Strumenti di apprendimento ep. 1: concetto di comfort zone

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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canyon67

Biker extra
20/9/11
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lesmo
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Grande come sempre. E' vero che quando siamo in CZ ci si distrae parecchio, le due cartelle più grosse che ho preso sono capitate sul liscissimo bitume stradale a pochi km da casa mia chiudendo il giro.
 
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Reactions: Deroma

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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ahahah nono anzi, sono stato una settimana in centro italia per visitare nuovi trail!!

ad ogni modo ho scelto di affrontare questi argomenti ora perchè, con l'arrivo delle temperature più miti, molti stanno abbandonando gli sci e riprendendo la bike. Proprio per questo rapportarsi anche da un punto di vista mentale e porre le basi per un veloce apprendimento mi sembra una mossa da fare ora e non più in la nella stagione!

ciao
Jack
 

lkey

Biker superioris
12/8/10
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nord Italia
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Bike
Yt
mi è capitato di sdraiarmi su un paletto catarinfrangente mentre tornavo a casa, perchè stavo cercando di sistemare una guaina che sbatteva contro il telaio.
Per fortuna il palo era in plastica..pace all'anima sua
 

salta_foss

Biker superis
11/11/08
310
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roma
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jack sempre il top. complimenti!!

l'anno passato ho preso una tranvata il giorno prima di una gara in piena confort zone, provando il circuito. a quella gara non ho potuto partecipare e 1800km fatti inutilmente..
 

tagnin

Biker popularis
22/9/12
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Pavia
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tutto giustissimo, tipo a dicembre ho preso una lecca clamorosa su un marciapiede viscido con atterraggio di ginocchio sul ciottolato: le cose che non riescono si devono riprovare senza aggirarle, però la cosa che mi rimprovero sempre dopo una caduta è la mancanza di concentrazione
 

erich78

Biker superis
6/3/08
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Prarostino
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Bike
Graziella Doniselli,Trek Slash 9.8, Scott addict 10, Octane One Diezel , Mbm Snap, Girardengo Fat 20"
Bell'articolo Jack, come sempre!
Allenamento mentale e fisico dovrebbero procedere di pari passo per essere "completi"...carenze dall'una o dall'altra parte ci limitano moltissimo.
 

Dante DDB

Biker novus
25/7/12
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0
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Miglianico
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Grazie per i tuoi consigli, sono sempre utilissimi e questo discorso va di pari passo con il discorso sulla confidenza del mezzo..... Quando non fai quel salto per tanto tempo perdi la confidenza e devi "carburare" prima di affrontarlo di nuovo e comunque ogni volta che esco sui sentieri soliti, mi fisso un traguardo da superare, magari un drop e li mi soffermo così da rifarlo tante volte fino a quando mi viene naturalmente d'istinto.... Grande Jack!!! Le esperienze di tutti i bikers sono più o meno simili, cambia solo il "livello" o le "altezze" se vogliamo fare un esempio c'è a chi sale l 'adrenalina per un salto di 2 metri e a chi sale in un salto di 20.....:);) (Io sono il primo ihihihih)...a presto ...:) ciao Jack..
 

Badorx

Biker infernalis
7/4/12
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Trentino
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Bell'articolo come sempre, anche io mi aggiungo alla lista degli infortunati nel sentiero dietro casa! E pensando proprio agli infortuni e alle cadute di ogni tipo che qualsiasi biker incontra quando ha il gusto della sfida e della scoperta, ti volevo chiedere se esistono delle linee guida su come cadere.
Immagino che sia una cosa un pò difficile ma magari un professionista come te si è fatto delle idee. Dalla classica caduta in curva al capitombolo dopo il gradone in discesa, esistono delle tecniche per limitare gli infortuni o ci si affida sempre all'istinto e all'esperienza?
 

giorgiocat

Biker tremendus
13/8/07
1.216
159
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bologna
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Bike
forse troppe ma ci sono affezionato
Articolo molto interessante e utile. Molto "psicologico".
Oh comunque Zink tira una mina pazzesca ed effettivamente su un salto del genere non era facile limitare i danni una volta mollata la bici.
 

lilloxx75

Biker superis
Parole sante, pura verità.
Bello leggere articoli come questo, sopratutto quando vedi confermati i tuoi pensieri, le tue sensazioni il tuo modo d'agire.
L'errore ci stà, è sempre in aguato, anche quando percorriamo i nostri sentieri, la caduta ci aiuta comunque ad imparare tanto e la cosa importante è riprovarci con convinzione.
Grazie Jack, speriamo arrivi presto un altro articolo sul genere.
 

osso di pesca

Biker novus
Tratti un tema interessante. Per quella che è la mia esperienza, sono uscito due volte dalla mia C.Z. nel 2003 e nel 2007: ho avuto due crash importanti quattro vertebre rotte (una mi è rimasta deformata), sterno incrinato, settimane di ospedale, sei mesi a letto, un anno prima di riprendere. Però sono vivo e uso le due ruote ancora per divertimento e non per deambulare. Sul veloce vado ma poco sotto il limite. Sul tecnico mi sento a mio agio e esco fuori dalla C.Z. consapevolmente. Sui salti evidentemente no ;-(
Mi riferisco ai doppi e ai drop sopra il metro e mezzo con atterraggio in discesa. Considerando che non è così scontato trovarne, almeno dalle mie parti, quando anche li incrocio, li vedo, li valuto e... ci passo di fianco. Non escludo di poterli fare, anzi è capitato anche che un paio li abbia affrontati e chiusi, ma la posta in gioco è troppo alta e visti i precedenti preferisco starmene tranqui nella C.Z. tanto non mi cambia nulla se riesco a chiudere il doppio o ci passo di fianco tenendo solo il pensiero di come potrei farlo. Tu che dici, codardia o prudenza?
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
5.144
47
0
Genova
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Non esiste al codardia in mountain bike. Questo sport deve essere un divertimento, un hobby per tutti noi. Impaurirsi e vivere un giro in bici con ansia non è divertimento.
Se poi troverai la motivazione, il giusto feeling, anche ssolo la voglia di fare i salti che eviti sempre, stai sicuro che li farai. Se invece ti diverti anche così e l'idea di dover saltare a tutti i costi ti mette ansia, non vedo perchè doversi complicare la vita.
 

Classifica mensile dislivello positivo