Sono leggermente OT, e mi scuso in anticipo, ma penso che apprezzerete.
Sono stato coinvolto nel lancio del Mr Wolf Banger, essendo l'inventore figlio di un amico; con lui avevo già lavorato su altri tipi di mousse, con altri sistemi di gonfiaggio (vedere topic FeelRide). Oggi, finalmente, siamo arrivati ad un prodotto maturo, utile, facile da montare e ragionevole come costo. Ma andiamo con ordine. L'altra sera ricevo una coppia di mousse di preproduzione adatte alle plus; dopo cena vado in garage, stallono il Miner(già latticizzato, da sempre) da un solo lato, infilo il salciccione (mmh, questo fa un po' porno ...) senza alcun problema, rimetto in sede il tallone aiutandomi con una levetta cavagomme di plastica solo per gli ultimi 4/5 cm e gonfioa 1,5atm per tallonare. Tempo impiegato 4 minuti. Rimonto la ruota sulla bici, regolo la pressione a 0,9 atm, faccio il giro del cortile (cosa che non mi da nessuna sensazione ma mi rassicura scaramanticamente), smonto tutte e due le
ruote e metto tutto in baule: la mattina successiva mi aspetta una partenza anticipata per evitare la pioggia, meta Corna Vecchia. Sabato mattina parcheggiamo poco sopra Limone del Garda e ci riscaldiamo salendo su asfalto a Vesio: non mi sembra di essere più lento del solito ma odio l'asfalto e lo prendo di petto, così arrivo per primo alla fontana del parcheggio all'inizio della strada per Passo Nota; facciamo acqua e con un ultimo tratto di asfalto arriviamo all'imbocco di Valle San Michele; finalmente un po' di sterrato, lievemente in discesa, e prime sensazioni positive: sulle pietre la ruota post. fa un simpatico, pacioso "ciof" un po' diverso dal "toc" della Terrene solo latticizzata che ho davanti; passata la diga prendiamo per Cascina prato delle noci: il fondo è prevalentemente di lastre di pietra, umide, la pendenza si impenna in un paio di tratti; posso spingere in piedi sui pedali senza perdere grip; dove spiana, la bici scorre normalmente. Attacchiamo il sentiero d'arroccamento che porta a Malga Molvina, bellissimo e durissimo con molti tratti tecnicamente impegnativi; qualche tornantino lo faccio a piedi perchè non voglio bruciare tutte le mie (poche) energie alla prima salita (che dopo ce n'è ancora) ma la gomma aggrappa bene e, con un po' più di gamba, si potrebbe farla tutta in sella. Arriviamo alla Bocca di Fobia,
protezioni e giù, verso la strada che porta a Passo Nota, su un sentiero da antologia dell'AM, mai pericoloso ma tutto da guidare: come tutti i sentieri militari non ha tanta pendenza ma i tornanti sono stretti, quasi tutti da nose press, e la natura ha stravolto il fondo con radici a profusione e grosse erosioni dovute alle piogge. Il sorriso ebete si stampa sul mio faccione: il Banger assorbe da dio, filtra asperità e vibrazioni, nonostante la pressione sia quella che uso sempre la gomma è molto più precisa, non mi da la sensazione di gomma sgonfia dovuta ai fianchi non robusti del Duro Miner e il grip è elevato! Sembra un controsenso ma è proprio così! Sono entusiasta. Finisce il trail e comincia la salita su asfalto, che palle: temo che dovrò pagare dazio. Invece me la ciuccio giù in scioltezza e Alberto ed io arriviamo al rifugio degli alpini con un buon anticipo, tanto che quando gli altri 9 arrivano gli spaghetti sono già fumanti in tavola. Rifocillati, puntiamo verso la Corna Vecia sotto il primo scroscio di pioggerella che, dopo il primo tratto della discesa, diventa acqua della Madonna: quelli pratici dei posti sanno che le rocce calcaree della parte alta non diventano viscide, per cui zero problemi; un po' peggio nel tratto boscoso dove radici e pietre più scure rappresentano una bella sfida all'equilibrio; anche qui il Banger fa il suo dovere e mi permette i arrivare alle auto incolume dopo 33,97km per 1488m di dislivelo (sia + che -) .
Concludo raccomandandovi di dare un'occhiata al prodotto anche se non costa poco: funziona davvero e, per me, il solo fatto che mi salva il cerchio e la gomma da rotture per impatti sulle pietre ne giustifica l'acquisto. Poi i due ragazzi che l'hanno sviluppato sono giovani rider appassionati, magari hanno messo in piedi una campagna di lancio un po' roboante e a qualcuno non è piaciuta, ma meritano un plauso per il prodotto. Personalmente, mai più senza.
Carlo.