Test Usare il casco integrale per fare XC? Un'esperienza personale

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sembola

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Mah... Secondo me bisogna essere ben consapevoli di quale sia la protezione offerta dalle protezioni ed agire in conseguenza. Le protezioni sono certamente importanti, ma non proteggono contro gran parte dei possibili, e spesso gravi, infortuni che possono occorrere. Pertanto è bene indossarle, ma non crearsi illusioni.
La riduzione del rischio non può e non deve essere demandata ai dispositivi di protezione. Prima occorre operare sulla probabilità dell'evento indesiderato, e quindi tecnica, prudenza, manutenzione della bici, allenamento etc.
 
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francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Una casetta di Legno nel Bosco
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io indossando l' integrale non sposto in là l'asticella ma continuo ad esser prudente come sempre. solo che l' integrale mi fa sentire più sicuro e, alla prova dei fatti e di un incidente a me occorso tempo fa, ne ho avuto la conferma. che poi qualcuno con le protezioni addosso si senta invincibile, lo so. e quel che mi spaventa è che c' è gente che si sente invincibile anche solo vestendo senza protezioni nè casco nè guanti nè occhiali, ma solo con calzoncini maglietta. e ne conosco di persona: questi appartengono alla categoria degli incoscienti.

No, quelli sono dei Freerider con le p@lle ;-) :prost:
 

sembola

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onestamente una discussione sulla possibilità di avere una mentoniera su un casco da MTB (attenzione ai termini), pensavo sfociasse a livello mondiale dopo la tragedia della CAMPIONESSA ventenne Annefleur Kalvenhaar in coppa del mondo giusto 4 anni fa.

Io temo che ci siano aspettative irrealistiche.

Credo che non ci siano dubbi che un casco con mentoniera , fissa o rimuovibile, sia più protettivo di uno senza.

Il guaio è che la protezione è inversamente proporzionale all'entità degli impatti: molto alta per le piccole cose, purtoppo meno efficace in caso di impatti molto intensi. Tanto per citare esempi tristemente noti, Jules Bianchi indossava un casco specifico e al vertice delle prestazioni di sicurezza e non è servito a nulla, così come è servito a nulla a Schumacher in un altro ambito.

Se parliamo di impatti di (relativa) piccola/media dimensione, il casco può ridurre di molto l'entità delle conseguenze. Ma se parliamo di impatti massivi, bisogna farsi una ragione del fatto che l'organismo umano non è stato "progettato" dall'evoluzione per colpire alberi di testa a 70 km/h.
 
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concordo, infatti non ho parlato di aumentare il volume del casco (anche se in questi anni sono diventati più leggeri e sicuri), ma di aggiungere una prolunga (che quindi nulla centra con il calore).
Annefleur era campionessa europea di mtb e ciclocross, eppure cadde semplicemente su un classico ponte di legno realizzato come soprapassaggio, battendo la faccia ad una velocità prossima ai 10kmh. Una semplicissima quanto brutta mentoniera da football le avrebbe permesso di rialzarsi e proseguire la gara. E su questo ci sarebbe da meditare
 

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ora non venite a dirmi che è orrenda ecc perché è un'ovvietà. Sto solo dicendo che sarebbe una base su cui lavorare per ottenere un casco effettivamente da fuoristrada, con un'aggiunta minimale, che non fa miracoli, ma che sia il giusto compromesso tra respirabilità/leggereza/visibilità e sicurezza in caso di facciata.
Poi volendo non sarebbe male farla pure bella e magari ruotabile sotto alla visiera
 

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e grazie all'enduro non credo ci vorrà molto per arrivarci. Tutte le case stanno lavorando in questa direzione. poi servirà farli usare ai campioni e la massa seguirà.

Se la UCI dopo il primo incidente mortale l'avesse resa obbligatoria (come il casco su strada), ora questa discussione sarebbe considerata stupida preistoria
 

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onestamente una discussione sulla possibilità di avere una mentoniera su un casco da MTB (attenzione ai termini), pensavo sfociasse a livello mondiale dopo la tragedia della CAMPIONESSA ventenne Annefleur Kalvenhaar in coppa del mondo giusto 4 anni fa.
Invece apparentemente nulla e sembra molto dovuto al fatto che come mentalità i biker non sono ancora pronti. Un po' come quando ai tempi si cercava di imporre il casco per le gare su strada.

Leggo di chi equipara la rottura di una clavicola a una frattura cranica, chi parla di stile di guida senza considerare l'imprevisto o di chi confonde calore con respirabilità, ma siamo su un forum...

Sicuramente una mentoniera (che non è un'integrale da moto) in pedalata toglie respirazione e diminuisce la visuale. Sarebbe interessante che le case ci lavorassero, magari ispirandosi al football americano o più semplicemente ai sistemi alzabili. Di sicuro l'enduro sta fornendo ottimi spunti.

gli integrali attuali in salita vanno comunque bene? per me no
servirebbe uno specifico integrale superlight anche per fare XC? per me sì
sostanzialmente un casco il più vicino possibile ai modelli aperti da xc, ma provvisto di mentoniera dal minimo impatto

nelle ginocchiere già ci sono arrivati, e negli anni si è passati da semitutori a prodotti che a parità di protezione potrebbero essere usati per una tappa del giro senza particolari problemi
parlo a titolo personale riguardo alla parte evidenziata: ti posso garantire che la respirazione non ne subisce alcuna limitazione . inoltre non capisco come la mentoniera possa diminuire la visuale.
 

andrea1966

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e grazie all'enduro non credo ci vorrà molto per arrivarci. Tutte le case stanno lavorando in questa direzione. poi servirà farli usare ai campioni e la massa seguirà.

Se la UCI dopo il primo incidente mortale l'avesse resa obbligatoria (come il casco su strada), ora questa discussione sarebbe considerata stupida preistoria
a giorni prenderò questo

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Una semplicissima quanto brutta mentoniera da football le avrebbe permesso di rialzarsi e proseguire la gara. E su questo ci sarebbe da meditare
Le cose semplici che risolverebbero problemi complessi in genere non esistono :spetteguless:
Nel caso specifico, una "semplicissima" mentoniera non è così semplice, perchè come minimo non deve creare più problemi di quanti ne possa risolvere... per cui devi essere certo che in caso di impatto non si stacchi e possa peggiorare le conseguenze dell'incidente. Inoltre una mentoniera come quelle da football non proteggerebbe dall'impatto con oggetti di piccola dimensione, quindi non servirebbe contro rami, manubri, pali e quant'altro. Servirebbe ad evitare le facciate, questo sì.
E per tornare alla questione dell' impossibilità della protezione assoluta, nonostante l'uso del casco nel football i danni neurologici, soprattutto a lungo termine, sono purtroppo molto comuni. Tanto è vero che l' NFL sta cercando di limitare il rischio alla radice, punendo più duramente i falli "casco contro casco" e costringendo a valutazioni neurologiche e stop (almeno temporaneo) obbligatorio in caso di colpi alla testa.
 

andrea1966

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a proposito di mentoniera e di danni da caduta, mi viene in mente un episodio di 4 anni fa: una sera ho deciso di uscire con casco aperto, normale, e al ritorno ho sbagliato nell'affrontare un gradino ( col buio ho valutato male la cosa ). son caduto di faccia sul manubrio mentre questo mi sfuggiva dalle mani. labbro spaccato con lacerazione e visita al pronto soccorso dove mi han messo 4 punti di sutura. ed è stata una delle cadute più banali che abbia mai fatto in una delle rare volte in cui l'integrale era rimasto in garage.
 

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intanto la famosa calotta mobile su punti di gomma arriva dal football...
il paraleva delle MotoGP è una semplice soluzione a un problema che sembrava complesso.
Un ramo in bocca non ha mai ucciso nessuno. Io parlo di distruzione dello scheletro facciale, e basta una capottata su un sasso.

E' chiaro, serve lavorarci sopra. Ma serve anche e soprattutto un cambio di mentalità, perché le aziende producono quello che chiede il mercato
 

Elandur

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nonostante l'uso del casco nel football i danni neurologici, soprattutto a lungo termine, sono purtroppo molto comuni. Tanto è vero che l' NFL sta cercando di limitare il rischio alla radice, punendo più duramente i falli "casco contro casco" e costringendo a valutazioni neurologiche e stop (almeno temporaneo) obbligatorio in caso di colpi alla testa.

Che è il discorso che facevo un po' di post fa: quanto aumentano i comportamenti rischiosi sulla base di indossare una protezione? E quanto la messa in pratica di questi comportamenti, nonostante la protezione, rende molto più pericoloso fare una certa attività?
Nel caso specifico del football l'aumento delle protezioni ha comportato una perdita nella tecnica del placcaggio, non più portato con la spalla e sulle gambe (difficile da fare ma protettivo per entrambi i giocatori), ma portato con interventi scomposti su tutto il corpo. Aumenta la spettacolarità, aumentano visibilità e guadagni nel mondo dei media, e i regolamenti si adeguano.
Poi arriva un medico africano che correla le patologie neurologiche con la carriera da giocatore di football, e giù un putiferio.
Vedasi di contro il rugby, che ho praticato per anni, dove la mancanza di protezioni ti obbliga a usare la giusta tecnica di placcaggio, col risultato che risulta essere uno degli sport meno traumatici, considerando il livello di contatto fisico che comporta.
 

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a proposito di mentoniera e di danni da caduta, mi viene in mente un episodio di 4 anni fa: una sera ho deciso di uscire con casco aperto, normale, e al ritorno ho sbagliato nell'affrontare un gradino ( col buio ho valutato male la cosa ). son caduto di faccia sul manubrio mentre questo mi sfuggiva dalle mani. labbro spaccato con lacerazione e visita al pronto soccorso dove mi han messo 4 punti di sutura. ed è stata una delle cadute più banali che abbia mai fatto in una delle rare volte in cui l'integrale era rimasto in garage.
Le esperienze aneddotiche sono importanti per chi le ha vissute, ma non possono avere valenza assoluta. Altrimenti bisognerebbe prendere per buona anche l'esperienza di chi rifiuta il casco in moto perchè "una volta non era obbligatorio e a me non è successo niente".

Di fronte a queste problematiche sarebbe sensato ragionare di fatti e di numeri, e non di impressioni o di opinioni :prost:
 

sembola

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Che è il discorso che facevo un po' di post fa: quanto aumentano i comportamenti rischiosi sulla base di indossare una protezione? E quanto la messa in pratica di questi comportamenti, nonostante la protezione, rende molto più pericoloso fare una certa attività?
Vedi quanto scrivevo sopra. In questi casi i numeri su cui ragionare ci sono, per cui è più facile uscire dalla logica del "a me è successo/a me non mai è successo" e fare un'analisi più razionale.

Anche se nel football (e mi risulta, anche nel rugby) il problema è peggiorato non è tanto e non solo dalla tecnica o nella presenza di protezioni, quanto dalla crescente velocità dei giocatori...

Cmq è difficile ignorare che le "circostanze al contorno", compresa la presenza di protezioni e simili , possono influenzare più o meno consciamente i comportamenti degli attori.
 
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Chi gira con l'integrale per coerenza metterà pure le ginocchiere e gomitiere sempre?
Io preferisco riporre la mentoniera nello zaino e in extremis la sgancio e la lascio intorno al collo per respirare meglio, ginocchiere abbassate in salita e gomitiere indossate da subito sempre che non mi aspetti 1-2h di salita.
Ieri al rientro in bdc leggevo 38°c[emoji19] auguri per chi vuole salire con l'integrale


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Le cose semplici che risolverebbero problemi complessi in genere non esistono :spetteguless:
Nel caso specifico, una "semplicissima" mentoniera non è così semplice, perchè come minimo non deve creare più problemi di quanti ne possa risolvere... per cui devi essere certo che in caso di impatto non si stacchi e possa peggiorare le conseguenze dell'incidente. Inoltre una mentoniera come quelle da football non proteggerebbe dall'impatto con oggetti di piccola dimensione, quindi non servirebbe contro rami, manubri, pali e quant'altro. Servirebbe ad evitare le facciate, questo sì.
E per tornare alla questione dell' impossibilità della protezione assoluta, nonostante l'uso del casco nel football i danni neurologici, soprattutto a lungo termine, sono purtroppo molto comuni. Tanto è vero che l' NFL sta cercando di limitare il rischio alla radice, punendo più duramente i falli "casco contro casco" e costringendo a valutazioni neurologiche e stop (almeno temporaneo) obbligatorio in caso di colpi alla testa.

Assolutamente d'accordo. Facendo il paragone con la NFL, allora dovrebbero essere loro a copiarci tecnologie come il MIPS, perchè la mentoniera come dice il nome protegge da colpi al mento, ma le famigerate concussioni arrivano perchè quando si prende una botta da un difensore di 120kg che ti arriva addosso a 25kmh il problema è lo shaker che fa la testa dentro il casco... in bici i colpi peggiori non sono quelli al mento, ma le testate dritto per dritto su sassi o alberi, con fronte o nuca o tempie. Non dico che la mentoniera non protegga, ma non è la manna dal cielo.
 

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Assolutamente d'accordo. Facendo il paragone con la NFL, allora dovrebbero essere loro a copiarci tecnologie come il MIPS, perchè la mentoniera come dice il nome protegge da colpi al mento, ma le famigerate concussioni arrivano perchè quando si prende una botta da un difensore di 120kg che ti arriva addosso a 25kmh il problema è lo shaker che fa la testa dentro il casco... in bici i colpi peggiori non sono quelli al mento, ma le testate dritto per dritto su sassi o alberi, con fronte o nuca o tempie. Non dico che la mentoniera non protegga, ma non è la manna dal cielo.
Rilancio ed aggiungo: il casco stesso in sè non è la "manna dal cielo". E' uno strumento che senza dubbio protegge, ma in una misura parziale e che varia molto con la dinamica e con l'entità dell'impatto.

Ben venga la fiducia nella tecnologia, ma la fiducia è una cosa, la fede un'altra.
 

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