Ciao!
Due giorni fa ho ritirato la mia Stereo k18, finalmente, e mi accingo a postare le mie opinioni da principiante (non è falsa modestia, quindi prendete con le pinze quello che scrivo!).
E' purtroppo (o per fortuna, invertendo una citazione di Gaber) un compromesso, perchè i fondi non mi permettevano scelte diverse, considerando che il mio sivende ha scott, trek, fisher e cube. Rimanere fedele a Fisher mi sarebbe costato un occhio in termini di denaro ed un montaggio inferiore.
Il "per fortuna" lo capirete quando mi concederò lo sfogo di raccontarvi i pregi di questa bici.
Perchè "test atipico"? Perchè la bici va benissimo, ma questo lo raccontano le riviste molto meglio di me, io mi soffermerò principalmente su quello che mi ha colpito negativamente, o su fattori che sulle riviste non ho visto essere considerati troppo. Questo anche perchè è la prima AM che ho modo di testare come si deve...
In breve, mi asterrò da considerazioni del tipo: "il telaio è rigido", "forcella ed ammortizzatore sono ben bilanciati", "il carro / l'ammortizzatore è progressivo / lineare / regressivo", perchè non so nemmeno come fare ad accorgermene. Cercherò invece di essere concreto e scrivere solo quello che realmente noto.
Tra l'altro sono convinto che gli aspetti negativi siano la cosa più interessante per il potenziale aqcuirente, visto che ogni bici è adeguatamente lodata più o meno dovunque (non sto dicendo che non lo meriti, assolutamente).
Il montaggio è quello standard (vedi link sopra), a parte il qr davanti: a breve monterò cassetta slx e copertoni fat albert 2.4.
Le foto, in versione grande, sono a questo indirizzo.
Alcune le ho riportate in piccolo, altre le ho solo linkate (sempre in dimensioni ridotte) per non appesantire troppo.
Dunque:
Prima del primo approccio
Come tutti sanno, le cube tardano ad arrivare, e la mia non ha fatto eccezione. Sono stato fortunato a dover aspettare solo un mese più del previsto (doveva essere mia già ad inizio aprile...).
Il perno passante x-12 di syntace è una figata, se non che mi ha impedito di cambiare le ruote, visto che sono pochissime quelle compatibili. Potevo cambiarle con delle crossline, ma nè io nè il meccanico sapevamo cosa farcene con quelle vecchie (si sarebbero potute montare solo su altre cube o liteville, i soli marchi che usano il x-12, che io sappia).
Il primo approccio
Qui le considerazioni guardando la bici in negozio.
Comincio con un pregio: la passione di Cube per l'oversize e per Syntace. Stupendo infatti il reggisella da 34.9mm, con un'enorme appoggio per il carrello della sella.
L'attacco manubrio, sempre syntace, è grosso grosso pur non rientrando nello standard oversize: dalla foto vedrete che nessun (o quasi) altro stem da 25.4 ha un tubo e un "frontalino" così larghi.
Direi che syntace mi ha stupito molto piacevolmente negli ultimi tempi.
Fantastici i tubi della bici (avrei preferito le saldature più pronunciate, ma sono piccolezze).
Altro pregio: la mia è il modello base ed ha il gruppo completo xt, eccezzion fatta per i freni k18, e catena e cassetta deore.
Se guardate le specifiche sul sito, noterete che per il prezzo (circa 2200€) è un montaggio di prim'ordine. Notare il collarino sella da 30€, considerato un'opera d'arte da qualche forumendolo, e le bellissime manopole lock-on.
Passiamo alle note dolenti...
Io non me ne sono accorto, ma per fortuna Iddocop (che è venuto assieme a Panther a festeggiare l'acquisto con me) mi ha fatto notare che le gomme non sono fat albert da 2.4", come su sito e catalogo, ma FA da 2.25". Sul forum tedesco mtb-news dicono che sia per via della forcella, ed effettivamente sotto la revelation le gomme da 2.4 ci stanno a pelo, ho visto una foto. Le altre versioni della stessa bici montano talas e le gomme da 2.4 ci stanno tranquillamente, quindi tutti quelli che prenderanno una versione diversa dalla k18 possono dormire sonni tranquilli, la bici arriverà con i suoi gommoni!
Notare che il manuale RS dice che la Revelation è compatibile con copertoni fino a 2.5". Cambierò le gomme al più presto.
La revelation non è a perno passante. Cambiarla sarebbe stato un casino, oltre che costoso, perchè avrei dovuto cambiare anche le ruote (o al minimo il mozzo davanti), e cambiando le ruote torna il problema del x-12. La talas delle altre versioni ha il pernino passante da 15mm.
Il pomello del Gate è bloccato: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=129153.
C'è poi l'annosa questione della posizione dell'ammortizzatore, esposto alla ghiaia tirata su dai copertoni. Risolverò con una camera o una plastichetta. [fatto: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2995926&postcount=27]
Notate che si può comprare un parafanghino in carbonio a 40€. Potete vederlo sulle foto della sting, sul sito cube.
Nella foto notate il perno vuoto del triangolino che muove l'ammo.
Il X-12 è comodo da togliere, ma non altrettanto da rimettere, infatti la ruota, senza il perno, non sta ferma e ci vogliono un po' di tentativi prima di riuscire a far passare il perno dall'altra parte del mozzo ed avvitarlo nel "forcellino".
Altre foto:
Assetto da salita, con forca accorciata e sella alta:
Assetto da discesa, viceversa:
°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°
Le considerazioni dopo il primo giretto salita molto scorrevole e discesa molto dissestata:
E' un'astronave, fluttua sul sentiero. Senza volerlo si va veloce il doppio che con la front.
Tutto questo finchè si va dritti... in curva gli odiati copertoncini fanno sentire i limiti (o meglio, non fanno notare differenze rispetto a quelli che avevo su tass: due bontrager da 2.125 per i primi anni e nn + rr da 2.20 per un breve periodo).
Notare che è un po' da infame insistere su questa cosa dei copertoni, perchè, io stesso dico di non saper curvare come vorrei.
Fatto sta che, in una curva su fondo scorrevole ma poco gripposo (sabbia compatta), la ruota davanti se n'è andata prima di quella dietro.
Rivedrò le pressioni (e magari la mia tecnica).
Utilizzata buona parte della corsa della forca, mentre l'o-ring dell'ammo si è fermato a metà.
Dispiace a questo punto che cube consigli un determinato valore di sag, avrei preferito che fosse lasciata all'utente la scelta. Evidentemente il carro è stato disegnato per lavorare al meglio con quel sag li e me lo devo tenere. Spero di avvicinarmi di più ai fondocorsa presa confidenza con la bici.
Necessito di abituarmi al largo manubrio.
Seconda nota: a parte la ruota libera che sembra un trattore, anzi, due trattori, in discesa fa piacere notare che la bici è silenziosa, ed in particolare non si notano rumori "patologici" come catena, cavi e guaine che sbattono.
[Dopo qualche uscita, facendoci più caso, devo ritrattare... Fa rumore come le altre bici, non più, non meno, mi sa...]
Altra nota dolente: ieri (mercoledì, ndr), dopo il viaggio sotto la pioggia [per tornare a casa dopo aver ritirato la bici] evidentemente è rimasta una goccia d'acqua in una vitina della bielletta di attuazione dell'ammo (vite in posizione un po' infelice da questo punto di vista).
Oggi ho notato un puntino arancione vivo: è la ruggine dell'acqua rimasta nella vitina.
Ancora...
Sto rivalutando il comando al manubrio del bloccaggio forcella.
Con la Marzocchi non bloccavo quasi mai, e comunque solo per abbassare la forca (si bloccava in basso: ETA) Infatti non oscillava quasi niente.
La Revelation fa già benissimo il suo porco lavoro, ma proverò ad alzare la pressione negativa per avere una sensibilità esagerata e impostare al minimo il gate (come da manuale, per il mio peso). In tal modo dovrei avere un "effetto epic" cioè con la forca che si sblocca per assorbire i sassi e resta bloccata sui tratti più scorrevoli.
Freni:
Sarà che i miei vecchi hayes erano meno modulabili (più on/off), ma dai k18 mi aspettavo più potenza. E' anche vero che vanno ancora rodati. (leggete più in giù)
Peso: è un'incudine. Mi sono dimenticato di farla pesare a Christian, ma secondo me siamo vicini ai 14 kg.
Per la taglia S cube dichiara 13kg senza pedali.
Va detto però che oggi solo a metà salita mi sono accorto di avere ingranato dietro il 28 anzichè il 32!!!
Update: Oggi ho fatto pesare la bici: 13.9kg taglia m con la seguente configurazione:
sella selle itala c2 gel flow
portaborraccia come in foto
ciclocomputer
fasce in kevlar
pedali shimano pd-520
qr anteriore come in foto
pacco pignoni shimano slx 11-34
Il resto è tutto standard
Aggiornamento (22.2.2010): Ieri per la terza volta un sassolino è caduto proprio dove non dovrebbe, alla base del deragliatore. Non chiedetemi di spiegarvi meglio dove che è un casino, posterò una foto.
Il punto è che quando un sassolino finisce li il deragliatore non riesce più a lavorare, e per togliere il maledetto bisogna capovolgere la bici, visto che con le dita spesso si fa ancora più fatica. Sto pensando di mettere qualcosa, ma è una zona particolarmente critica.
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Secondo giretto: sempre molto corto.
Oggi ero più informa (la notte precedente il giro di cui sopra ho dormito 5 ore circa...), nella salita scorrevole non ho rimpianto la front. Con la cassetta SLX 11-34 dovrebbe andare ancora meglio (adesso ho una 11-32).
Nei tratti trialistici o molto lenti però c'è poco da fare, la front andava meglio. Sinceramente fatico ad ammetterlo ma anche con la full da xc mi trovavo meglio. Sarà questione di abitudine? Secondo me no, perchè al Garda, con il muletto completamente rigido ho fatto con relativa facilità un tratto molto lento e molto ripido ("trialistico"), dove alcuni fullmuniti sono smontati.
Oggi sembra che l'ammortizzatore si sia mosso di più: il mio meccanico mi ha fatto un set-up perfetto.
Inoltre devo ancora rodare le sospensioni.
Rodati i freni, adesso vanno meglio. Mi sembra però che uno freni di più... Ulteriori pareri più avanti.
Conto tantissimo sul cambio di copertoni, se ancora non fosse chiaro!
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Terzo giro: più lungo e più severo
Comunque niente di che, 1h50', 500m di dislivello: molti saliscendi.
Prova severissima oggi per la sella: sono uscito solo con pantaloncini e mutande di cotone: niente fondello.
Beh, voto alla sella 9+. Per un'ora è mezza non l'ho sentita, gli ultimi 10 minuti invece la sensazione "sella di legno" ha cominciato a farsi strada. Però, anche premendo con le mani contro le ossa del bacino non sentivo dolore, sono proprio contento e stupefatto, essendo questa sella molto più dura di quella della reflex che mi è costata ben tre giorni di mal di culo dopo il giro delle marocche nei paraggi di arco (tra l'altro giro fatto con una mutanda con sottile fondello).
[nota: adesso che ho fatto più km e tanti altri giri, devo ritrattare anche qui. Se la sella non si sente per le prime 2 ore, anche senza fondello, nelle salite più lunghe, dopo un po' fa nale anche col fondello. Capita che mi debba alzare sui pedali più spesso che con la sella bontrager di primo montaggio sulla vecchia bici. La gobi è bellissima, ma tornando indietro probabilmente mi farei montare una wtb, che hanno ottima fama].
[Seconda nota: questa primavera ho cambiato la sella con una selle italia c2 gel flow. Non mi piace un granchè esteticamente, ma quelle il meccanico aveva da farmi provare. Mi ci sono trovato molto bene, dimenticati tutti i problemi che avevo con la sella di prima.
Ah, prima di abituarmici però faceva male! Infatti dopo le prime 3 uscite pensavo di restituirla al sivende, ma poco dopo cü e sella si sono messi d'accordo. Adesso sono inseparabili ]
Cominciamo con il resto, riguardante la bici:
In salita scorrevole e poco ripida ho già detto che tutto va come dovrebbe.
Salita molto ripida e piuttosto sassosa (quella per Fiumes, per chi è dei paraggi). Nel punto "sfida" dell'itinerario ho beccato un sasso e mi sono fermato. Ho riprovato ed è andata bene, il secondo punto a forte rischio di impennata è andato tranquillamente, complice il fatto che la ruota davanti è caricata quanto basta perchè vada dove vuole il biker e non dove vuole lei. Non si solleva mai (ovviamente salita fatta con forcella a 110mm). Nei punti più ripidi bisogna comunque piegarsi sul manubrio, ma non è niente di esasperato. Mi si spezza il cuore a dire che la fisher front non va poi tanto meglio nemmeno in salita.
Nell'ultimo strappo a fine giro si sente il desiderio del 34 dietro, per non schiattare quando già si è stanchi.
Come dicevo a tostarello, il fatto che la bici sia piuttosto slopata aiuta i principianti come me a buttarla giù in curva stando piuttosto dritti (che, se non erro, è in soldoni la tecnica esatta). Questo ovviamente non è un merito solo di questa bici qua, ma della maggioranza delle AM.
In discesa, sia veloce che ripida e lenta tutto piuttosto bene, a parte che in due punti veloci piuttosto messi male e con rocce sporgenti in successione mi è sembrato che la forcella andasse in crisi, ovvero le mie braccia andavano su e giù un po' troppo insistentemente. Niente però che potesse compromettere la stretta delle mani sul manubrio. Forse è normale, forse è solo questione di rodaggio (ma penso di no, sarebbe troppo bello), forse questione di regolazione del ritorno (e qui, data la mia sensibilità quasi nulla, penso che sarebbe un problema!).
Continuo a sperare nei copertoni grossi, che mi diano in curva più sicurezza. Dovendo imparare a curvare bene, ho bisogno che mi predonino anche se oso tanto.
Questa può sembrare una menata, ma la leva del collarino non gira attorno all'asse della vite che la fissa al collarino stesso
Dalla foto si capisce.
Si apre e si chiude alla velocità della luce.
Non dico che faccia passare la voglia di reggisella telescopico ma quasi (a me è passata).
Note dolenti?
Oggi il freno davanti faceva un fischio molto acuto (mai sentito prima). Non troppo intenso, ma non piacevole.
Della difficoltà della forcella ho parlato sopra. Non ho termini di paragone, quindi non so se sono io troppo esigente o se veramente qualche regolazione va ritoccata.
Come per tutti i comandi shimano, l'indicatore di corona e pignone impedisce di posizionare la leva del freno dove si vuole. Questo mi innervosisce molto per due motivi:
1) Sul vecchio muletto con cambio alivio l'indicatore è sotto e non occupa spazio prezioso sul manubrio, inoltre è numerato. Perchè un comando al top come l'XT è meno funzionale? Il cambiamento è avvenuto in peggio (con l'indicatore che occupa 5 cm di spazio preziosissimo).
2) Allo stesso tempo guardo spesso gli indicatori per evitare incroci, quindi non li voglio rimuovere.
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Quarto e quinto giro: uguali al terzo, test per ammo e sospensioni
Inizialmente non sfruttavo bene la corsa dietro ne' davanti:
Pressioni forca
+: 90 psi
-: 100 psi
ammo
110 psi.
Davanti usavo meno di 10cm , dietro anche: circa 9.5 sia davanti che dietro.
Prima del giro di ieri cambio le pressioni:
Pressioni forca
+: 100 psi
-: 90 psi
ammo
100 psi.
Diminuisco di un giro lo smorzamento in estensione.
Se
prima la camera negativa era 10 psi sotto quella positiva, adesso è 10 sopra: soddisfatto perchè la sensibilità ai piccoli urti cresce un sacco. Grazie al minore smorzamento sembra quasi che la forca risponda meglio sui tratti molto veloci e molto accidentati (c'è un tratto di 10 metri che prendo a bomba proprio per vedere come va la forca). Dopo il giro mi accorgo di usare solo 98mm davanti ma 112 circa dietro.
Prima
del giro di oggi cambio ancora le pressioni della forca, mentre l'ammo mi soddisfa: le variazioni di pressione si avvertono sul campo.
Pressioni forca
+: 80 psi
-: 90 psi
ammo
100 psi.
Apro ancora di mezzo giro lo smorzamento in estensione.
Forse forse la forca va un tantino meglio sui tratti veloci e sconnessi, grazie allo o smorzamento in estensione diminuito, credo. Come al solito ammo e carro sono fantastici. A fine giro misuro che ho usato solo 10 cm davanti. Morale della favola, con 20psi in meno la forca continua a lavorare poco.
Non so se abbassare ancora la pressione, sono già sotto quella consigliata. Magari c'è olio da togliere.
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Aggiornamento: dopo 400km e circa 10000m di dislivello, tra cui un raduno!
Cominciamo con la
Forcella
Non sono proprio entusiasta esnusiastissimo...
Con pressione abbastanza bassa (80 psi, peserò circa 62 kg con lo zaino ecc), ho un sag del 20% circa, forse un po' di più, e faccio fatica a sfruttare l'escursione della forcella. Non faccio ancora salti e drops alti (non ne trovo, e l'unico che ho trovato l'ho clamorosamente sbagliato!!!), ma oltre gli 11cm non la riesco a sfruttare.
D'altro canto, se abbasso ancora di più la pressione, ho l'impressione che in frenata affondi troppo. Magari qualche esperimento lo faccio ancora.
Però, se potessi scegliere, la prossima forcella che comprerei avrebbe la frenatura in compressione alle basse velocità, così da poter evitare affondamenti esagerati, pur consentendomi di tenere la pressione bassina.
Con la camera negativa alla pressione giusta, la sensibilità è ottima, anche se sui sassi, le mie braccia vengono ancora shakerate per bene, pur senza compromettere la stretta delle mani sul manubrio.
Specifico che gioco ancora molto poco col ritorno, non sento ancora di avere la sensibilità per notare le variazioni di setup.
Per i giri che faccio io, principalmente con Iddocop e Panther, l'U-Turn va bene. Abbasso la forca, mi faccio 1200m di salita, alzo la forca, mi faccio 1200m di discesa e morta li.
In toscana, al cuberaduno invece è stato snervante. Era un continuo saliscendi. All'inizio abbassavo la forcella prima di ogni salita e la abbassavo prima di ogni discesa, ma dopo un po' mi sono rotto e l'ho lasciata com'era per il resto del giro.
Meno male che non abito in toscana, altrimenti sentirei continuamente il bisogno di una Fox!
L'ammortizzatore va benissimo invece, da questo punto di vista, l'o-ring arriva quasi in fondo, ma mai a fondocorsa.
Il propedal si è rotto. Nella posizione 3, saltellando sui pedali si muove un casino.
Mi sa che a questo punto me lo tengo così fino ad ottobre, che se bisogna mandarlo in assistenza chissà quando me lo ridanno. Sentirò il parere del meccanico.
Per fortuna, stando seduti, la bici bobba poco poco (a me sembra che non bobbi proprio).
Freni
Mi aspettavo che i k18 fossero più modulabili (e anche un filino più potenti). Il disco davanti continua a strisciare. Se lo raddrizzo, alla fine del giro successivo siamo al punto di prima. Almeno con i vecchi Hayes So1e potevo regolare la distanza delle pastiglie dal disco.
Si, ho lubrificato i pistoncini, controllato che fossero centrati nella pinza, che lavorassero entrambi, ho riallineato la pinza e raddrizzato il disco.
Dal confronto con gli LX di mio padre (con dischi da 160 poi), i k18 escono sconfitti.
Potessi tornare indietro, mi sa che chiederei al mio mecca di montare degli XT, la differenza di prezzo non penso sia esagerata...
Oppure gli SLX, anche se sono bruttini.
Per il resto tutto funziona molto bene, mi diverto.
Ricomprerei la stessa bici, e se fossi ricco la prenderei con freni xt e forca talas.
°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°
Linko le risposte ad alcuni interessanti messaggi, anche se la trovate qualche messaggio più in giù:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2993695&postcount=5
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2993953&postcount=10
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2995105&postcount=21
Così vi saltate tutti i complimenti e i ringraziamenti!
Due giorni fa ho ritirato la mia Stereo k18, finalmente, e mi accingo a postare le mie opinioni da principiante (non è falsa modestia, quindi prendete con le pinze quello che scrivo!).
E' purtroppo (o per fortuna, invertendo una citazione di Gaber) un compromesso, perchè i fondi non mi permettevano scelte diverse, considerando che il mio sivende ha scott, trek, fisher e cube. Rimanere fedele a Fisher mi sarebbe costato un occhio in termini di denaro ed un montaggio inferiore.
Il "per fortuna" lo capirete quando mi concederò lo sfogo di raccontarvi i pregi di questa bici.
Perchè "test atipico"? Perchè la bici va benissimo, ma questo lo raccontano le riviste molto meglio di me, io mi soffermerò principalmente su quello che mi ha colpito negativamente, o su fattori che sulle riviste non ho visto essere considerati troppo. Questo anche perchè è la prima AM che ho modo di testare come si deve...
In breve, mi asterrò da considerazioni del tipo: "il telaio è rigido", "forcella ed ammortizzatore sono ben bilanciati", "il carro / l'ammortizzatore è progressivo / lineare / regressivo", perchè non so nemmeno come fare ad accorgermene. Cercherò invece di essere concreto e scrivere solo quello che realmente noto.
Tra l'altro sono convinto che gli aspetti negativi siano la cosa più interessante per il potenziale aqcuirente, visto che ogni bici è adeguatamente lodata più o meno dovunque (non sto dicendo che non lo meriti, assolutamente).
Il montaggio è quello standard (vedi link sopra), a parte il qr davanti: a breve monterò cassetta slx e copertoni fat albert 2.4.
Le foto, in versione grande, sono a questo indirizzo.
Alcune le ho riportate in piccolo, altre le ho solo linkate (sempre in dimensioni ridotte) per non appesantire troppo.
Dunque:
Prima del primo approccio
Come tutti sanno, le cube tardano ad arrivare, e la mia non ha fatto eccezione. Sono stato fortunato a dover aspettare solo un mese più del previsto (doveva essere mia già ad inizio aprile...).
Il perno passante x-12 di syntace è una figata, se non che mi ha impedito di cambiare le ruote, visto che sono pochissime quelle compatibili. Potevo cambiarle con delle crossline, ma nè io nè il meccanico sapevamo cosa farcene con quelle vecchie (si sarebbero potute montare solo su altre cube o liteville, i soli marchi che usano il x-12, che io sappia).
Il primo approccio
Qui le considerazioni guardando la bici in negozio.
Comincio con un pregio: la passione di Cube per l'oversize e per Syntace. Stupendo infatti il reggisella da 34.9mm, con un'enorme appoggio per il carrello della sella.
L'attacco manubrio, sempre syntace, è grosso grosso pur non rientrando nello standard oversize: dalla foto vedrete che nessun (o quasi) altro stem da 25.4 ha un tubo e un "frontalino" così larghi.
Direi che syntace mi ha stupito molto piacevolmente negli ultimi tempi.
Fantastici i tubi della bici (avrei preferito le saldature più pronunciate, ma sono piccolezze).
Altro pregio: la mia è il modello base ed ha il gruppo completo xt, eccezzion fatta per i freni k18, e catena e cassetta deore.
Se guardate le specifiche sul sito, noterete che per il prezzo (circa 2200€) è un montaggio di prim'ordine. Notare il collarino sella da 30€, considerato un'opera d'arte da qualche forumendolo, e le bellissime manopole lock-on.
Passiamo alle note dolenti...
Io non me ne sono accorto, ma per fortuna Iddocop (che è venuto assieme a Panther a festeggiare l'acquisto con me) mi ha fatto notare che le gomme non sono fat albert da 2.4", come su sito e catalogo, ma FA da 2.25". Sul forum tedesco mtb-news dicono che sia per via della forcella, ed effettivamente sotto la revelation le gomme da 2.4 ci stanno a pelo, ho visto una foto. Le altre versioni della stessa bici montano talas e le gomme da 2.4 ci stanno tranquillamente, quindi tutti quelli che prenderanno una versione diversa dalla k18 possono dormire sonni tranquilli, la bici arriverà con i suoi gommoni!
Notare che il manuale RS dice che la Revelation è compatibile con copertoni fino a 2.5". Cambierò le gomme al più presto.
La revelation non è a perno passante. Cambiarla sarebbe stato un casino, oltre che costoso, perchè avrei dovuto cambiare anche le ruote (o al minimo il mozzo davanti), e cambiando le ruote torna il problema del x-12. La talas delle altre versioni ha il pernino passante da 15mm.
Il pomello del Gate è bloccato: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=129153.
C'è poi l'annosa questione della posizione dell'ammortizzatore, esposto alla ghiaia tirata su dai copertoni. Risolverò con una camera o una plastichetta. [fatto: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2995926&postcount=27]
Notate che si può comprare un parafanghino in carbonio a 40€. Potete vederlo sulle foto della sting, sul sito cube.
Nella foto notate il perno vuoto del triangolino che muove l'ammo.
Il X-12 è comodo da togliere, ma non altrettanto da rimettere, infatti la ruota, senza il perno, non sta ferma e ci vogliono un po' di tentativi prima di riuscire a far passare il perno dall'altra parte del mozzo ed avvitarlo nel "forcellino".
Altre foto:
Assetto da salita, con forca accorciata e sella alta:
Assetto da discesa, viceversa:
°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°
Le considerazioni dopo il primo giretto salita molto scorrevole e discesa molto dissestata:
E' un'astronave, fluttua sul sentiero. Senza volerlo si va veloce il doppio che con la front.
Tutto questo finchè si va dritti... in curva gli odiati copertoncini fanno sentire i limiti (o meglio, non fanno notare differenze rispetto a quelli che avevo su tass: due bontrager da 2.125 per i primi anni e nn + rr da 2.20 per un breve periodo).
Notare che è un po' da infame insistere su questa cosa dei copertoni, perchè, io stesso dico di non saper curvare come vorrei.
Fatto sta che, in una curva su fondo scorrevole ma poco gripposo (sabbia compatta), la ruota davanti se n'è andata prima di quella dietro.
Rivedrò le pressioni (e magari la mia tecnica).
Utilizzata buona parte della corsa della forca, mentre l'o-ring dell'ammo si è fermato a metà.
Dispiace a questo punto che cube consigli un determinato valore di sag, avrei preferito che fosse lasciata all'utente la scelta. Evidentemente il carro è stato disegnato per lavorare al meglio con quel sag li e me lo devo tenere. Spero di avvicinarmi di più ai fondocorsa presa confidenza con la bici.
Necessito di abituarmi al largo manubrio.
Seconda nota: a parte la ruota libera che sembra un trattore, anzi, due trattori, in discesa fa piacere notare che la bici è silenziosa, ed in particolare non si notano rumori "patologici" come catena, cavi e guaine che sbattono.
[Dopo qualche uscita, facendoci più caso, devo ritrattare... Fa rumore come le altre bici, non più, non meno, mi sa...]
Altra nota dolente: ieri (mercoledì, ndr), dopo il viaggio sotto la pioggia [per tornare a casa dopo aver ritirato la bici] evidentemente è rimasta una goccia d'acqua in una vitina della bielletta di attuazione dell'ammo (vite in posizione un po' infelice da questo punto di vista).
Oggi ho notato un puntino arancione vivo: è la ruggine dell'acqua rimasta nella vitina.
Ancora...
Sto rivalutando il comando al manubrio del bloccaggio forcella.
Con la Marzocchi non bloccavo quasi mai, e comunque solo per abbassare la forca (si bloccava in basso: ETA) Infatti non oscillava quasi niente.
La Revelation fa già benissimo il suo porco lavoro, ma proverò ad alzare la pressione negativa per avere una sensibilità esagerata e impostare al minimo il gate (come da manuale, per il mio peso). In tal modo dovrei avere un "effetto epic" cioè con la forca che si sblocca per assorbire i sassi e resta bloccata sui tratti più scorrevoli.
Freni:
Sarà che i miei vecchi hayes erano meno modulabili (più on/off), ma dai k18 mi aspettavo più potenza. E' anche vero che vanno ancora rodati. (leggete più in giù)
Peso: è un'incudine. Mi sono dimenticato di farla pesare a Christian, ma secondo me siamo vicini ai 14 kg.
Per la taglia S cube dichiara 13kg senza pedali.
Va detto però che oggi solo a metà salita mi sono accorto di avere ingranato dietro il 28 anzichè il 32!!!
Update: Oggi ho fatto pesare la bici: 13.9kg taglia m con la seguente configurazione:
sella selle itala c2 gel flow
portaborraccia come in foto
ciclocomputer
fasce in kevlar
pedali shimano pd-520
qr anteriore come in foto
pacco pignoni shimano slx 11-34
Il resto è tutto standard
Aggiornamento (22.2.2010): Ieri per la terza volta un sassolino è caduto proprio dove non dovrebbe, alla base del deragliatore. Non chiedetemi di spiegarvi meglio dove che è un casino, posterò una foto.
Il punto è che quando un sassolino finisce li il deragliatore non riesce più a lavorare, e per togliere il maledetto bisogna capovolgere la bici, visto che con le dita spesso si fa ancora più fatica. Sto pensando di mettere qualcosa, ma è una zona particolarmente critica.
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Secondo giretto: sempre molto corto.
Oggi ero più informa (la notte precedente il giro di cui sopra ho dormito 5 ore circa...), nella salita scorrevole non ho rimpianto la front. Con la cassetta SLX 11-34 dovrebbe andare ancora meglio (adesso ho una 11-32).
Nei tratti trialistici o molto lenti però c'è poco da fare, la front andava meglio. Sinceramente fatico ad ammetterlo ma anche con la full da xc mi trovavo meglio. Sarà questione di abitudine? Secondo me no, perchè al Garda, con il muletto completamente rigido ho fatto con relativa facilità un tratto molto lento e molto ripido ("trialistico"), dove alcuni fullmuniti sono smontati.
Oggi sembra che l'ammortizzatore si sia mosso di più: il mio meccanico mi ha fatto un set-up perfetto.
Inoltre devo ancora rodare le sospensioni.
Rodati i freni, adesso vanno meglio. Mi sembra però che uno freni di più... Ulteriori pareri più avanti.
Conto tantissimo sul cambio di copertoni, se ancora non fosse chiaro!
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Terzo giro: più lungo e più severo
Comunque niente di che, 1h50', 500m di dislivello: molti saliscendi.
Prova severissima oggi per la sella: sono uscito solo con pantaloncini e mutande di cotone: niente fondello.
Beh, voto alla sella 9+. Per un'ora è mezza non l'ho sentita, gli ultimi 10 minuti invece la sensazione "sella di legno" ha cominciato a farsi strada. Però, anche premendo con le mani contro le ossa del bacino non sentivo dolore, sono proprio contento e stupefatto, essendo questa sella molto più dura di quella della reflex che mi è costata ben tre giorni di mal di culo dopo il giro delle marocche nei paraggi di arco (tra l'altro giro fatto con una mutanda con sottile fondello).
[nota: adesso che ho fatto più km e tanti altri giri, devo ritrattare anche qui. Se la sella non si sente per le prime 2 ore, anche senza fondello, nelle salite più lunghe, dopo un po' fa nale anche col fondello. Capita che mi debba alzare sui pedali più spesso che con la sella bontrager di primo montaggio sulla vecchia bici. La gobi è bellissima, ma tornando indietro probabilmente mi farei montare una wtb, che hanno ottima fama].
[Seconda nota: questa primavera ho cambiato la sella con una selle italia c2 gel flow. Non mi piace un granchè esteticamente, ma quelle il meccanico aveva da farmi provare. Mi ci sono trovato molto bene, dimenticati tutti i problemi che avevo con la sella di prima.
Ah, prima di abituarmici però faceva male! Infatti dopo le prime 3 uscite pensavo di restituirla al sivende, ma poco dopo cü e sella si sono messi d'accordo. Adesso sono inseparabili ]
Cominciamo con il resto, riguardante la bici:
In salita scorrevole e poco ripida ho già detto che tutto va come dovrebbe.
Salita molto ripida e piuttosto sassosa (quella per Fiumes, per chi è dei paraggi). Nel punto "sfida" dell'itinerario ho beccato un sasso e mi sono fermato. Ho riprovato ed è andata bene, il secondo punto a forte rischio di impennata è andato tranquillamente, complice il fatto che la ruota davanti è caricata quanto basta perchè vada dove vuole il biker e non dove vuole lei. Non si solleva mai (ovviamente salita fatta con forcella a 110mm). Nei punti più ripidi bisogna comunque piegarsi sul manubrio, ma non è niente di esasperato. Mi si spezza il cuore a dire che la fisher front non va poi tanto meglio nemmeno in salita.
Nell'ultimo strappo a fine giro si sente il desiderio del 34 dietro, per non schiattare quando già si è stanchi.
Come dicevo a tostarello, il fatto che la bici sia piuttosto slopata aiuta i principianti come me a buttarla giù in curva stando piuttosto dritti (che, se non erro, è in soldoni la tecnica esatta). Questo ovviamente non è un merito solo di questa bici qua, ma della maggioranza delle AM.
In discesa, sia veloce che ripida e lenta tutto piuttosto bene, a parte che in due punti veloci piuttosto messi male e con rocce sporgenti in successione mi è sembrato che la forcella andasse in crisi, ovvero le mie braccia andavano su e giù un po' troppo insistentemente. Niente però che potesse compromettere la stretta delle mani sul manubrio. Forse è normale, forse è solo questione di rodaggio (ma penso di no, sarebbe troppo bello), forse questione di regolazione del ritorno (e qui, data la mia sensibilità quasi nulla, penso che sarebbe un problema!).
Continuo a sperare nei copertoni grossi, che mi diano in curva più sicurezza. Dovendo imparare a curvare bene, ho bisogno che mi predonino anche se oso tanto.
Questa può sembrare una menata, ma la leva del collarino non gira attorno all'asse della vite che la fissa al collarino stesso
Dalla foto si capisce.
Si apre e si chiude alla velocità della luce.
Non dico che faccia passare la voglia di reggisella telescopico ma quasi (a me è passata).
Note dolenti?
Oggi il freno davanti faceva un fischio molto acuto (mai sentito prima). Non troppo intenso, ma non piacevole.
Della difficoltà della forcella ho parlato sopra. Non ho termini di paragone, quindi non so se sono io troppo esigente o se veramente qualche regolazione va ritoccata.
Come per tutti i comandi shimano, l'indicatore di corona e pignone impedisce di posizionare la leva del freno dove si vuole. Questo mi innervosisce molto per due motivi:
1) Sul vecchio muletto con cambio alivio l'indicatore è sotto e non occupa spazio prezioso sul manubrio, inoltre è numerato. Perchè un comando al top come l'XT è meno funzionale? Il cambiamento è avvenuto in peggio (con l'indicatore che occupa 5 cm di spazio preziosissimo).
2) Allo stesso tempo guardo spesso gli indicatori per evitare incroci, quindi non li voglio rimuovere.
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Quarto e quinto giro: uguali al terzo, test per ammo e sospensioni
Inizialmente non sfruttavo bene la corsa dietro ne' davanti:
Pressioni forca
+: 90 psi
-: 100 psi
ammo
110 psi.
Davanti usavo meno di 10cm , dietro anche: circa 9.5 sia davanti che dietro.
Prima del giro di ieri cambio le pressioni:
Pressioni forca
+: 100 psi
-: 90 psi
ammo
100 psi.
Diminuisco di un giro lo smorzamento in estensione.
Se
prima la camera negativa era 10 psi sotto quella positiva, adesso è 10 sopra: soddisfatto perchè la sensibilità ai piccoli urti cresce un sacco. Grazie al minore smorzamento sembra quasi che la forca risponda meglio sui tratti molto veloci e molto accidentati (c'è un tratto di 10 metri che prendo a bomba proprio per vedere come va la forca). Dopo il giro mi accorgo di usare solo 98mm davanti ma 112 circa dietro.
Prima
del giro di oggi cambio ancora le pressioni della forca, mentre l'ammo mi soddisfa: le variazioni di pressione si avvertono sul campo.
Pressioni forca
+: 80 psi
-: 90 psi
ammo
100 psi.
Apro ancora di mezzo giro lo smorzamento in estensione.
Forse forse la forca va un tantino meglio sui tratti veloci e sconnessi, grazie allo o smorzamento in estensione diminuito, credo. Come al solito ammo e carro sono fantastici. A fine giro misuro che ho usato solo 10 cm davanti. Morale della favola, con 20psi in meno la forca continua a lavorare poco.
Non so se abbassare ancora la pressione, sono già sotto quella consigliata. Magari c'è olio da togliere.
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Aggiornamento: dopo 400km e circa 10000m di dislivello, tra cui un raduno!
Cominciamo con la
Forcella
Non sono proprio entusiasta esnusiastissimo...
Con pressione abbastanza bassa (80 psi, peserò circa 62 kg con lo zaino ecc), ho un sag del 20% circa, forse un po' di più, e faccio fatica a sfruttare l'escursione della forcella. Non faccio ancora salti e drops alti (non ne trovo, e l'unico che ho trovato l'ho clamorosamente sbagliato!!!), ma oltre gli 11cm non la riesco a sfruttare.
D'altro canto, se abbasso ancora di più la pressione, ho l'impressione che in frenata affondi troppo. Magari qualche esperimento lo faccio ancora.
Però, se potessi scegliere, la prossima forcella che comprerei avrebbe la frenatura in compressione alle basse velocità, così da poter evitare affondamenti esagerati, pur consentendomi di tenere la pressione bassina.
Con la camera negativa alla pressione giusta, la sensibilità è ottima, anche se sui sassi, le mie braccia vengono ancora shakerate per bene, pur senza compromettere la stretta delle mani sul manubrio.
Specifico che gioco ancora molto poco col ritorno, non sento ancora di avere la sensibilità per notare le variazioni di setup.
Per i giri che faccio io, principalmente con Iddocop e Panther, l'U-Turn va bene. Abbasso la forca, mi faccio 1200m di salita, alzo la forca, mi faccio 1200m di discesa e morta li.
In toscana, al cuberaduno invece è stato snervante. Era un continuo saliscendi. All'inizio abbassavo la forcella prima di ogni salita e la abbassavo prima di ogni discesa, ma dopo un po' mi sono rotto e l'ho lasciata com'era per il resto del giro.
Meno male che non abito in toscana, altrimenti sentirei continuamente il bisogno di una Fox!
L'ammortizzatore va benissimo invece, da questo punto di vista, l'o-ring arriva quasi in fondo, ma mai a fondocorsa.
Il propedal si è rotto. Nella posizione 3, saltellando sui pedali si muove un casino.
Mi sa che a questo punto me lo tengo così fino ad ottobre, che se bisogna mandarlo in assistenza chissà quando me lo ridanno. Sentirò il parere del meccanico.
Per fortuna, stando seduti, la bici bobba poco poco (a me sembra che non bobbi proprio).
Freni
Mi aspettavo che i k18 fossero più modulabili (e anche un filino più potenti). Il disco davanti continua a strisciare. Se lo raddrizzo, alla fine del giro successivo siamo al punto di prima. Almeno con i vecchi Hayes So1e potevo regolare la distanza delle pastiglie dal disco.
Si, ho lubrificato i pistoncini, controllato che fossero centrati nella pinza, che lavorassero entrambi, ho riallineato la pinza e raddrizzato il disco.
Dal confronto con gli LX di mio padre (con dischi da 160 poi), i k18 escono sconfitti.
Potessi tornare indietro, mi sa che chiederei al mio mecca di montare degli XT, la differenza di prezzo non penso sia esagerata...
Oppure gli SLX, anche se sono bruttini.
Per il resto tutto funziona molto bene, mi diverto.
Ricomprerei la stessa bici, e se fossi ricco la prenderei con freni xt e forca talas.
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Linko le risposte ad alcuni interessanti messaggi, anche se la trovate qualche messaggio più in giù:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2993695&postcount=5
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2993953&postcount=10
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=2995105&postcount=21
Così vi saltate tutti i complimenti e i ringraziamenti!