Seconda caduta - In dubbio se continuare ad andare in bici

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Chinaski033

Spazio/tempo...
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Utopia (la terra della libertà di espressione)
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Specialized fsr xc comp
Beh io a gennaio brutta caduta che mi ha tenuto fermo 5 mesi. Ho pensato spesso che avrei smesso perché non volevo e non potevo più rischiare. Eppure, la paura di tornare in sella era sempre meno della depressione di stare a casa...
Sono cose che si "sentono", non cose che si decidono a tavolino.

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Marklenders

Fissatus Biker
25/11/16
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Un pustaz
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Qualcuna
È quindi??cadere fa parte del gioco, dov'è il problema??per due cadute vuoi smettere di andare in bici scusa??o non sei abbastanza appassionato,senza offesa, o ti demoralizzi per niente per come la vedo io,se nella vita dovessi fare solo quello ritieni "sicuro" sai che palle,almeno per me.
Proprio domenica in bikepark a San Martino in un salto dove ho dimenticato che ci fosse un doppio ho fatto un cappottone e fortunatamente niente di grave,mi sono alzato ho finito la discesa con la tremarella per l'adrenalina e dopo dieci minuti ero di nuovo in sella,amo questo sport e ne accetto i rischi,fattene una ragione,se così non è passa ad altro,aggiungo che secondo me girare dove c'è traffico è molto più pericoloso in generale dato che non hai il minimo controllo su chi ti sta intorno (macchine,camion,moto), chi guida soprattutto in Italia non ha minimamente rispetto per i ciclisti,quindi eviterei le strade trafficate se fossi in te,poi preferisco rischiare per imperizia mia o sfiga su un sentiero che essere asfaltato da qualche imbecille al cellulare o peggio ubriaco/drogato.
PS Settimana scorsa ho fatto un giro in Sudtirolo facendo un bel pezzo in Svizzera, sarà un caso ma gli unici che mi passavano vicino sono stati praticamente solo italiani,svizzeri,tedeschi e austriaci o rallentavano aspettando a sorpassarmi o mi passavano alla larga, purtroppo non siamo un popolo con uno spiccato senso civico,non mi piace generalizzare ma ahimé è così,quindi evita come la peste, se possibile,di pedalare con mezzi a motori nelle vicinanze.
 

pedrosanu1980

Biker novus
30/1/19
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massafra
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Da circa due anni mi sono avvicinato al meraviglioso mondo della bici e nei periodi estivi faccio uscite di 20/30 km quasi tutti i giorni. Non mi piace correre e non sono un fanatico del cronometro ma mi piacciono le salite ed i percorsi misti asfalto sterrato.
Purtroppo è la seconda volta che cado e sono in dubbio se continuare con questo sport, vi racconto la mia ultima caduta che è molto simile alla prima avvenuta lo scorso anno.

Durante una discesa su una strada secondaria asfaltata e poco trafficata mi trovo ad approcciare una serie di curve ad S. Su una delle curve a destra, coperta da piante, un camion stringe la traiettoria ed io sono costretto a frenare bruscamente e stringere verso l'interno della curva. Purtroppo in quella zona della curva l'asfalto presentava un ampio canale che mi ha fatto rovesciare in avanti. Cadendo mi sono causato escoriazioni sulle gambe e sugli arti e il manubrio della bici mi ha schiacciato la parte destra dell'addome. Sono andato al pronto soccorso per fare il controlli del caso (6 ore di attesa per fare una visita ed un'ecografica) e fortunatamente me la sono cavata senza lezioni interne.

Di seguito alcune foto della strada:
Vedi l'allegato 279315

Vedi l'allegato 279314

Cosa ho imparato:
1) La prudenza non è mai troppa perchè bisogna stare attenti a cosa fanno le altre persone e alle condizioni della strada
2) Sempre portare le protezioni, se non avessi portato i guanti ed il casco avrei le mani come un groviera ed avrei preso anche una bella botta in testa.
3) Paradossalmente tratti trafficati e con buona visibilità aventi un buon manto stradale sono più sicuri di strade secondarie poco trafficate con poca visibilità e manto stradale dismesso.


Consierazione sparse:
  • Sono indeciso se smettere di andare in bici, se ne sentono davvero tanti di incidenti. Se fossi scivolato lateralmente e fossi finito sotto al camion forse adesso non sarei qui a scrivere. Potrei valutare di fare percorsi dove non ci sono auto, ma la scocciatura di caricare la bici sul portapacchi, fare il giro e poi tornare a casa non mi piace molto.
  • Secondo voi c'è margine per fare una denuncia al comune, viste le condizioni della strada? Vorrei evitare la rivalsa verso il camionista perchè è stato molto gentile e probabilmente era quello il modo di approciare la curva cm più o cm meno.
Un saluto a tutti
Pratico enduro per 3 anni, sono caduto in tutti gli stili possibili! Scorpione, superman( più tardi ho imparato che hanno nomi), impatto con l'albero, sono rimasto bloccato mel telaio :-) Molto importante avere protezione: guanti, gomitiere, ginocchiere, casco( solo la casca mi è costata 160 euro, viso pieno, mandibola staccabile LEATT). Non smettere, è molto bello... Non andare da solo... importante! ;-)
 
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avalonice

Biker grossissimus
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ovunque
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con le ruote
larghezza della carreggiata m.2,75...dimmi come fai a rispettare il metro e mezzo avendo una panda(tanto per dire) che misura in larghezza mt.1,64???1,64+1.5=3.14 sconfini nell'altra corsia per 0,39mt.prega dio che nel senso contrario non arrivi un altro ciclista e un altra panda:prega:
semplicemente effettuando un sorpasso come prescrive il codice della strada, se il sorpasso prevede il superamento della linea di mezzeria continua non puoi effettuarlo, così non puoi effettuarlo se l'altra corsia (non importata il senso di marcia) è occupata.
La bici procede a 10km/h e non puoi passare con la macchinetta aspetti che la situazione consenta di fare il sorpasso in sicurezza.
Le biciclette a tutti gli effetti sono veicoli e quando sono in strada occupano una corsia come gli altri veicoli e se la corsia è occupata semplicemente aspetti che si libera.
 

30x26

Biker marathonensis
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Torino
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Durante una discesa su una strada secondaria asfaltata e poco trafficata mi trovo ad approcciare una serie di curve ad S. Su una delle curve a destra, coperta da piante, un camion stringe la traiettoria ed io sono costretto a frenare bruscamente e stringere verso l'interno della curva. Purtroppo in quella zona della curva l'asfalto presentava un ampio canale che mi ha fatto rovesciare in avanti.
la strada e' brutta , l'autotreno ha invaso. sicuramente sono fattori esterni che aumentano notevolmente il rischio di caduta. tu pero' sei proprio sicuro di non aver agevolato gli eventi con una traiettoria garibaldina od un uso sproporzionato/inutile dei freni a causa dello spavento?
sinceramente la dinamica descritta non mi convince molto. a centro curva stavi davvero dove dovevi essere? cioe' mooolto vicino alla griglia di ghisa che si vede piu' avanti...
ovviamente ti auguro una pronta guarigione, e' solo per dire che oltre a tutte le variabili che hai compreso di dover prendere in considerazione c'e' sempre da aggiungere la piu' importante: la piena padronanza del proprio mezzo.
 
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la strada e' brutta , l'autotreno ha invaso. sicuramente sono fattori esterni che aumentano notevolmente il rischio di caduta. tu pero' sei proprio sicuro di non aver agevolato gli eventi con una traiettoria garibaldina od un uso sproporzionato/inutile dei freni a causa dello spavento?
sinceramente la dinamica descritta non mi convince molto. a centro curva stavi davvero dove dovevi essere? cioe' mooolto vicino alla griglia di ghisa che si vede piu' avanti...
ovviamente ti auguro una pronta guarigione, e' solo per dire che oltre a tutte le variabili che hai compreso di dover prendere in considerazione c'e' sempre da aggiungere la piu' importante: la piena padronanza del proprio mezzo.
Una cosa è certa, se lo ricorderà per molto molto tempo per non dire ... per sempre!

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chiaroscuro

Biker novus
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Macerata
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Grazie a tutti per i numerosi suggerimenti e punti di vista. Mi rendo effettivamente conto che 2 cadute su 100 uscite no sono molte, e quantomeno non tali da giustificare l'abbandono di uno sport. Diciamo anche che il giorno dell'incidente il morale non è alle stelle.

La cosa che mi lascia più pensare è legata al fatto che il rischio reale di uno sport è legato dalla probabilità di avere incidenti, bassa nel mio caso, moltiplicata per il possibile danno che ne può scaturire. A mio avviso girare in strada dove il "manico" incide un 50-70% ed il resto dipende da altri fattori come problemi ai freni, manto stradale dissestato o peggio comportamento non corretto degli automobilisti, comporta un altissimo grado di rischio (dove il fattore più gravoso è dovuto dal fatto che, se si finisce in un'altra carreggiata o sotto un mezzo, si rischia di lasciarci le penne). Sulle vie ciclabili chiuse al traffico il rischio di finire "schiacciati o investiti" IMHO è più basso. Poi ovviamente per chi pratica questo sport a livello agonistico o effettua evoluzioni, la ricerca dell'adrenalina e delle prestazioni richiede per forza di cose, di spostare il livello di rischio più in alto. Io non cerco questo vado in bici perché amo esplorare nuovi percorsi, amo le "carrellate video lente ", gli scorci ed i dettagli del panorama (credo che chi va in bici da qualche anno riesce a capirmi), pedalare in salita per poi godersi la discesa ed il panorama il tutto sempre a velocità e performance da amatori.

Oggettivamente non credo che abbandonerò la bici per sempre ma molto probabilmente cambierò approccio e cercherò, per quanto possibile di evitare l'asfalto e la condivisione della carreggiata con i veicoli a quattro ruote.
Potrei far convivere la bici con alcune escursioni in montagna, qualche corsetta "sicura" allo stadio ... potrei anche provare il nuovissimo campo da paddle che hanno aperto vicino casa mia, li il rischio maggiore, cuore permettendo :-), sarebbe quello di qualche pallinata in faccia.
 
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Mar-cello

Biker urlandum
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Bellano
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qualche corsetta "sicura" allo stadio ... potrei anche provare il nuovissimo campo da paddle che hanno aperto vicino casa mia, li il rischio maggiore, cuore permettendo :-), sarebbe quello di qualche pallinata in faccia.

personalmente amo tutti gli sport ma ti ricordo che quelli citati hanno impatti articolari a breve e medio/lungo termine sicuramente maggiori del 'pedalare'
buona ripresa!
 

orso2016

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una front e una gravel
semplicemente effettuando un sorpasso come prescrive il codice della strada, se il sorpasso prevede il superamento della linea di mezzeria continua non puoi effettuarlo, così non puoi effettuarlo se l'altra corsia (non importata il senso di marcia) è occupata.
La bici procede a 10km/h e non puoi passare con la macchinetta aspetti che la situazione consenta di fare il sorpasso in sicurezza.
Le biciclette a tutti gli effetti sono veicoli e quando sono in strada occupano una corsia come gli altri veicoli e se la corsia è occupata semplicemente aspetti che si libera.
Davvero!!! Pensavo si poteva sorpassare sempre:-(.....e siccome sono veicoli sarebbe ora di targarli e assicurarli obbligatoriamente
 
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orso2016

Biker etrusco
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una front e una gravel
....ma quando le macchinate possiamo evitarle non lo facciamo.Stamattina ore 11-00 circa,zona industriale di Arezzo,discretamente trafficata anche di mezzi pesanti,lavori di manutenzione stradale,qualche immancabile buca,incontro qualcuno in bici,li conto,14,6 con bdc,8 con mtb.Giravo la zona cercando una concessionaria di auto e ho notato una pista ciclabile,ho percorso parallelamente la stessa per circa 1500mt poi ho svoltato ma ho visto che la ciclabile continuava.Perchè invece di stare in mezzo al traffico quei "fenomeni" non l'hanno percorsa?Che cazzo l'hanno fatta a fare?Viaggiavano tutti sulla stessa strada che stavo percorrendo io a due mt. dalla ciclabile:scassat:
 
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Boro

Biker meravigliosus
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Primo, almeno a norma, se vuoi superare il 20km/h non puoi andare in ciclabile, nelle ciclopedonali il limite e' 10km anche se spesso non è esplicitato ne rispettato.
Secondo ci sono cilclabili molto pericolose, sono strette, piene di attraversamenti spesso ciechi e nessun guarda quando le attraversa oppure per guardare deve prima impegnarle col muso della macchina.
Se poi sono anche ciclopedonali ti puo' capitare di tutto, da quello distratto che quando passi decide di stirarsi le braccia e ti da una sberla, animali e bambini vaganti malamente custoditi, altri ciclisti urbani distratti che guardano il cellulare o parlano affiancati.
Si insomma, sulle ciclabili se ne può parlare. Paradossalmente spesso il meno peggio è rischiare di essere schiacciato da un camion sulla strada principale.
 

Big Steak One

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Primo, almeno a norma, se vuoi superare il 20km/h non puoi andare in ciclabile, nelle ciclopedonali il limite e' 10km anche se spesso non è esplicitato ne rispettato.
Secondo ci sono cilclabili molto pericolose, sono strette, piene di attraversamenti spesso ciechi e nessun guarda quando le attraversa oppure per guardare deve prima impegnarle col muso della macchina.
Se poi sono anche ciclopedonali ti puo' capitare di tutto, da quello distratto che quando passi decide di stirarsi le braccia e ti da una sberla, animali e bambini vaganti malamente custoditi, altri ciclisti urbani distratti che guardano il cellulare o parlano affiancati.
Si insomma, sulle ciclabili se ne può parlare. Paradossalmente spesso il meno peggio è rischiare di essere schiacciato da un camion sulla strada principale.
Quello che più mi fa paura delle ciclopedonali...a parte tutta la nostra inutile a Napoli...sono i "Pedozaganti". Così li ho nominati. Pedoni atti nella spiacevole, per noi e, a quanto pare piacevole, per loro, arte dello zig-zag.
Ma cazzo dico io, voglio ammettere tu stia da solo e che ti sei fatto una giara di vinello ma che bisogno hai di camminare a zig-zag? Per di più sapendo (ma che devono sapere...) che stai su una pista ciclabile?!?!?
Pare quasi una fesseria camminare a bordo strada nel traffico, almeno li te lo aspetti, sai che può succedere (capito @chiaroscuro?[emoji6]) ma sti pedozaganti hanno proprio rotto!!!

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picca

Biker dantescus
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Grazie a tutti per i numerosi suggerimenti e punti di vista. Mi rendo effettivamente conto che 2 cadute su 100 uscite no sono molte, e quantomeno non tali da giustificare l'abbandono di uno sport. Diciamo anche che il giorno dell'incidente il morale non è alle stelle.

La cosa che mi lascia più pensare è legata al fatto che il rischio reale di uno sport è legato dalla probabilità di avere incidenti, bassa nel mio caso, moltiplicata per il possibile danno che ne può scaturire. A mio avviso girare in strada dove il "manico" incide un 50-70% ed il resto dipende da altri fattori come problemi ai freni, manto stradale dissestato o peggio comportamento non corretto degli automobilisti, comporta un altissimo grado di rischio (dove il fattore più gravoso è dovuto dal fatto che, se si finisce in un'altra carreggiata o sotto un mezzo, si rischia di lasciarci le penne). Sulle vie ciclabili chiuse al traffico il rischio di finire "schiacciati o investiti" IMHO è più basso. Poi ovviamente per chi pratica questo sport a livello agonistico o effettua evoluzioni, la ricerca dell'adrenalina e delle prestazioni richiede per forza di cose, di spostare il livello di rischio più in alto. Io non cerco questo vado in bici perché amo esplorare nuovi percorsi, amo le "carrellate video lente ", gli scorci ed i dettagli del panorama (credo che chi va in bici da qualche anno riesce a capirmi), pedalare in salita per poi godersi la discesa ed il panorama il tutto sempre a velocità e performance da amatori.

Oggettivamente non credo che abbandonerò la bici per sempre ma molto probabilmente cambierò approccio e cercherò, per quanto possibile di evitare l'asfalto e la condivisione della carreggiata con i veicoli a quattro ruote.
Potrei far convivere la bici con alcune escursioni in montagna, qualche corsetta "sicura" allo stadio ... potrei anche provare il nuovissimo campo da paddle che hanno aperto vicino casa mia, li il rischio maggiore, cuore permettendo :-), sarebbe quello di qualche pallinata in faccia.

Invece in quel genere di sport lì,come calcetto/volley/basket, infortuni a ginocchia e caviglie (roba che in bici non rischi) sono sempre dietro l'angolo. E rompersi un legamento di un ginocchio o slogarsi pesantemente una caviglia non sono robe da poco...

se vuoi un consiglio fai quello che ti piace fare. Se il tuo pensiero principale quando esci in bici è quello di non farti male, io lascerei stare...
 
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Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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I peggiori invece per me sono i gruppetti di 2/3 che stanno affiancati occupando tutta la ciclabile e si incazzano se chiedi strada.
Alla fine i pedoni sono imprevedibili, specie se affrontati di spalle, c'e' poco da fare, o scampanelli in continuazione e oltre a farti mandare a quel paese (perchè ti fai sentire certi si incazzano o se non ti fai sentire si incazzano uguale, la gente è incazzosa a prescindere) speri in dio che non si muovano di scatto oppure vai con la bici in mano a piedi come loro.
Altrimenti sei sempre a rischio ad gni incrocio.
Morale, lontano dalle ciclopedonali frequentate, se son deserte ok, altrimenti preferisco le gomme degli autotreni.
 

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