La metamorfosi di Eurobike e delle fiere

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Caldo, folla, stand rimpiccioliti, fiera delle ripetizioni, bici elettriche.

Questo il riassunto in poche parole di Eurobike, una fiera che si sta trasformando in un evento per il pubblico. A meno che in Germania metà della popolazione non venda biciclette, fra gli “addetti ai lavori” presenti dal mercoledì al venerdì bazzicavano amici degli amici dei negozianti e delle aziende, “giornalisti” che non hanno altro che una homepage su cui scrivere i pensierini prima di andare a letto e un sacco di altra gente che sarebbe dovuta esserci solo durante il weekend, nelle due giornate dedicate al pubblico. Ma è gente che mangia, beve, occupa alberghi.

Avrete notato che la nostra copertura di Eurobike è stata più striminzita del solito. Da un lato un problema logistico ha impedito ad una parte della truppa di esserci, dall’altro abbiamo preso al balzo suddetto problema logistico per stare il meno possibile in fiera e lasciare 3 redattori a casa. Già, perché fra pre-eventi, iniziati il lunedì, e media days a giugno, Eurobike diventa un impegno di circa 10 giorni per almeno 3 persone. Troppo, considerando che a ciò si aggiungono le varie presentazioni aziendali, ma soprattutto troppo per una fiera che si sta svuotando di interesse, almeno per i media.

Girare fra una miriade di persone e di stand, cercando di fotografare una bici davanti a cui si sono piazzati i soliti 3 tedeschi che ci parlano su per 30 minuti avrebbe un senso se quella bici fosse nuova, non se ve l’avessimo già mostrata o addirittura già testata. E questo vale per la maggior parte dei prodotti, che spesso si trovano già sui siti dei marchi se non addirittura già in negozio.

Ma veniamo all’invasione delle bici elettriche, la salvezza di un’Eurobike che altrimenti avrebbe visto diversi padiglioni con dei buchi enormi. Haibike è il minatore che ha trovato il filone d’oro, ma anche gli altri non scherzano. Si può discutere finché si vuole se andare in bici elettrica sia un altro sport rispetto al ciclismo, ma dal punto di vista dei soldi questa è una manna per le aziende.

Riducendosi l’eco mediatico di una fiera, l’elemento portante di eventi come questi è poter far provare le bici ai consumatori. Non è un caso che i giorni dedicati al pubblico siano raddoppiati, e che ogni marchio di bici avesse il suo gazebo con le bici test fuori dai padiglioni. I media sono solo comparse, il nostro lavoro è già stato fatto nei mesi precedenti con notizie ad hoc su ogni novità. Ora tocca a voi andare a provarle, e anche in Italia le possibilità non mancano, a riprova che il trend è quello giusto.

Tre eventi vi aspettano, di cui due completamente fuori all’aria aperta. Ricordatevi di noi, sudati e boccheggianti nei padiglioni di Eurobike, quando pedalerete sui colli Euganei, a Verona o a Parma. Così magari, se ci andate in tanti, anche Eurobike diventerà una fiera solo per i consumatori.

Bike Experience, Colli Euganei 9-11 settembre.
Bike Summer Festival, Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari (PR), 9-11 settembre.
Cosmobike Show, Verona, 16-19 settembre

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