Comunicato di Thomas Frischknecht

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Frischknecht in balia della stampa scandalistica e ignorante

Pubblico volentieri il Comunicato Ufficiale rilasciato da Thomas Frischknecht, giuntomi via e-mail, relativo a una vicenda che lo ha visto coinvolto, suo malgrado, nonostante fosse totalmente estraneo ai fatti.

A causa della superficialità nonchè mancanza di etica lavorativa da parte di alcuni giornalisti della Stampa elvetica, e di riflesso della Stampa Internazionale, il mio nome e la mia reputazione sono stati massivamente calunniati nel corso degli ultimi giorni.
In data 19 Ottobre, il quotidiano "Weltwoche" menzionava in un articolo dettagliato che un ventisettenne svizzero era stato accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare pillole di Ecstasy, nella cittadina di Hollywood. Nella vicenda pareva essere coinvolta anche la figlia di Charlie Chaplin, di nome Kiera, e un nobile Conte francese chiamato De Basseville. La coincidenza sfavorevole era la perfetta omonimia tra me e il personaggio svizzero coinvolto, e inoltre che tale personaggio gareggiava come amatore in competizioni ciclistiche (mentre il quotidiano svizzero "Blick" ha riportato che era un professionista). Tale personaggio è in attesa di giudizio ma rischia 10 anni di carcere, come da legislazione vigente negli Stati Uniti d'America.
Il quotidiano svizzero "Blick" ha dedicato un ampio servizio alla vicenda e nel suo articolo del 21 Novembre in prima pagina tentava di convincere i lettori che il personaggio coinvolto nella questione fossi proprio io.
L'edizione odierna del quotidiano francese "Le Matin Bleu" ha copiato parimenti l'articolo del giornale "Blick".
Non bastasse ciò, l'agenzia di stampa francese AFP ha diramato un ampio comunicato contenente la vicenda, indicandomi quale accusato di spaccio di droga. Conseguentemente altre agenzie di stampa e altri organi di informazione francese, incluso il quotidiano "Le Monde", hanno pubblicato la storia sbagliata, errori inclusi.
Naturalmente nessuno di questi organi di stampa ha provveduto a contattarmi, prima di pubblicare la notizia, per avere chiarimenti in proposito.

Beh... che altro aggiungere? I media, pur di scrivere qualche notizia eclatante, non esitano certo a gettare fango su chiunque. Ecco perché il lettore dovrebbe saggiamente valutare ogni notizia che viene diffusa dagli organi di stampa (Tv, giornali, ecc.).
Per nostra fortuna c’è sempre il Forum, la voce autentica della verità.
 

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Frischknecht in balia della stampa scandalistica e ignorante

Pubblico volentieri il Comunicato Ufficiale rilasciato da Thomas Frischknecht, giuntomi via e-mail, relativo a una vicenda che lo ha visto coinvolto, suo malgrado, nonostante fosse totalmente estraneo ai fatti.

A causa della superficialità nonchè mancanza di etica lavorativa da parte di alcuni giornalisti della Stampa elvetica, e di riflesso della Stampa Internazionale, il mio nome e la mia reputazione sono stati massivamente calunniati nel corso degli ultimi giorni.
In data 19 Ottobre, il quotidiano "Weltwoche" menzionava in un articolo dettagliato che un ventisettenne svizzero era stato accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare pillole di Ecstasy, nella cittadina di Hollywood. Nella vicenda pareva essere coinvolta anche la figlia di Charlie Chaplin, di nome Kiera, e un nobile Conte francese chiamato De Basseville. La coincidenza sfavorevole era la perfetta omonimia tra me e il personaggio svizzero coinvolto, e inoltre che tale personaggio gareggiava come amatore in competizioni ciclistiche (mentre il quotidiano svizzero "Blick" ha riportato che era un professionista). Tale personaggio è in attesa di giudizio ma rischia 10 anni di carcere, come da legislazione vigente negli Stati Uniti d'America.
Il quotidiano svizzero "Blick" ha dedicato un ampio servizio alla vicenda e nel suo articolo del 21 Novembre in prima pagina tentava di convincere i lettori che il personaggio coinvolto nella questione fossi proprio io.
L'edizione odierna del quotidiano francese "Le Matin Bleu" ha copiato parimenti l'articolo del giornale "Blick".
Non bastasse ciò, l'agenzia di stampa francese AFP ha diramato un ampio comunicato contenente la vicenda, indicandomi quale accusato di spaccio di droga. Conseguentemente altre agenzie di stampa e altri organi di informazione francese, incluso il quotidiano "Le Monde", hanno pubblicato la storia sbagliata, errori inclusi.
Naturalmente nessuno di questi organi di stampa ha provveduto a contattarmi, prima di pubblicare la notizia, per avere chiarimenti in proposito.

Beh... che altro aggiungere? I media, pur di scrivere qualche notizia eclatante, non esitano certo a gettare fango su chiunque. Ecco perché il lettore dovrebbe saggiamente valutare ogni notizia che viene diffusa dagli organi di stampa (Tv, giornali, ecc.).
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la cosa grave è che non si tratta di un episodio isolato:insomma sbatti il mostro in prima pagina è ormai un modo di dire no?
 

BikerScott

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la cosa più triste è IMHO che quando ci sono articoli negativi o scabrosi che coinvolgono personaggi famosi le vendite aumentano...
la morbosità dell'uomo per questi argomenti non conosce limiti e un certo tipo di stampa ci sguazza alla grande
 

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