Ritrovo come al solito alle 8, e in auto ci spostiamo verso la partenza della funivia. Ci si potrebbe arrivare anche pedalando, ma preferisco far risparmiare 300 metri di dislivello aggiuntivi ai quattro compari, visto che ieri li ho fatti penare abbastanza sia in salita che in discesa. Specialmente Vito lo vedo abbastanza provato, forse perché è quello che è arrivato a questa settimana meno allenato di tutti. In ogni caso uscire per tanti giorni consecutivamente non è uno scherzo, io mi conosco e so che arrivo al terzo giorno un po in crisi, però dopo entro in forma e potrei andare avanti molti altri giorni senza problemi, ma ognuno ha il suo punto di crisi personale, chi magari dopo due giorni e chi dopo 5 o 6 giorni. Cè anche chi non ce la fa proprio, ma questo è un altro discorso
.
Saliamo allora con la gigantesca funivia di Merano 2000, dotata anche di portabici interni, e sbarchiamo a 1900 metri di quota. Dopo il passaggio perturbato di ieri, laria è piuttosto fresca e ci copriamo per bene. La vista è subito fantastica e lo sarà per tutta la durata del giro di oggi.
Cominciamo a salire sulla sterrata che ben presto si trasforma in sentiero.
Più saliamo e più la neve aumenta, ma per adesso si riesce ancora a pedalare. Prima sosta, meglio il cavallo dacciaio o quello di legno?
Continuiamo a salire e il sentiero è sempre più coperto dalla neve
Questa nevicata fuori stagione non fa però che aumentare il nostro divertimento
Saliamo fino alla forcella, adesso dobbiamo spingere sprofondando nella neve a tratti piuttosto alta.
Ci godiamo il panorama e cominciamo la prima discesa lungo il sentiero che seguiremo oggi, denominato E5.
Ogni tanto si sprofonda nella neve portata dal vento e ci divertiamo come bambini
Il non facile sentiero è reso ancora più impegnativo dalla neve
E alla fine arriviamo al rifugio Merano dove abbiamo la conferma che la temperatura oggi è piuttosto bassa.
Dopo una breve pausa caffè, ripartiamo. Il sentiero è di solito quasi completamente pedalabile, ma oggi le condizioni sono diverse e i vari tratti a spinta ci fanno stancare più del previsto. In compenso stiamo pedalando in un ambiente meraviglioso
Il sentiero è un continuo susseguirsi di brevi salite e discese, molto divertente ma anche piuttosto stancante, specialmente per chi, come Vito, non è particolarmente in forma.
Arriviamo al passo della Croce e facciamo una sosta mangiando un po di frutta, naturalmente la foto è dobbligo.
Adesso ci attende una bella discesa
e ci divertiamo fra neve e rocce
prima di salire sullultima collina, la meta della nostra giornata, i mitici omini di pietra
Vito è piuttosto stanco, è rimasto indietro ma alla fine ci raggiunge anche lui e possiamo rilassarci mangiando un bel panino con bella vista su tutte le alpi sarentine.
Rimontiamo in sella e in breve siamo circondati da migliaia di omini di pietra dalle forme e grandezze più svariate
Questo è sempre stato uno dei miei posti preferiti e se un biker viene a Merano, ci tengo a farglielo conoscere.
Infatti anche loro sono subito rapiti dallincantesimo di questo sito e le foto si sprecano.
Dopo avere scambiato qualche parola con un altro gruppo di biker tedeschi, cominciamo la lunga discesa di quasi 2000 metri di dislivello verso Merano.
Vito è stanco e dobbiamo fermarci spesso ad aspettarlo e rincuorarlo. Fra laltro la discesa non è proprio fra le più semplici, ma chi ha energie si può divertire alla grande
In più oggi è proprio la giornata di Vito che trova un piccolo chiodo nel suo copertone. Niente male, unaltra pausa può fare solo bene.
Il sentiero continua piuttosto tecnico, e giunti allincrocio con la strada asfaltata, Vito ci dice che è veramente al limite e preferisce scendere su asfalto con le ultime energie che gli rimangono.
Gli spiego dove andare, ci diamo appuntamento allauto e continuiamo sul bel sentiero nel bosco.
Ormai siamo in vista di Merano e la discesa è quasi terminata
Arriviamo allauto dove Vito si sta riprendendo scaldato dal sole, anche oggi è andata, grande divertimento e grandi panorami, ci dispiace solo per il nostro amico che non è riuscito a godersi la discesa e che non sa ancora se domani riuscirà a rimettersi in forma per lultima giornata.
Ci accordiamo di sentirci verso sera per decidere litinerario di domani. Intanto gli anticipo che per domani posso organizzare quello che preferiscono, dal giro pedalato fino alla salita in funivia e discesa senza neanche fare un giro di pedale, per fortuna a Merano cè la possibilità di scegliere di tutto.
Saliamo allora con la gigantesca funivia di Merano 2000, dotata anche di portabici interni, e sbarchiamo a 1900 metri di quota. Dopo il passaggio perturbato di ieri, laria è piuttosto fresca e ci copriamo per bene. La vista è subito fantastica e lo sarà per tutta la durata del giro di oggi.
Cominciamo a salire sulla sterrata che ben presto si trasforma in sentiero.
Più saliamo e più la neve aumenta, ma per adesso si riesce ancora a pedalare. Prima sosta, meglio il cavallo dacciaio o quello di legno?
Continuiamo a salire e il sentiero è sempre più coperto dalla neve
Questa nevicata fuori stagione non fa però che aumentare il nostro divertimento
Saliamo fino alla forcella, adesso dobbiamo spingere sprofondando nella neve a tratti piuttosto alta.
Ci godiamo il panorama e cominciamo la prima discesa lungo il sentiero che seguiremo oggi, denominato E5.
Ogni tanto si sprofonda nella neve portata dal vento e ci divertiamo come bambini
Il non facile sentiero è reso ancora più impegnativo dalla neve
E alla fine arriviamo al rifugio Merano dove abbiamo la conferma che la temperatura oggi è piuttosto bassa.
Dopo una breve pausa caffè, ripartiamo. Il sentiero è di solito quasi completamente pedalabile, ma oggi le condizioni sono diverse e i vari tratti a spinta ci fanno stancare più del previsto. In compenso stiamo pedalando in un ambiente meraviglioso
Il sentiero è un continuo susseguirsi di brevi salite e discese, molto divertente ma anche piuttosto stancante, specialmente per chi, come Vito, non è particolarmente in forma.
Arriviamo al passo della Croce e facciamo una sosta mangiando un po di frutta, naturalmente la foto è dobbligo.
Adesso ci attende una bella discesa
e ci divertiamo fra neve e rocce
prima di salire sullultima collina, la meta della nostra giornata, i mitici omini di pietra
Vito è piuttosto stanco, è rimasto indietro ma alla fine ci raggiunge anche lui e possiamo rilassarci mangiando un bel panino con bella vista su tutte le alpi sarentine.
Rimontiamo in sella e in breve siamo circondati da migliaia di omini di pietra dalle forme e grandezze più svariate
Questo è sempre stato uno dei miei posti preferiti e se un biker viene a Merano, ci tengo a farglielo conoscere.
Infatti anche loro sono subito rapiti dallincantesimo di questo sito e le foto si sprecano.
Dopo avere scambiato qualche parola con un altro gruppo di biker tedeschi, cominciamo la lunga discesa di quasi 2000 metri di dislivello verso Merano.
Vito è stanco e dobbiamo fermarci spesso ad aspettarlo e rincuorarlo. Fra laltro la discesa non è proprio fra le più semplici, ma chi ha energie si può divertire alla grande
In più oggi è proprio la giornata di Vito che trova un piccolo chiodo nel suo copertone. Niente male, unaltra pausa può fare solo bene.
Il sentiero continua piuttosto tecnico, e giunti allincrocio con la strada asfaltata, Vito ci dice che è veramente al limite e preferisce scendere su asfalto con le ultime energie che gli rimangono.
Gli spiego dove andare, ci diamo appuntamento allauto e continuiamo sul bel sentiero nel bosco.
Ormai siamo in vista di Merano e la discesa è quasi terminata
Arriviamo allauto dove Vito si sta riprendendo scaldato dal sole, anche oggi è andata, grande divertimento e grandi panorami, ci dispiace solo per il nostro amico che non è riuscito a godersi la discesa e che non sa ancora se domani riuscirà a rimettersi in forma per lultima giornata.
Ci accordiamo di sentirci verso sera per decidere litinerario di domani. Intanto gli anticipo che per domani posso organizzare quello che preferiscono, dal giro pedalato fino alla salita in funivia e discesa senza neanche fare un giro di pedale, per fortuna a Merano cè la possibilità di scegliere di tutto.