Sciliar e giro del sassolungo in giornata

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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enry

Biker infernalis
20/9/05
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Dolomiti (quando non lavoro in pianuraccia)
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Specy
Da qualche anno, grazie anche alle possibilità offerte dalla bi ammortizzata, mi sto dedicando alla ricerca dei giri più interessanti che si possono fare in Dolomiti, cercando di coniugare salite pedalabili, panorami mozzafiato e discese tecniche, interessanti e divertenti…..non sempre ci sono riuscito, ma qualche bel risultato l’ho portato a casa….
Sabato, grazie anche ai compari di ventura Spa, Rengas e Igortherliar, abbiamo concluso un giro che non solo occupa la parte più alta della mia classifica personale, ma secondo me può essere candidato ai primi posti assoluti dell’intero globo terrestre (altro che “giro dei 5 rifugi” o simili che hanno pochi m di sentiero o neanche uno!!!!)
L’idea di fare lo Sciliar e il giro del Sassolungo in giornata è venuta a me e a Spa a ottobre scorso, proprio per concludere il classico Sciliar (con partenza da Campitello) con una degna discesa finale dal Col Rodella.
Di solito questi giri li faccio fuori stagione, soprattutto in autunno, per evitare l’affollamento pedonale….ma per questo progetto avevamo bisogno di molte ore di luce e volevamo gustarci la supergita con la dovuta calma e le meritate soste fotografiche e rifocillatorie.
Inoltre non c’era niente di meglio di una “sfida” di questo tipo per dimenticare la frustrazione dell’ultimo mese e mezzo….con la ricerca infruttuosa di compari per il M. Bianco in snowboard…..
Nonostante un inverno freddo, nevoso e lungo (l’ultima nevicata, anche abbondante, sopra i 2000 m è stata domenica 20 giugno!) la zona dello Sciliar e del Sassolungo si presta alla bici prima di altre (mentre d’inverno la minor quantità di neve è spesso disarmante!), tanto che il giro era fattibile già da metà giugno.

Sabato 26 è stato dunque il gran giorno.
Partenza da Campitello di Fassa, con l’inevitabile salita della Val Duron, duretta a causa di alcune rampe ripide e ghiaiose ma sempre bellissima, anche se durante le prime ore del mattino il cielo si è annuvolato un po’ troppo.
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Prima delle terribili rampe cementate verso il Rif. Tires (le parti più ripide le abbiamo fatte a piedi, vista la lunghezza e i dislivelli del giro!), al cospetto dei Denti di Terrarossa
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Alla fine della prima salita, sullo sfondo il Sassopiatto
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Discesina veloce con salto verso il tratto di sentiero ripido, da fare con la bici in spalla
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Sull’altopiano dello Sciliar, per la prima volta con l’erba verde e i fiori
Sullo sfondo le bellissime discese del Catinaccio ancora innevate (piccola e grande Valbona con sci /snow, dal Rif. Principe anche a ottobre su neve con la bici!……ma mi sa che Renzo & C. hanno battezzato anche quella di giugno!)
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Dall’altopiano in giù è sempre uno spettacolo di posto e uno spettacolo di discesa, i passaggi più tecnici non sono ancora riuscito a farli, ma rispetto all’anno scorso sono sceso meglio
Gli altri sono più bravi e affrontano in sella tutti i passaggi più tecnici
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Si arriva sulle passerelle della gola
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Arrivati a Fiè è stata d’obbligo una sosta al lago, per ammirare i “panorami” in bikini, poi ancora classico sentiero fino alla strada verso la cabinovia di siusi che permette di salire senza fatica sull’Alpe di Siusi, dove abbiamo pedalato sul bellissimo sentiero n. 3 a Saltria e poi sulle classiche forestali in direzione del Rif. Comici.
Si pedala sull’alpe…..il circo delle pareti e delle guglie del Sassolungo è magnifico
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Per salire al Rif. Comici abbiamo seguito le forestali n. 3 – 535 – 528, con un tratto a spinta di circa 15 minuti e poi, per evitare l’ultimo tratto a spalla abbiamo deviato sulle piste, comunque ripide ma più facilmente percorribili.
Sognavamo tutti una gran bella fetta di torta ma troviamo il rifugio chiuso, per fortuna ci danno l’acqua
Anche la città dei sassi la affrontiamo con una piccola deviazione (altri 5 min. a spinta) sulla pista da sci, per arrivare al Passo Sella, con l’incubo dell’ultima salita, dove, sfiniti, smontiamo tutti e spingiamo.

È tardi….sul col Rodella le ombre si allungano……l’ultima discesa inizia in uno scenario da sogno…..la Regina, sulla quale ho disegnato tante belle curve polverose pochi mesi fa, sfoggia ancora la sua bianca livrea
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Incontriamo anche un simpaticissimo cagnolino che ci seguirà quasi fino a Campitello per poi scomparire…chissà di chi era…..però mai visto un cane così bravo che segue la gente in bici senza buttarsi davanti alle ruote……
La discesa finale è stata sul sentiero 530 fino al pilone della funivia (già fatto ad ottobre), poi siamo andati a destra (verso la ex staz. Elebetina, ad un certo punto è segnato con n. 528), anche sulla base dei consigli di Mario (mariodb su skiforum)….ma.è stata molto più difficile del previsto (mi sa che Mario si era sbagliato!)…..con tratti molto ripidi, ghiaiosi ed esposti…..e con 2400 m di salita e 2200 di discesa tecnica in corpo abbiamo raggiunto livelli di sfinimento paurosi…..
Ciliegina sulla torta: parte finale via crucis del paese con tanto di gradoni in legno da quasi mezzo metro e scalinata finale
Le fatiche sono finite solo dopo l’ardua ricerca del ristorante, dove c’era una cameriera da urlo!

Km: 57 (più il tratto con bici in spalla per raggiungere l'altopiano dello Sciliar, circa 30 min.)
Dislivello: 3200 m (800 m in salita e parecchio bitume rispamiati grazie alla cabinovia di Siusi)

Per chi non conosce le discese n.2 dallo Sciliar ai laghetti di Fiè e il 530 - 528 dal Col Rodella a Campitello ricordo che sono piuttosto tecniche, il mezzo adeguato è una biammortizzata da almeno 120 mm di escursione e ci vuole un po' di abilità ed esperienza in discesa (abbiamo incontrato molti con la front che scendevano a piedi per tutto il prugelweg, assolutamente sconsigliabile)

per renderlo meno difficile consiglio di farlo in 2 giorni con pernottamento sull'alpe di siusi
 
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Giani79

Biker velocissimus
7/6/03
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Verolavecchia (BS)
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Turner
che giro! complimenti x l'impresa!
ho un bellissimo ricordo di quelle zone, ho fatto (con altri BdB) lo Sciliar ma in 2 giorni partendo da Siusi, la mia esperienza di più giorni in MTB ;-)
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
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Verona
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fatbike + plus+ gravel
bravissimi! il sellarondabike senza auto è stata una bella esperienza e con panorami fantastici ma quello che avete fatto voi è da...:sbavon:
 

iron.mike83

Redazione
10/7/07
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Soraga di Fassa
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Trek Fuel EX
Bel Report Enry... complimenti ...anche se, permettimi di dirlo, il mio rende di più
Autoquoto quanto detto dall'altra parte:

Sabato giro indimenticabile, le cose che ho visto sono indescrivibili....
La tettona incrociata sulla Val Duron dove Rengas urlando: "avete visto che tette" ha fatto una gaff da paura
Le due fighe che salivano come conigliette sullo sciliar eccitate nel vedere 4 maci che portavano la mtb a 2600mt
La goduriosa accoglienza delle ragazzine in bikini ai laghetti di Fiè che sembravano le sirene dell'odissea
Il culetto che avevo davanti a me nell'ultima salita che mi ha dato le forze di arrivare su al col rodella a 2400
E infine cristina, la deliziosa rumena che ha saziato 4 lupi stanchi e affamati
Grazie a tutti
Alla prossima

Ora basta perdere tempo che sabato ci aspettano nuovi epici giri AF (termine coniato dal saggio Ighor che sta per All F..a, beh.. si capiva)
 

Classifica mensile dislivello positivo