Non sono molto d'accordo, la discesa secondo me è quasi più importante; imparare a capirla prima di percorrerla. A volte basta poco per finire fuori... Personalmente ho studiato di più la tecnica di discesa che salita.
ritmo su salite sterrate.
- Creatore Discussione gio81andrea
- Data di inizio
Non sono molto d'accordo, la discesa secondo me è quasi più importante; imparare a capirla prima di percorrerla. A volte basta poco per finire fuori... Personalmente ho studiato di più la tecnica di discesa che salita.
io in gara ho visto certi elementi che non ti dico...una volta che ho fatto il commissario dopo 5 ore dalla partenza c'era ancora un tipo che veniva seguito dall'auto scopa e non voleva demordere...il penultimo era passato da un'ora e mezza dalla mia postazione.
...era la fine che non volevo fare io. Poi però ho notato che basta poco per poter partecipare e NON fare una figura simile.
Certo, quello sempre. Anche se ultimo ha dimostrato che può farcela....anche se con un pò di allenamento in più avrebbe fatto MOLTA meno fatica e meno tempo impiegato.
Le sterrate possono avere sempre degli imprevisti nascosti. A volte basta un sasso o anche del ghiaino/sabbia che ti fare perdere aderenza, o peggio ancora delle venature dovute ad una recente pioggia (secondo me la cosa peggiore).
E' appunto questo che dicevo... Quasi sempre la "tecnica" per la salita viene trascurata: è abbastanza naturale, vista la diversità dell'azione rispetto la discesa, ma è un handicap non da poco.
Uno che va molto forte in discesa potrà rifilare 2/3 minuti a uno che va bene, ma uno che va molto bene in salita i distacchi li rifila a quarti d'ora
beh, io non è che l'ho trascurata, mi è stato più facile apprendere la salita che la discesa.
Comunque gira e rigira, si arriva sempre al punto che: Il miglior allenamento è
per apprendere tecnica e forza.buongiorno,
che consigli potete darmi sulle salite ripide bagnate da acquazzone della sera precedente? non riuscivo ad andare
su con la mia front xc. o perdevo aderenza al posteriore o la bici mi si impennava. un vero calvario. e se ti fermi a meta' come fai a ripartire senza ammazzarti? tra l' altro pedali bloccati o meno? se blocco le scarpe negli attacchi rischio di ammazzarmi, se non li blocco mi scivolano i pedali oppure ho una pedalata non omogenea che mi impenna la bici. zig zag o non zizag erba o sentiero?
grazie
marco
che consigli potete darmi sulle salite ripide bagnate da acquazzone della sera precedente? non riuscivo ad andare
su con la mia front xc. o perdevo aderenza al posteriore o la bici mi si impennava. un vero calvario. e se ti fermi a meta' come fai a ripartire senza ammazzarti? tra l' altro pedali bloccati o meno? se blocco le scarpe negli attacchi rischio di ammazzarmi, se non li blocco mi scivolano i pedali oppure ho una pedalata non omogenea che mi impenna la bici. zig zag o non zizag erba o sentiero?
grazie
marco
Sempre seduto con una pedalata molto regolare. Io tengo sempre la scarpa agganciata, devi essere svelto in caso di squilibrio a sganciarti. Per ripartire...c'ho messo un pò a impararlo, ma ce l'ho fatta. senza dare la pedalata mi metto in equilibrio, SOLO quando ho il secondo piede sul pedale inizio a pedalare (è una questione di frazione di secondi)...
IMHO
le gare le possono fare tutti, ognuno col proprio passo e i propri tempi, non serve neanche avere allenamento, basta la testa. Io sono uno di quelli che arriva nei primi 5 (se giri la classifica) uno di quelli descritti da motobimbo.
La cosa più difficile del ripartire in salita col fango è riagganciare le scarpe, i mie pedali non ne vogliono sapere se ho messo un piede nella melma.
per il ritmo in salito è un casino, personalmente impiego in motagna circa il doppio del tempo che impiego su asfalto per fare la stessa distanza/dislivello e credo che il responsabile sia il non essere capace a trovare il ritmo su una superfice irregolare.
le gare le possono fare tutti, ognuno col proprio passo e i propri tempi, non serve neanche avere allenamento, basta la testa. Io sono uno di quelli che arriva nei primi 5 (se giri la classifica) uno di quelli descritti da motobimbo.
La cosa più difficile del ripartire in salita col fango è riagganciare le scarpe, i mie pedali non ne vogliono sapere se ho messo un piede nella melma.
per il ritmo in salito è un casino, personalmente impiego in motagna circa il doppio del tempo che impiego su asfalto per fare la stessa distanza/dislivello e credo che il responsabile sia il non essere capace a trovare il ritmo su una superfice irregolare.