Svista biomeccanica?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Buongiorno tecnobikers,
Prima era difficile trovare certe bici XL, ora con le 29 si è quasi estinta la S, è facile trovare delle XL, ma non tutto ha seguito l'evoluzione delle proporzioni.

Cambiano le taglie, cambiano le geometrie... ma non tutte.

Da quando sono passato dal 2x10 all'1x12 faccio più fatica e mi si è infiammato il ginocchio.
Non è questione di rapporti, con cui mi trovo bene, ma di lunghezza delle pedivelle: con la doppia avevo le XT da 180mm e sulla bici nuova le pedivelle sono da 170mm: è come camminare con le stringhe legate tutte insieme.

Sono alto 1.93m e per me è naturale salire le scale facendo i gradini a due a due. Non è comodo, ma mi è più scomodo farli tutti uno a uno, come una persona standard.
Fosse per me, i gradini dovrebbero essere più lunghi e alti.
Le scale però le usano tutti, mentre la mia bici dovrebbe essere cucita su misura.

Gamba lunga -> passo lungo. Non ci vuole una doppia laurea in medicina per capirlo. :duello:
In bici però si uniforma tacitamente la lunghezza del passo:omertà:: telai che mutano dalla S alla XXL hanno pedivelle uguali, sottintendendo che la bici resta studiata per una persona di 1.70-1.75 e chi è alto deve fare i "passi corti" e chi è basso deve allungare la falcata.
Dov'è la logica in questo?

Ovviamente è molto costoso studiare i telai ad hoc per ogni taglia, perché allungare le pedivelle, ora che i movimenti centrali sono bassissimi, non sarebbe una opzione facile. Bisogna ristudiare l'intera geometria, sospensione compresa, alzando il movimento centrale, per non zappare tutti i momenti.

Sarebbe bene avere il massimo dell'efficienza nella pedalata con le pedivelle proporzionate.
Quando si paga più di 3000€ per un telaio, si dovrebbe avere una bici della taglia giusta, tutto della taglia giusta.

In realtà anche la larghezza del manubrio, l'escursione del telescopico, lo spessore e larghezza delle manopole avrebbe senso che fossero differenti per ciascuna taglia, ma quegli elementi sono più facilmente personalizzabili.
La lunghezza delle pedivelle no.
1. I telai non hanno più spazio per accogliere pedivelle più lunghe;
2. non ci sono cranksets 1x con pedivelle lunghe.


A parità di forza applicata, con una leva più lunga si ottiene una coppia maggiore; inoltre c'è una questione ergonomica, che determina un'influenza sulla forza applicata.

_______________________________________

Abbassare di una manciata di millimetri il movimento centrale per illudersi di abbassare il baricentro a mio parere non è così determinante nella pratica, perché:
1. la massa della bici è almeno 5 volte inferiore a quella del biker; il baricentro del biker è più influenzato dalla geometria generale e dalla flessione di braccia e gambe, più che dall'altezza del bb.
2. l'altezza del movimento centrale nel posizionamento del baricentro della bici influisce meno che la posizione dell'ammortizzatore (e della borraccia);
3. in curva il punto d'applicazione della forza è sul pedale esterno. Un movimento centrale 1cm più alto e una pedivella 1cm più lunga, lascia il punto di applicazione della forza invariato.
(4. un bb più alto riduce i contatti col suolo della corona/bash sui gradoni, aumenta il comfort in salita, con un manubrio relativamente più basso; in discesa in curva non cambia nulla con la pedivella che compensa il rialzo del bb e sul dritto in discesa si compensa facilmente la differenza con la posizione fuori-sella).

Nel caso di persone più basse non c'è nessun limite nel montare pedivelle più corte, ma come per le ruote di diametro maggiore, evidentemente i vantaggi nell'efficienza sono superiori agli svantaggi ergonomici. O semplicemente ci si adatta senza porsi delle domande.

Le proporzioni non sono un capriccio.:rock-it:

Cosa ne pensate?
Gli esperti di biomeccanica cosa dicono?:prost:
 
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30x26

Biker marathonensis
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la pedivella troppo corta secondo me ha basse possibilita' di causare infiammazioni, perche' genera una escursione angolare minore delle articolazioni. il tuo problema viene da altro, ad esempio fattore Q diverso o dalla posizione sella.
quali modifiche hai apportato alla posizione della sella?

la larghezza del manubrio influenza pesantemente le reazioni del mezzo. e' normale che i produttori tendano a mantenere pressoche' costante il valore, altrimenti non avrebbero uniformita' di comportamento al variare delle taglie. questa puo' essere una ragione , l'altra e' certamente la comodita' produttiva.
 
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stand 3

Biker serius
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Concordo con 30x26 . Una pedivella più corta del necessario limita la escursione delle leve impegnate nella pedalata rispetto ad una più lunga. Poi entrano in gioco altri fattori come il rapporto di leva e quindi la coppia ma non dovrebbero essere tali da provocare guai fisici. Mi sembra più un problema legato all'avanzamento della sella sul carrello rispetto al pedale e quindi alla relativa posizione del ginocchio rispetto alla direzione di spinta sul pedale stesso. Dipende da quale sistema hai usato per regolare la bici. Ti faccio un esempio io ho riportato le misure della della sella della mtb sulla bdc prendendo come riferimento il centro del MC . Errore ! Le pedivelle della bdc sono 2,5 mm più corte di quelle della mtb. Questo influisce sia sull'altezza sella che sull'avanzamento della sella sul carrello. Me ne sono accorto subito pedalando che qualcosa non andava. Nel tuo caso la differenza tra le due bici è addirittura di 10 mm..... quindi gli adattamenti sono enormi.
 
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Happykiller

Biker pazzescus
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Il mio fastidio è dovuto ad un evidente fatica in più. Proprio come se dovessi camminare a lungo con passi corti.
Con le pedivelle più corte o rallento o devo spingere di più.
Comunque il risultato è che vado più piano e faccio più fatica, anche se la posizione generale in sella è comoda, forse migliore di prima.
 

Alli74

Biker poeticus
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Lodi
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Comunque le pedivelle da 175 esistono, e sono montate sulla maggiorparte dei modelli. Strano che tu abbia le 170 su un telaio xl. Per esempio Specialized usa le 170 solo sui telai S (se non ricordo male)... e usa anche manopole di diametri differenziati a seconda della taglia.
 
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bikerlento

Biker Cinghialikus
19/6/11
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La lunghezza della pedivella va in base alle taglie ovunque, evidentemente a te hanno sbagliato qualcosa.
Fatto sta che con le 29" si preferisce una pedivella più corta per chiudere prima la pedalata, questo comporta meno leva è quindi un po più fatica.
Secondo me non ti sei ancora abituato alla pedalata richiesta dalla nuova bike.
 

monster74

Biker assatanatus
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Specialized SJ FSR Evo '15, Fantic XF1 180, Specialized Diverge carbon '19
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Prima era difficile trovare certe bici XL, ora con le 29 si è quasi estinta la S, è facile trovare delle XL, ma non tutto ha seguito l'evoluzione delle proporzioni.

Cambiano le taglie, cambiano le geometrie... ma non tutte.

Da quando sono passato dal 2x10 all'1x12 faccio più fatica e mi si è infiammato il ginocchio.
Non è questione di rapporti, con cui mi trovo bene, ma di lunghezza delle pedivelle: con la doppia avevo le XT da 180mm e sulla bici nuova le pedivelle sono da 170mm: è come camminare con le stringhe legate tutte insieme.

Sono alto 1.93m e per me è naturale salire le scale facendo i gradini a due a due. Non è comodo, ma mi è più scomodo farli tutti uno a uno, come una persona standard.
Fosse per me, i gradini dovrebbero essere più lunghi e alti.
Le scale però le usano tutti, mentre la mia bici dovrebbe essere cucita su misura.

Gamba lunga -> passo lungo. Non ci vuole una doppia laurea in medicina per capirlo. :duello:
In bici però si uniforma tacitamente la lunghezza del passo:omertà:: telai che mutano dalla S alla XXL hanno pedivelle uguali, sottintendendo che la bici resta studiata per una persona di 1.70-1.75 e chi è alto deve fare i "passi corti" e chi è basso deve allungare la falcata.
Dov'è la logica in questo?

Ovviamente è molto costoso studiare i telai ad hoc per ogni taglia, perché allungare le pedivelle, ora che i movimenti centrali sono bassissimi, non sarebbe una opzione facile. Bisogna ristudiare l'intera geometria, sospensione compresa, alzando il movimento centrale, per non zappare tutti i momenti.

Sarebbe bene avere il massimo dell'efficienza nella pedalata con le pedivelle proporzionate.
Quando si paga più di 3000€ per un telaio, si dovrebbe avere una bici della taglia giusta, tutto della taglia giusta.

In realtà anche la larghezza del manubrio, l'escursione del telescopico, lo spessore e larghezza delle manopole avrebbe senso che fossero differenti per ciascuna taglia, ma quegli elementi sono più facilmente personalizzabili.
La lunghezza delle pedivelle no.
1. I telai non hanno più spazio per accogliere pedivelle più lunghe;
2. non ci sono cranksets 1x con pedivelle lunghe.


A parità di forza applicata, con una leva più lunga si ottiene una coppia maggiore; inoltre c'è una questione ergonomica, che determina un'influenza sulla forza applicata.

_______________________________________

Abbassare di una manciata di millimetri il movimento centrale per illudersi di abbassare il baricentro a mio parere non è così determinante nella pratica, perché:
1. la massa della bici è almeno 5 volte inferiore a quella del biker; il baricentro del biker è più influenzato dalla geometria generale e dalla flessione di braccia e gambe, più che dall'altezza del bb.
2. l'altezza del movimento centrale nel posizionamento del baricentro della bici influisce meno che la posizione dell'ammortizzatore (e della borraccia);
3. in curva il punto d'applicazione della forza è sul pedale esterno. Un movimento centrale 1cm più alto e una pedivella 1cm più lunga, lascia il punto di applicazione della forza invariato.
(4. un bb più alto riduce i contatti col suolo della corona/bash sui gradoni, aumenta il comfort in salita, con un manubrio relativamente più basso; in discesa in curva non cambia nulla con la pedivella che compensa il rialzo del bb e sul dritto in discesa si compensa facilmente la differenza con la posizione fuori-sella).

Nel caso di persone più basse non c'è nessun limite nel montare pedivelle più corte, ma come per le ruote di diametro maggiore, evidentemente i vantaggi nell'efficienza sono superiori agli svantaggi ergonomici. O semplicemente ci si adatta senza porsi delle domande.

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ma che ti sia infiammato il ginocchio lo dici tu o un ortopedico?
hai fatto una visita da un ortopedico? cosa ti ha detto?
 

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Biker marathonensis
23/1/03
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come dice anche stand 3 l'arretramento sella per me e' da rivalutare. con lo stesso pozionamento sella il suo ginocchio in fase di spinta lavora 1 cm piu' avanzato rispetto all'asse del pedale. la prima cosa che ti fa fare un biomeccanico serio e' metterti nella posizione ottenuta con la teoria, pedivelle parallele al terreno e bloccate. poi ti fa spingere con la gamba avanzata e guarda cosa accade alla caviglia. se il tallone cade verso il basso o si solleva comincia a fare modifiche.
una verifica del genere si puo' fare grossolanamente anche in casa, basta mettere la ruota anteriore contro un muro.
 
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Caglie

Biker novus
13/10/12
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Ciao, parto con una considerazione sulla scelta della lunghezza della pedivella. Un tempo si sceglieva la lunghezza delle pedivelle guardando esclusivamente altezza del cavallo (nel web si trovano tante tabelle) ora che gli studi sono sempre più approfonditi la scelta esce da una relazione femore-tibia così è facile trovare atleti alti con pedivelle più corte di un tempo. Dipende anche da quale disciplina uno fa esempio Triathlon un certo Frodeno usa 170mm e supera di tanto i 190cm. Poi il resto lo fa il posizionamento xchè se ho le tacchette messe a caso o con parametri a spanne e arretramento sella che non ti danno maggiore spinta rispetto alla trazione (vedere motori di spinta e trazione) non se ne viene fuori (guardare verticale centro spalla,ginocchio, perno pedale è stato ormai superato). Può essere anche una questione di abitudine ma occhio che abituarsi a carichi errati non è molto conveniente.
 

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Biker pazzescus
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Dato empirico:
Niner WFO
pedivelle da 175mm e cambio geometrie tre volte: Dorado da 175mm, Reba da 140mm, Pike da 160mm. Fatica/comfort in pedalata quasi invariati. (Anzi, assurdamente ero più comodo a pedalare con la forca da DH, che con la Reba).
WFO+Pike+pedivelle da 180mm: immediato guadagno in efficienza e comfort.
Provo ampiamente la Specy Enduro L con pedivelle da 175mm: disagio, anche se la bici è una bomba.
Prendo poi la Specy XL e ci monto le pedivelle da 180m: comodo a pedalare, ma mi pento di non aver preso una L.
Prendo la Transition XL, bb bassissimo e pedivelle da 170mm: posizione in sella molto comoda, più fatica e disagio per il "passo" corto. (Ed è facile zappare)

Insomma ho provato un po' di configurazioni, giocando anche con la posizione della sella, ma da quando ho provato le pedivelle lunghe, raggiungendo vam sorprendenti, mi sono convinto che la pedivella lunga aiuti molto.

Fino a 'sta primavera ci mettevo quasi lo stesso tempo a salire che a scendere... era piacevole.
 

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