andato solo una volta in trentino, trovati una marea di divieti, dovevamo stare una settimana , dopo 2 giorni abbiamo preferito sobbarcarci il viaggio fino in liguria .............
Non mi preoccuperei di questo, gli ingegneri conoscono le soluzioni, l'opera gioverà agli interessi di entrambi i comuni e quindi si è deciso di farla...Se non sbaglio il problema è il versante che frana. Non per niente hanno fatto un tunnel anni orsono dopo che una donna era stata travolta in macchina
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Solo la parte lombarda è approvata e quasi pronta. Dopo il confine non si sa niente https://www.mtb-mag.com/ciclabile-del-garda-limone-riva-i-lavori-procedono/
Non avrebbe senso avere investito su un solo troncone del tragitto, il completamento si farà. Non mi sembra un caso il fatto che lo studio di progettazione incaricato abbia sede a Riva ed è lo stesso che ha sviluppato anche i percorsi ciclabili attorno al lago di Ledro. L'opera fa parte di piano d'assetto complessivo che coinvolge tutta la zona nord-ovest del lago e di una concertazione tra le regioni in divenire....
Non ho capito la tua perplessità... si parlava del progetto di collegamento tra Limone e Riva non tra Riva con Arco...Io penserò male...ma mi sa che ai Trentini poco gli importa...una volta che ci sarà il collegamento da Limone a Riva finirà li...perché da Riva ad Arco la ciclabile c è già...poi oltre non so ma presumo di si...quindi che ne fanno a fare un altra?
torniamo alla solita solfa del "in montagna si va a piedi"...
Alla fine potremo parlare di tutto e di più,ma qualcuno di noi dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e una sul cuore,scendere sul pianeta Terra e fare un mea culpa del perché di questi divieti...cui purtroppo ne subiscono le conseguenze anche chi colpe non ha...c è un detto dalle mie parti che dice..."Non è mai troppo il mal che si vuol..." facciamoci una domanda del perché...poi ragioniamo su possibili soluzioni...e se si continua cosi chiuderanno alle mtb anche sentieri facili e percorribili come la Ponale dove piu di una volta ho ripreso dei fenomeni che scendeveno a velocità sostenuta verso Riva facendo peli a ciclisti e pedoni che salivano...e a questo punto mi domando che proprio fanno bene a inasprire i divieti...che ok non tutti sono chiari o concepibili,ma non mi stancherò mai di dirlo dobbiamo solo ringraziare noi o parte di noi stessi per tutto questo e continuerò comunque andare i Trentino perché nonostante ci sian attriti tra gli habitué della montagna resta sempre una bella regione...boicottare andando da altre parti non si fa altro che spostare il problema in altri luoghi dove prima o poi non mi stupirebbe nascessero divieti ora inesistenti.
Non ho capito la tua perplessità... si parlava del progetto di collegamento tra Limone e Riva non tra Riva con Arco...
fenomeni ce ne sono ovunque, divieti no , o meglio cosi capillari no.
seguo la vicenda da anni ed un accanimento anti mtb come quello della sat non l'ho mai visto altrove.
Vietano perché hanno troppo flusso?
Problema facilmente risolto: non mi vedranno più!
Di fare lo "slalom" tra i sentieri aperti come devo fare vicino casa (a Montevecchia) quando pago per andare in vacanza non ne ho proprio voglia.
A questo punto possono tenersi ovviamente anche i loro skipass e camere d'albergo in inverno: si scia e si va in bici bene anche a Bormio, Livigno e Aprica, dove questi limiti non ci sono e ci arrivo pure in meno tempo da Milano.
molto spiacevole di sicuro, ma chiediamoci il perche'. integralismi ecologici a parte , alla fine il vero problema e' l'egoismo diffuso secondo il quale IO (ciclista,escursionista, motociclista) non devo avere limiti e gli altri devono sopportare.
e' inutile negarlo, i divieti vengono fuori dall'ottusita' di alcuni amministratori ma spesso sono favoriti dal comportamento di alcuni bikers. il modo in cui ci poniamo fa parecchia differenza in quanto a livello di sopportazione che possiamo ottenere.
parlo in generale perche' non conosco la situazione specifica....
Sono i TURISTI che potrebbero andare da Riva a Limone e viceversa. Ed i turisti nella quasi completa totalità non sono nè trentini nè lombardi.Da Riva i trentini dovrebbero andare fino a Limone oppure sono i lombardi che dovrebbero arrivare fino a Riva con la ciclopista? Se nel primo caso avendo già la ciclabile che parte proprio da Riva non credo che ai trentini possa interessare molto...è solo da capire dove finisce uno e dove dovrebbe iniziare l altro...
E' anche vero che neppure una frequentazione dei sentieri in mtb come quella sul Garda c'è da molte altre parti.fenomeni ce ne sono ovunque, divieti no , o meglio cosi capillari no.
seguo la vicenda da anni ed un accanimento anti mtb come quello della sat non l'ho mai visto altrove.
daltronde il Trentino è la maggior regione con un flusso turistico montano maggiore rispetto le altre regioni...
Quelli trentini sono dei divieti, scusate il termine, alla cazzo, fatti per dare il contentino politico ai prepotenti di turno, senza pensare alle conseguenze mediatiche e di marketing, che vanno a ledere gli interessi di altri uffici (il famoso "visit trentino", o la stessa Paganella).
Giusto per dire, ti farei leggere quello scrivono tanti "cittadini" della mia città sui social perchè ieri son "stati costretti" ad aspettare trenta minuti che passasse le Strade Bianche... un evento che ha garantito due ore di promozione del territorio in diretta tv e un'altra ora in differita e diffuso non so in quanti paesi, e che oggi ha visto 5.000 amatori partecipare alla granfondo....Vedere il mal sopportato, da tanti del posto, bike festival di riva, perché per 3 giorni il paese è invaso dalle bici. Orrore e dannazione! Io chiuderei la strada lungolago da Torbole a Riva, tanto c'è la "circonvallazione", e la lascerei libera alle bici. Sarebbe un evento fantastico, anche per le famiglie. Giusto per dire.
E perchè dovrebbero essere più attente?Purtroppo la determina del dirigente provinciale riguarda solo la zona di competenza dell’APT TRENTO MONTE BONDONE che ha accettato supinamente le richieste della SAT, società di cui mi vergogno di essere socio. Mi sono lamentato con la SAT, mi hanno fatto capire che questo è solo l’inizio perchè analoghe richieste sono state inviate anche alle altre APT del Trentino. Spero che queste ultime siano più attente.