decentrate in maniera differente, tenendo il piede parallelo alla bici, mentre prima con le DMT il tallone stava più interno, più vicino alla pedivella. L'altra differenza, sta nel fatto che sono passato da tacchette e suola molto consumati, che quindi davano libertà angolare estrema, a tacchette nuove e suola "strana", Diadora infatti usa un sistema con una placchetta di plastica su cui mettere la tacchetta, che è affiancata poi da due strisce in gomma gialla molto alta, tanto da superare in altezza la suola stessa della scarpa, facendo molto grip sul pedale, rendendo pertanto la rotazione della scarpa ancora più difficoltosa.
Il mio dubbio quindi, è che la posizione nuova sia stata di difficile adattamento, e che il ginocchio sia stato sforzato e messo sotto pressione a causa del notevole grip offerto dalla gomma che striscia sul pedale, facendo sì che la mia ricerca della naturale posizione del piede, essendo contrastata da quella resistenza, facesse infiammare qualche tendine o legamento, che a lungo andare ha creato questo problema, che ha iniziato a presentarsi dopo sforzi intensi (gare). Con queste scarpe ho finora corso 5 gare, le prime 3 senza problemi, le altre 2 senza problema durante, ma col problema successivamente ad esse.
Voi che ne dite? Esperienze simili? Ho pensato di riportare le tacchette in una posizione leggermente più simile a quella delle DMT (tallone più interno) e limare un po' la gomma, mentre non ho modo di portarle più avanti, anche se, come già detto, erano troppo avanzate prima sulle DMT, non adesso sulle Diadora...
