qui di seguito un copia e incolla su un forum che si occupa di cartilagine e glucosamina:
La glucosamina è un composto naturale che il nostro organismo ricava dal
glucosio; essa è necessaria per la produzione dei glicosaminoglicani
(GAG) che servono a formare la matrice extracellulare della
cartilagine, cioè l'ambiente in cui vivono le cellule della cartilagine;
nell'artrosi si verifica un difetto nella sua biosintesi. In questa
situazione l'apporto esogeno di glucosamina solfato supplisce alla
carenza di quella normalmente prodotta dall'organismo.
Non tutte le glucosamine sono uguali. Possiamo trovare sul mercato
almeno tre tipi: la n-acetil- glucosamina (NAG), la glucosamina
idrocloridrica (GHCL) e la glucosamina solfato. Quest'ultima è stata
oggetto di studi pubblicati sull'American Journal of Natural Medicine o
il "The Lancet".
L'ipotesi dei clinici è stata che, somministrando la glucosamina
dall'esterno si favorisca la produzione della cartilagine. Ma per la
glucosamina si parla anche di un effetto antidolorifico.
A prima vista il vantaggio primo di questa terapia è la sua assenza di
effetti collaterali che, infatti, sono paragonabili negli studi a quelli
del placebo ...ma sortisce anche dei risultati?
Di studi ne sono stati condotti anche in passato, però non sempre
rispettando tutti i sacri crismi delle ricerche cliniche, tanto che una
review condotta qualche tempo fa aveva concluso che
era difficile
concludere.
Per rispondere a questa domanda è risultato utile l'ultimo studio
pubblicato nel 2001 sulla prestigiosa rivista Lancet (Reginster JY et
al, Lancet 2001; 357: 251-256 ; da notare che al testo integrale sono
seguite risposte, critiche e contro-critiche).
Questa indagine pubblicata è stata svolta su 212 pazienti che
presentavano artrosi del ginocchio e la valutazione dell'efficacia è
stata basata su due parametri:
- i sintomi soggettivi (dolore, mobilità
)
- lo stato dell'articolazione, controllando lo spazio intrarticolare
con radiografie. Infatti la riduzione dello spazio intrarticolare viene
considerata un indice dell'erosione della cartilagine: minore è lo
spazio maggiore è l'erosione dell'articolazione.
A metà dei pazienti è stato dato il farmaco , all'altra metà solo un
placebo (finto farmaco), secondo una metodica a "doppio cieco" per cui
né il paziente, né i medici ospedalieri sapevano se stavano adoperando
il farmaco o il placebo (che venivano forniti dagli organizzatori dello
studio).
I risultati sono stati incoraggianti: al termine dei tre anni di studio
solo il 15% dei pazienti trattati con la glucosamina hanno mostrato una
diminuzione dello spazio intrarticolare, mentre nel gruppo trattato col
placebo il 30% aveva mostrato un peggioramento significativo (dunque
aveva diminuito della metà il peggioramento): in altre parole tale
sostanza NON è in grado di migliorare la situazione presente (cioè la
cartilagine rovinata rimane tale ), però non la fa peggiorare, quindi
sotto questo aspetto è una sostanza importante per la prevenzione.
Veniamo però all'aspetto più discusso: anche nei confronti dei sintomi
si è ottenuta una significativa riduzione (soprattutto del dolore e
miglioramento della funzionalità), però tali miglioramenti si sono
presentati indipendentemente dall'andamento del danno articolare, vale a
dire che quelli che hanno mostrato una cartilagine maggiormente
"risparmiata" non sempre sono coincisi con quelli che hanno riportato un
miglioramento soggettivo dei sintomi
come spiegare questo fatto ?
L'ipotesi più accreditata è che la glucosamina, oltre al ruolo di
"mattone" per la costruzione della cartilagine (con cui impedisce
l'ulteriore distruzione cartilaginea), abbia anche un indipendente
effetto antidolorifico per cui, anche se la cartilagine peggiora, i
sintomi soggettivi possono, entro certi limiti, non risentirne (magari
certi individui sono più sensibili a questo secondo effetto rispetto al
primo).
Al momento questo secondo effetto rimane una ipotesi, anche se si
suppone avvenga per inibizione della sintesi del nitrossido di azoto
(dunque un meccanismo diverso dai classici
antinfiammatori/anti-dolorifici).
Da sottolineare il fatto che, mentre per i sintomi soggettivi ci possono
essere variabilità "psicologiche" a confondere (per quanto molto ridotte
da questi studi condotti in "doppio cieco" per cui né il paziente né il
medico sanno se si sta adoperando il farmaco o semplicemente un
placebo), il dato della misurazione della cartilagine articolare con le
radiografie è molto meno contestabile.
Molto correttamente, gli autori dello studio concludono che sarebbe
prematuro affermare che la glucosamina fosfato può cambiare radicalmente
l'evoluzione dell'artrosi, ma certamente non nascondono che già in
questa esperienza si è almeno dimostrato che si possono ridurre
significativamente i sintomi senza andare incontro agli effetti
collaterali tipici dei FANS (per esempio le emorragie
gastrointestinali).
C'è da dire che glucosamina solfato non è una novità in senso stretto,
ed è considerata una farmaco soltanto in alcuni paesi, come l'Italia,
mentre negli Stati Uniti è acquistabile come supplemento nutrizionale.
Va però detto che i risultati delle pubblicazioni sono stati ottenuti
con una formulazione farmaceutica, non con un integratore, e che l'uso
di un supplemento alimentare (dove magari la glucosamina è presente
assieme ad altre sostanze di valore diverso) non è detto che abbia gli
stessi effetti.
Come precisato da una nota del Ministero la molecola contenuta nei
farmaci viene ottenuta sintetizzandola e non ricavandola da prodotti
biologici.
La somministrazione per via i.m. può dare problemi allergici.
Oltre allo studio clinico del "The Lancet", sull'American Journal of
Natural Medicine si riferisce della sua efficacia in almeno 20
sperimentazioni a doppio cieco.
C'è da dire però che vi sono anche voci "fuori dal coro" per cui, non
ritenendo definitivi/sicuri i risultati riportati in precedenza, è stato
avviato un ulteriore studio, ben più ampio (1588 pazienti) su 13 centri
diversi che dovrebbe concludersi nel Marzo 2005.
Altro rilievo: alcuni (molto pochi per la verità) ipotizzano un
possibile effetto iperglicemizzante, forse apprezzabile solo in pazienti
con associati importanti disturbi della glicemia.
Attualmente la glucosamina viene impiegata anche in ambito veterinario
>desidero sapere in quali farmaci e' contenuta, ovvero, in poche parole
>che farmaco devo chiedere oppure ordinare in farmacia per averla.
In rete e nel prontuario ho trovato quanto segue (e qui siamo sul NG
giusto per poter essere corretti da altri meglio informati!):
DONA (farmaco)
- 20 buste [18.50 Euro] contenenti ciascuna 1500 mg di glucosamina
solfato; da notare che ciascuna contiene anche 384 mg di NaCl (sale da
cucina) [Totale glucosamina 30.000 mg; 1 Euro -> 1620 mg di
glucosamina]
Esistono poi anche le seguenti formulazioni (su cui non ho fatto conti)
- 10 cp da 250 mg (??)
- 30 confetti da 250 mg
- 6 fiale da 400 mg
Facendo quattro conti, al momento è il più conveniente (anche rispetto
agli
integratori).
NOTA: A DISTANZA DI TEMPO DOPO AVER FATTO QUESTO RIASSUNTO, MI SONO
ACCORTO CHE ESISTE ALMENO UN ALTRO FARMACO (DI CUI PERO' IGNORO IL
PREZZO):
VIARTRIL (farmaco)
- 20 buste contenenti equivalenti glucosamina solfato mg 1500
Oltre ai farmaci, sono disponibili dei semplici integratori contenenti
anche glucosamina.
Vi sono diverse segnalazioni per cui i cosiddetti "integratori" (che
vanno molto di moda negli USA) spesso presentano forti impurità, minor
quantità (o assenza!) di principio attivo rispetto a quanto dichiarato.
I seguenti sono integratori:
ARTICOLASE (integratore):
- 24 buste monodose da 3 gr (14-16 Euro) contenenti ciascuna 200 mg di
glucosamina (in tutto 4800 mg; 1 Euro Þ 320 mg)
- 40 capsule da 400 mg (14-16 Euro) contenenti ciascuna 100 mg di
glucosamina solfato (in tutto 4000 mg; 1 Euro Þ 265 mg ); attenzione che
la descrizione può ingannare: le capsule sono da 400 mg ma contengono
anche altra roba, mentre la tabella successiva prende in considerazione
il contenuto di 2 capsule, come riportato in alto.
Visti i contenuti ed il medesimo prezzo, conviene l'integratore in
buste.
Mi lascia qualche dubbio la salicina (riportata anche come estratto
secco di salice): non vorrei che fungesse da infiammatorio che alla
lunga può dare problemi di stomaco
boh, strano che lascino vendere in
italia un integratore con principi che rientrano orami nella farmacopea
ARTRIFLEX FORTE (integratore)
- 30 cp [23 Euro] contenenti 500 mg di glucosamina e 400 di
condroitina (15.000 mg glucosamina; 1 Euro -> 650 mg); 1 cp/die
ESI NO DOL (integratore)
- 60 cp [12 Euro] contenenti ciascuna 250 mg di Glucosamina e 100 mg di
Condroitina (15.600 mg di glucosamina; 1 Euro -> 1300 mg); contiene
anche un po' di aloe ed "artiglio del diavolo"
Nome commerciale mg glucosamina con 1 Euro di spesa
DONA 1620
ESI NON DOL 1300
ARTRIFLEX Forte 650
ARTICOLASE buste 320
ARTICOLASE cp 265