eccomi! scusate ma sono stato un po' preso dal lavoro post-rientro.
Dunque, ho seguito in linea di massima la traccia "ufficiale" di Claudio Simonetti (
@Ass. Ospitalità Alta Via ) inserendo qualche deviazione per rendere il percorso più in linea con quello che cercavo.
Innanzitutto la direzione da Genova verso ponente permette di trovare un crescendo di montagne e di paesaggi e di emozioni che forse fatta al contrario un po' si perde.
Le varianti sono state:
g1: dai Piani di Praglia, invece della discesa su asfalto, seguire l'alta via prima in salita al colle Gandolfi e poi in discesa fino al turchino. Un tratto con bici a spinta e discesa a tratti delicata ma paesaggio super.
Sempre g1: salendo al Faiallo, all'altezza del forte Geremia, discesa sul primo tratto di salto nel blu fino a Case Canellona e poi risalita al forte. In questo caso ho lasciato borse al forte e mi son fatto la bellissima discesa e la risalita in scioltezza. Ne vale assolutamente la pena.
g2: seguendo i preziosi consigli di Nicolas del b&b La Nuvola sul Mare: discesa su sterrata veloce fino quasi a Vara e poi risalita al Beigua su asfalto. Dalla cima del Beigua sono sceso seguendo i trail più flow fino ad Alpicella per poi tornare poi su asfalto fino a Giovo Ligure (eventualmente si può anche salire su sterrata) e da qui ho seguito la traccia. Per il pernotto non mi sono potuto fermare al rifugio Pian dei Corsi (chiuso) e sono sceso fino a Rialto.
g3: qui le varianti possibili sono tante: discese su Finale oppure (senza deviazioni significative) Bardineto o Garessio. Purtroppo il meteo non era il massimo e non mi ero documentato preventivamente per cui son rimasto in traccia fino al rifugio Pian dell'arma. Nota: dura la salita da Ormea a fine giornata ma l’altopiano sopra il rifugio è meraviglioso
g4: altra giornata con maltempo però con una bella variante che consiglio (se si vuole fare un po’ di portage): scendendo dal rifugio verso il col di Nava si incrocia il sentiero che porta in cima al monte Ariolo da cui partono diversi trail divertenti fino al passo. Se avete tempo e voglia potete risalire su comoda sterrata e farvi un altro giro seguendo gli altri trail. Dal col di Nava a San Bernardo di Mendatica (in parte seguendo l’AVML escursionistica) e da qui sentiero piuttosto tecnico fino a Mendatica. Per dormire a Mendatica vi stra-consiglio il rifugio Ca’ da Cardella gestito da un gruppo di giovani ragazzi del posto che oltre ad essere un posto bello ed economico ha anche una bella storia da raccontare.
g5: risalita a san Bernardo su asfalto e prosecuzione verso passo Garezzo. Prima di imboccare la galleria, deviazione ciclo-alpinistica (facile, solo un po’ complicata dalla neve in alto) al monte Frontè e discesa sul versante opposto per rientrare sulla sterrata che porta al colle della Melosa. Passaggi un po’ ostici su sigle trail ma con grandi panorami sulle alpi marittime. Dal colle Sanson un temporale mi ha costretto ad interrompere la tappa e a scendere a Realdo e poi Triora.
g6: risalita al colle Sanson e poi colle della Melosa e rifugio Allavena. Dal rifugio ho preso la via del Sale (che trovate in altri thread oppure qui
https://www.itinerari-mtb.it/via-del-sale-da-limone-piemonte/) salendo prima al colle della valletta, poi seguendo il primo suggerimento indicato al link qui sopra e invece ignorando il secondo. Anzi nella parte bassa ho seguito i cartelli dell’Alta Via e i francesi VTT 001 che permettono di arrivare fino a Ventimiglia tutto in sentiero/sterrato con tratti anche molto entusiasmanti.
Itinerario molto bello e vario con un po’ di varianti. Seguendo la traccia originale, si rimane molto più tempo su asfalto che invece ho cercato di evitare ove possibile soprattutto in discesa.
Se vi servono altre info, chiedete pure.
buone pedalate
Federico
