Divieti sentieri lago di Garda

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Dn73

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Non conosco la zona, quindi non mi esprimo su quali siano i sentieri vietati. Ma mi sorge un dubbio
..su quelli dedicati alla mtb verrà vietato il transito a chi va a piedi o con altri mezzi ??
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Notizia non nuova, non è un caso che la delibera sia di aprile 2016. Se non ricordo male ne aveva parlato per primo un forum tedesco e ne avevamo dibattuto anche qua sul Forum.
 

Dn73

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Il punto fondamentale è che chi esce a piedi è ben rappresentato da un organismo riconosciuto ed organizzato, con il giusto peso politico in fase di discussione. Il CAI
La mtb? La FCI? Mi sembra, ma magari sbaglio, che si ricordino di noi solo x i tesseramenti. ...
Da ignorante in materia non sono a conoscenza di altri enti ricosciuti a livello nazionale.
 

sembola

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quindi gli escursionisti via dai sentieri visto che sono arrivati dopo i cacciatori, i contrabbandieri e gli alpini ;-)

Battute a parte credo sia innegabile che una regolamentazione mirata è molto più sensata di una generale, generica ed inapplicabile. Poi ovviamente si può discutere nel dettaglio, ma è comunque un passo avanti.
 

Dn73

Biker infernalis
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quindi gli escursionisti via dai sentieri visto che sono arrivati dopo i cacciatori, i contrabbandieri e gli alpini ;-)

Battute a parte credo sia innegabile che una regolamentazione mirata è molto più sensata di una generale, generica ed inapplicabile. Poi ovviamente si può discutere nel dettaglio, ma è comunque un passo avanti.
Hai ragione. E non è un discorso di chi arriva primo. La mia curiosità è sapere chi è il contraltate del CAI in queste "discussioni ". Immagino le singole associazioni mtb. Vengono interpellati i rappresentanti locali della FCI in appoggio?
 

sembola

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Hai ragione. E non è un discorso di chi arriva primo. La mia curiosità è sapere chi è il contraltate del CAI in queste "discussioni ". Immagino le singole associazioni mtb. Vengono interpellati i rappresentanti locali della FCI in appoggio?
Bisognerebbe chiedere ai locali, a quanto mi è dato di sapere non c'è mai stato nessun "contraltare" se non quello informale degli operatori turistici spaventati dal rischio di vedersi rotto il giocattolo. La FCI non credo proprio, si occupa solo (e secondo molti neanche tanto bene) dell'agonismo, non mi risulta che abbia trovato nulla da ridire neppure del divieto integrale, figuriamoci se lo fa per qualche sentiero.
 

avalonice

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ovunque
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Il punto fondamentale è che chi esce a piedi è ben rappresentato da un organismo riconosciuto ed organizzato, con il giusto peso politico in fase di discussione. Il CAI
Il CAI rappresenta anche i biker da qualche anno abbiamo inglobato la MTB nelle attività del sodalizio, poi che la commisione tecnica del CAI che si occupa di MTB non abbia ancora capito cosa è la MTB è un altro discorso.
I sentieri non sono tutti del CAI, anzi molti sono comunali, alcuni addirittura "privati" questo è un problema enorme, per quando riguarda la manutenzione c'è il solito scaricabarile e tutto va a rotoli, ma quando si tratta di normare sono tutti pronti a vietare.
Poi in Italia potrebbero esserci migliaia di sentiri come questo:
https://www.mtb-mag.com/video-inseguimento-in-nuova-zelanda/
ma se qualcuno propone di trasmorare un sentiero o addirittura tracciarlo ex-novo per la bici si alzano le barricate e non se ne fa niente.
 

scratera

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...
https://www.facebook.com/unionebikerstrentini/?fref=ts
...se ne parla e se ne discute ormai dalla notte dei tempi...esisteva già una legge che vietava l'uso delle mtb su tutto il territorio trentino se la carrareccia superava il 20% di pendenza e se nei sentieri la bici non ci entrava per la sua totale larghezza sulla larghezza del sentiero a grandi linee...e qua non è il cai che ha in mano i sentieri ufficiali ma la sat che al suo interno non ha nessuna sezione mtb per capirci...ora il tutto è nato a mio giudizio dal male uso che alcuni fanno di tutto questo
...rammento sempre a tutti che prima passa il pedone e poi passiamo noi in bici e non viceversa come qualcuno fa...e ho visto fare quindi non lamentiamoci delle azioni fatte ma meditiamo su quello che facciamo...
...addirittura mentre stavo salendo in bici un sentuiero il solito sbruffone che scendeva a tutta se ne è fragato del sottoscritto mandandomi a terra insultandomi pure...ora se questa è educazione riflettiamo su come ci muoviamo....
 
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Il CAI rappresenta anche i biker da qualche anno abbiamo inglobato la MTB nelle attività del sodalizio, poi che la commisione tecnica del CAI che si occupa di MTB non abbia ancora capito cosa è la MTB è un altro discorso.
I sentieri non sono tutti del CAI, anzi molti sono comunali, alcuni addirittura "privati" questo è un problema enorme, per quando riguarda la manutenzione c'è il solito scaricabarile e tutto va a rotoli, ma quando si tratta di normare sono tutti pronti a vietare.
Poi in Italia potrebbero esserci migliaia di sentiri come questo:
https://www.mtb-mag.com/video-inseguimento-in-nuova-zelanda/
ma se qualcuno propone di trasmorare un sentiero o addirittura tracciarlo ex-novo per la bici si alzano le barricate e non se ne fa niente.

Perdonami ma non sono molto d'accordo con quanto scrivi.

In primo luogo il CAI (di cui sono socio anch'io) non "rappresenta i biker", ma ha solo riconosciuto il "cicloescursionismo" come un'attività istituzionale. E' chiaro che chiunque, per qualsiasi motivo, non si riconosca nella definizione di "cicloescursionista" non è rappresentato di certo dal CAI, che comunque rappresenta al massimo i propri scopi sociali (che ripeto, in gran parte condivido altrimenti non sarei socio).

In più in Trentino non si ha a che fare col CAI ma con la SAT. Teoricamente è la stessa cosa, nella pratica no, ed il fatto che una "branca locale" continui ancora ad usare nel 2017 la denominazione preunitaria la dice lunga sull'apertura mentale e sulla proiezione verso il futuro.

E non è corretto neppure dire che "i sentieri non sono tutti del CAI", anzi NESSUN sentiero "é" del CAI o della SAT nel senso della proprietà: il CAI/SAT quasi sempre è l'entità che svolge la manutenzione sulla sentieristica, generalmente a seguito di convenzioni con gli enti locali o gli enti di promozione del turismo, ma non può decidere nulla su cosa farci sopra. E' la Provincia Autonoma che, come in tutte le regioni italiane, ha la potestà di normare l'utilizzo della bici sulla viabilità forestale o alpina, cosa che han fatto anche la regione Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana in modi molto diversi tra loro. Provincia che è gestita da politici democraticamente eletti che giocoforza trovano logico accontentare certi interessi e non altri: forse se esistesse un'associazione di biker con 27.000 soci (su una popolazione di 530.000) diffusa sul territorio la politica ne terrebbe conto.

Quanto alle barricate per cui "non si fa niente" non è vero neppure quello. "Non si fa niente" dove nessuno fa niente: dove c'è chi si organizza, cerca l'appoggio degli operatori economici, convince i proprietari dei terreni (pubblici o privati che siano) e fa le cose per bene i sentieri si fanno e come, perfino all' interno di riserve naturali come alle Bandite di Scarlino / Castiglione della Pescaia o in ambiente dolomitico (bike park di Canazei).
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sembola

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@scratera è fuori discussione che i problemi sono nati per colpa "nostra", troppi biker sugli stessi tre sentieri in croce, troppi shuttle sui soliti sentieri, troppi idioti col cervello staccato (ma con Strava acceso), troppo di tutto. Anche troppa invidia verso "chi ci guadagna"...
 
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federicocolombini

Biker perfektus
1/8/08
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bonavigo (vr)
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Aggiungo la mia opinione, visto che frequento spesso la zona, sia x lavoro che in sella, il monte baldo e comunque la zona del garda veronese-trentino, da marzo a ottobre in special modo, viene frequentata da un sacco di biker, sia local che turisti che pedalano sia su strada che offroad, non vi nego che il pericolo c'e', sia per strada, con trenini di "bitumari" che non rispettano precedenze, specialmente nelle rotonde, cosi come biker che volano su sentieri promiscui coi pedoni; specialmente nell'alto garda i divieto ci sta tutto, questo divieto non fa altro che spartire il territorio.
Non posso che appoggiare questo divieto, alternative per i biker comunque ce ne sono in gran quantità.
 

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