Salve, non so se scrivo più per il nervoso o per una reale esigenza.
Durante questo inverno/primavera mi son ritrovato a sentirmi "minato" dal punto di vista immunitario come non mai.
Diciamo che globalmente credo di godere di uno stato di salute buono ma, cosa nuova per me, da qualche mese mi sembra di soffrire di qualche male di stagione di troppo e recuperi lenti dopo le uscite.
Quello che spesso ho registrato sono faringiti più o meno lievi, stanchezza muscolare e qualche doloretto sparso. Il periodo di febbraio è stato il peggiore; con l'influenza che imperversava in giro, la mia sintomatologia è stata la solita lieve, con l'aggiunta (in una occasione) di una lieve febbricola di uno o due giorni, una faringite un po' piu intensa ed un po' di tosse.
Da ieri sto grossomodo replicando questa sintomatologia (l'ultima uscita in bici è stata giovedi 1maggio).
Non voglio tirarla troppo per le lunghe.. ad inizio aprile mi sono sottoposto alle analisi ematiche e visita a cadenza semestrale (sorveglianza per lavoro ambito ospedaliero) con risultati discreti e sovrapponibili ai precedenti (ho solo il mio solito quadro di "anemia mediterranea" con emoglobina a 11.9), il medico del lavoro alla mia descrizione dei sintomi quasi mi stoppò dicendo "tutta roba di scarsa rilevanza"; ed il medico di base a febbraio in occasione di quella febbricola, nel visitarmi mi diede qualche giorno di riposo, antibiotico e "poi vedrai che andrà meglio".
Mio padre che è un infermiere di grandissima esperienza quando gli chiesi un parere (pour parler :) ) sul fatto di fare qualche indagine specifica per il sist immunitario e del dubbio che non avessi preso una mononucleosi o qualcosa del genere mi disse che secondo lui non avevo un cacchio di niente ma se lo credevo mi dovevo muovere io (cose che poi non ho approfondito)
Oggi lamentandomi dell'attuale stato simil-febbrile mi ha detto in maniera schietta che secondo lui dovrei star lontano dalla bici per un po' perché col clima non assestato, col mio fisico magro (175 cm x 64kg) e con la brutta abitudine di fumare 5/6 sigarette al giorno prima o poi finirò per prendermi una polmonite..
Io dico mah.. con l'arrivo definitivo della bella stagione riuscirò ad incorrere in meno acciacchi? Quanto incidono i vari tipi di stress( lavorativi, emotivi ecc? faccio per parte della settimana il pendolare e sono anche un soggetto ansioso seguendo una psicoterapia ma senza ausilio di farmaci)
A quale specialista rivolegersi per un parere più ampio?
Ringrazio e scusate la lunghezza
Durante questo inverno/primavera mi son ritrovato a sentirmi "minato" dal punto di vista immunitario come non mai.
Diciamo che globalmente credo di godere di uno stato di salute buono ma, cosa nuova per me, da qualche mese mi sembra di soffrire di qualche male di stagione di troppo e recuperi lenti dopo le uscite.
Quello che spesso ho registrato sono faringiti più o meno lievi, stanchezza muscolare e qualche doloretto sparso. Il periodo di febbraio è stato il peggiore; con l'influenza che imperversava in giro, la mia sintomatologia è stata la solita lieve, con l'aggiunta (in una occasione) di una lieve febbricola di uno o due giorni, una faringite un po' piu intensa ed un po' di tosse.
Da ieri sto grossomodo replicando questa sintomatologia (l'ultima uscita in bici è stata giovedi 1maggio).
Non voglio tirarla troppo per le lunghe.. ad inizio aprile mi sono sottoposto alle analisi ematiche e visita a cadenza semestrale (sorveglianza per lavoro ambito ospedaliero) con risultati discreti e sovrapponibili ai precedenti (ho solo il mio solito quadro di "anemia mediterranea" con emoglobina a 11.9), il medico del lavoro alla mia descrizione dei sintomi quasi mi stoppò dicendo "tutta roba di scarsa rilevanza"; ed il medico di base a febbraio in occasione di quella febbricola, nel visitarmi mi diede qualche giorno di riposo, antibiotico e "poi vedrai che andrà meglio".
Mio padre che è un infermiere di grandissima esperienza quando gli chiesi un parere (pour parler :) ) sul fatto di fare qualche indagine specifica per il sist immunitario e del dubbio che non avessi preso una mononucleosi o qualcosa del genere mi disse che secondo lui non avevo un cacchio di niente ma se lo credevo mi dovevo muovere io (cose che poi non ho approfondito)
Oggi lamentandomi dell'attuale stato simil-febbrile mi ha detto in maniera schietta che secondo lui dovrei star lontano dalla bici per un po' perché col clima non assestato, col mio fisico magro (175 cm x 64kg) e con la brutta abitudine di fumare 5/6 sigarette al giorno prima o poi finirò per prendermi una polmonite..
Io dico mah.. con l'arrivo definitivo della bella stagione riuscirò ad incorrere in meno acciacchi? Quanto incidono i vari tipi di stress( lavorativi, emotivi ecc? faccio per parte della settimana il pendolare e sono anche un soggetto ansioso seguendo una psicoterapia ma senza ausilio di farmaci)
A quale specialista rivolegersi per un parere più ampio?
Ringrazio e scusate la lunghezza
