Tech Corner Tutto quello che non sapevi sul liquido anti foratura

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Reggio Emilia
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Approfitto dell'argomento per fare un paio di domande:
1) perché non esistono quasi più le ruote tubeless native? Non è più semplice comprarne una piuttosto che nastrare?
2) L'abitudine di gonfiare-sgonfiare le gomme è utile per avere più scorrevolezza in salita e viceversa più grip nelle discese tecniche. Se con il liquido anti foratura non si può fare, come tenete le gomme, sempre ad alta pressione o sempre bassa? (è evidente da come parlo che io vado con le camere d'aria).
Grazie.
1) Le ruote UST native, cosi' come le gomme purtroppo, sono sparite causa la domanda del mercato. I piu', per risparmiare qualche grammo, volevano gomme piu' sottili e leggere e ruote col nastro al posto di una piu' pesante camera stagna, e per i produttori era un'ottima cosa, potevano darti qualcosa che costava loro meno ad un prezzo uguale a prima. Per le ruote non ust, la "perdita" non e' stata un dramma, si combina bene anche con le TR, ma per le gomme a mio parere e' stato un peccato, le UST e LUST stagne erano veramente affidabili e garantivano una durata del lattice eccezionale, senza problemi di trasudazione o altro, pesando si e' no un etto in piu'.
2) Quando devo fare trasferimenti importanti su asfalto io gonfio e sgonfio e me ne frego se il lattice si secca prima, lo mettero' quando serve, ci vogliono 10 minuti. Parto con una pressione non eccessiva ma cmq un po' troppo alta per rendere al meglio nello sconnesso, poi prima della discesa sgonfio e vado.
 

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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1) Generalizzando perché le ruote costano di più e i copertoni pesano di più, e a fronte di una rinastratura che per molti non rappresenta un problema, anche perché come scritto nell'articolo se fatta bene la prima volta dura moltissimo. Oltretutto le tubeless native (UST) anche se a tenuta ermetica non sono a prova di foratura, quindi il lattice all'interno è comunque consigliato mettercelo. Questo generalizzando perché andrebbero confrontati modelli specifici di ruote/copertoni UST / tubeless ready.
2) Non è che non lo puoi fare, è che il lattice ti dura di meno. Personalmente esco 3 volte la settimana, ed ogni volta all'andata su asfalto tengo 3 bar e in discesa su sentieri 1,4 bar, io rabbocco ogni 3 mesi più per precauzione, perché tutte le volte con la siringa ho sempre trovato all'interno del lattice liquido.

Concordo su tutto fuorche' sui 3 bar su asfalto, non servono, basta stare sui 2,2/2,5 e' gia' scorre anche troppo. Molti cerchi non si possono nemmeno gonfiare a 3 bar, rischi rotture e sopratturro stallonamenti improvvisi, specie col caldo meglio non rischiare.
 

drmale

Biker perfektus
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Approfitto dell'argomento per fare un paio di domande:
1) perché non esistono quasi più le ruote tubeless native? Non è più semplice comprarne una piuttosto che nastrare?
2) L'abitudine di gonfiare-sgonfiare le gomme è utile per avere più scorrevolezza in salita e viceversa più grip nelle discese tecniche. Se con il liquido anti foratura non si può fare, come tenete le gomme, sempre ad alta pressione o sempre bassa? (è evidente da come parlo che io vado con le camere d'aria).
Grazie.
1) Penso che intendevi i cerchi tubless, come gli ust di mavic. Ci sono ancora, solo che hanno costi e vincoli costruttivi che i tradizionali non hanno. Pensa solo al montaggio dei raggi che per i cerchi tubless non può essere fatto con nippli tradizionali. Inoltre la nastratura è davvero perfetta su molti cerchi, come gli notubes, e deve essere corrotta solo in caso di riparazione di raggio. Io ho entrambi i Cerchi, sia ust che nastrati, funzionano molto bene entrambi, ma hanno costi molto diversi.
2) Su bici da AM io gonfio e sgonfio, e non sono mica d'accordo che son pippe da stradisti. Con gomme magic mary per esempio, è incredibile come cambia il comportamento in salita con le gomme ben gonfie (3 atm) rispetto alla pressioni da discesa (per me 1,6): la differenza è fare un giro da 1500mt, in 4 ore e tornare a casa sderenati oppure giustamente stanchi. Però di problemi di lattice mai avuti, ogni tanto rabbocco, ma con coperture da oltre 1000 gr, foro davvero poco. Su XC il discorso cambia, si deve trovare la giusta pressione per le condizioni del terreno, e poi tenere quella, del resto in gara mica ti metti a sgonfiare.
 
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gargasecca

Il maestro
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
1) Penso che intendevi i cerchi tubless, come gli ust di mavic. Ci sono ancora, solo che hanno costi e vincoli costruttivi che i tradizionali non hanno. Pensa solo al montaggio dei raggi che per i cerchi tubless non può essere fatto con nippli tradizionali. Inoltre la nastratura è davvero perfetta su molti cerchi, come gli notubes, e deve essere corrotta solo in caso di riparazione di raggio. Io ho entrambi i Cerchi, sia ust che nastrati, funzionano molto bene entrambi, ma hanno costi molto diversi.
2) Su bici da AM io gonfio e sgonfio, e non sono mica d'accordo che son pippe da stradisti. Con gomme magic mary per esempio, è incredibile come cambia il comportamento in salita con le gomme ben gonfie (3 atm) rispetto alla pressioni da discesa (per me 1,6): la differenza è fare un giro da 1500mt, in 4 ore e tornare a casa sderenati oppure giustamente stanchi. Però di problemi di lattice mai avuti, ogni tanto rabbocco, ma con coperture da oltre 1000 gr, foro davvero poco. Su XC il discorso cambia, si deve trovare la giusta pressione per le condizioni del terreno, e poi tenere quella, del resto in gara mica ti metti a sgonfiare.


Concordo...:prost:
 
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Luke_Brixia

Biker extra
22/11/08
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quando ho letto del rabbocco ogni 2 mesi sono un po' sobbalzato, poi mi sono ricordato dell'articolo dello stesso autore che consigliava di cambiare manubrio ogni 2 anni, telaio ogni 2/5 anni ecc... e tutto torna
 
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baffo82

Biker infernalis
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Nell' articolo dite che non bisognerebbe gonfiare e sgonfiare le gomme per la salita e discesa. Quindi per i trasferimenti e le salite dovrei tenere la pressione della discesa, facendo un notevole sforzo in più.
 

pb0206

Biker serius
20/7/10
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Approfitto dell'argomento per fare un paio di domande:
1) perché non esistono quasi più le ruote tubeless native? Non è più semplice comprarne una piuttosto che nastrare?
2) L'abitudine di gonfiare-sgonfiare le gomme è utile per avere più scorrevolezza in salita e viceversa più grip nelle discese tecniche. Se con il liquido anti foratura non si può fare, come tenete le gomme, sempre ad alta pressione o sempre bassa? (è evidente da come parlo che io vado con le camere d'aria).
Grazie.
1. Penso che sia una questione di brevetto, mi sembra depositato da Mavic, che altri produttori non vogliono sborsare, oltre a costi aggiuntivi di montaggio. Poi ormai gli pneumatici tubeless praticamente non esistono più e con l'utilizzo del lattice anche la pratica del tutto tubeless si è persa.
2. Quando affronto salite lunghe ed asfaltate posso garantirti che la differenza tra pressione si sente soprattutto con gomme ben tassellate. Nei casi misti o sterrato non ha senso conviene già partire con la pressione giusta per la discesa o quasi.
 

Somis

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Concordo su tutto fuorche' sui 3 bar su asfalto, non servono, basta stare sui 2,2/2,5 e' gia' scorre anche troppo. Molti cerchi non si possono nemmeno gonfiare a 3 bar, rischi rotture e sopratturro stallonamenti improvvisi, specie col caldo meglio non rischiare.
Fai bene a ricordare che ci sono dei limiti dati dal costruttore, nel mio caso con 3 bar sono sotto i limiti imposti dai cerchi in relazione alla sezione di copertoni che monto. Proverò comunque ad abbassare un po' e vedere se noto differenze.
 
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marco

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Nell' articolo dite che non bisognerebbe gonfiare e sgonfiare le gomme per la salita e discesa. Quindi per i trasferimenti e le salite dovrei tenere la pressione della discesa, facendo un notevole sforzo in più.

ma chi lo dice che fai sforzi in più? Sono leggende metropolitane degli anni 80 queste. Ormai anche su strada si trovano copertoncini latticizzati da 28mm con pressioni ben al di sotto delle 8 atmosfere del classico stradista da bar.
 
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Boro

Biker meravigliosus
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Fai bene a ricordare che ci sono dei limiti dati dal costruttore, nel mio caso con 3 bar sono sotto i limiti imposti dai cerchi in relazione alla sezione di copertoni che monto. Proverò comunque ad abbassare un po' e vedere se noto differenze.
Prova, io francamente tra 3 bar e 2,5 noto solo una maggiore scomodità. Se non spingi come un matto per fare il tempo non cambia nulla.
 

Luke_Brixia

Biker extra
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quando ho letto del rabbocco ogni 2 mesi sono un po' sobbalzato, poi mi sono ricordato dell'articolo dello stesso autore che consigliava di cambiare manubrio ogni 2 anni, telaio ogni 2/5 anni ecc... e tutto torna

gomblotto dell'industria ciclo!!!!!!!!!!!
tutto l'opposto. ho 2 bici in carbonio di marche diverse entrambe garantite a vita...
 

D-Lock

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Ibis Ripley 4 + SC Stigmata
1) hai mai provato a stallonare una gomma tubeless su sentiero?
2) tienila sempre alla pressione giusta, cioè quella di discesa. Il resto sono pippe da stradisti. Una gomma dura non scorre meglio, anzi (ci sono molti topic a riguardo)

Io ho provato alcune volte a fare il gonfia/sgonfia, ma poi ci ho riunciato. Non so se è migliore o peggiore, sinceramente con una bici con geometrie aperte, e copertoni da 1kg cadauno, mi pareva che si un minimo guadagno l'avessi, ma solo sopra i 2 bar e solo su asfalto. Ma anche li, si tratta di salire 700mt di quota in 80 minuti invece di 70, ma la fatica mi è sempre sembrata uguale. Mi è sempre parso invece che faccia molta più differenza la mescola della gomma e la tassellatura. E solo al posteriore.

2) Non è che non lo puoi fare, è che il lattice ti dura di meno. Personalmente esco 3 volte la settimana, ed ogni volta all'andata su asfalto tengo 3 bar e in discesa su sentieri 1,4 bar, io rabbocco ogni 3 mesi più per precauzione, perché tutte le volte con la siringa ho sempre trovato all'interno del lattice liquido.

Questo però se hai una sola salita e una sola discesa, ma se fai dei loop? Un mese fa sono stato a Calestano per esempio, ho fatto due delle ps del superenduro, e entrambe le salite erano su asfalto, nel tuo caso avrei dovuto anche rigonfiare la gomma alla fine della prima discesa?
 

FabioBt

Biker marathonensis
7/9/06
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Ascoli Piceno
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Approfitto dell'argomento per fare un paio di domande:
1) perché non esistono quasi più le ruote tubeless native? Non è più semplice comprarne una piuttosto che nastrare?
2) L'abitudine di gonfiare-sgonfiare le gomme è utile per avere più scorrevolezza in salita e viceversa più grip nelle discese tecniche. Se con il liquido anti foratura non si può fare, come tenete le gomme, sempre ad alta pressione o sempre bassa? (è evidente da come parlo che io vado con le camere d'aria).
Grazie.

1) hai mai provato a stallonare una gomma tubeless su sentiero?
2) tienila sempre alla pressione giusta, cioè quella di discesa. Il resto sono pippe da stradisti. Una gomma dura non scorre meglio, anzi (ci sono molti topic a riguardo)
Mi piacerebbe che il tuo discorso sia corretto perche' sgonfiare prima della discesa e' sempre una scocciatura pero' devo ammettere che ho dei dubbi sulla tua tesi della non scorrevolezza di una gomma bella gonfia,su terreno compatto e liscio e ci metto pure l'asfalto perche' molte volte i trasferimenti lo prevedono io sono convinto che una gomma dura scorre di piu',forse sullo scassato hai ragione perche' una gomma bella gonfia rimbalza.
 

p84

Biker tremendus
10/1/17
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Lo Slime Pro dura anche 3 anni. Un mio amico ha aperto la gomma di una bici che teneva ferma da 2 anni e il lattice all'interno era ancora perfettamente liquido.
Personalmente lo uso da sempre, e i rabbocchi non so nemmeno cosa siano
 

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