Una questione di pazienza

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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batstone79

Biker serius
Che bella novella e quante verità.
Io spesso mi alleno da solo. Stacco dal lavoro, arrivo a 'casa' (visto che sono in perenne trasferta e sto in residence), mi vesto ed inforco la bici. Il bello della campagna è che in 5 minuti sei in mezzo alla natura. Silenzio, il fruscio del vento, il mio respiro, il rumore del battito che rimbomba e la scia di polvere che lascio alle mie spalle. E’ bello pedalare in fuoristrada, ogni colpo di pedale è diverso dall’altro, un percorso che si fa abitualmente ogni volta in realtà è diverso, ogni istante è unico e tutto introno a te si trasforma di volta in volta.
Se non è si è concentrati troppo sul proprio allenamento (battiti, velocità media, dislivello, etc) la mente vaga e a volte è proprio piacevole perdersi nei propri pensieri, soprattutto se è una giornata buona. Quando invece non si è tranquilli penso sia quasi stressante o comunque mentalmente impegnativo andare in bicicletta.
A parte tutto mi piace la solitudine, ho sempre preferito gli sport individuali a quelli di squadra. Perchè? Perchè se fallisco è colpa mia, niente scuse e nessuno da incolpare, vuol dire che ho sbagliato qualcosa. Vorrà dire che riproverò, forse avrò successo o forse no, ma alla fine raggiungerò il mio obiettivo.
L'anno scorso mi sono lanciato in un giro in solitaria sull'Esterel in Costa Azzurra. Ne sono uscito stravolto, un po' per colpa mia (poca acqua, quasi niente cibo, niente conta km che era rotto) e un po' per una cartina non proprio precisa (perchè non ho investito 5 euro in qualcosa di più dettagliato?!). Ne è venuta fuori una bella avventura in cui mille pensieri mi hanno attraversato: mi sono perso e ritrovato, ho patito la fame e la sete (pirla io), salite che ad un certo punto sembravano infinite e discese troppo brevi e impegnative per ricaricarsi, gambe che andavano avanti per inerzia e rampichino che alla fine sembrava un 53x11, la preoccupazione di un guasto inaspettato nei momenti duri. Ho pedalato, ho spinto, mi sono seduto e poi rialzato, mi sono preoccupato di dove (ma dove?) stavo andando a finire e mi sono sentito risollevato nel momento in cui ho trovato la via di casa.
Penso che andare in bici porti ad una maggiore consapevolezza di se stessi. Impari ad ascoltare il tuo corpo, tempri lo spirito e spero che questi ‘insegnamenti’ mi siano utili nella vita di tutti giorni, anche se nelle relazioni interpersonali e nel lavoro c’è molto meno margine di errore e ancora meno per recuperare ai danni fatti.
Ci insegnano che dobbiamo essere i migliori, perfetti, che dopo una caduta bisogna rialzarsi e ricominciare, non mollare mai, resistere, soffrire, piegarsi ma non spezzarsi….la mtb ti aiuta in tutto questo, ma forse l’errore che si fa è non applicare questo prezioso insegnamento alla vita vera. Quanti campioni che nel loro sport sono degli schiacciasassi, ma poi si rivelano fragili come cristalli nella vita privata?
Sono in un momento della mia vita sono su quel percorso, lo sto vivendo. La mappa che ho in mano non è aggiornata (la realtà non è quella che sembra), il computerino di bordo è rotto (non so quanto tempo ho a disposizione), il susseguirsi delle salite (le difficoltà) e delle discese (le piccole conquiste) verso la fine del mio percorso (i miei obiettivi personali e il mio desiderio di felicità) sembrano non finire mai. Io sono stanco fisicamente e mentalmente (ho sete e fame di sentimento, di serenità, di conferme), pedalo con il rampichino, che sebbene mi faccia bruciare le gambe e mi mandi i battiti alle stelle, so che con tanta pazienza mi farà arrivare in cima di ogni salita. Se arriverò alla fine e le cose saranno più chiare, mi godrò la via del ritorno con il sorriso stampato in viso. In caso contrario mi troverò ad un bivio e potrò scegliere se continuare o ripartire per una nuova avventura.
Sicuramente non mollerò, perchè come dice il Ser:
“Mai Tentato. Mai Fallito.
Fa niente.
Tentare di Nuovo. Fallire di Nuovo.
Fallire Meglio.

”
 

Mario87

Biker tremendus
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Il ciclismo è una questione di testa si sente spesso dire. Ed è vero. Non è sempre facile pensare per ore ed ore seduti su un trespolo a pedali.
Una volta ho sentito dire che la bicicletta è un mezzo che serve a pensare. Perchè è come stare seduti su una sedia fermi per 5 ore o più: non ti resta che pensare. Lo ha detto Lance Armstrong riguardo alla difficoltà dei propri allenamenti.

no comment :celopiùg:
 

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