Propain arriva sul territorio italiano con negozi per assistenza

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Oggi Propain annuncia il nuovo country manager italiano, Romano Favoino, che tanti di voi conoscono per essere stato l’organizzatore del circuito Gravitalia oltre che telecronista di diverse gare di DH. Un aspetto molto interessante è la scelta di andare “multicanale”, cioé di poter comprare la bici online dal sito Propain, per poi ritirarla presso un negozio fisico da cui si può fare assistenza meccanica. Pare che siano finiti i tempi in cui i negozi snobbavano chi comprava bici su internet.

[Comunicato stampa] Propain Bicycles GmbH, leader tedesco nella produzione di bici sviluppate e collaudate nelle principali competizioni mtb a livello mondiale, è lieta di annunciare il rafforzamento della sua presenza nei mercati strategici del Sud Europa con l’ingresso di Romano Favoino nel management board.
Con un’esperienza ventennale nella bike industry in ruoli differenti di vendite, marketing e management, conosciuto inoltre nell’ambiente per l’impegno pluriennale come organizzatore, team manager e promotore dello sport, Romano Favoino assume il ruolo di Country Manager con l’obiettivo di sviluppare il canale multichannel sul territorio italiano tramite una rete di negozi/
officine specializzate che sappiano accompagnare con competenza e professionalità i Clienti nella scelta del modello, delle sue specifiche di montaggio e seguirlo successivamente nel servizio post-vendita, con una formula innovativa che garantisca al Cliente i vantaggi dell’acquisto online in termini di rapporto qualità/prezzo, garantendogli comunque il pieno supporto di un
professionista.



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Propain

Commenti

  1. Blackmouse78:

    Una MTB moderna sarà magari "semplice" per te che hai il tempo, la voglia e le capacità di fare manutenzione a ogni componente.

    So benissimo che non parliamo di scienza aerospaziale, ma io in casa non ho intenzione di imbarcarmi in operazioni che richiedano strumenti dedicati, tipo estrattori, chiavi dinamometriche, un banco di lavoro fatto come si deve, etc etc...

    Per manutenzione delle sospensioni, boccole del telaio, movimento centrale, mozzi e serie sterzo io preferisco rivolgermi a chi lo fa di mestiere. Lo so benissimo che potrei attrezzarmi e imparare, ma il poco tempo libero che ho preferisco "investirlo" in altro, perchè l'officina non mi appassiona.

    Non sono uno che va dal meccanico a farsi gonfiare le gomme o per cambiare le pastiglie dei freni, ma non ho intenzione di andare al 100% sul "fai da te" per una mia scelta, e come me credo ci siano molti altri, quindi credo che investire in una rete di supporto sul territorio non sia affatto uno spreco di risorse.
    Se non ti appassiona c’è poco da fare giustamente
  2. Uno chiude (Trek) e un'altro apre, sicuramente il mercato MTB sarà quello che è, non lo metto in dubio, ma sarà anche altrettanto vero che c'è chi (in un dato momento storico) sa fare e vendere e chi no.
  3. pk71:

    Uno chiude (Trek) e un'altro apre, sicuramente il mercato MTB sarà quello che è, non lo metto in dubio, ma sarà anche altrettanto vero che c'è chi (in un dato momento storico) sa fare e vendere e chi no.
    Non so quanti siano oggi, pero' propain-bikes un anno fa era una azienda di 150 dipendenti.
    In trek saranno decine di migliaia?

    Propain è molto piu' snella e ha meno stipendi da pagare anche in periodi difficili, e poi ha una gamma di 6-7 biciclette? Trek contando corsa e citybike ne avrà 30+...
    Posso immaginare che gestire una flessione di mercato sia piu' difficile per una grande azienda che per una piccola.
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