La leggenda del Masso Stregato

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sterro

Biker paradisiacus
10/11/06
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Grosseto
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Ma guardate voi cosa ho trovato su un vecchissimo e polveroso libro proprio riguardo al nuovo single aperto in questi giorni !

“ La leggenda del Masso Stregato “

In questa storia si narra di Albertella , bellissima ragazza figlia di un pastore, un certo Purotto, famoso nella zona delle Versegge per la sua smania di fare le cose in fretta e furia tanto che i conoscenti lo prendevano bonariamente in giro dicendogli “Il Purotto fa tutto in quattro e quattr’otto!”.
A quei tempi, correva l’Anno Domini 1231, la povertà era la condizione comune della maggior parte delle genti che vivevano nella zona ed Albertella e la sua famiglia non facevano eccezione, infatti era costretta ad un duro lavoro dall’alba fino al tramonto e questo le costava molta fatica visto che, se avesse potuto, avrebbe oziato tutto il giorno magari spettegolando con le sue amiche! Ma, con un padre così, era davvero impossibile!
Tra i suoi compiti rientrava anche quello dell’approvvigionamento dell’acqua potabile alla fonte che era ad un paio di chilometri dalla casa; per fare prima e contentare così babbo Purotto, passava da un sentierino piuttosto scosceso dove le piaceva camminare gustando i colori e i profumi della macchia .

In realtà c’era anche un altro motivo, ben più importante, che la spingeva a passare di li, un motivo di nome Meciante….

Il Meciante era un giovanottone ardito e gran sciupafemmine tanto da meritarsi il ritornello “Il Meciante le tromba tutte quante!”, ma, da quando aveva conosciuto questa ragazza, si era notevolmente calmato, sembrava un altro!
Costui era l’ultimo discendente della prestigiosa stirpe dei Conti Giuscazza di Monte Pescali antica casata che aveva dato i natali a uomini di grande spessore tra cui il Sergiotto famoso per l’indiscussa nobiltà d’animo e dei modi e per una peculiarità fisica: l’assenza di un muscoletto nelle gambe o di Peppe di Giuscazza appassionato e valente cartografo che, per primo, effettuò il rilevamento orografico del padule Maremmano (n.d.r. ?ma se è tutta pianura... ).

La bella ma pigra ragazza, quando sentiva avvicinarsi il possente scalpitio degli zoccoli sulla dura roccia dello stradello, si emozionava e arrossiva aspettando l’arrivo del nobile rampollo in sella al nero Pintaforte.
Questi incontri casuali, almeno così cercava di farli passare l’astuto e impetuoso Meciante, ormai avvenivano sempre più frequentemente e i due giovani si scambiavano sorrisi e occhiatine piene di affetto che lasciavano presagire la nascita di qualcosa di più di una semplice amicizia.

Ma tutto ciò, col passare del tempo, aveva infastidito una vecchia che abitava in una capannaccia nei pressi del sentiero. Costei, conosciuta come la Buddesca d’aspetto…..
FINE PRIMA PARTE, CONTINUA…

Costei, conosciuta come la Buddesca d’aspetto ripugnante a causa dell’estrema magrezza, delle gambe torte e del naso particolarmente adunco, incuteva negli abitanti della zona una grande paura dato che tutti sospettavano che fosse una potente strega !
Con lei viveva, umile e viscido servitore, un brutto e cicciotto individuo, Ciondolazzo, che, sempre a voce di popolo, soddisfaceva la strega in ogni suo desiderio, anche più intimo e osceno..…

Una sera, al tramonto, Buddesca soffiò fortissimo sul sentiero alzando un fitto polverone che confuse Pintaforte facendolo imbizzarrire ( in effetti era un cavallo velocissimo, ma non molto arguto) tanto da farlo correre via senza rispettare i comandi di Meciante che, solo grazie alle sue indiscusse doti fisiche, riuscì a restare in sella !
Subito dopo la strega comparve davanti alla dolce Albertella che, preoccupata dall’apparizione, la salutò con grande timore .
“Tu e quel bamboccione figlio del Conte Giuscazza mi avete stufato! “ Esordì violentemente Buddesca mentre Ciondolazzo sogghignava appollaiato come un tacchino sopra un ramo pericolosamente piegato di una vicina sughera.
“Ma signora noi non facciamo nulla di male, scambiamo soltanto due parole… ” cercò di difendersi la ragazza.
“Ah, osi contraddirmi piccola serpe?! Ho in serbo per te una punizione che ti costringerà a riflettere a lungo sul rispetto che mi devi!
Ti farò sparire sotto un grosso masso stregato e in bilico e li resterai fino a quando un uomo correrà così forte che il vento lo farà cadere! Sappi che dovrà essere più veloce di Pintaforte…. e questo è impossibile perché lui è e sarà sempre un cavallo imbattibile ! ”

E così fece.

Alzò la pala che portava sempre seco (a differenza delle altre streghe che usavano la scopa) e la scagliò ai piedi della roccia , così si aprì una voragine che risucchiò la povera ragazza e. subito dopo, un masso in bilico ne chiuse l’ingresso!

Il Meciante continuò per anni a percorrere quello stradello nella vana speranza di rivederla e chissà quante volte sarà passato vicino a quel grosso masso innaturalmente in equilibrio sul sentiero rischiando anche di urtarlo non sapendo che, proprio li sotto, c’era la sua dolce Albertella vittima di quel crudele incantesimo!

Ma, anche se l’avesse saputo, a quei tempi non esisteva ancora un mezzo tale da rispettare le difficili condizioni imposte da Buddesca…. Invece, oggigiorno, si dice che un fiorentino, pare un certo Leonardo, abbia inventato una macchina che corre veloce detta appunto velocipede, forse con quella potrebbe essere possibile liberare Albertella…

Racconto tratto dalla raccolta delle “Historie e Leggenda di Stercolus del 1515 ”

Ebbene non ci crederete, ma ho trovato “Il masso Stregato” !
E’ sempre li, in bilico, che sembra che stia per cadere da un momento all’altro…. allora, s'ha a provare a battere Pintaforte?!
 
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Nikkeribe

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“ La leggenda del Masso Stregato “

Ebbene non ci crederete, ma ho trovato “Il masso Stregato” !
E’ sempre li, in bilico, che sembra che stia per cadere da un momento all’altro…. allora, s'ha a provare a battere Pintaforte?!

Riepilogo:
“Il Purotto fa tutto in quattro e quattr’otto!”
“Il Meciante le tromba tutte quante!”
"La Buddesca è brutta come la morte me fra le gambe sa di pesca"
"A Ciondolazzo (neanche a dirlo) gli ciondola il caxxo"
... e Albertella? ... mmmmm ...
"Albertella, io non so voi, ma a me mi pare un pò budella!" :smile:
NB a me mi...
 

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