News [Video] Caduta spaventosa alla Down Puerto Vallarta

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Anto00RR

Biker grossissimus
7/7/16
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Maletto(CT) Sicilia
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ti consiglio di leggere la parte dedicata su questo articolo: https://www.mtb-mag.com/rcm-uso-delle-protezioni-capitolo-3/, poi su un altro magazine un editor è finito in ospedale (non mi ricordo se in coma o cosa) per una botta sulla faccia, solo per farti un esempio, comunque anche con l'integrale non è così difficile come sembra che finisca con l'occhio contro qualcosa di appuntito (tronchi, sassi) o è successo varie volte che perdendo il controllo della bici professionisti si rompessero il naso con la propria bici, magari facendosi volare l'attacco in faccia, senza mascherina non se la sarebbero cavata con solo il naso rotto. Scusate l'ot e il terrorismo psicologico ma mi fa troppo schifo anche solo pensare che qualcuno possa cacciarsi una bici fuori dall'occhio insanguinato
Io uso gli occhiali ma sto iniziando a informarmi per comprare un integrale e una mascherina(ne ho trovata una dell'oneal a 20 euro)...diciamo che anche gli occhiali possono aiutare, comunque il rischio dei tronchi io non lo ho perché bene o male i percorsi che faccio non sono mai stretti ma larghi almeno quanto una macchina e il vero rischio sono le rocce, comunque mi affrettero a comprare ciò che ho citato prima

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Minitrek

Biker meravigliosus
27/9/15
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verissimo quello che scrivi...tutti a fare i fighi, yeeahh di qua, salti assurdi...etc...questi non sono dei professionisti ma solo dei bambinoni...la cosa più ipocrita è guardare queste gare e supportare le loro mega minchiate per poi scrivere staystrong e bla bla...come fosse successa una disgrazia inevitabile....il mondo mtb gravity lo trovo sempre più assurdo. La prossima volta che si buttino giù da un campanile per poi chiedersi se nessuno ha pensato alla sicurezza. Questi non sono professionisti ma bambini.
In generale, credo che si cerca sempre di più il brivido, l'estremo, l'osare sempre di più, spostare ancora più in su il limite e fino a quando ci sarà qualcuno disposto a dare tutto ciò a chi sente la necessità di averli, le cose andranno sempre peggio
 

brajang

Biker serius
16/5/16
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Catania
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Trombettina.
Io ho notato che paradossalmente sono proprio i "pro" a fare meno utilizzo di protezioni, pur gareggiando a livelli più elevati. E questo non solo nel downhill ma anche nel motocross e in altre discipline. Probabilmente il motivo è che limitano in qualche modo i movimenti o in certi casi sono di impaccio nella ricerca della prestazione pura. Si vedono atleti che scendono alla Rampage in canottiera (!!!) quando gomitiere e paraschiena dovrebbero essere d'obbligo per regolamento. Forse fa meno "figo" e agli sponsor non piace ma a quel punto anche l'atleta dovrebbe essere un minimo cosciente di quanto poco basti per farsi del gran male...

Tempo fa non ricordo chi,ma un un pro della DH in un'intervista diceva che si tendeva ad indossare meno protezioni in quanto con i mezzi a disposizione oggi l'asticella del limite del mezzo è altissima, e l'essere bardato da una sensazione di "invulnerabilità" che lo/li porta a "esagerare", mentre l'essere più scoperto (ovviamente oltre alla maggiore libertà) gli impone quello "scagazzo" che ,diciamo, ti fa riflettere sulle cose. Non so se fosse una sua personale interpretazione della faccenda o se il pensiero sia collettivo.
 

Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Liguria
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Una bici robusta e una vetusta.
Tempo fa non ricordo chi,ma un un pro della DH in un'intervista diceva che si tendeva ad indossare meno protezioni in quanto con i mezzi a disposizione oggi l'asticella del limite del mezzo è altissima, e l'essere bardato da una sensazione di "invulnerabilità" che lo/li porta a "esagerare", mentre l'essere più scoperto (ovviamente oltre alla maggiore libertà) gli impone quello "scagazzo" che ,diciamo, ti fa riflettere sulle cose. Non so se fosse una sua personale interpretazione della faccenda o se il pensiero sia collettivo.

Ti confermo e si parlava non solo delle protezioni individuali ma anche delle protezioni suul percorso, tipo cuscini sugli alberi, tendendo a metterne meno i rider andavano più piano e alla fine si verificavano meno incidenti. Almeno questo dicevano in alcuni articole sulle gare di downhill che lessi un pò di tempo fa.
 

kristian

Biker assatanatus
6/2/06
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nel mondo..
www.facebook.com
per me queste come la redbull rampage son gare del cazzo, tutto bello e si ride fnchè va bene....mi son sempre chiesto come cazzo fanno a sfrecciare vicino ringhiere e paletti in acciaio o cemento che basta solo che ci prendi dentro con un pedale e fai una merda spaventosa rompendoti l'osso del collo...


Ma nella rampage le linee se le fanno gli atleti, almeno.
Al netto dei soccorsi che arrivano in elicottero in 35 secondi.
In 35 secondi si muore...
 

anet80

Biker serius
29/9/09
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Tempo fa non ricordo chi,ma un un pro della DH in un'intervista diceva che si tendeva ad indossare meno protezioni in quanto con i mezzi a disposizione oggi l'asticella del limite del mezzo è altissima, e l'essere bardato da una sensazione di "invulnerabilità" che lo/li porta a "esagerare", mentre l'essere più scoperto (ovviamente oltre alla maggiore libertà) gli impone quello "scagazzo" che ,diciamo, ti fa riflettere sulle cose. Non so se fosse una sua personale interpretazione della faccenda o se il pensiero sia collettivo.

Ti confermo e si parlava non solo delle protezioni individuali ma anche delle protezioni suul percorso, tipo cuscini sugli alberi, tendendo a metterne meno i rider andavano più piano e alla fine si verificavano meno incidenti. Almeno questo dicevano in alcuni articole sulle gare di downhill che lessi un pò di tempo fa.
una della ca...te più grosse che ho mai sentito
 

pk71

Biker velocissimus
15/12/08
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Vicopisano
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Nicolai G16
Permettimi @klasse, ma se cado io (come mi è capitato) di domenica, no gara, no raduno, solo giro sopra casa, e mi vengono a tirare via prima con la jeep e poi con l'elicottero, una settimana di ospedale e poi a casa un mesetto..........scusami ma chi paga?
In generale mi sembra di essere alla fiera dell'ipocrisia, tra quelli che guardano ma non voglio guardare, quelli che commentano ma non voglio commentare, quelli che mettono i video ma non li vorrebbero mettere, ridicolo.
Le norme di sicurezza? inesistenti, perché se ci fossero non staremo a guardare e forse non ci sarebbero nemmeno loro a competere.Loro sono dei pazzi scatenati? certo altrimenti non sarebbero li.
Alla fine?.......fatalità?, errore dell'organizzazione o del rider? sta di fatto che il povero cristo è all'ospedale in coma e, a vedere il colpo, se tornerà a bere sarà un miracolo. Ma nonostante tutto guardate il secondo video, quello della prova, e guardate come è in valvola quando arriva, è per questo che queste persone dotate di manico e pazzia lo fanno, pensiamoci senza tante ipocrisie.
verissimo quello che scrivi...tutti a fare i fighi, yeeahh di qua, salti assurdi...etc...questi non sono dei professionisti ma solo dei bambinoni...la cosa più ipocrita è guardare queste gare e supportare le loro mega minchiate per poi scrivere staystrong e bla bla...come fosse successa una disgrazia inevitabile....il mondo mtb gravity lo trovo sempre più assurdo. La prossima volta che si buttino giù da un campanile per poi chiedersi se nessuno ha pensato alla sicurezza. Questi non sono professionisti ma bambini.
Scusa se ti rispondo solo ora. Da quello che hai scritto mi sembra di aver capito che mi sono spiegato male e provo a chiarire.
La mia critica non era rivolta ai ragazzi che corrono o agli organizzatori, loro si divertono, più o meno guadagnano e girano il mondo.
Fanno divertire anche noi e fanno fare i soldi (a chi più e a chi meno) a quelli che pubblicano.
Gli ipocriti siamo noi che ci scandalizziamo oggi, che diciamo "io video del genere non li guardo ma....", "abbiamo deciso di pubblicarlo ma non lo guardate....", però poi siamo tutti a pipo ritto davanti ai video o di fianco ai percorsi di gara.
Quindi, per favore, cerchiamo almeno di essere coerenti proprio per non cadere nell'ipocrisia.
E manteniamo il massimo rispetto per chi lavora e si fa male, e diciamocelo, anche per noi.
 

Sciuscia

Biker immensus
16/7/12
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Città di Castello (PG)
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Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
Scusa se ti rispondo solo ora. Da quello che hai scritto mi sembra di aver capito che mi sono spiegato male e provo a chiarire.
La mia critica non era rivolta ai ragazzi che corrono o agli organizzatori, loro si divertono, più o meno guadagnano e girano il mondo.
Fanno divertire anche noi e fanno fare i soldi (a chi più e a chi meno) a quelli che pubblicano.
Gli ipocriti siamo noi che ci scandalizziamo oggi, che diciamo "io video del genere non li guardo ma....", "abbiamo deciso di pubblicarlo ma non lo guardate....", però poi siamo tutti a pipo ritto davanti ai video o di fianco ai percorsi di gara.
Quindi, per favore, cerchiamo almeno di essere coerenti proprio per non cadere nell'ipocrisia.
E manteniamo il massimo rispetto per chi lavora e si fa male, e diciamocelo, anche per noi.
Non sono d'accordo. Ho sempre apprezzato le gare di DH e discipline collaterali (adoro il 4X), così come gli eventi FR tipo Rampage, pur facendo tutt'altro sui pedali.
Ma queste urban DH Sudamericane mi sono sempre sembrate idiozie fin dall'inizio, quindi resto coerente sul "non lo guardo" senza vergognarmi di nulla.
Del resto, di fronte agli incidenti recenti della Rampage, non ho mai detto, né in pubblico né in privato, "eh ma così non va bene".

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pk71

Biker velocissimus
15/12/08
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Vicopisano
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Nicolai G16
Scusa se ti rispondo solo ora. Da quello che hai scritto mi sembra di aver capito che mi sono spiegato male e provo a chiarire.
La mia critica non era rivolta ai ragazzi che corrono o agli organizzatori, loro si divertono, più o meno guadagnano e girano il mondo.
Fanno divertire anche noi e fanno fare i soldi (a chi più e a chi meno) a quelli che pubblicano.
Gli ipocriti siamo noi che ci scandalizziamo oggi, che diciamo "io video del genere non li guardo ma....", "abbiamo deciso di pubblicarlo ma non lo guardate....", però poi siamo tutti a pipo ritto davanti ai video o di fianco ai percorsi di gara.
Quindi, per favore, cerchiamo almeno di essere coerenti proprio per non cadere nell'ipocrisia.
E manteniamo il massimo rispetto per chi lavora e si fa male, e diciamocelo, anche per noi.
Non sono d'accordo. Ho sempre apprezzato le gare di DH e discipline collaterali (adoro il 4X), così come gli eventi FR tipo Rampage, pur facendo tutt'altro sui pedali.
Ma queste urban DH Sudamericane mi sono sempre sembrate idiozie fin dall'inizio, quindi resto coerente sul "non lo guardo" senza vergognarmi di nulla.
Del resto, di fronte agli incidenti recenti della Rampage, non ho mai detto, né in pubblico né in privato, "eh ma così non va bene".

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Ma se "non lo guardo" come ci sei cascato qui?
 

pk71

Biker velocissimus
15/12/08
2.414
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Vicopisano
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Nicolai G16
Scusa se ti rispondo solo ora. Da quello che hai scritto mi sembra di aver capito che mi sono spiegato male e provo a chiarire.
La mia critica non era rivolta ai ragazzi che corrono o agli organizzatori, loro si divertono, più o meno guadagnano e girano il mondo.
Fanno divertire anche noi e fanno fare i soldi (a chi più e a chi meno) a quelli che pubblicano.
Gli ipocriti siamo noi che ci scandalizziamo oggi, che diciamo "io video del genere non li guardo ma....", "abbiamo deciso di pubblicarlo ma non lo guardate....", però poi siamo tutti a pipo ritto davanti ai video o di fianco ai percorsi di gara.
Quindi, per favore, cerchiamo almeno di essere coerenti proprio per non cadere nell'ipocrisia.
E manteniamo il massimo rispetto per chi lavora e si fa male, e diciamocelo, anche per noi.
Non sono d'accordo. Ho sempre apprezzato le gare di DH e discipline collaterali (adoro il 4X), così come gli eventi FR tipo Rampage, pur facendo tutt'altro sui pedali.
Ma queste urban DH Sudamericane mi sono sempre sembrate idiozie fin dall'inizio, quindi resto coerente sul "non lo guardo" senza vergognarmi di nulla.
Del resto, di fronte agli incidenti recenti della Rampage, non ho mai detto, né in pubblico né in privato, "eh ma così non va bene".

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Scusa "cascato" è fuori luogo, meglio "capitato".
 

gibopeo

Biker superis
14/6/13
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Italy
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S-works Epic
Esagitati che vivono di video girati con la GoPro, come giustamente è stato scritto, dei bambinoni.
"Gare" inutili, senza senso, il cui fine ancora una volta è solo quello di far finire video su YouTube e sui social media, video ufficiali dell'organizzazione e privati dei cosiddetti atleti. Non raccoglieró molti commenti positivi o pollici sollevati ma non ci vedo gesto sportivo apprezzabile, non ci vedo sana competizione, ma in tutta sincerità solo degli esagitati, tra chi corre e chi queste gare le segue. Con tutto il rispetto per la tragedia appena successa, io quando "incrocio" su internet (come in questo caso) immagini e video di queste gare, vedo solo disprezzo per la vita e rido delle cagate che leggo sull'eroismo di certi gesti ecc... e mi rimane solo l'imbarazzo delle scelta nel decidere chi tra chi organizza, chi paga, chi corre e chi segue con passione è più c......e
 

Minitrek

Biker meravigliosus
27/9/15
19.979
10.090
0
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purtroppo sei male informato . io organizzo townhill da 6 7 anni e mettere in sicurezza una urban è decisamente più difficile che mettere in sicurezza un sentiero, anche perché facendo gare da 20 anni di sentieri completamente in sicurezza non ne troverai mai.
Come giudichi quel balcone?
Potresti rispondere che fa parte del percorso ed è demandato tutto alla capacità del biker...
Ripeto la mia opinione, si cerca sempre più il brivido e fin quando c'è qualcuno che e' disposto a darlo e di conseguenza chi è disposto a darne visibilità, non bisogna scandalizzarsi più di tanto.
In tutti gli sport estremi e in tutto in generale, sia chiaro
 

l.j.silver

Biker delirius tremens
7/10/03
11.174
4.859
0
mordor
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fatti miei
Resto allibito quando vedo che delle ditte di protezioni sponsorizzano atleti che quel materiale non lo mettono.
È vero che l'atleta sa quale è il suo rischio, ma non calcola che se resta stupido a vita è un costo per tutti. Per che cosa? Fare un piazzamento in una gara fatta in una favelas?
Il discorso che l'atleta sceglie o non sceglie mi può stare bene quando le cure mediche per quello che ti capita te le paghi privatamente, ma dal momento che poi diventi un debito per la società pensaci prima di correre in certe condizioni, e le delibere non servono a nulla. Lo scarico di responsabilità non serve a nulla difronte al male a cui potresti andare in contro.
È questo ragionamento vale anche per molte altre situazioni.
da praticante della mtb resto sempre allibito difronte alla capacità dell UCI a fare regole univoche e farle rispettare.
ecco ci mancava davvero il solito commento sui costi che ricadono sulla societa'.......
allora basta,niente alpinismo, niente sci ( lo sport col maggior numero di incidenti...) niente mtb , perchè ci si puo' far seriamente male anche senza partecipare ad una townhill ecc.ecc....
il rischio è ovunque negli sport, in particolar modo outdoor.
e la societa' credimi non è che poi ti aiuti cosi' tanto, informati su come se la passa un paraplegico prima di scrivere ste banalita'
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Siena
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una nera e l'altra pure
Personalmente la protezione passiva, come dice il termine aiuta ma non è un rimedio. È come voler indossare un giubilo antiproiettile con un talebano davanti che ti spara con il mitra.
Mettere in sicurezza una gara, usando le protezioni adeguate, dove con adeguate si rilascia al buon senso dell'atleta, diminuisce il rischio ma non lo azzera. Si sta comunque parlando di sport tra virgolette estremi o pericolosi, quindi il rider sa cosa sta facendo, ma fino a quando non ci saranno regole univoche per tutte le gare non si potrà mai non rivedere questi avvenimenti.
Pensate al tour de franco o giro d'Italia, dove i ciclisti sfrecciano ad oltre 90 km orari con gomme d 19 mm, su bagnato con i cerchio in carbonio dove i pattini non frenano una fava su bagnato, e senza casco.
Non. È che il casco lì salva, ma alla domenica il minchione di turno lì emula e poi succede quello che non dovrebbe.
@klasse, due piccole (o meno piccole) precisazioni.

I "giubbotti antiproiettile" migliori sono in grado di fermare le pallottole sparate dai "mitra" (uso le virgolette perchè si tratta di termini generici e che andrebbero meglio specificati) e quindi è sì una misura di protezione passiva e parziale, ma comunque efficace.

In qualsiasi corsa professionistica, compresi quindi il Tour de France ed il Giro d'Italia, l'utilizzo del casco è obbligatorio fin dal maggio 2003 (già lo era da anni in ambito amatoriale). Da questo punto di vista le regole sono assolutamente univoche e se qualcuno non mette il casco non si può certamente accusare di "emulare" nessuno.
 

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