Il titolo "Sulla Tofana di Rozes in MTB" mi pare perlomeno fuorviante.
Sulla Tofana di Rozes in MTB - un tentativo
- Creatore Discussione mbike73
- Data di inizio
non ho letto tutti i commenti, comunque manifesto il mio disappunto per il video appena visto...
persone non assicurate (nonostante l'imbrago che magari non era neanche quello di tipo completo!!), ed inoltre pesi troppo elevati e sporgenti sulla schiena.
purtroppo per persone così poi ci rimettono tutti quelli che la montagna se la godono in sicurezza, oltre a chi deve sviluppare eventualmente un soccorso!
persone non assicurate (nonostante l'imbrago che magari non era neanche quello di tipo completo!!), ed inoltre pesi troppo elevati e sporgenti sulla schiena.
purtroppo per persone così poi ci rimettono tutti quelli che la montagna se la godono in sicurezza, oltre a chi deve sviluppare eventualmente un soccorso!
Ma vi rendete conto di cosa viene fatto in alpinismo oggigiorno? che tra l'atro viene pubblicato sui forum; cercate Alex Honnold o guardate cosa ha fatto Steck sull'Annapurna, non si tratta di ferrate
Poi se per voi é pericoloso e avete paura solo a guardare non significa che deve essere così per tutti così. Dovreste avere un po' di umilta nel rconoscere i vostri limiti e evitare di criticare persone che sanno cosa stanno facendo, non penso proprio che siano dei pazzi suicidi
I miei limiti li riconosco,non ti preoccupare!!Più umile di così!
Semplicemente trovo assurdo fare certi tratti con la bici a spalla senza nemmeno assicurarsi.Se questo è un giudizio bene,ne prendo atto.
Ma te stai facendo lo stesso con me quindi,perpiacere,non farmi la predica.
Il buon senso non ha tanti colori,non ci sono 16 mil di colori di buon senso,o lo è o non lo è.Per me non lo è.Lo vogliono fare?Lo fanno mi pare.
E te credi quello che vuoi.
Secondo me ognuno può decidere di tentare il suicidio nel modo che preferisce, basta che il suo gesto non diventi un problema, un costo o ancor peggio obblighi qualcuno a rischiare la propria vita per salvare degli incoscienti. Gli incidenti capitano a tutti, ma questo è proprio andare a cercarsela... poi se succede qualche cosa deve intervenire il soccorso alpino (con annessi rischi per i soccorritori), il pronto soccorso, l'ospedale ed in caso di invalidità Inps e varie, quinti costi che in un periodo di crisi come questi pesano sulle tasche di tutti noi! Questa insicurezza profonda che porta la gente a sfidare la sorte per provare (non a se stessi altrimenti non servirebbe divulgare le "imprese") agli altri le proprie capacità mi fa capire ogni giorno che stiamo andando nella direzione sbagliate, dimenticandoci il divertimento!
Coraggio e intraprendenza.comportamento lodevole,meritano rispetto...
C'è chi non si accontenta di andare su piste battute...
Sul coraggio e l'intraprendenza posso anche essere d'accordo,anche se per me il coraggio è ben altro.Lo vedo nel giovane che combatte per i propri diritti,che cerca di stare nel proprio paese senza trovare lavoro,in chi fa figli sapendo le difficoltà...saranno due coraggi diversi....
Sul comportamento lodevole,sinceramente,no.Lodevole di cosa?Di spacconeria?Di manifesto ardore a sprezzo del pericolo?Se è lodevole non assicurarsi per "dimostrare" qualcosa allora c'è qualcosa che non va...
Poi perpiacere non parlare di MTB perchè quel percorso di MTB non ha proprio nulla.La MTB che citi era smontata e legata sulle loro spalle,mi pare.
Se vuoi fare "discese ardimentose" esiste il DH e l'enduro,nessuno vieta di farli.
Se vuoi fare il record di velocità con una bici prego,buon pro ti faccia.
Ma quella ferrata con la MTB non "c'azzecca".
troppo spesso si parte, non parlo di queste imprese particolari, pensando "ah ma tanto ho il cellulare e posso chiamare il soccorso"... Troppo spesso
E al servizio di chi dovrebbe essere? Mi scuserai ma ho sempre pensato che debba essere al servizio di tutti. Dei belli come dei brutti ma anche dei buoni come dei cattivi. E diciamolo anche degli incoscenti (che non se lo meriterebbero ma almeno così possono imparare qualcosa, si spera).
Riguardo questa impresa poi: rispetto per il tentativo ma non è una cosa che mi attrae.
paghi se non sei ospedalizzato, quindi se ti recuperano per affaticamento, perdita orientamento o banale scazzo (si perché spesso chiamano anche per quello)non sapevo che già si pagasse, cmq è giustissimo, io in effetti mi sto x fare un'assicurazione in caso di recupero in zone impervie.
Il punto della questione è semplicemente che credo ci siano posti più adatti per portare la bici...poi lo spirito d'avventura lo capisco benissimo, solo non concordo sulla scelta.
Poi se sei socio CAI ti rimborsano dopo un mese
Per esperienza personale, non io ma come segretario che ha richiesto il rimborso di due soci recuperati e non ospedalizzati in valle d'Aosta, il ticket richiesto per un intervento di elicottero é stato di 800 a cranio... Costo pari al 10% dell'intervento totale
Ma vi rendete conto di cosa viene fatto in alpinismo oggigiorno? che tra l'atro viene pubblicato sui forum; cercate Alex Honnold o guardate cosa ha fatto Steck sull'Annapurna, non si tratta di ferrate
Poi se per voi é pericoloso e avete paura solo a guardare non significa che deve essere così per tutti così. Dovreste avere un po' di umilta nel rconoscere i vostri limiti e evitare di criticare persone che sanno cosa stanno facendo, non penso proprio che siano dei pazzi suicidi
Il problema non è quello che fa Honnold, ha fatto Osman (che stranamente ci ha rimesso la pellaccia molto presto) o Huber. Sono alpinisti estremi ed i primi a ribadire che la loro non è un'attività da weekend warrior (anche perchè per provare ad emulare tali gesta ci vuole un minimo di livello, cosa che non ha il primo sprovveduto che si infila un paio di scarpette). Poi se a qualcuno viene in mente di salire l'Half Dome slegato sono affari suoi. Il problema qui invece non sta in quello che volevano fare questi signori. Liberi di riprovarci d'inverno, in notturna e se vogliono pure in infradito. Qui il forum ha lanciato a mio avviso un messaggio sbagliatissimo, ovvero esaltare le gesta di due amatori (mi scusino gli interessati se invece risultano avere curriculum da accademici del cai o pro mtbbikers, ma da quanto si evince dal video a me sembra un attività intrapresa amatorialmente) che si sono cimentati con qualcosa che a mio avviso centra poco con la mtb, non utilizzando nemmeno le protezioni che avevano a disposizione (e chi millanta fattori di caduta elevati sulle ferrate ha si ragione, ma forse non sa che esistono longe con dissipatori che aiutano, soprattutto in traverso....).
Ribadisco che personalmente non sono contrario a nessun tipo di attività, a meno che non implichi concreti rischi per il prossimo, quindi ognuno è libero di provare tutte le esperienze che lo stimolano. Viceversa trovo sbagliato da parte del forum farne pubblicità, anche perchè ciò potrebbe portare qualche sprovveduto a cimentarsi in qualcosa di simile, magari anche senza imbrago ("tanto sul video di mtb-forum non lo usano, allora non ci spendo nemmeno i soldi io che sono figo"). Così finirà per succedere qualche incidente che porterà le autorità ad eliminare il problema nel modo più stupido: vietare alle mtb i sentieri di montagna.
P.S: chi sostiene che si critica perchè si è senza palle lo invito a venire in una banale falesia di arrampicata in totale sicurezza, e gli assicuro che torna a casa con la sgommata nelle mutande. Perchè è facile fare i fighi slegati con un cavo di acciaio in mano quando il rischio di caduta sembra lontano (ed in verità basta che parta un piede e con 20kg in schiena sai come ti tieni...), ma voglio vederlo al limite (quando sei lì lì per cadere) con l'ultima protezione (sicura) qualche metro sotto ai piedi come sta tranquillo....
il CAI copre quanto contabilizzato al recuperato non ospedalizzato, ti rimborsano dopo circa un mese dalla presentazione dei documenti direttamente tramite bonifico
Operazione fatta per due miei soci recuperati per stanchezza in VDA zona Courmayeur
Ps se ti recuperano e vieni ospedalizzato non paghi
La cosa che più mi è piaciuta di questo video è la scritta a 2:16, e a mio parere non è una sconfitta ma un lieto fine.
Concordo con i commenti fatti da altri amici.
Uno nel suo tempo libero fa quello che vuole, ma vedere salire un posto così, senza essere assicurati .... io non lo farei mai e poi mai, basta una piccola incertezza, un lieve capogiro e dopo vedi come volteggi .... anche senza bike. Brrrrrr ....
Uno nel suo tempo libero fa quello che vuole, ma vedere salire un posto così, senza essere assicurati .... io non lo farei mai e poi mai, basta una piccola incertezza, un lieve capogiro e dopo vedi come volteggi .... anche senza bike. Brrrrrr ....
ehm... ma l' assicurazione alla ferrata??....
comunque Sogno bellissimo!! continuate a coltivarlo (magari usando anche i moschettoni!)
comunque Sogno bellissimo!! continuate a coltivarlo (magari usando anche i moschettoni!)
Dico anche io la mia: Cosa c'entra questo con l'andare in MTB?
L' unica cosa saggia che avete fatto e' tornare indietro, e vi
consiglierei di non riprovarci piu'.
Se poi siete saliti senza essere assicurati siete degli incoscienti.
Gabriele
L' unica cosa saggia che avete fatto e' tornare indietro, e vi
consiglierei di non riprovarci piu'.
Se poi siete saliti senza essere assicurati siete degli incoscienti.
Gabriele
E' incredibile che ogni volta salti fuori la polemica (fasulla) sui costi sociali (potenziali) degli attori di questo o di quel video.
Personalmente ammiro chi fa vertriding così come ho ammirato molti altri protagonisti degli sport estremi.
Personalmente, però, odio anche le ferrate che sono un modo di piegare la montagna ad una fallace ed illusoria idea di dominio dell'intelletto e della volontà umana sulle leggi della fisica e sul divenire della montagna intesa come mucchio di sassi.
Ho praticato alpinismo da "domenichino" ho iniziato il cursus honorum di ogni rispettabile ex-allievo di prestigiosa scuola di alpinismo sabauda con le salite che migliaia (ormai di tali cifre si parla) prima di me hanno inteso come assoluta prova iniziatica di appartenenza alla ristretta cerchia di quelli che possono permettersi di dispensare consigli ai niubbi che stentano sul II+ e di "vantare" (comprendete il senso di vantare) uno o più amici caduti nella "lotta con l'alpe".
Ho anche arrampicato in dolomiti, ho percorso i pertugi del Lagazuoi dove centinaia di ragazzi si sono scornati ed hanno speso (spesso sacrificandola) la loro giovinezza in nome degli alti ideali di Patria e di Sacri Confini per poi vedere il loro sacrificio arrivato al punto in cui è l'Italia nel 2013.
Sono diventato pian piano cosciente dei miei limiti, della sterilità di talune azioni umane e al contempo della loro splendida necessità.
Spa e Tazio hanno avuto un'idea...forse stupida, allo stesso modo come era stupido tentare di salire sull'Everest o salire le tre grandi nord delle Alpi concatenandole in un record di velocità.
Le gesta degli Eroi, una volta, servivano a tratteggiare i caratteri di forza, risolutezza e capacità di sacrificio delle grandi nazioni idealiste del secolo scorso...(Crivellaro ci spenderebbe una doverosa chiosa sull'epopea dell'Eigerwand ma, personalmente, non me ne frega un cazzo)
Le gesta degli Eroi-Alpinisti-Mediatici, da Messner in poi sono servite al marketing dei grandi marchi commerciali a vendere prodotti al popolo dei domenichini come lo sono stato io inducendoli a credere che con le "mutande di Kammerlander, i calzettoni di Moro e le picche di BubuBole" anche un mediocre potesse aspirare a limiti più alti.
Le gesta dei nostri Eroi dell'estremo, dopo la svendita dell'anima al marketing dei primi anni '80, sono sempre finalizzate a vendere qualcosa a qualcuno.
Il salto di qualità, però, si è fatto allorchè i canali tipo youtube hanno permesso a ciascuno di noi di diventare un potenziale eroe per cercare non di vendere una giacca, una mtb, un paio di scarpe ma solo e semplicemente sè stesso, in un disperato urlo verso il sordissimo mondo globale volto ad affermare non solo la propria esistenza ma anche l'importanza della stessa.
Le mie stesse righe, inconsciamente (o forse no) potrebbero essere una riprova del pensiero appena scritto....tenetelo a mente.
Non criticherò mai Spa e Tazio per la loro idea o per l'apparente "follia" del loro tentativo - anche se avrei ritenuto, fossi stato in loro, di evitare io stesso di usare il termine "follia" nella relazione- li criticherei semmai per non aver inteso la loro comunicazione mediatica nella più pura e fasulla forma del "politically correct" tanto in uso al giorno d'oggi... se metti l'imbrago e il set da ferrata ma ti scordi di moschettonare il cavo sei chiaramente (come direbbe Crozza-Briatore) FUORI!... Se poi non hai moschettonato per cercare di tornare a casa prima del buio o per spavalderia...be' questa è una cosa con cui dovrai fare eventualmente i conti la sera mentre soppesi la definizione che hai di te stesso e l'importanza che dai alla tua vita rispetto al far conoscere l'esistenza della stessa al resto del mondo...
che, probabilmente, finirà per spenderci su qualche vuota parola con un occhio al contatore delle visite e l'altro alla nuova mail che gli è appena arrivata dallo shop on line di montura.
Personalmente ammiro chi fa vertriding così come ho ammirato molti altri protagonisti degli sport estremi.
Personalmente, però, odio anche le ferrate che sono un modo di piegare la montagna ad una fallace ed illusoria idea di dominio dell'intelletto e della volontà umana sulle leggi della fisica e sul divenire della montagna intesa come mucchio di sassi.
Ho praticato alpinismo da "domenichino" ho iniziato il cursus honorum di ogni rispettabile ex-allievo di prestigiosa scuola di alpinismo sabauda con le salite che migliaia (ormai di tali cifre si parla) prima di me hanno inteso come assoluta prova iniziatica di appartenenza alla ristretta cerchia di quelli che possono permettersi di dispensare consigli ai niubbi che stentano sul II+ e di "vantare" (comprendete il senso di vantare) uno o più amici caduti nella "lotta con l'alpe".
Ho anche arrampicato in dolomiti, ho percorso i pertugi del Lagazuoi dove centinaia di ragazzi si sono scornati ed hanno speso (spesso sacrificandola) la loro giovinezza in nome degli alti ideali di Patria e di Sacri Confini per poi vedere il loro sacrificio arrivato al punto in cui è l'Italia nel 2013.
Sono diventato pian piano cosciente dei miei limiti, della sterilità di talune azioni umane e al contempo della loro splendida necessità.
Spa e Tazio hanno avuto un'idea...forse stupida, allo stesso modo come era stupido tentare di salire sull'Everest o salire le tre grandi nord delle Alpi concatenandole in un record di velocità.
Le gesta degli Eroi, una volta, servivano a tratteggiare i caratteri di forza, risolutezza e capacità di sacrificio delle grandi nazioni idealiste del secolo scorso...(Crivellaro ci spenderebbe una doverosa chiosa sull'epopea dell'Eigerwand ma, personalmente, non me ne frega un cazzo)
Le gesta degli Eroi-Alpinisti-Mediatici, da Messner in poi sono servite al marketing dei grandi marchi commerciali a vendere prodotti al popolo dei domenichini come lo sono stato io inducendoli a credere che con le "mutande di Kammerlander, i calzettoni di Moro e le picche di BubuBole" anche un mediocre potesse aspirare a limiti più alti.
Le gesta dei nostri Eroi dell'estremo, dopo la svendita dell'anima al marketing dei primi anni '80, sono sempre finalizzate a vendere qualcosa a qualcuno.
Il salto di qualità, però, si è fatto allorchè i canali tipo youtube hanno permesso a ciascuno di noi di diventare un potenziale eroe per cercare non di vendere una giacca, una mtb, un paio di scarpe ma solo e semplicemente sè stesso, in un disperato urlo verso il sordissimo mondo globale volto ad affermare non solo la propria esistenza ma anche l'importanza della stessa.
Le mie stesse righe, inconsciamente (o forse no) potrebbero essere una riprova del pensiero appena scritto....tenetelo a mente.
Non criticherò mai Spa e Tazio per la loro idea o per l'apparente "follia" del loro tentativo - anche se avrei ritenuto, fossi stato in loro, di evitare io stesso di usare il termine "follia" nella relazione- li criticherei semmai per non aver inteso la loro comunicazione mediatica nella più pura e fasulla forma del "politically correct" tanto in uso al giorno d'oggi... se metti l'imbrago e il set da ferrata ma ti scordi di moschettonare il cavo sei chiaramente (come direbbe Crozza-Briatore) FUORI!... Se poi non hai moschettonato per cercare di tornare a casa prima del buio o per spavalderia...be' questa è una cosa con cui dovrai fare eventualmente i conti la sera mentre soppesi la definizione che hai di te stesso e l'importanza che dai alla tua vita rispetto al far conoscere l'esistenza della stessa al resto del mondo...
che, probabilmente, finirà per spenderci su qualche vuota parola con un occhio al contatore delle visite e l'altro alla nuova mail che gli è appena arrivata dallo shop on line di montura.
l'unico appunto che si può fare è sensibilizzare i ragazzi ad usare i dispositivi di sicurezza in maniera più saggia (anche perchè voglio il vostro report il prossimo anno ;) ). A mio parere non dovrebbe essere criticata così severemente l'iniziativa di poter fare una ferrata con la mtb sulle spalle, come detto da qualcun altro è l'unione di 2 discipline sportive e poi si tratta di un'attività che va presa per quella che è cioè "estrema". Se il video fosse stato sponsorizzato dalla Sector (vedi patrick de ---ardon su paracadute con la tavola da Snowboard) o dalla Red Bull (vedi Patrick Kerber con la tuta alare) stareste commentando alla stessa maniera?
Hey guys, GO BIG!!! :)
Hey guys, GO BIG!!! :)
Francamente non ci vedo ne capo ne coda.....
Ci sono video in rete dove si vedono riders che salgono senza le più elementari assicurazioni, (ramponi e progressione legati) su ghiaccio o assicurazioni in ferrata.
Questi non sono comportamenti eroici, sono comportamenti stupidi.
I cimiteri sono pieni di bravi alpinisti, ottimi subacquei (sport che conosco) che pur credendo di avere larghi margini hanno fatto caxxate.
A questo va aggiunto il fatto che la MTB (come sport) è appesa ad un filo.....
In alcune zone d'Italia (vedi Trentino e Alto Adige) è proibita su percorsi con pendenza>20% e più stretti della bici messa di traverso....
Parecchie associazioni di escursionisti non la vogliono, e se un biker si fa male (o fa male a qualcuno) la prima pagina è assicurata.
Se ciò accade,(sperando che non succeda mai) invece di punire il singolo verrà data un'ulteriore giro di vite che non andrà a colpire solo chi sale le ferrate in bici, ma anche chi si percorre dei "normali" singletracks
Ci sono video in rete dove si vedono riders che salgono senza le più elementari assicurazioni, (ramponi e progressione legati) su ghiaccio o assicurazioni in ferrata.
Questi non sono comportamenti eroici, sono comportamenti stupidi.
I cimiteri sono pieni di bravi alpinisti, ottimi subacquei (sport che conosco) che pur credendo di avere larghi margini hanno fatto caxxate.
A questo va aggiunto il fatto che la MTB (come sport) è appesa ad un filo.....
In alcune zone d'Italia (vedi Trentino e Alto Adige) è proibita su percorsi con pendenza>20% e più stretti della bici messa di traverso....
Parecchie associazioni di escursionisti non la vogliono, e se un biker si fa male (o fa male a qualcuno) la prima pagina è assicurata.
Se ciò accade,(sperando che non succeda mai) invece di punire il singolo verrà data un'ulteriore giro di vite che non andrà a colpire solo chi sale le ferrate in bici, ma anche chi si percorre dei "normali" singletracks