............per quanto riguarda il ricorso alla denuncia penale, a mio avviso, spesso non ricorrono i presupposti (quasi sempre il contenzioso ha natura squisitamente civile)..............
Io non parlo per casi astratti, altrimenti ci si perde. Parlo per casi concreti, quindi, in questo caso, il dire in una inserzione di vendita che un prodotto NON HA MAI AVUTO PROBLEMI, salvo poi scoprire a vendita fatta che di problemi ne aveva avuti, che gli stessi erano ovviamente ben noti al venditore che aveva omesso quindi
volontariamente e fraudolentemente di esporli e che per di più erano stati affrontati da personale non qualificato a farlo, non lo giudicheresti un artifizio e raggiro atto ad indurre in errore? Il fine non è quello di procurare a sè un ingiusto profitto con altrui danno?
Conosco più di qualcuno, qualificato a farlo, che risponderebbe affermativamente ad entrambe le domande. Il resto vien da sè e non credo ci sia bisogno che te lo spiego, perchè dovresti saperlo. o-o
...........con la reale conseguenza che nel caso (probabilissimo di archiviazione o peggio di assoluzione il querelante si ritrova una bella querela per calunnia che, sempre a mio avviso, lo vedrà soccombente con tutte le conseguenze del caso anche in termini di risarcimento del danno in sede civile...
e il tutto per 200/300 euro..........
E qui tocca vedere come esponi la denuncia. Se tu racconti i fatti come sono andati e un giudice, legittimamente, stabilisce per il non ricorrere del reato, non vi è nessuna calunnia. La calunnia vi è se tu incolpi qualcuno sapendolo innocente (in sostanza la cosa te la inventi), o simulando a suo carico le tracce di un reato, non esponendo dei fatti e chiedendo a chi è deputato a farlo, se ravvisi un qualche reato nel tuo racconto. Ovvio che se tu racconti cazzate allora la calunnia c'è, non se esponi cristallinamente i fatti e poi qualcuno qualificato a farlo, ritiene che dagli stessi non emergano fattispecie penalmente rilevanti.
.............cmq detto in tutta sincerità io adoro professionalmente le questioni di principio supportate dalla mitica frase "costi quel che costi..."
il mio maestro mi insegnò che le questioni di principio fanno ricchi gli avvocati.................
Penalmente problemi zero, l'avvocato se denuncio non mi serve. Civilmente potrebbe servirmi, ma come detto posso anticipargli i soldi in attesa che il soccombente paghi il suo, il mio e me. In ogni caso il tuo maestro ha ragione, l'avvocato i soldi li piglia, ma sintanto che non li piglia da me è ok. Ovvio, non mi imbarco in una questione se non sono sicuro di avere ragione. Il tempo in cui mi sarà data è relativo. Come detto molti fidano sul fatto che uno lascia perdere per pochi soldi e tanto tempo, ma appena vedono che così non è transano, in giudizio non ci si arriva e la questione si conclude ben prima. Se così non è, basta aspettare
. E' come a poker: tu bleffi (cioè truffi) sperando che gli altri non vengano a vedere (cioè non denuncino). Se gli altri denunciano il tuo bluff cade.