SELLARONDA HERO 2019

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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maxmuraro

Biker novus
3/8/17
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Vercelli
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Bianchi Methanol 9.5
Io continuo a pensare che si stia sollevando un polverone assurdo per baggianate: e chi fa il bullo, e chi è forte davvero, e chi è pippa media, e chi è super pippa…

Sono pienamente convinto che tutti abbiamo lo stesso diritto di partecipare alle condizioni richieste dagli organizzatori; detto questo e pur appartenendo al gruppo pippe, mi andrebbe benissimo che i sedicenti “agonisti” o “amatori di alto livello” partano nelle griglie davanti, e mi sembrerebbe anche più logico onde evitare ingorghi evitabilissimi che ognuno si diverta come vuole con i suoi “pari”.

Non mi sta bene che si impongano invece paletti arbitrari o si diano giudizi sommari su chi va più piano perchè meno allenato (ma magari sa anche guidare meglio la bici di tanti "mulinatori accaniti", che vanno come saette a salire ma poi scendono dalla biga su un sassolino) e da un evento come la Hero cerca anche altro, oltre all’affanno agonistico. Nelle diverse gare provate non ho mai avuto problemi né a chiedere di passare né a spostarmi se qualcuno arriva più veloce; ci vuole solo buonsenso ed educazione, pippa o fenomeno che si sia.



Hehehe ma loro non partono dietro, perché sono forti…allenati un po’ di più e non sarai inghiottito dagli inetti! ;-)
A parte gli scherzi, giusto sarebbe davvero fare griglie realistiche.



Va bene tutto, ma certe cose anche no: farsi la montagnetta di San Siro a Milano 80 volte e ti sei fatto il dislivello della Hero, ma è uguale? Il contesto FA PARTE della gara, e non a caso le gare sulle Dolomiti sono tra le più partecipate….l’ubicazione FA la differenza eccome, che stai a dire! Ti gasa uguale arrampicare sul Danter circondato da vette maestose che fare la Marathon della Brianza? Mi intristisce molto pensarti sulla biga in mezzo a montagne del genere senza che ti degni di guardarle….ma contento te!



E chi dice che metterci 9 h sia “cazzeggiare”? Chiedi ad un altro e cazzeggiare per lui sarà magari 7,5 h, mentre per un altro ancora 6,5, e così via; non capisco chi pensa di avere sempre la verità in mano!

La convivialità più genuina la si respira chiacchierando intanto che si beve e mangia ai ristori con gli strepitosi volontari e i compagni di avventura, sparsi in giro per le montagne…in più il giorno della gara si è accuditi dal punto di vista della sicurezza e meccanicamente, oltre ad avere per una volta i sentieri liberi da pedoni. Ti paiono pochi motivi per voler fare la gara al posto di una “normale scampagnata”?



Hai fatto un tempone assurdo praticamente da PRO, complimenti davvero!

Dopodiché penso anche che per arrivare “solo” 3,5 h prima del tuo amico, peraltro in un luogo magico come le Dolomiti dal quale nessuno vorrebbe andarsene ;-), ti sei “rovinato” la vita per mesi mentre lui se la spassava….ne vale la candela? De gustibus…



Dal momento che il limite di tempo per la gara è definito per fortuna dagli organizzatori e non da noi (che lo accorceremmo ed estenderemmo a nostro piacimento!;-) ), metterci 10h per il lungo è totalmente in linea con lo spirito dell’evento.

Io faccio tutti gli anni qualche gara, ma solo dove l’ambiente o il tracciato mi stimolano, altrimenti in effetti non ci provo gusto a correre come un dannato. Mi viene da pensare che le gare XC siano quelle forse più adatte a chi vuole solo correre a testa bassa…le marathon sono anche un “viaggio” nel cuore delle Alpi, in questo caso.

A leggere chi pedala a testa bassa pare non interessi l’ambiente circostante (ma perché sciropparsi allora tanti costi e km per andare fino a là?), e forse questo comportamento dissociato dal contesto mi consente di spiegarmi la quantità di gel e barrette che trovo sui sentieri di alta montagna. Io e tanti come me che corriamo per godere dell’evento a 360° non ci interessiamo certo dei 30” che ci mettiamo a depositare i rifiuti presso i ristori. Per inciso, in tante manifestazioni i volontari (senza i quali neanche gli agonisti potrebbero correre in condizioni adeguate) hanno più e più volte rimarcato che è la massa dei partecipanti meno esagitati a dargli la forza di stare lì aggratisse a servire i ciclisti per ore, scambiando 2 chiacchiere in allegria, e non godono certo con quelli che arrivano incaxxati per i tappi, che gettano le robe per terra e non ringraziano neppure…l’applauso dei volontari al rif. Auronzo l’anno scorso per me è valso più di qualunque trofeo durante la compianta 3 Cime!



Assolutamente questa è IMHO la più grande mistificazione della Hero. Che il nome abbia appeal, nessun dubbio. Che farebbe il pienone lo stesso con qualunque altro nome, ne sono pienamente convinto. Un contesto simile è duro da trovare altrove in così poco spazio: 4 valli (e che montagne!) in una pedalata sola, TOP-TOP-TOP!

Durante l’anno facendo All-Mountain mi capita di fare giri tra 1500 e 2300 m di dislivello; durante le gare ne ho fatti diverse volte oltre 3 e 4 mila. Lo stimolo della gara, che sia per un amatore forte o per un pippone, c’è eccome! I tanti volontari e la gente che ti incita, le aspettative dei mesi precedenti, gli scenari lontani da casa che ti sei sognato tante notti…la motivazione vale per tutti, che ci crediate o meno!



A questa stregua non ci sto: nessuno dei partecipanti è un HERO…men che meno mi pare HERO chi si dimentica gli affetti familiari, gli amici e le 1001 cose che la vita offre per guadagnare 1h sul risultato finale….

Essere HERO vuol dire fare qualcosa gratuitamente per gli altri, sacrificando sé stessi.

Gli unici HERO sono quelli che salvano vite umane o si immolano per gli altri, difendendo alti ideali!

Per quanto riguarda la gara è più HERO un partecipante che sta dietro ai genitori anziani, ai figli e si ritaglia poche misere orette settimanali per allenarsi, sacrificando il proprio risultato per i suoi cari (non il mio caso sia chiaro!), o quello che se ne frega di tutti e arriva al traguardo dopo 6h?




Straquoto….tutto il resto sono chiacchiere da bar!

Evviva la biga e chi la castiga! ;-)

Straquoto tutto ciò che hai scritto. E io che pensavo che le polemiche su tempi e griglie fossero solo tra noi “stradisti”! Qui però a differenza della NoveColli per fortuna nessuno biasima un altro per aver scelto il “corto” anziché il “lungo” :-)
Scherzi a parte, è stata la mia prima Hero e l’ho raccontata qualche post sopra. Ho dato strada a chi veniva da dietro lasciandogli la traccia migliore e ho chiesto gentilmente strada a chi davanti a me andava più lento. Con educazione perché non sono un fenomeno e anche se lo fossi non mi sognerei mai di essere prepotente con chi sta condividendo la mia stessa passione. Mi è capitato durante il percorso si sentire gente che insultava quando trovava un trail intasato da gente che andava a piedi. Ecco, quello per me non esiste proprio.
Ripeto, ho fatto un tempo osceno, ma quel che conta è l’essermi messo alla prova, capendo dove ho sbagliato e dove posso migliorarmi. E così credo la maggior parte degli altri partecipanti.
PS: credo che anche se Paez partisse da dietro non avrebbe problemi a risalire, semplicemente perché va più forte di tutti :-)
 

big_63

Biker poeticus
28/9/09
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Bergamo
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Scott Scale RC 900 Pro
Straquoto tutto ciò che hai scritto. E io che pensavo che le polemiche su tempi e griglie fossero solo tra noi “stradisti”! Qui però a differenza della NoveColli per fortuna nessuno biasima un altro per aver scelto il “corto” anziché il “lungo” :-)
Scherzi a parte, è stata la mia prima Hero e l’ho raccontata qualche post sopra. Ho dato strada a chi veniva da dietro lasciandogli la traccia migliore e ho chiesto gentilmente strada a chi davanti a me andava più lento. Con educazione perché non sono un fenomeno e anche se lo fossi non mi sognerei mai di essere prepotente con chi sta condividendo la mia stessa passione. Mi è capitato durante il percorso si sentire gente che insultava quando trovava un trail intasato da gente che andava a piedi. Ecco, quello per me non esiste proprio.
Ripeto, ho fatto un tempo osceno, ma quel che conta è l’essermi messo alla prova, capendo dove ho sbagliato e dove posso migliorarmi. E così credo la maggior parte degli altri partecipanti.
PS: credo che anche se Paez partisse da dietro non avrebbe problemi a risalire, semplicemente perché va più forte di tutti :-)
questo è un percorso disegnato per le caratteristiche di Paez, cmq a mio parere se parte dietro non vince neppure lui ...
 

ceres67

Biker serius
16/5/07
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Parma
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Ho fatto il lungo della Hero 4 anni fa, impiegandoci 5 ore 36 min. Non sono certo Paez, ma data la "difficoltà" della gara ho dedicato il tempo necessario alla preparazione, compatibilmente con i miei impegni. Per i 3 mesi precedenti alla gara ho dedicato mediamente 12h alla settimana, seguendo tabelle e smazzandomi per bene. Posso ritenermi soddisfatto della mia prestazione, poiché all'epoca utilizzai la mia bella bici in alluminio da 12kg!

Quest'anno un mio amico ha deciso di partecipare al lungo. Già da febbraio rompeva le palle che si doveva allenare, che doveva mettersi a dieta, .... E' stato bravino, perché con le condizioni meteo avverse di aprile/maggio ha comunque avuto voglia di fare mediamente 10h alla settimana in bici. Ma, arrivato il giorno della gara, il suo giro in allenamento con maggior dislivello aveva 1900m (e questa è l'eccezione, perché mediamente i suoi giri sono sui 1000m di dislivello). Non certo perché manchino le montagne nella mia zona. Non certo perché al mio amico gli sia mancato il tempo. Tuttavia, immancabile la notturna settimanale con i suoi amici, a seguire feston a tavola, così tanto per mettersi in dieta. Risultato, hero conclusa in poco meno di 9 ore.

Questi sono i due metri di paragone che utilizzo IO per affermare che metà delle persone che fanno il lungo arrivano completamente impreparate alla gara. Queste persone si iscrivono a questa gara (nota, è scritto gara, non manifestazione cicloturistica): 1. non per spirito competitivo, in tal caso gareggierebbero anche altri eventi in preparazione, che farebbe emerge il livello di preparazione dell'"atleta". 2. non per sfida contro se stessi, non per migliorarsi. Se questo fosse il caso, molte più persone arriverebbero "preparate". Tutte queste persone partecipano semplicemente perché nel nome della gara è scritto Hero, e nel pacco gara c'è una maglietta con stampato Hero! Se la gara si chiamasse con qualunque altro nome, non si iscriverebbero. Queste sono le stesse persone che se gli chiedi di venir a fare il giretto da 1000m di dislivello si inventano un mare infinito di fesserie pur di non levare il proprio culo dal letto.

Ora, ognuno è libero di pensarla come vuole e, cosa più importante, di buttare via i propri soldi nel modo che ritiene più opportuno. Tuttavia, questa è la mia opinione: se uno arriva impreparato ad una gara di questo calibro (anche se riesce a completarla) di Hero non ha proprio nulla! Hero è colui che decide di partecipare alla gara e si impegna al massimo per migliorarsi. Hero è colui che si smazza i mesi precedenti, che spinge i propri limiti. Hero rappresenta la dedizione, la voglia di crescere. Hero è anche colui che intuisce i propri limiti e sa che sarebbe d'intralcio ad altre persone che effettivamente vorrebbero gareggiare, quindi sta a casa. Hero è colui che si fa il giro un giorno diverso dalla gara, godendosi il panorama. Il resto? E' qualcos'altro.
Ho fatto il lungo della Hero 4 anni fa, impiegandoci 5 ore 36 min. Non sono certo Paez, ma data la "difficoltà" della gara ho dedicato il tempo necessario alla preparazione, compatibilmente con i miei impegni. Per i 3 mesi precedenti alla gara ho dedicato mediamente 12h alla settimana, seguendo tabelle e smazzandomi per bene. Posso ritenermi soddisfatto della mia prestazione, poiché all'epoca utilizzai la mia bella bici in alluminio da 12kg!

Quest'anno un mio amico ha deciso di partecipare al lungo. Già da febbraio rompeva le palle che si doveva allenare, che doveva mettersi a dieta, .... E' stato bravino, perché con le condizioni meteo avverse di aprile/maggio ha comunque avuto voglia di fare mediamente 10h alla settimana in bici. Ma, arrivato il giorno della gara, il suo giro in allenamento con maggior dislivello aveva 1900m (e questa è l'eccezione, perché mediamente i suoi giri sono sui 1000m di dislivello). Non certo perché manchino le montagne nella mia zona. Non certo perché al mio amico gli sia mancato il tempo. Tuttavia, immancabile la notturna settimanale con i suoi amici, a seguire feston a tavola, così tanto per mettersi in dieta. Risultato, hero conclusa in poco meno di 9 ore.

Questi sono i due metri di paragone che utilizzo IO per affermare che metà delle persone che fanno il lungo arrivano completamente impreparate alla gara. Queste persone si iscrivono a questa gara (nota, è scritto gara, non manifestazione cicloturistica): 1. non per spirito competitivo, in tal caso gareggierebbero anche altri eventi in preparazione, che farebbe emerge il livello di preparazione dell'"atleta". 2. non per sfida contro se stessi, non per migliorarsi. Se questo fosse il caso, molte più persone arriverebbero "preparate". Tutte queste persone partecipano semplicemente perché nel nome della gara è scritto Hero, e nel pacco gara c'è una maglietta con stampato Hero! Se la gara si chiamasse con qualunque altro nome, non si iscriverebbero. Queste sono le stesse persone che se gli chiedi di venir a fare il giretto da 1000m di dislivello si inventano un mare infinito di fesserie pur di non levare il proprio culo dal letto.

Ora, ognuno è libero di pensarla come vuole e, cosa più importante, di buttare via i propri soldi nel modo che ritiene più opportuno. Tuttavia, questa è la mia opinione: se uno arriva impreparato ad una gara di questo calibro (anche se riesce a completarla) di Hero non ha proprio nulla! Hero è colui che decide di partecipare alla gara e si impegna al massimo per migliorarsi. Hero è colui che si smazza i mesi precedenti, che spinge i propri limiti. Hero rappresenta la dedizione, la voglia di crescere. Hero è anche colui che intuisce i propri limiti e sa che sarebbe d'intralcio ad altre persone che effettivamente vorrebbero gareggiare, quindi sta a casa. Hero è colui che si fa il giro un giorno diverso dalla gara, godendosi il panorama. Il resto? E' qualcos'altro.

Non sono assolutamente d'accordo su quanto affermi; come fai ad affermare che uno che termina il lungo in poco meno di nove ore non si è impegnato abbastanza, anzi, è arrivato impreparato all'evento? Da quale altissimo pulpito di arroganza dispensi simili perle di saggezza? Ti porto il mio esempio: classe '67, 77 kg x 1.87 di altezza, sicuramente non un Apollo ma nemmeno un assiduo cliente di mc Donald. Da 4 anni mi faccio seguire da un preparatore atletico con tanto di tabelle che comincio a novembre e termino a giugno. Dedico tre uscite settimanali d 2/3 ore ciascuna più quella domenicale da almeno 4/5 ore. In prossimità dell evento le uscite domenicali si allungano notevolmente in termini di ore pedalate e dislivello (anche 6/7 ore per 2000/2500/3000d+.) Purtroppo la natura non è evidentemente stata benevola con me in quanto penso di non avere una predisposizione genetica per questo sport, che però mi piace e a cui dedico tutto me stesso. Non mi sono iscritto alla Hero per vincerla ( ma penso nemmeno tu) e nemmeno perché si chiama Hero, (per la cronaca la maglia ricevuta 2 anni fà non l ho ancora indossata, preferisco usare quella del mio team) ma unicamente per sfidare i miei limiti e possibilmente superarli di volta in volta. Pensa che da un edizione all altra ho migliorato il mio tempo sul danter di 14 minuti. Non parliamo poi dell'intralcio, che ho visto più pseudo professionisti scendere teneramente con la biciclettina in mano sul tecnico ostacolando gli scarsi come me, che comunque facendo anche enduro un pò di manico ce l'ho che viceversa. Ps: il podio è per tre, quelli che possono ambire a salirci saranno si è no una ventina, tutti gli altri sono come te e come me, ognuno soddisfatto di aver raggiunto un obbiettivo è superato un proprio limite.
E comunque complimenti per il tuo tempo. :-)
Per la cronaca ho finito il lungo in 8h e 49
 
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lupeaq

Biker velocissimus
19/6/15
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Rdr Ares
Non sono assolutamente d'accordo su quanto affermi; come fai ad affermare che uno che termina il lungo in poco meno di nove ore non si è impegnato abbastanza, anzi, è arrivato impreparato all'evento? Da quale altissimo pulpito di arroganza dispensi simili perle di saggezza? Ti porto il mio esempio: classe '67, 77 kg x 1.87 di altezza, sicuramente non un Apollo ma nemmeno un assiduo cliente di mc Donald. Da 4 anni mi faccio seguire da un preparatore atletico con tanto di tabelle che comincio a novembre e termino a giugno. Dedico tre uscite settimanali d 2/3 ore ciascuna più quella domenicale da almeno 4/5 ore. In prossimità dell evento le uscite domenicali si allungano notevolmente in termini di ore pedalate e dislivello (anche 6/7 ore per 2000/2500/3000d+.) Purtroppo la natura non è evidentemente stata benevola con me in quanto penso di non avere una predisposizione genetica per questo sport, che però mi piace e a cui dedico tutto me stesso. Non mi sono iscritto alla Hero per vincerla ( ma penso nemmeno tu) e nemmeno perché si chiama Hero, (per la cronaca la maglia ricevuta 2 anni fà non l ho ancora indossata, preferisco usare quella del mio team) ma unicamente per sfidare i miei limiti e possibilmente superarli di volta in volta. Pensa che da un edizione all altra ho migliorato il mio tempo sul danter di 14 minuti. Non parliamo poi dell'intralcio, che ho visto più pseudo professionisti scendere teneramente con la biciclettina in mano sul tecnico ostacolando gli scarsi come me, che comunque facendo anche enduro un pò di manico ce l'ho che viceversa. Ps: il podio è per tre, quelli che possono ambire a salirci saranno si è no una ventina, tutti gli altri sono come te e come me, ognuno soddisfatto di aver raggiunto un obbiettivo è superato un proprio limite.
E comunque complimenti per il tuo tempo. :-)
Per la cronaca ho finito il lungo in 8h e 49
Ci metterei la firma a chiudere il lungo in quel tempo. Complimenti davvero anche a te. Si fa quel che si può...anche di più oltre i propri limiti. E questo solo in gara succede. Nn la domenica con gli amici. L impegno va sempre rispettato. Quello dei Pro, degli amatori...e delle pippe come me.

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Devid76

Biker serius
4/11/12
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Non sono assolutamente d'accordo su quanto affermi; come fai ad affermare che uno che termina il lungo in poco meno di nove ore non si è impegnato abbastanza, anzi, è arrivato impreparato all'evento? Da quale altissimo pulpito di arroganza dispensi simili perle di saggezza? Ti porto il mio esempio: classe '67, 77 kg x 1.87 di altezza, sicuramente non un Apollo ma nemmeno un assiduo cliente di mc Donald. Da 4 anni mi faccio seguire da un preparatore atletico con tanto di tabelle che comincio a novembre e termino a giugno. Dedico tre uscite settimanali d 2/3 ore ciascuna più quella domenicale da almeno 4/5 ore. In prossimità dell evento le uscite domenicali si allungano notevolmente in termini di ore pedalate e dislivello (anche 6/7 ore per 2000/2500/3000d+.) Purtroppo la natura non è evidentemente stata benevola con me in quanto penso di non avere una predisposizione genetica per questo sport, che però mi piace e a cui dedico tutto me stesso. Non mi sono iscritto alla Hero per vincerla ( ma penso nemmeno tu) e nemmeno perché si chiama Hero, (per la cronaca la maglia ricevuta 2 anni fà non l ho ancora indossata, preferisco usare quella del mio team) ma unicamente per sfidare i miei limiti e possibilmente superarli di volta in volta. Pensa che da un edizione all altra ho migliorato il mio tempo sul danter di 14 minuti. Non parliamo poi dell'intralcio, che ho visto più pseudo professionisti scendere teneramente con la biciclettina in mano sul tecnico ostacolando gli scarsi come me, che comunque facendo anche enduro un pò di manico ce l'ho che viceversa. Ps: il podio è per tre, quelli che possono ambire a salirci saranno si è no una ventina, tutti gli altri sono come te e come me, ognuno soddisfatto di aver raggiunto un obbiettivo è superato un proprio limite.
E comunque complimenti per il tuo tempo. :-)
Per la cronaca ho finito il lungo in 8h e 49

Concordo in tutto, finito il corto in 6.25, non ho intralciato nessuno, anzi, spesso ero io in discesa che dovevo aspettare, perché c’erano alcuni campioni che mi avevano superato in salita e in discesa erano fermi, ma non ho imprecato contro nessuno, visto che se ero lì, non ero in lotta per la vittoria e nemmeno loro.Potevo forse impegnarmi di più quest’inverno rubando più tempo alla famiglia, facendo allenamenti specifici mentre i miei amici uscivano a divertirsi e rinunciando alla famosa notturna con mangiata, che cita il nostro amico, ma per me fondamentale per dare un senso a questo sport al mio livello, tutto questo magari per arrivare in 5 ore o meno, (comunque senza vincere niente), avrei dovuto vivere mesi di rinunce e solo per la bici, per ottenere lo stesso risultato.(non porto a casa il podio ne in 6 ne in 5 ore).
Credo inoltre di poter affermare che un minimo di livellamento in griglia ci sia, in quanto dopo 5 edizioni ho visto che sono sempre avanzato almeno di una griglia l’anno dopo,( miglioravano anche i tempi), e un mio compagno che lo scorso anno l’ha chiusa in meno di 5 ore, è partito due griglie prima di me, nonostante iscritti assieme, poi non so se sia un caso, ma non credo.



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Sonic_ITA

Biker tremendus
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Orbea Oiz M-Pro (Mai Molar) - Marin Team CXR 29er custom 2x (Prestigiosa) - Marin Team CXR 29er custom 3x (Mulo)
Eh no....i due sono metodi di valutazione diversi...tu gli hai chiesto del perché ha partecipato pur sapendo,in base alle classifiche precedenti,che sarebbe arrivato 30esimo....il suo ragionamento chiedeva del perché molta gente impreparata a finirla la gara...sono molto diversi i ragionamenti...da quì una riflessione...non sono arrivati oltre 320 atleti,ma una buona parte come unico riferimento ha il Dantercepies,che è un quarto di gara, da qui si evince la scarsa preparazione per un evento del genere....io per esempio vorrei fare la Salzkammergut,ma non mi sogno nemmeno di fare l'extreme,perché forse la finirei,ma in 24h,per cui,conscio dei miei limiti,non mi iscrivo...mi sembra una scelta sensata che abbia a cura della mia salute,perché, non dimentichiamolo,strafare a volte porta conseguenze disastrose..

-------------------------------
inviato da cellulare
Andrea, secondo me non hai capito dove lui voleva arrivare. Poi si può essere d'accordo o meno, ma il suo discorso ci sta.

Per quanto riguarda la Salzkammergut, io sono quasi convinto che non ce la farò nei tempi. Però, visto che i miei amici vorrebbero andarci il prossimo anno, se ci vado provo a fare l'A, e arrivo fin dove arrivo, anche perchè non ho alcun interesse ad andare là e fare la DSB, che a livello sportivo so che è ampiamente alla mia portata e che, a quanto ho letto, è molto simile anche come tipologia di percorso (parlo del B). Questo non significa automaticamente arrivarci impreparato. E' evidente che dovrò allenarmi in modo molto serio, più di quanto abbia già fatto in questi ultimi anni. E che proverò ad arrivare in fondo, anche se, probabilmente, il mio fisico non è del tutto incline allo sport ciclistico. Questo anche per dire che non è che chi fa la Hero in 10 o 11 ore è per forza di cose un incosciente di 130 kg che si butta in un'impresa disperata dopo anni di dormite sul divano, scopate e libagioni a suon di grigliate e fiumi di birra, senza sapere a che cosa va incontro. Molte volte chi lo fa ci ha dedicato tutto il tempo e la serietà che ha potuto metterci, consapevole di quelli che sono i suoi limiti atletici, fisici e genetici. Quello su cui forse molti sorvolano, invece, è il discorso tecnico. TUTTI (anche chi fa i KOM...) dovrebbero dedicare una parte dei loro allenamenti all'affinamento delle proprie capacità tecniche, mentre sembra che spesso questo passi in secondo piano. Fermo restando che tutti il lunedì si lavora, e piuttosto che rompermi una gamba (o romperla a qualcun altro) per aver osato troppo, è meglio che scenda, magari stando attento, se possibile, a non rompere troppo le balle a chi in sella ci sa stare meglio di me...
 
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Sonic_ITA

Biker tremendus
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Per quanto riguarda il discorso griglie, è vero, l'assegnazione dei pettorali è stata fatta in modo quantomeno oscuro.
Io ho avuto un gran bel numero (279, 3a griglia), dopo 2 corti e 2 lunghi conclusi con più infamia che lode, a livello di crono.
Un mio amico, alla 6a lunga consecutiva e abbondantemente più veloce (e giovane, azz...) di me, è partito con il 1835 in griglia 7.
Ora, credo sia improponibile andare a spulciare le classifiche di tutte le gare del mondo per vedere, in base ai risultati di ognuno, quale sia l'effettivo ordine di merito. Ma con un banalissimo foglio excel e quattro formule sarebbe semplicissimo formare le griglie sulla base delle rpecedenti partecipazioni alla Hero stessa, magari togliendo anche la possibilità di comprarsi la partenza avanzata (ma quando vai a toccare i soldi la vedo dura...).
 

Sonic_ITA

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Io continuo a pensare che si stia sollevando un polverone assurdo per baggianate: e chi fa il bullo, e chi è forte davvero, e chi è pippa media, e chi è super pippa…

Sono pienamente convinto che tutti abbiamo lo stesso diritto di partecipare alle condizioni richieste dagli organizzatori; detto questo e pur appartenendo al gruppo pippe, mi andrebbe benissimo che i sedicenti “agonisti” o “amatori di alto livello” partano nelle griglie davanti, e mi sembrerebbe anche più logico onde evitare ingorghi evitabilissimi che ognuno si diverta come vuole con i suoi “pari”.

Non mi sta bene che si impongano invece paletti arbitrari o si diano giudizi sommari su chi va più piano perchè meno allenato (ma magari sa anche guidare meglio la bici di tanti "mulinatori accaniti", che vanno come saette a salire ma poi scendono dalla biga su un sassolino) e da un evento come la Hero cerca anche altro, oltre all’affanno agonistico. Nelle diverse gare provate non ho mai avuto problemi né a chiedere di passare né a spostarmi se qualcuno arriva più veloce; ci vuole solo buonsenso ed educazione, pippa o fenomeno che si sia.



Hehehe ma loro non partono dietro, perché sono forti…allenati un po’ di più e non sarai inghiottito dagli inetti! ;-)
A parte gli scherzi, giusto sarebbe davvero fare griglie realistiche.



Va bene tutto, ma certe cose anche no: farsi la montagnetta di San Siro a Milano 80 volte e ti sei fatto il dislivello della Hero, ma è uguale? Il contesto FA PARTE della gara, e non a caso le gare sulle Dolomiti sono tra le più partecipate….l’ubicazione FA la differenza eccome, che stai a dire! Ti gasa uguale arrampicare sul Danter circondato da vette maestose che fare la Marathon della Brianza? Mi intristisce molto pensarti sulla biga in mezzo a montagne del genere senza che ti degni di guardarle….ma contento te!



E chi dice che metterci 9 h sia “cazzeggiare”? Chiedi ad un altro e cazzeggiare per lui sarà magari 7,5 h, mentre per un altro ancora 6,5, e così via; non capisco chi pensa di avere sempre la verità in mano!

La convivialità più genuina la si respira chiacchierando intanto che si beve e mangia ai ristori con gli strepitosi volontari e i compagni di avventura, sparsi in giro per le montagne…in più il giorno della gara si è accuditi dal punto di vista della sicurezza e meccanicamente, oltre ad avere per una volta i sentieri liberi da pedoni. Ti paiono pochi motivi per voler fare la gara al posto di una “normale scampagnata”?



Hai fatto un tempone assurdo praticamente da PRO, complimenti davvero!

Dopodiché penso anche che per arrivare “solo” 3,5 h prima del tuo amico, peraltro in un luogo magico come le Dolomiti dal quale nessuno vorrebbe andarsene ;-), ti sei “rovinato” la vita per mesi mentre lui se la spassava….ne vale la candela? De gustibus…



Dal momento che il limite di tempo per la gara è definito per fortuna dagli organizzatori e non da noi (che lo accorceremmo ed estenderemmo a nostro piacimento!;-) ), metterci 10h per il lungo è totalmente in linea con lo spirito dell’evento.

Io faccio tutti gli anni qualche gara, ma solo dove l’ambiente o il tracciato mi stimolano, altrimenti in effetti non ci provo gusto a correre come un dannato. Mi viene da pensare che le gare XC siano quelle forse più adatte a chi vuole solo correre a testa bassa…le marathon sono anche un “viaggio” nel cuore delle Alpi, in questo caso.

A leggere chi pedala a testa bassa pare non interessi l’ambiente circostante (ma perché sciropparsi allora tanti costi e km per andare fino a là?), e forse questo comportamento dissociato dal contesto mi consente di spiegarmi la quantità di gel e barrette che trovo sui sentieri di alta montagna. Io e tanti come me che corriamo per godere dell’evento a 360° non ci interessiamo certo dei 30” che ci mettiamo a depositare i rifiuti presso i ristori. Per inciso, in tante manifestazioni i volontari (senza i quali neanche gli agonisti potrebbero correre in condizioni adeguate) hanno più e più volte rimarcato che è la massa dei partecipanti meno esagitati a dargli la forza di stare lì aggratisse a servire i ciclisti per ore, scambiando 2 chiacchiere in allegria, e non godono certo con quelli che arrivano incaxxati per i tappi, che gettano le robe per terra e non ringraziano neppure…l’applauso dei volontari al rif. Auronzo l’anno scorso per me è valso più di qualunque trofeo durante la compianta 3 Cime!



Assolutamente questa è IMHO la più grande mistificazione della Hero. Che il nome abbia appeal, nessun dubbio. Che farebbe il pienone lo stesso con qualunque altro nome, ne sono pienamente convinto. Un contesto simile è duro da trovare altrove in così poco spazio: 4 valli (e che montagne!) in una pedalata sola, TOP-TOP-TOP!

Durante l’anno facendo All-Mountain mi capita di fare giri tra 1500 e 2300 m di dislivello; durante le gare ne ho fatti diverse volte oltre 3 e 4 mila. Lo stimolo della gara, che sia per un amatore forte o per un pippone, c’è eccome! I tanti volontari e la gente che ti incita, le aspettative dei mesi precedenti, gli scenari lontani da casa che ti sei sognato tante notti…la motivazione vale per tutti, che ci crediate o meno!



A questa stregua non ci sto: nessuno dei partecipanti è un HERO…men che meno mi pare HERO chi si dimentica gli affetti familiari, gli amici e le 1001 cose che la vita offre per guadagnare 1h sul risultato finale….

Essere HERO vuol dire fare qualcosa gratuitamente per gli altri, sacrificando sé stessi.

Gli unici HERO sono quelli che salvano vite umane o si immolano per gli altri, difendendo alti ideali!

Per quanto riguarda la gara è più HERO un partecipante che sta dietro ai genitori anziani, ai figli e si ritaglia poche misere orette settimanali per allenarsi, sacrificando il proprio risultato per i suoi cari (non il mio caso sia chiaro!), o quello che se ne frega di tutti e arriva al traguardo dopo 6h?




Straquoto….tutto il resto sono chiacchiere da bar!

Evviva la biga e chi la castiga! ;-)

Grazie caro, mi hai risparmiato la fatica di scrivere un sacco di cose... ;-)
 
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buglis

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Per quanto riguarda il discorso griglie, è vero, l'assegnazione dei pettorali è stata fatta in modo quantomeno oscuro.
Io ho avuto un gran bel numero (279, 3a griglia), dopo 2 corti e 2 lunghi conclusi con più infamia che lode, a livello di crono.
Un mio amico, alla 6a lunga consecutiva e abbondantemente più veloce (e giovane, azz...) di me, è partito con il 1835 in griglia 7.
Ora, credo sia improponibile andare a spulciare le classifiche di tutte le gare del mondo per vedere, in base ai risultati di ognuno, quale sia l'effettivo ordine di merito. Ma con un banalissimo foglio excel e quattro formule sarebbe semplicissimo formare le griglie sulla base delle rpecedenti partecipazioni alla Hero stessa, magari togliendo anche la possibilità di comprarsi la partenza avanzata (ma quando vai a toccare i soldi la vedo dura...).

Io ho chiesto e mi è stato risposto:

"Buongiorno Samuele,
grazie per averci contattato.
Le prime due griglie sono assegnate agli atleti ELITE.
La terza griglia invece è riservata gli atleti che hanno partecipato ad almeno 4 edizioni, i top Class, giornalisti e i partecipanti che hanno acquistato un pettorale HERO Charity (priority start).
La 4. Griglia è dunque la miglior griglia che può essere assegnata agli atleti Master 86 km.
Resto a disposizione per altri chiarimenti.
Sportivi saluti"
 
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Sonic_ITA

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Io ho chiesto e mi è stato risposto:

"Buongiorno Samuele,
grazie per averci contattato.
Le prime due griglie sono assegnate agli atleti ELITE.
La terza griglia invece è riservata gli atleti che hanno partecipato ad almeno 4 edizioni, i top Class, giornalisti e i partecipanti che hanno acquistato un pettorale HERO Charity (priority start).
La 4. Griglia è dunque la miglior griglia che può essere assegnata agli atleti Master 86 km.
Resto a disposizione per altri chiarimenti.
Sportivi saluti"

Allora diciamo che qualcosa gli è sfuggito...
 

Ballad

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Son venuto qui attratto da un post su facebook con l'intento di scrivere quanto bella fosse stata la mia prima Hero. Ero sicuro di leggere altre esperienze spettacolari simili alla mia: l'Ornella, il Pordoi, il Duron, il single track finale...
E invece ho trovato una quantità enorme di post di gente (ma quanto disagio c'è in giro) che con atteggiamento da pummarola pro canzonano in modo arrogante chi è arrivato qualche minuto dopo di loro (perché di questo stiamo parlando) atteggiandosi a grandi guru del ciclismo.
Ma davvero siete andati alla Hero con la convinzione di fare prestazione? Guardate che mentre voi eravate al quinto km già le prime 200 posizione erano belle che definite.

Quelli che provano fastidio dei ciclisti che si fermano nei single track in discesa somigliano a quei frustrati in macchina che non riescono a perdere 5 secondi della loro vita quando incontrano un ciclista per strada.
Io personalmente sono comunque riuscito a farmeli quasi tutti, i single track, nonostante il traffico, magari prendendo traiettorie che difficilmente avrei scelto con strada libera. Mi è valso come allenamento. Se poi voglio farmi single track veramente tecnici a cannone per divertirmi senza incontrare traffico non scelgo la Hero, ma l'Etna Extreme.
Nella maggior parte dei casi mi è bastato un educatissimo "pistaaa" o un "sono a sinistra, occhio" e per risposta ho sempre ottenuto la strada che mi necessitava. Addirittura c'è stato qualcuno che ha rischiato di farsi male per darmi strada.

Questa si chiama educazione e rispetto reciproco. Chi non è riuscito a darmi strada in tempo facendomi fermare è perché era in palese difficoltà. Che il tratto fosse più o meno tecnico non ha importanza. Ma non era il caso di farne una tragedia. Anzi. Sicuramente quella persona stava faticando molto più di me, e per questo merita tutta la mia ammirazione. Io sono arrivato intorno alla millesima posizione, ma ammiro tantissimo chi è arrivato ultimo o chi purtroppo non ha avuto il piacere di avere il tempo finale in classifica. Di sicuro loro hanno sofferto molto più di me, e io non sono nessuno per giudicare la loro condizione fisica o quanto impegno hanno messo per la preparazione.

Mettetevelo in testa. La Hero, ma anche qualsiasi altra gara (da quella di quartiere alla nazionale) per il 95% dei partecipanti, è sfida con se stessi e divertimento.

Se volete fare i fenomeni limitatevi a partecipare alla garetta del campionatino che avete scelto a inizio stagione, dove potete arrivare fra i primi 10 su 150 partecipanti per vincere il barattolo di salsa e fare gli splendidi su facebook.
Se vi da fastidio vedere gente in difficoltà che lotta contro i propri limiti, cambiate aria.
Se non siete in grado di superare le persone più lente senza rischiare incidenti, cambiate aria.
Se vi da fastidio che gente che si allena una volta a settimana sia arrivata pochi minuti dopo voi che vi siete scannati la vita a furia di ripetute, cambiate sport che non siete cosa.

Ps.: se siete arrivati 500° o 1000° sappiate che non siete arrivati ultimi grazie proprio alle persone che non ritenete degne della Hero. Per quanto mi riguarda i veri perdenti siete voi, e non quello che ha concluso in 11H e 30m che è e rimane il vero Hero della giornata.

E fatevela una cazzo di vita invece di riversare le vostre frustrazioni competitive sulla bici, che rovinate lo sport più bello del mondo con il vostro atteggiamento spocchioso e arrogante
 

Pitty

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Son venuto qui attratto da un post su facebook con l'intento di scrivere quanto bella fosse stata la mia prima Hero. Ero sicuro di leggere altre esperienze spettacolari simili alla mia: l'Ornella, il Pordoi, il Duron, il single track finale...
E invece ho trovato una quantità enorme di post di gente (ma quanto disagio c'è in giro) che con atteggiamento da pummarola pro canzonano in modo arrogante chi è arrivato qualche minuto dopo di loro (perché di questo stiamo parlando) atteggiandosi a grandi guru del ciclismo.
Ma davvero siete andati alla Hero con la convinzione di fare prestazione? Guardate che mentre voi eravate al quinto km già le prime 200 posizione erano belle che definite.
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cocoku

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Andrea, secondo me non hai capito dove lui voleva arrivare. Poi si può essere d'accordo o meno, ma il suo discorso ci sta.

Per quanto riguarda la Salzkammergut, io sono quasi convinto che non ce la farò nei tempi. Però, visto che i miei amici vorrebbero andarci il prossimo anno, se ci vado provo a fare l'A, e arrivo fin dove arrivo, anche perchè non ho alcun interesse ad andare là e fare la DSB, che a livello sportivo so che è ampiamente alla mia portata e che, a quanto ho letto, è molto simile anche come tipologia di percorso (parlo del B). Questo non significa automaticamente arrivarci impreparato. E' evidente che dovrò allenarmi in modo molto serio, più di quanto abbia già fatto in questi ultimi anni. E che proverò ad arrivare in fondo, anche se, probabilmente, il mio fisico non è del tutto incline allo sport ciclistico. Questo anche per dire che non è che chi fa la Hero in 10 o 11 ore è per forza di cose un incosciente di 130 kg che si butta in un'impresa disperata dopo anni di dormite sul divano, scopate e libagioni a suon di grigliate e fiumi di birra, senza sapere a che cosa va incontro. Molte volte chi lo fa ci ha dedicato tutto il tempo e la serietà che ha potuto metterci, consapevole di quelli che sono i suoi limiti atletici, fisici e genetici. Quello su cui forse molti sorvolano, invece, è il discorso tecnico. TUTTI (anche chi fa i KOM...) dovrebbero dedicare una parte dei loro allenamenti all'affinamento delle proprie capacità tecniche, mentre sembra che spesso questo passi in secondo piano. Fermo restando che tutti il lunedì si lavora, e piuttosto che rompermi una gamba (o romperla a qualcun altro) per aver osato troppo, è meglio che scenda, magari stando attento, se possibile, a non rompere troppo le balle a chi in sella ci sa stare meglio di me...
Luca...io ti conosco bene....qua si sta parlando di chi ha superato a malapena il Dantercepies...permettimi ma non ti paragono a questi....quindi non è lo stesso discorso...

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Billo

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Nella Fucina di eroi.
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Son venuto qui attratto da un post su facebook con l'intento di scrivere quanto bella fosse stata la mia prima Hero. Ero sicuro di leggere altre esperienze spettacolari simili alla mia: l'Ornella, il Pordoi, il Duron, il single track finale...
E invece ho trovato una quantità enorme di post di gente (ma quanto disagio c'è in giro) che con atteggiamento da pummarola pro canzonano in modo arrogante chi è arrivato qualche minuto dopo di loro (perché di questo stiamo parlando) atteggiandosi a grandi guru del ciclismo.
Ma davvero siete andati alla Hero con la convinzione di fare prestazione? Guardate che mentre voi eravate al quinto km già le prime 200 posizione erano belle che definite.

Quelli che provano fastidio dei ciclisti che si fermano nei single track in discesa somigliano a quei frustrati in macchina che non riescono a perdere 5 secondi della loro vita quando incontrano un ciclista per strada.
Io personalmente sono comunque riuscito a farmeli quasi tutti, i single track, nonostante il traffico, magari prendendo traiettorie che difficilmente avrei scelto con strada libera. Mi è valso come allenamento. Se poi voglio farmi single track veramente tecnici a cannone per divertirmi senza incontrare traffico non scelgo la Hero, ma l'Etna Extreme.
Nella maggior parte dei casi mi è bastato un educatissimo "pistaaa" o un "sono a sinistra, occhio" e per risposta ho sempre ottenuto la strada che mi necessitava. Addirittura c'è stato qualcuno che ha rischiato di farsi male per darmi strada.

Questa si chiama educazione e rispetto reciproco. Chi non è riuscito a darmi strada in tempo facendomi fermare è perché era in palese difficoltà. Che il tratto fosse più o meno tecnico non ha importanza. Ma non era il caso di farne una tragedia. Anzi. Sicuramente quella persona stava faticando molto più di me, e per questo merita tutta la mia ammirazione. Io sono arrivato intorno alla millesima posizione, ma ammiro tantissimo chi è arrivato ultimo o chi purtroppo non ha avuto il piacere di avere il tempo finale in classifica. Di sicuro loro hanno sofferto molto più di me, e io non sono nessuno per giudicare la loro condizione fisica o quanto impegno hanno messo per la preparazione.

Mettetevelo in testa. La Hero, ma anche qualsiasi altra gara (da quella di quartiere alla nazionale) per il 95% dei partecipanti, è sfida con se stessi e divertimento.

Se volete fare i fenomeni limitatevi a partecipare alla garetta del campionatino che avete scelto a inizio stagione, dove potete arrivare fra i primi 10 su 150 partecipanti per vincere il barattolo di salsa e fare gli splendidi su facebook.
Se vi da fastidio vedere gente in difficoltà che lotta contro i propri limiti, cambiate aria.
Se non siete in grado di superare le persone più lente senza rischiare incidenti, cambiate aria.
Se vi da fastidio che gente che si allena una volta a settimana sia arrivata pochi minuti dopo voi che vi siete scannati la vita a furia di ripetute, cambiate sport che non siete cosa.

Ps.: se siete arrivati 500° o 1000° sappiate che non siete arrivati ultimi grazie proprio alle persone che non ritenete degne della Hero. Per quanto mi riguarda i veri perdenti siete voi, e non quello che ha concluso in 11H e 30m che è e rimane il vero Hero della giornata.

E fatevela una cazzo di vita invece di riversare le vostre frustrazioni competitive sulla bici, che rovinate lo sport più bello del mondo con il vostro atteggiamento spocchioso e arrogante
Ti presenti con un'arroganza che nemmeno Steven Seagal e parli di spocchia e arroganza? Arrivi da un post su Facebook, rubi termini da sfigato come pummarola pro-vincere la salsa etc (i love amatori...) e con il primo messaggio su un forum del quale sei venuto a conoscenza stamani, indichi i termini di "come farsi una vita"? Bel coraggio!

F.A.M.
 

Sonic_ITA

Biker tremendus
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Orbea Oiz M-Pro (Mai Molar) - Marin Team CXR 29er custom 2x (Prestigiosa) - Marin Team CXR 29er custom 3x (Mulo)
Luca...io ti conosco bene....qua si sta parlando di chi ha superato a malapena il Dantercepies...permettimi ma non ti paragono a questi....quindi non è lo stesso discorso...

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inviato da cellulare
Andrea, lo so, ma il problema è che si generalizza troppo e nel calderone ci finiscono tutti, sia quelli che al Danter non ci sono arrivati nemmeno a piedi (e probabilmente non sapevano veramente quello che stavano facendo), sia quelli che passano il tempo a chiedersi se ce la faranno a superare i cancelli (e sai di che parlo... ;-) ) ma, anche se magari non rinunciano alla carbonara con un bel calice di lagrein, visto che siamo pur sempre in Alto Adige, mettono tutte le proprie energie disponibili , prima e durante la gara, per portarsi a casa sta maledetta medaglia di finisher in 11 ore.
Per questo, se non ha senso la partecipazione di quest'ultimi, allora, visto che è una gara e non si guarda il paesaggio, non ha senso neanche la partecipazione del 200° che la chiude in 6 ore scarse, dato che porta a casa solo la stessa maledetta medaglia di finisher...
 

Swiffer91

Biker popularis
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Erba
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RR XC920LTD , Stilus E-ALL MOUNTAIN
Son venuto qui attratto da un post su facebook con l'intento di scrivere quanto bella fosse stata la mia prima Hero. Ero sicuro di leggere altre esperienze spettacolari simili alla mia: l'Ornella, il Pordoi, il Duron, il single track finale...
E invece ho trovato una quantità enorme di post di gente (ma quanto disagio c'è in giro) che con atteggiamento da pummarola pro canzonano in modo arrogante chi è arrivato qualche minuto dopo di loro (perché di questo stiamo parlando) atteggiandosi a grandi guru del ciclismo.
Ma davvero siete andati alla Hero con la convinzione di fare prestazione? Guardate che mentre voi eravate al quinto km già le prime 200 posizione erano belle che definite.

Quelli che provano fastidio dei ciclisti che si fermano nei single track in discesa somigliano a quei frustrati in macchina che non riescono a perdere 5 secondi della loro vita quando incontrano un ciclista per strada.
Io personalmente sono comunque riuscito a farmeli quasi tutti, i single track, nonostante il traffico, magari prendendo traiettorie che difficilmente avrei scelto con strada libera. Mi è valso come allenamento. Se poi voglio farmi single track veramente tecnici a cannone per divertirmi senza incontrare traffico non scelgo la Hero, ma l'Etna Extreme.
Nella maggior parte dei casi mi è bastato un educatissimo "pistaaa" o un "sono a sinistra, occhio" e per risposta ho sempre ottenuto la strada che mi necessitava. Addirittura c'è stato qualcuno che ha rischiato di farsi male per darmi strada.

Questa si chiama educazione e rispetto reciproco. Chi non è riuscito a darmi strada in tempo facendomi fermare è perché era in palese difficoltà. Che il tratto fosse più o meno tecnico non ha importanza. Ma non era il caso di farne una tragedia. Anzi. Sicuramente quella persona stava faticando molto più di me, e per questo merita tutta la mia ammirazione. Io sono arrivato intorno alla millesima posizione, ma ammiro tantissimo chi è arrivato ultimo o chi purtroppo non ha avuto il piacere di avere il tempo finale in classifica. Di sicuro loro hanno sofferto molto più di me, e io non sono nessuno per giudicare la loro condizione fisica o quanto impegno hanno messo per la preparazione.

Mettetevelo in testa. La Hero, ma anche qualsiasi altra gara (da quella di quartiere alla nazionale) per il 95% dei partecipanti, è sfida con se stessi e divertimento.

Se volete fare i fenomeni limitatevi a partecipare alla garetta del campionatino che avete scelto a inizio stagione, dove potete arrivare fra i primi 10 su 150 partecipanti per vincere il barattolo di salsa e fare gli splendidi su facebook.
Se vi da fastidio vedere gente in difficoltà che lotta contro i propri limiti, cambiate aria.
Se non siete in grado di superare le persone più lente senza rischiare incidenti, cambiate aria.
Se vi da fastidio che gente che si allena una volta a settimana sia arrivata pochi minuti dopo voi che vi siete scannati la vita a furia di ripetute, cambiate sport che non siete cosa.

Ps.: se siete arrivati 500° o 1000° sappiate che non siete arrivati ultimi grazie proprio alle persone che non ritenete degne della Hero. Per quanto mi riguarda i veri perdenti siete voi, e non quello che ha concluso in 11H e 30m che è e rimane il vero Hero della giornata.

E fatevela una cazzo di vita invece di riversare le vostre frustrazioni competitive sulla bici, che rovinate lo sport più bello del mondo con il vostro atteggiamento spocchioso e arrogante
Quindi ci stai dicendo che hai finito la gara mettendoci 11h30m e ti senti un Hero, buon per te...fare una GARA (maiuscolo per dargli la giusta importanza nel contesto) avendo una simile media la trovo tutto fuorchè un impresa eroica (quelle son decisamente altre...una attraversata dell'Italia in Bici lo è decisamente di più)
Ci sta sfidare se stessi ma il punto inizia da cui io son partito con il mio post era ben altro...serve davvero una gara per sfidare il proprio IO? Secondo me la risposta è no, poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
 

Ballad

Biker novus
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Quindi ci stai dicendo che hai finito la gara mettendoci 11h30m e ti senti un Hero, buon per te...fare una GARA (maiuscolo per dargli la giusta importanza nel contesto) avendo una simile media la trovo tutto fuorchè un impresa eroica (quelle son decisamente altre...una attraversata dell'Italia in Bici lo è decisamente di più)
Ci sta sfidare se stessi ma il punto inizia da cui io son partito con il mio post era ben altro...serve davvero una gara per sfidare il proprio IO? Secondo me la risposta è no, poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
Molto probabilmente sono arrivato prima di te, solo che io sono arrivato con il sorriso in bocca e felice, e tu no :-D
 

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