Opinione Una questione di testa

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Manuel Gregori

Biker serius
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Mondraker
Non posso che essere completamente in accordo con questo articolo. Recentemente mi è capitato di rifare alcune ps dopo una gara, e mi sono reso conto di quanto la concentrazione aiuti a trovare feeling e confidenza...ho fatto passaggi in gara che difficilmente rifarei a certe velocità. Da una parte mi sono nascosto nel fatto di non aver su l'integrale, il paraschiena o le ginocchiere...ma la realtà è che la concentrazione ti porta oltre al tuo limite, ti focalizza talmente sul passaggio successivo, sullo sguardo avanti, che a volte non ricordo come in realtà ho fatto il passaggio precedente...magari fosse sempre così...sicuramente però il non essere concentrati diventa estremamente pericoloso e limitante.
 

emml

Biker ultra
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Zena
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cubista inside, ma attualmente felice possessore di intense spider 27.c pro
Capita spesso anche a me ed a essere sincero sempre più spesso da ormai 2-3 anni....ed ora viaggio sui 44 anni di età...
Unica soluzione il divano!!!! Al minimo dubbio, sentore che c'è qualcosa che non va per l'uscita imminente, rimango a casa..... sarà una stupidata.....ma così quando esco sono sempre convinto di ciò che faccio, di quello che voglio fare e di come mi andrò a divertire!!!!
 

pennhouse2

Biker ciceronis
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TORINO
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Ma la voglia cresce almeno del 10% ogni anno...
In breve: a 20 il testosterone mi faceva competere a gomiti larghi in xc o al semaforo con i bulletti. Alla soglia dei 40, un po' meno testosterone ed un po' più di testa mi fanno fare sforzi ed accettare compromessi che a 20 non sarei stato capace di gestire. Peccato che le ossa ogni tanto mi ricordino che il tempo passa...
 

federico.g

Biker serius
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Trento
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Yt jeffsy
Personalmente il fattore psicologico varia di molto dai problemi della vita privata , mi capita spesso che se esco in bike con la mente sgombra dai pensieri scendo come un caccia e tutto mi sembra più facile, se invece la volta dopo stesso percorso ma affrontato con mille pensieri in testa, meglio che ti prendi la bici da strada!!!!!
 

bgcarlo

Biker ciceronis
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Ci pensavo proprio oggi dopo che ho fatto la discesa più scassata che conosca. Ci sono giorni che faccio di tutto ed altri che evito certi percorsi che spesso faccio ma in un determinato momento mi fanno paura. Non so perché ma è lei, la testa ed i pensieri che hai scritto sono gli stessi che faccio io, dal “se mi faccio male come faccio” al “ma chi me lo fa fare” ecc ecc. pensavo capitasse solo a me e che fossero mie insicurezze invece a quanto pare non sono solo.


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RSGF

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Trieste
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Trek Fuel EX 8
giornate no ci sono sempre...
la mia strategia è quella di cambiare attività. Faccio altro, vado a correre, pesi, o nuoto....
In questo modo non perdo la forma fisica e la prossima volta in MTB avrò di nuovo sia la bava alla bocca di mettermi su un track e la freschezza di spingere un po "oltre"....
 

Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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Trollbike senza ruote
Si si, la testa ora è tutto, il manico non è niente come al solito. Anche se hai 65 anni, la panza che tocca il manubrio ed escsi una domenica no e l'altra nemmeno ma con la testa puoi fare tutto ... nei sogni però. Tecnica (per le discese), fisico e preparazione (discese e salite) e poi, mai poi anche la testa. Con tutta la testa che vuoi ma senza tecnica in discesa forte non si va. Tutta la testa che vuoi ma senza gamba in salita forte non si va.
Beato chi fa tutto con la testa, a me serve la tecnica e la gamba altrimenti nemmeno la bici dalla cantina riesco ad uscire.
 
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Manuel Gregori

Biker serius
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Si si, la testa ora è tutto, il manico non è niente come al solito. Anche se hai 65 anni, la panza che tocca il manubrio ed escsi una domenica no e l'altra nemmeno ma con la testa puoi fare tutto ... nei sogni però. Tecnica (per le discese), fisico e preparazione (discese e salite) e poi, mai poi anche la testa. Con tutta la testa che vuoi ma senza tecnica in discesa forte non si va. Tutta la testa che vuoi ma senza gamba in salita forte non si va.
Beato chi fa tutto con la testa, a me serve la tecnica e la gamba altrimenti nemmeno la bici dalla cantina riesco ad uscire.
Non credo si volesse solo lasciar intendere questo aspetto...la preparazione, la tecnica etc sono la base di tutto, ma la stessa persona può avere prestazioni diverse in base al livello di concentrazione, da un giorno all'altro...e la preparazione è la stessa, di certo non si va fuori forma da un giorno all'altro. Mi è capitato di uscire controvoglia, e fare grosse cadute, in punti da "graziella", perché non si è lì con la testa, si pensa ad altro...sei un attimo rilassato sul manubrio, poco reattivo e crack.
 
D

Deleted member 85439

Ospite
Per quanto riguarda le uscite da "solisti" sono sempre pericolose sia che si svolgano in alta montagna,che su trail di casa,l'imprevisto e' sempre dietro l'angolo,e non è questione di testa o di età ma di responsabilità,magari quando si esce lasciare un orario di rientro preciso a chi ci aspetta,e' ina buona cosa.
 

Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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Non credo si volesse solo lasciar intendere questo aspetto...la preparazione, la tecnica etc sono la base di tutto, ma la stessa persona può avere prestazioni diverse in base al livello di concentrazione, da un giorno all'altro...e la preparazione è la stessa, di certo non si va fuori forma da un giorno all'altro. Mi è capitato di uscire controvoglia, e fare grosse cadute, in punti da "graziella", perché non si è lì con la testa, si pensa ad altro...sei un attimo rilassato sul manubrio, poco reattivo e crack.
D'accordissimo con quello che dici. Ho notato anche io con le mie poche capacità sia tecniche che fisiche, che alcuni giorni vado peggio del solito. Anzi, vado sempre male, solo a volte vado meglio :yeah!:
 

rd_beibo

Biker popularis
27/4/09
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Villach , Austria
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Specy Camber 29"
giornate no le ho e come. a 40 anni suonati da un po i pensieri in testa ci sono sempre. le cautele aumentano, a forza di cadere. "chi me lo fa fare" rieccheggia sempre piu forte. addirittura , recentemente, appena partito ero li per li per girare la bici e tornare a casa: "tutta sta salita, tutto sto casino, anche se pieno di impegni in famiglia, e stare qui da solo..."
nella quasi totatilita delle volte sono rimasto con il deretano in sella, concludendo il giro, e cercando di rilassarmi. avviene piu facilmente su percorsi non conosciuti. su quelli di routine, ovviamente vado piu in pilota automatico, ed ovviamente sbaglio proprio li: "i passaggi che ieri sapevo fare, come mai oggi non vado? " sono molto sincero con me stesso: la colpa la do alla testa, non alle gambe o al setup. esperienza insegna.
 
T

teoDH

Ospite
Il mio rimedio è semplice, e se non sono in bolla me ne accorgo nei primi 500 m del primo trail che imbocco... fino a qualche anno fa lottavo, adesso invece mi fermo al bar e inizio a bere birrette... certe volte me ne rendo conto ancor prima di mettere la bici in macchina, e in tal caso cambio solo casco ed esco in moto...
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Ascoltandomi...e ascoltando gli amici, mi spiego.
Anche a me è capitato di esser l'unico quel giorno a chiudere quel particolare passaggio...o di essere riuscito a fare la "pettata" del momento tutta in sella...ma dipende da come mi sento sia fisicamente che psicologicamente.
Altre volte ascolto gli amici che mi dicono..."oggi no Andrea...lo sappiamo che è nelle tue corde ma oggi meglio non rischiare"...e così faccio.
Non devo dimostrare nulla a nessuno...ma qualche volta fa piacere togliersi qualche sassolino o soddisfazione.
Ieri...per dire...arrivati al bivacco, facciamo appena in tempo a vestirci e a partire, 200mt esposti non poco...io normalmente ho sempre paura di ciò che mi attende, sia che conosca il percorso sia che non lo conosca...una sorta di rispetto verso la montagna.
Per mia insicurezza tendo a spingere verso la montagna, cercando di non vedere sotto e stando attendo a sganciare il piede a monte appena sento che la bici mi scappa...sì perchè una volta mi sono sbagliato e ho sganciato il piede a valle...fortuna che lo posso raccontare.
Appena entriamo nel bosco inizia a piovere...e un temporale estivo a 1900mt non è proprio il massimo...scendiamo con i freni tirati per via del fondo e della pendenza...poi piano piano gli diamo gas e confidenza...ecco ora sono + tranquillo e difatti inizia a salire un senso di contentezza, di beatitudine nel riuscire a raggiungere gli amici e a chiudere tutti i passaggi.
Scendere con quel senso di insicurezza, spesso fa sì che il passaggio che ti è sempre riuscito, OGGI non viene...eppure invece se ti entra in testa quel briciolo di coraggio per superarlo lo stesso...e ci riesci...scatta in te l' adrenalina che ti fa sentire bene, sicuro e concentrato.
Poi, la caduta è sempre dietro l' angolo, x carità.
 
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bgcarlo

Biker ciceronis
9/11/13
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Per quanto riguarda le uscite da "solisti" sono sempre pericolose sia che si svolgano in alta montagna,che su trail di casa,l'imprevisto e' sempre dietro l'angolo,e non è questione di testa o di età ma di responsabilità,magari quando si esce lasciare un orario di rientro preciso a chi ci aspetta,e' ina buona cosa.

Quello che faccio io, oltre ad un po’ di aiuto tecnologico... almeno sanno dove cercare nel caso fosse necessario. Sgrat sgrat


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spiri

Biker paradisiacus
17/4/10
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treviglio
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
giusto giusto ieri. Volevo fare tre rifugi. Fatti due provo il terzo. Mi sono fermato ad un paio di km ma proprio non andavo. sono sceso a spingere a quel punto ... naaaa allora basta. torniamo a casa. ed ho ubbidito alla mia testolina.
 

Vietto

Biker cesareus
16/11/15
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Genova
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MDE Damper, Marino Custom
Perfettamente d'accordo con l'articolo, dal basso delle mia capacità ci sono dei giorni che non ne imbrocco una e altri invece che vado bene, in generale non mi butto moltissimo cmq, tanto che il buon Jack durante un corso mi ha consigliato di bermi qualche birra prima di scendere :paur::paur::paur:

Per le uscite in solitaria cerco di stare sotto copertura del cellulare e con livetrack del Garmin la moglie eventualmente riesce a vedere anche se non sono vivo o no , questo mi da un po' di sicurezza in più :-)
 

flanik

Biker superis
23/7/07
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Brescia
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La testa ... la testa .... bah è quella che ultimamente mi permette di fare cose che non avrei pensato di fare a quasi 50 anni .. a maggio ho terminato il mio primo XTerra triathlon .. a Toscolano Maderno in provincia di Brescia .. dopo il nuoto nel lago, in cui più volte ho pensato che stavo facendo una stupidata, ho affrontato il giro in mtb su pendenze che non avevo mai fatto in discesa e più volte anche lì mi sono detto che avevo oltrepassato le mie soglie limite … e poi ho corso , corso … e il corpo mi diceva .. smettila non sei un giovanotto … e quando poi ho visto il traguardo e soprattutto i compagni di squadra e mia moglie accogliermi festanti ( benchè fossi l'ultimo ...però qualcuno si è ritirato ..) mi sono sciolto in un'emozione indescrivibile … senza la testa quel giorno non avrei finito la gara .. non avrei riempito il mio cuore di una gioia irrefrenabile …
 

giancazaza

Biker superioris
19/9/11
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Aosta Valley
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ZazàBike + CicciaBici + CosoPattino
vero verissimo ... la testa fa tutto e fa niente
giusto un paio di settimane fa mi sono trovato a rifare un percorso in alta quota che ben conosco ... c'è un passaggio roccioso che ho sempre trovato particolarmente insidioso ed ho sempre fatto a piedi ... pioveva/grandinava ... e sono sceso in sella senza problemi.
Un pò più giù, in un altro passaggio che ho sempre fatto in sella ... e sono sceso.
Qualcosa era cambiato.
 

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