Ma per me quelli è meglio se stanno proprio a casa ogni periodo dell'anno, o se proprio vogliono andare portan la bici a mano nei tratti pericolosi. Quello che riprende a momenti cade sotto, oppure stava fingendo ma ha comunque rischiato grosso. Cammini sul bordo di un precipizio dove la neve non ti lascia spazio, guarda che esiste anche l'opzione "torno indietro". La tizia va a terra in un tornantino fortunatamente non esposto, quello dietro ci mette due ore per girarlo.. e dai, se non son percorsi per te fai come faccio io, evitali e trova qualcosa di più adatto a te. "Giro magnifico", sì, perché siete tornati vivi.
Vero. Una buona pratica è ripassare mentalmente il giro prima di pubblicarlo e una prima bozza di un template potrebbe essere questa:
Indicare se e dove vi sono tratti:
- esposti
- ostruiti
- con necessità di guado torrenti
- in forte/fortissima pendenza
- con fondo con poca aderenza
- con gradoni di altezza significativa [questo magari no, è già incluso nella difficoltà]
- con curve prive di protezioni in uscita
- particolarmente frequentati da escursionisti
- con probabile passaggio animali
- con pericolo di frane e/o valanghe
- attraversanti aree con denso traffico mezzi motorizzati
- percorribili nei due sensi
Indicare inoltre se la sicurezza nella percorrenza dell'itinerario è significativamente dipendente dalle condizioni meteo e dal periodo dell'anno.
Magari così incomincia ad essere un po' poco pratico... inoltre alcune cose sono troppo mutevoli (magari al mio passaggio il sentiero non era ostruito), altre sono già riassunte nella scala di difficoltà tecnica del percorso (e.g., forte/fortissima pendenza).
Una cosa utile e veloce sarebbe, semplicemente, quella di indicare la difficoltà escursionistica (quindi, "Difficoltà Tecnica" lasciarlo così com'è e semplicemente aggiungere una voce "Difficoltà Escursionistica").
Questo perchè, a mio avviso, la scala escursionistica è molto più indicativa delle scale attualmente usate per la mountain bike. A me personalmente non interessa molto sapere se il sentiero è raidabile o meno (QUESTO SÌ, troppo soggettivo), mentre invece mi interesserebbe molto di più sapere a cosa vado incontro (se faccio un EE, accetto il rischio che ci possano essere tratti di disimpegno in arrampicata o ferrate facili e quindi mi regolo di conseguenza, ad esempio prevedendo un modo di smontare e legare la bici allo zaino nel malaugurato caso mi servissero le mani libere e fossi impossibilitato dal tornare indietro).
Sarebbe utile avere l'opinione di qualche guida/accompagnatore di montagna, speriamo ve ne sia qualcuna/o che sta seguendo questa discussione.