TARVISIO. Nella vicina Slovenia i poliziotti effettuano controlli anti alcol anche sulle ciclabili. Nel contempo, verificano anche le condizioni dei caschetti, se a norma o meno.
I tanti cicloamatori friulani che frequentano i percorsi sloveni è bene tengano conto della possibilità di incappare nelle pattuglie e di pagare multe salate.
Di un tanto è stato testimone Ararad Katchikian, il noto musher di Fusine che assieme a un amico venerdì stava percorrendo in bici la tratta della ciclabile che da Tarvisio raggiunge il valico di Fusine e scende lungo la Sava verso Jesenice, sul vecchio tracciato della ferrovia Boscoverde – Jesenice.
«Stavamo compiendo un giro di 52 chilometri – racconta Khatchikian – partiti alle 10 dalla scuola di sleddog di Fusine e scesi fino a Mojstrana avevamo poi intrapreso il ritorno e risalendo nei pressi di Godz Matuljek, sul mezzogiorno, siamo imbattuti nel controllo della polizia che aveva in campo una pattuglia per i ciclisti che andavano in un senso ed un altra per quanti andavano nell’altra direzione. Cordialissimi gli agenti sloveni che ci hanno fermati assieme agli altri ciclisti per sottoporci all’alcool test con risultato 0 assoluto per noi, in linea con le disposizioni di legge che in Slovenia sono, appunto molto severe».
«Tutti in fila – aggiunge – tranquilli e pazienti in attesa del controllo effettuato con il sorriso sulle labbra. I due gentilissimi poliziotti, alle nostre domande di chiarimento ci hanno risposto che erano successi fatti spiacevoli sulla ciclabile per il comportamento di certi ciclisti che hanno messo a rischio l’incolumità altri e noi da parte nostra li abbiamo ringraziati per la loro gentilezza augurando loro buon lavoro. Al di là della simpatia dell’agente donna che assieme ai suoi colleghi effettuava i controlli in entrambi i sensi di marcia – afferma infine Ararad – la cosa non mi ha sorpreso, anzi mi ha fatto piacere anche perché ritengo che mettere un po’ di ordine nel traffico alle volte caotico sulla ciclabile è un aspetto positivo. Controllavano anche l’uso corretto dei caschi e l’efficienza delle bici».
Da ricordare infine che sulle strade e piste ciclabili il tasso alcolemico ammesso e dello 0,05%. Ma per il conducente minore di anni 21, il patentato da meno di due anni e i professionisti è di 0%. Inoltre, l’agente di polizia che ha rilevato la contravvenzione può riscuoterne l’ammenda sul posto e se il pagamento dell’ammenda viene effettuato entro 8 giorni, l’importo è ridotto del 50%. Invece, gli utenti stranieri che rifiutano di effettuare il pagamento sul posto rischiano la confisca del passaporto e altri documenti e di dover comparire dinanzi a un tribunale.
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I tanti cicloamatori friulani che frequentano i percorsi sloveni è bene tengano conto della possibilità di incappare nelle pattuglie e di pagare multe salate.
Di un tanto è stato testimone Ararad Katchikian, il noto musher di Fusine che assieme a un amico venerdì stava percorrendo in bici la tratta della ciclabile che da Tarvisio raggiunge il valico di Fusine e scende lungo la Sava verso Jesenice, sul vecchio tracciato della ferrovia Boscoverde – Jesenice.
«Stavamo compiendo un giro di 52 chilometri – racconta Khatchikian – partiti alle 10 dalla scuola di sleddog di Fusine e scesi fino a Mojstrana avevamo poi intrapreso il ritorno e risalendo nei pressi di Godz Matuljek, sul mezzogiorno, siamo imbattuti nel controllo della polizia che aveva in campo una pattuglia per i ciclisti che andavano in un senso ed un altra per quanti andavano nell’altra direzione. Cordialissimi gli agenti sloveni che ci hanno fermati assieme agli altri ciclisti per sottoporci all’alcool test con risultato 0 assoluto per noi, in linea con le disposizioni di legge che in Slovenia sono, appunto molto severe».
«Tutti in fila – aggiunge – tranquilli e pazienti in attesa del controllo effettuato con il sorriso sulle labbra. I due gentilissimi poliziotti, alle nostre domande di chiarimento ci hanno risposto che erano successi fatti spiacevoli sulla ciclabile per il comportamento di certi ciclisti che hanno messo a rischio l’incolumità altri e noi da parte nostra li abbiamo ringraziati per la loro gentilezza augurando loro buon lavoro. Al di là della simpatia dell’agente donna che assieme ai suoi colleghi effettuava i controlli in entrambi i sensi di marcia – afferma infine Ararad – la cosa non mi ha sorpreso, anzi mi ha fatto piacere anche perché ritengo che mettere un po’ di ordine nel traffico alle volte caotico sulla ciclabile è un aspetto positivo. Controllavano anche l’uso corretto dei caschi e l’efficienza delle bici».
Da ricordare infine che sulle strade e piste ciclabili il tasso alcolemico ammesso e dello 0,05%. Ma per il conducente minore di anni 21, il patentato da meno di due anni e i professionisti è di 0%. Inoltre, l’agente di polizia che ha rilevato la contravvenzione può riscuoterne l’ammenda sul posto e se il pagamento dell’ammenda viene effettuato entro 8 giorni, l’importo è ridotto del 50%. Invece, gli utenti stranieri che rifiutano di effettuare il pagamento sul posto rischiano la confisca del passaporto e altri documenti e di dover comparire dinanzi a un tribunale.
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