ciao Ragazzi!
vedo solo ora, da casa, questo articolo, e mi fa molto piacere leggerlo, e leggere i commenti!
ero nel montana, in un motel, quando su Fb ho ricevuto il messaggio di Marco:"ser sta preparando un articolo su di te".
beh, eccolo qui pronto al mio rientro!
come ho giustamente letto, 4450km da fare in (preventivati) 18/19 giorni sono una bella mazzata!
il moi passo, fin da subito, è stato veloce e sicuro, pedalavo circa 18 ore al giorno, controllando la mia andatura per non "strafare" e percorrendo una media di 270km al giorno (320 i primi due giorni)
avevo messo in conto tutto, anche che prima o poi mi sarebbe venuto male alle ginocchia. ero pronto anche a questo! sapevo come e dove bendare le mie ginocchia per limitare il carico sulle rotule (facendo telemark in inverno mi capita di sentirle un pò stressate) e invece... dal 3° giorno ho iniziato a sentire dolori alle caviglie. alle caviglie???? sapevo che poteva venire a forza di spingere la bike, mi sono preparato per questo! ho spinto la mia fat bike in mezzo metro di neve per tutto l'inverno per essere pronto a questo, ho fatto almeno una volta a settimana 400 metri di dislivello su una mulattiera dietro casa con la bici carica per essere pronto a questo e ora, nell'anno più veloce e scorrevole del great divide, dove non ho praticamente mai spinto, mi viene male alle caviglie???
ho stretto i denti e le ho fasciate, ma ormai non funzionava più nulla... il dolore si faceva sempre più forte... tanto che al 5° giorno, al mattino, mi sembrava che mi avessero inchiodato le caviglie con due chiodi da 20cm... un dolore lancinante che mi ha fatto sussultare... ho tenuto duro ancora 230km ma all'alba del 6° giorno, a 65km dal via, ho lasciato. non potevo continuare così!
il dolore "mentale" si faceva insopportabile, non mi godevo più il paesaggio, il posto in cui ero, soffrivo e non vedevo altro che la mia sofferenza. io non sono un lamnetoso, sono uno che se deve stringere i denti li stringe, ma mi mancavano 2/3 di gara. non era questione di saper soffrire, era questione di essere intelligenti e rispettosi del prorpio corpo!
ora sono a casa, ho fatto i raggi, una visita ortopedica... non ho lesioni o fratture, per fortuna solo una forte tendinite, risolvibile con un pò di riposo... meno male, perchè ho già in mente una cosetta da fare appena sarò a posto. niente gare, una cosa tutta mia in totale solitudine, come piace a me.
tornerò al great divide? non lo so. se lo farò non lo farò al grand depart (partnza di gruppo) ma come ITT (individual time trial) quando vorrò, da solo... non avrò l'assillo di sapere se qualcuno mi sta dietro o davanti, sarò solo io, ad affrontare il percorso con me stesso, come piace fare a me.
1500km in 5 giorni e poco più, una media di oltre 4000 metri di dislivello positivo al giorno. il mio limite è ormai abbondantemente superato, e credo che il mio corpo abbia detto "coLLione, fermati, cosa stai pensando di fare?"... mi hanno proposto "medicine" per finire la gara. ho rifiutato. io sono contrario anche agli
integratori, figuriamoci se mi bombo per portare a termine una sfida contro me stesso!!!
18 ore al giorno dicevo, le gambe piene e toniche, mai un crampo, mai un cedimento. un motore che poteva dare 1000 ma che doveva limitarsi a 20 per via dei dolori... ecco, questa la sensazione più frustrante!
lo spirito di adattamento si è affinato, ora non ho più paura di nulla. ho dormito nel sacco a pelo su un letto di aghi di pino alle 2 del mattino quando non trovavo posto per la notte dopo 20 ore in sella, mi sono riparato da una tempesta di fulmini a 2400m di quota dormendo nel cesso pubblico di un laghetto di pesca sportiva, e mi sembrava di essere in una reggia... ho mangiato mele e orsetti gommosi per una intera giornata prima di trovare un ristorante capace di servirmi una bistecca gigante ricoperta di una non meglio precisata salsa biancastra, un mucchio di patatine fritte e funghi, tracannando due birre medie... insomma, l'avventura, anche se "breve" è stata intensa e mi ha donato tanto.
ora non vedo l'ora di risalire in sella per compiere un'impresa delle mie, conscio del fatto che posso permettermi tutto, più di quello che normalmente pensavo fosse possibile!
spero solo che questo giorno arrivi presto. ho una voglia pazza di risalire in sella e sconfiggere la delusione che mi ha obbligato a fermarmi prima del tempo!!!