A parte i rovi la zona dei trail di Tivoli non era stata danneggiata dai gravi incendi estivi?
Purtroppo le trail area sono tali fintanto che c'è il lavoro dei trail builders che fanno manutenzione e pulizia, altrimenti sperare che utenti che girano con forbici e machete negli zaini se ne occupino rimane una alternativa poco credibile.
A mio avviso l'attività faticosa, costante e impegnativa che si nasconde dietro ai trail è spesso appesa a un filo, se si crea un circuito virtuoso con pubblicità, negozi, noleggi, un ristoro che creano un indotto favorevole si va avanti, altrimenti c'è il rischio che la natura si riprenda i terreni.
La presenza di divieti, privati che chiudono strade agevoli, iniziative avverse da parte di istituzioni o associazioni (vedi castelli romani) sono spesso causa di abbandono/chiusura di trail anche interessanti.
Purtroppo nel Lazio, malgrado il boom del settore, lo sviluppo dei trail naturali, lavorati, segnaletiche etc è molto lento, spesso in controtendenza con il resto del paese. Da questo punto di vista la riapertura del LIBRE è un positivo segnale di ripresa.
Come considerazione lievemente OT sottolineerei il fatto che a parte forse il solo Campagnano, la capitale pure avendo molti rilievi collinari limitrofi e territori adatti ( a differenza di Milano e altre realtà padane), oltre a importanti negozi, non ha un vero e proprio Bike Park strutturato idoneo ad eventi, manifestazioni, che faccia da riferimento per tutto il settore gravity. Ci sono tante piccole realtà di trail aera o micro strutture, la più importante probabilmente Formello, ma a mio avviso manca ancora quel salto di qualità decisivo.