ecco il futuro del freeride:
direi che tutti più o meno siamo daccordo su dei punti fondamentali:
1) i bike park possono coesistere con i percorsi naturale, come diceva qualcuno soprattutto dove ci sono già impianti di risalita e piste da scì
2) A tutti può piacere farsi un giro nei Bike Park ogni tanto e sicuramente servono a progredire nella tecnica.
3) La maggior parte preferisce però girare in montagna nella natura.
Io penso che l'ormai annosa questione di cosa sia il Free ride .... non abbia affatto trovato una sua dimensione legittima, anzi più passa il tempo , più crescono gli adepti, più si fraziona il tutto.
Almeno prima c'era chi faceva XC e chi faceva FR , adesso c'è AM , AM orientato al FR , il FR pedalato , il FR solo discesa ecc.ecc.
c'è chi si distingue dai FR pedalanti e viceversa, penso che stia prendendo comunque piede una fazione di FR che di avere a che fare con lo spirito primordiale del FR vecchio stampo e cioè percorsi tecnici ed inusuali nella natura non ne voglia proprio avere a che fare, sto parlando di quei rider che del FR concepiscono solo l gesto "atletico" .... quelli che se non salti almeno 2 mt non sei FR , quelli che se non hai la bici da 200 cm di escursione non sei FR ... quelli che se non ti vesti in un certo modo non sei FR.
e questi sicuramente sono fruitori massicci di bike park
La cosa che più mi disturba è che per i ben pensanti il FREE RIDE viene definito come il lato "cattivo" della MTB ... e sicuramente anche dalla Federazione non aspettiamoci grandi appoggi .
Non mi sorprenderei se si moltiplicassero le leggi a sfavore di questa pratica e fiorissero in contemporanea i Bike Park che rischiano di divenire dei lager a pagamento per freeriders
.... l'ho messa catastrofica èèèèè?:-?